NUOVA LINFA - In crisi di vendite e con bilanci in rosso, la storica casa inglese Aston Martin (specializzata in auto sportive e di lusso) prova a risollevarsi attraverso un riassetto societario: è notizia delle scorse ore che il 16,7% delle sue azioni è stato rilevato da dal fondo Yew Tree Overseas guidato dal canadese Lawrence Stroll, uomo d’affari la cui fortuna supera i 2 miliardi di dollari, accumulati per lo più nel campo della moda. Stroll, inoltre, è anche un grande appassionato di motori e nel 2018 ha rilevato la scuderia Force India di Formula 1, poi ribattezzata Racing Point (vi corre il figlio Lance).
CAPITALI FRESCHI - La Yew Tree Overseas investirà complessivamente 500 milioni di sterline (pari a 596 milioni di euro): 182 milioni di sterline per acquistare subito 45,6 milioni di azioni, valutate ciascuna 4 sterline, mentre 318 milioni di sterline saranno “iniettati” nella casa inglese dopo la pubblicazione dei risultati finanziari preliminari per il 2019, quando Stroll (che diventa presidente dell'Aston Martin) e soci dovrebbero entrare in possesso di altre quote. Nell’accordo rientra anche un prestito immediato di 55,5 milioni di sterline, che serviranno alla casa di Gaydon per avere maggiore liquidità e preparare il via alla produzione della suv di lusso DBX, un modello fondamentale per il quale sono già stati raccolti 1.800 ordini. Attualmente l’Aston Martin è di proprietà del fondo italiano Investindustrial e del kuwaitiano Adeem Investment, ma una minima delle azioni è detenuta anche dalla tedesca Daimler.
TORNA IN FORMULA 1 - L’accordo apre nuove prospettive all’Aston Martin, che a partire dal 2021 e per 10 anni darà il suo nome alla scuderia di Formula 1 Racing Point, tornando così nel circus come team ufficiale dopo le stagioni 1959 e 1960. Nel 2020 la casa inglese continuerà ad essere sponsor della Red Bull, con la quale proseguirà lo sviluppo della hypercar stradale Aston Martin Valkyrie, le cui prime consegne ai clienti sono previste per fine 2020.
RITARDATO L’ELETTRICO - L’Aston Martin ha deciso inoltre di posticipare a dopo il 2025 gli investimenti per modelli elettrici, mettere in stand by il rilancio del marchio di lusso Lagonda (se ne parlerà dopo il 2025) e fermare il programma della berlina elettrica Rapide E, che avrebbe dovuto essere in consegna dal 2020. Confermati i progetti già avviati, come le V12 Speedster e DBS GT Zagato, oltre alla supercar Valhalla (per il 2022), la sportiva a motore centrale Vanquish (dopo la Valhalla) e il sistema ibrido basato su un motore V6. Ogni anno, infine, l’Aston Martin dovrà risparmiare 10 milioni di sterline.