DUPLICE OBIETTIVO - La Cygnet sarà certamente l'auto più discussa dell'Aston Martin, il costruttore inglese di sportive. Attesa per l'anno prossimo, è costruita sulla base meccanica della Toyota iQ, ed è la prima citycar di un costruttore di auto di super lusso. Un'auto ha sottolineato Ulrich Bez, amministratore delegato dell'Aston Martin, che “intende essere una risposta alle nuove esigenze in termini emissioni e dimensioni”. Già, perché se una parte della clientela della casa inglese potrebbe anche desiderare un'auto piccola, di certo la Aston Martin Cygnet permetterà all'Aston Martin di abbattere le sue emissioni di CO2. Ricordiamo che, secondo una direttiva dell'Unione Europea, entro il 2013 la media delle emissioni di CO2 di ogni singolo costruttore non deve superare i 130 g/km di CO2: pena salatissime multe.
MODIFICHE ESTETICHE - Per renderla più raffinata e "nascondere" la parentela con la citycar giapponese, ogni cliente potrà personalizzare la Cygnet secondo i propri gusti scegliendo i colori, i materiali e i rivestimenti: ogni vettura sarà rifinita a mano. Esteticamente, rispetto alla iQ dalla quale deriva, la Cygnet ha un frontale caratterizzato dalla grossa mascherina tipica delle Aston Martin, e da prese d'aria sul cofano e sopra i passaruota. Modifiche anche nella coda, dove ci sono fanali a led a forma di “C”, un piccolo spoiler sopra il lunotto e un paraurti ridisegnato.
COSTRUITA IN UK - Al momento l'Aston Martin non ha ancora ufficializzato prezzi e caratteristiche tecniche della Cygnet, ma quasi certamente sotto il cofano motore dovrebbe trovare posto il 1.3 da 101 CV (qui la prova). Costruita presso lo storico stabilimento di Gaydon, secondo le indiscrezioni l'Aston Martin prevede di vendere circa 1.500 Cygnet l'anno. Inizialmente le auto saranno disponibili solo per chi è già cliente della casa inglese, ma successivamente dovrebbero essere normalmente in vendita presso la rete di concessionarie dell'Aston Martin.