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L'Aston Martin che vola tra le nuvole

16 luglio 2018

Il Volante Vision Concept è il progetto di un veicolo in grado di decollare e atterrare in verticale per risparmiarsi il traffico delle metropoli.

L'Aston Martin che vola tra le nuvole

NOVITÀ INATTESA - Negli ultimi tempi si respira grande fermento alla Aston Martin, che dopo aver firmato un accordo di collaborazione nel 2013 con la Mercedes, ha “riscattato” il lungo periodo caratterizzato da poche novità di rilievo, lanciando ben tre nuovi modelli: DB11, Vantage e DBS Superleggera. Ora dall'azienda inglese arriva un progetto un po’ fuori dall’ordinario, il drone Volante Vision Concept, un prototipo messo a punto insieme alle Cranfield Aerospace Solutions e Rolls-Royce, aziende che si occupano rispettivamente di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale e di motori per aerei. Con questo studio l'Aston Martin segue l'esempio di altri costruttori di automobili, a partire dall'Audi (qui per saperne di più), che stanno esplorando la possibilità di lanciare servizi di trasporto a breve raggio basati su droni in grado di atterrare anche nelle città.

IN BUSINESS CLASS - L'Aston Martin Volante Vision Concept è tecnicamente un VTOL, un velivolo in grado di alzarsi in volo e atterrare in verticale. All'interno c'è spazio per tre passeggeri e lo stile della carrozzeria (o meglio della fusoliera) riprende quello della Aston Martin Valkyrie. La casa di Gaydon al momento è fra i pochi costruttori di auto sportive ad immaginare mezzi di trasporto ben lontani da quelli a cui siamo abituati, visto che la Volante Vision Concept ha un motore elettrico, un sistema di autopilota ed è in grado di raggiungere una destinazione senza che un passeggero debba impugnare la cloche. È pensata per facoltosi uomini d'affari che vogliono risparmiarsi il traffico di una metropoli nell'ora di punta. Per farlo dovranno raggiungere il punto di partenza, salire a bordo e impostare la destinazione, dove magari troveranno ad attenderli una fiammante Aston Martin DB11.



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Ritratto di verdebiancorosso
16 luglio 2018 - 19:16
boh, Aston Martin sta cercando visibilità con ogni mezzo e con poca sostanza. Credo che se il trasporto aereo urbano dovesse prendere piede sarebbe del tutto autonomo lasciando all'informatica il compito di gestire il flusso dei velivoli. Impossibile pensare di lasciare all'utenza vagare a piacere per gli spazi aerei
Ritratto di nik66
17 luglio 2018 - 14:01
secondo me hanno visto troppe volte "i fantastici 4" o "x-men" o "ritorno al futuro 2"