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L’Aston Martin presto un po’ italiana?

25 novembre 2012

I kuwaitiani proprietari dell’Aston Martin intendono vendere la metà della società e in pole position per l’operazione c’è il fondo d’investimento della famiglia Bonomi.

L’Aston Martin presto un po’ italiana?

PARTITA INTERCONTINENTALE - Pare che il destino dell’inglesissima Aston Martin stia per intrecciarsi con l’Italia, e non sarebbe la prima volta. Secondo l’autorevole notiziario Equity Fund Dow Jones, i fondi Kuwait’s Investment Dar e Adeem Investment - entrambi kuwaitiani e proprietari della Aston Martin dal 2007 quando la rilevarono dalla Ford - sarebbero in procinto di vendere metà della società al fondo di investimento Investindustrial, che ha sede a Londra ma è di proprietà della famiglia Bonomi (qui sotto Andrea), la stessa deteneva la Ducati, venduta recentemente all’Audi.

SOLDI O ENTRATURE? - Secondo le indiscrezioni, i fondi kuwaitiani e Bonomi hanno già siglato un pre-accordo giovedi 22 novembre, ma il giorno successivo l’indiana Mahindra ha avanzato una sua offerta economicamente più consistente rimettendo tutto in discussione. A favore di Bonomi peserebbe però un accordo di collaborazione che il suo fondo avrebbe raggiunto con il gruppo Daimler (Mercedes) per la fornitura di motori, trasmissioni e know how in genere. L’Aston Martin (nelle foto la recente Vanquish)  ha infatti bisogno di un partner industriale automobilistico per lo sviluppo futuro delle vetture e dei motori. Attualmente impiega ancora materiali Ford derivanti dal periodo in cui è appartenuta alla casa americana.

CORSI E RICORSI STORICI - Se la spunterà il gruppo Bonomi, non sarà la prima volta che nell’Aston Martin (nata nel 1914) ci sarà qualcosa di italiano. Dal 1926 al 1937 direttore dell’azianda fu Augusto Bertelli, che arrivò perfino a far verniciare le vetture da gara in color rosso, dicendo che portava fortuna nelle gare (ed effettivamente vinse non poco).

DESIGN ITALIANO - Altro capitolo italiano nella storia Aston Martin fu la collaborazione con la Carrozzeria Touring di Milano. Parecchie della gran Turismo della casa inglese sono state firmate “Superleggera” che era marchio della Touring. Anche l’Aston Martin DB5 usata da James Bond sul cofano motore portava la dicitura “Superleggera”.

LA SORPRESA MERCEDES - Ma forse la cosa più sorprendente di tutta la vicenda è l’esistenza dell’accordo tra il fondo Investindustrial e la Mercedes. Tale accordo potrebbe significare il desiderio della Mercedes di ampliare il portafoglio delle sue marche. Ma non solo. Un’intesa del genere mette sotto una nuova luce anche la proposta fatta qualche tempo fa da Bonomi al gruppo Fiat per acquistare l’Alfa Romeo (qui la news). Sapendo quanto quest’ultima interessa da tempo il gruppo Volkswagen l’episodio potrebbe essere stato una questione tra i costruttori tedeschi, da sempre in competizione su ogni aspetto che possa portare presigio.

 

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Ritratto di fabri99
25 novembre 2012 - 11:51
4
Ancora prima di cominciare a leggere il vostro articolo, ho già individuato 2 errori!!! Design italianE, non c'è concordanza, e pole positiion con due I!!! Correggete e prestate più attenzione, magari rileggendo i vostri articoli prima della pubblicazione... Saluti Fabri99
Ritratto di fabri99
25 novembre 2012 - 11:54
4
Secondo me Aston sta bene così come è... E se poi la vendessero a Vag come con la Ducati??! Con Mercedes non sarebbe niente male, ma ci sarebbe concorrenza interna... Boh... Saluti ;)
Ritratto di lotusz
25 novembre 2012 - 13:04
In effetti, Mercedes con le SL, SLS e CL è già concorrente di Aston Martin
Ritratto di fabri99
25 novembre 2012 - 14:05
4
Anche con la Smart!XD Ciao;)
Ritratto di Erdadda
25 novembre 2012 - 13:33
1
Per quanto mi riguarda l'idea mi piace. Alla aston hanno bisogno di svecchiarsi un po'. È sicuramente questa sembra una ventata d'aria fresca. È se prendesse anche l'Alfa non sarebbe male. Stesso discorso
Ritratto di sx4
25 novembre 2012 - 15:29
Siete davvero convinti che l'Alfa in mano ai tedeschi risorga come la fenice dalle sue ceneri? O non sarà che questi ultimi vogliono togliersi un probabile futuro competitor dalla scena automobilistica di prestigio?
Ritratto di carmelo.sc
25 novembre 2012 - 16:07
Seat è stata eliminata? E la skoda? E la bentley? Tutte marche che potevano creare possibili conflitti all' interno della vag..e invece mi pare che sopra di esse i tedeschi abbiano investito un bel pò..se l' alfa andasse in mano loro diventerebbe un marchio con la M maiuscola, e non solo per quanto riguarda il nome come è adesso, ma anche per tutto il resto!
Ritratto di fabri99
25 novembre 2012 - 17:05
4
Meglio rischiare di farla morire in Vag. vendogliela che magari riescono a farla risorgere come la fenice, piuttosto che lasciarla in Fiat a marcire... Comunque i tedeschi sanno il potenziale di Alfa e vogliono sfruttarlo, per togliersi un rivale basta acquisirlo, non soffocarlo: se riescono ad usarla bene per guadagnarci, perchè sopprimerla?? Ciao ;)
Ritratto di evilwithin
25 novembre 2012 - 19:49
Premesso che alfa non c'entra molto con la discussione, penso che siamo al bivio. Pare che siano in rampa di lancio alcuni modelli (4C, Giulia) pensati per far breccia in USA e Cina, e rialzare un po' il prestigio del marchio. Venderla ora sarebbe stupido, meglio fare quest'ultimo tentativo. Se dovesse fallire, a quel punto davvero meglio venderla. Ma credo che molti marchi (Mazda, Kia/Hyundai, Tata/Jaguar, BMW ecc ecc) sarebbero più adatti rispetto a VW, che è troppo puntata sui grandi volumi e sulle piattaforme condivise, temo che le sua Alfa sarebbero troppo "Seattose", non so se mi spiego... Comunque prima vediamo come andrà quest'ultimo tentativo di Fiat.
Ritratto di mustang54
25 novembre 2012 - 16:14
2
Legame...Giacomo Legame... (se l'Aston sarà un po' italiana, italianiziamo James Bond) :)
Ritratto di MatteFonta92
25 novembre 2012 - 21:53
3
Mah... al momento sono solo voci, quindi niente di certo. Secondo me l'Aston sta benissimo dov'è, agli attuali proprietari i soldi da investire nel marchio non mancano di certo, quindi, perché cambiare?
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 13:45
2
Perchè scusa, adesso è in mano agli inglesi? Meglio che le aziende europee restino in europa anzichè finire in mano a cinesi, arabi e indiani
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 15:23
2
Secondo te i cinesi non farebbero lo stesso avessero la possibilità? E' ovvio che su Jaguar, Aston Martin e Volvo non possono condividere pezzi di auto cinesi, in quanto le prime perderebbero in immagine e le secondo risulterebbero troppo costose. Poi si sa, non basta acquistarlo e basta un marchio perchè o si investe ingentemente in modo che sviluppi motori e pianali a se o per forza di cosa deve accordarsi ad un gruppo più forte in grado di fornirli. Al giorno d'oggi nessun auto è veramente pura. Prendiamo ad esempio il Freemont. Fu sviluppato da Chrysler su una piattaforma fatta in collaborazione con la Mitsubishi, viene venduto da Fiat e ne monta i motori, il tutto assemblato in Messico.
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 18:02
2
Ma restando con i cinesi non è che sviluppi motori da se, hanno bisogno per forza di un partner, addirittura si parlava di Toyota. Non tutte le case hanno le sinergie da produrre anche i motori e la Aston Martin è una di queste. Fino a quando potrà usare motori Ford? Sicuramente adesso (in questo caso non i cinesi, ma gli arabi) devono trovare un fornitore. E comunque ribadisco che se anche appartenesse ad un gruppo cinese, avverrbbe la stessa cosa, non è che adesso i cinesi ne capiscano più di noi in fatto di auto e tutt'ora usano i motori dei gruppi precedenti per i marchi europei acquistati. Le auto di lusso completamente italiane penso sia rimasta un prerogativa italiana, visto che oramai quasi tutti utilizzano componenti internazionali (Bentley e Audi che montano motori Lamborghini, Mercedes fatte su piattaforme Chrysler, Jaguar, Aston, Volvo, Land Rover con motori e piattaforme Ford e via dicendo)
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 18:03
2
Le auto di lusso completamente nazionali*
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 21:37
2
Ma appunto lo possono fare solo con menti provenienti dall'occidente, di mano (o cervello) loro non ne sono ancora capaci (lo saranno tra una 20ina d'anni) e poi scusa, se su una Aston Martin ci mettono un motore cinese poi non è la stessa cosa? Sulle lambo comunque volevo dire S8 non R8 pardon
Ritratto di yeu
26 novembre 2012 - 18:38
Ho letto i commenti precedenti e non credo che vag voglia farsi concorrenza in casa con la Porsche, più che altro Bonomi farà lo stesso che ha fatto con la Ducati, cioè la prende la rivaluta e poi la vende al miglior offerente e in questo caso l' unica tedesca che non ha un'altro marchio premium, oltre a se stessa, è proprio la Mercedes.
Ritratto di Alessandro
26 novembre 2012 - 18:48
Avete venduto Ducati a degli stranieri?????????Per me è stato un pugno nello stomaco,la Ducati tedesca....Ora Ducati è una casa motociclistica che mi rifiuto di prendere in considerazione piuttosto compro una Hyosung....Francamente avrei preferito 100000000 volte la Ducati italiana piuttos to che l'Aston Martin al 50%Italiana......
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 19:29
2
Scusa ma che ragionamento è? Allora la Aston è araba, la Volvo è cinese, la Jaguar e Land Rover sono indiane e prima ancora americane? Ma ti pare?
Ritratto di Fr4ncesco
26 novembre 2012 - 21:29
2
Ma secondo questo ragionamento la Opel è americana però ;)
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2012 - 19:45
2
Non erano contenti per vari aspetti: In primis perchè Fiat non è in grado di gestire i marchi lasciandoli decadere, quindi figuriamoci Opel che si sovrapponeva nella fascia della Fiat stesse, mentre in GM la Opel ha un ruolo fondamentale in quanto sviluppa le auto per l'intero gruppo. Poi erano gli operai a lamentarsi. All'epoca vidi in tv il malcontento degli operai in caso di cessione alla Fiat perchè temevano per i loro salari e la sicurezza dell'lavoro (appunto perchè il destino di Opel sarebbe stato incerto). Alcuni degli operai tra l'altro erano italiani emigrati in cerca proprio di fortuna e vedevano male di tornare a lavorare in un certo senso per gli italiani.
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2012 - 21:58
2
Allora mettiamo in chiaro certe cose: La Opel non è solo un brand ma una divisione autonoma del gruppo GM. Le stesse Auto sviluppate in Germania dalla Opel sono state vendute in vari mercati con vari marchi GM. Adesso ha acquistito ancora più importanza perchè sviluppa auto per il mercato mondiale e non solo europeo (e poi resto del mondo). Gli stessi pianali sviluppati da Opel sono utilizzati anche da Chevrolet ecc e gli interni Chevy sono stati fatti proprio dalla Opel. Lo stesso equivale per Chrysler-Fiat. La Fiat non ha acquistato solo un marchio ma un intera casa che produce e sviluppa modelli autonomamente. Si può dire lo stesso di Ferrari e Maserati. Alfa Romeo e Lancia invece sono solo dei marchi con la quale Fiat vende altre tipologie di auto sviluppate da lei o da altri.... E non mi pare se la passino bene in quanto la Lancia è destinata a chiudere e Alfa Romeo si ritrova con soli 2 modelli e vari flop alle spalle. Inoltre dimentichi marchi come Innocenti o Autobianchi, prima comprati da Fiat e poi soppressi (dimmi tu se la Fiat è tanto brava). La Ducati, come la Lamborghini sono come per il primo caso, ovvero non sono solo dei Brand ma della aziende, per cui anche se aquistate da un gruppo straniero hanno sedi, centri di sviluppo e stabilimenti in Italia. Sicuramente in quest'epoca il gruppo che riesce a gestire meglio le potenzialità dei vari brand e aziende è proprio la Volkswagen. Sicuramente un operaio non si chiede per qualche gruppo lavoro, ma pensa a portare il pane a casa. Quindi se qualcuno acquista i nostri marchi (e ben venga, piuttosto che farli fallire) ringrazia a politici ed industriali italiani incompetenti
Ritratto di Fr4ncesco
28 novembre 2012 - 15:26
2
Perchè infatti i politici e gli imprenditori italiani sono ladri ed imbroglioni, non è colpa mia se in questo paese non si riescono a mantenere le potenzialità (dai cervelli ai prodotti). Però piuttosto che chiudano o spariscano (perchè è questo che succede in Italia) meglio se finiscono in mano a qualche straniero che sfruttano la nostra potenzialità. Poi ripeto, la Ducati rimane italiana come la Lamborghini, definirle tedesche solo perchè del gruppo Volkswagen è da ignoranti, è come dire che le Jeep e le Dodge sono italiane, ma ti pare? La Lamborghini è da anni in Vag e nessuno gli verrebbe mai da dire che è tedesca. Lo stesso Ducati. Prima di Bonomi lo sai a chi apparteneva? Ad una Holding texana fino appunto al 2006 e secondo te in questo lasso di tempo è stata americana? E tutti modelli prodotti in quel periodo compresi i successi dovuti nella Superbike allora sono Made in USA? Se poi vuoi citatare aziende tedesche in gruppi italiani parliamo della Magirus che è stata totalmente assorbita dalla IVECO, oppure della francese Irisbus..
Ritratto di Fr4ncesco
28 novembre 2012 - 19:35
2
Che la abbiamo perse resta un parere soggettivo, in quanto Lamborghini e Ducati sono case italiane. (e a questo punto oggettivo in quando sede e stabilimenti sono in Italia). Che la Ducati monterà pezzi Volkswagen non credo in quanto la Volkswagen non fa ciclomotori. Il fatto della cessione intuile prenditela con gli italiani furbi e imbrogioni che "comandano" questo Paese. Jeep e Dodge c'entrano perchè parlavamo non di brand di lusso ma di nazionalità. Che la Lamborghini monti motori e componenti Audi e Bentley (ma anche viceversa) non c'entra niente, anche la Pagani monta motori Mercedes, la DeTomaso montava motori Ford. Ah l'Alfa 8C è tedesca l'ha disegnata un tedesco e tutte le Audi, Seat e Volkswagen Italiane, perchè nate dalla mente di De Silva
Ritratto di Fr4ncesco
29 novembre 2012 - 17:49
2
Ho capito ma non condividio, il confronto che la pagani produca in piccola serie non c'entra, secondo li tuo ragionamento non è italiana. L'esempio della Ferrari è uno dei pochi al mondo di completa nazionalità, nessun prodotto è puro, dall'Iphone alla Pagani. E' la globalizzazione e anche se non si condivide bisogna accettarla perchè adesso va così il mondo, auto progettata da una parte, disegnata da un altra, assemblata da un altra ancora con pezzi di altri. Che un modello monti un motore assemblato in Germania da tedeschi non cambia se questo modello è disegnato in italia da un italiano, è la stessa identica cosa. Secondo il tuo ragionamento nulla più appartiene alla nazione d'appartenenza ma dai proprietari del gruppo e dove vengono prodotti. Concluso questo discorso oggettivo e ritornando al caso fiat-opel è diverso da chrysler in quanto la opel è negli stessi mercati dove c'è la fiat, e quindi sarebbe andata in conflitto e facendo parte dello stesso gruppo ci sarebbe stato qualche stabilimento di troppo. Al contrario Chrysler e Dodge operano in mercati differenti, e proprio in Europa dove sareberro potuti entrare in conflitto appunto con modelli Fiat sono stati ritirati o rimarchiati Lancia. Saluti
Ritratto di fra89
27 novembre 2012 - 09:55
SI SI BONOMI mandatelo all'ESTERO cosi farà FUORI DALL'ITALIA le porcate speculative che ha fatto in ITALIA....le passioni non si vendono mai....
Ritratto di caronte
21 aprile 2013 - 19:16
secondo me farebbe la stessa fine della ducati se l'acquisizione andasse in porto.