NON SI CHIUDE - La filosofia di fondo da un lato punta sui marchi e dei modelli di maggior redditività e dall’altro sullo sviluppo delle esportazioni. Ma la notizia principale è che non è prevista alcuna chiusura di stabilimenti in Italia, che invece dovranno appunto produrre modelli per i mercati esteri, soprattutto extraeuropei. Il programma prevede cinque grandi direttrici.
FIAT - Le prospettive per il marchio principale del gruppo sono basati sui modelli 500 e Panda, considerati come delle marche all’interno della marca Fiat e da cui deriveranno altri modelli.
LANCIA - Il marchio storico torinese è destinato a un utilizzo limitato e da perseguire sulla base di modelli del gruppo Chrysler. Dell’attuale gamma soltanto la Ypsilon sarà conservata per i mercati europei. Per eventuali sviluppi più ampi della proposta Lancia potranno esserci soltanto con un mercato ritornato a livelli più grandi di quelli attuali.
ALFA ROMEO - Per il gruppo è il marchio con le maggiori potenzialità soprattutto con prodotti di prestigio " in grado di competere nei segmenti più elevati del mercato, quelli in grado di garantire i margini più elevati” ha detto Marchionne, riferendosi appunto all’Alfa Romeo, alla Maserati e ovviamente alla Ferrari. Per la Maserati è previsto il lancio di due nuovi modelli nella prima metà del 2013.
JEEP - I modelli del marchio americano saranno alla base di una produzione europea destinata alla esportazione.
VEICOLI COMMERCIALI - Per i furgoni la strategia non presenta grandi novità, essendo riassunta nella volontà di continuare a mantenere le posizioini di leader che già la Fiat può vantare nel settore, anche attraverso una integrazione della produzione Fiat Proifessional con quella americana con marchio Ram.
MODELLI IN VISTA - Alle intenzioni di massima è stata accompagnata anche una tempistica sia pure generica sui programmi di lancio di nuovi modelli edi restyling, con la distinzione tra quelli destinati al mercato cosiddetto Emea (Europe, Middle East and Africa) e quelli per le altre aree del mondo. Il piano precisa anche se la produzione avverrà in Italia o nell’area Emea.
VISIONE GLOBALE - Lo schema diffuso prevede, dal 2013 al 2016, complessivamente 33 modelli nuovi e 11 restyling. Per 17 di essi è prevista la produzione in Italia (per due di questi ci sarà la commercializzazione solo in area Emea, per gli altri è prevista anche l'esportazione). 6 modelli verranno prodotti nella zona Emea per essere venduti nei relativi mercati. Infine, altri 8 nuovi modelli è previsto che vengano prodotti fuori dall’Emea.