INQUIETUDINI PER IL FUTURO - In un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, il Ceo dell’Audi, Bram Shot (nella foto), ha delineato un quadro abbastanza inquietante per la casa di Ingolstadt. Da un lato ha sì ricordato gli investimenti di 14 miliardi di euro entro il 2023 nei settori della mobilità elettrica e della guida autonoma, ma dall’altro ha affermato con forza che il bilancio della casa è gravato da costi eccessivi. Per questa ragione ha dichiarato che è necessario procedere a misure che dovranno dar luogo a risparmi per 15 miliardi di euro entro il 2022. E inevitabilmente ciò comporterà dei tagli all’occupazione. In particolare Shot ha parlato di un taglio del 10% del numero dei manager.
PROSPETTIVE E ALLEANZE - Il problema è legato ai costi eccessivi attuali, ma il ragionamento fatto dal Ceo dell’Audi introduce anche un altro tema, questo di carattere strategico. Notoriamente il gruppo Volkswagen - a cui appartiene l’Audi, e per cui l’Audi rappresenta un po’ la punta di diamante per le nuove tecnologie - ha raggiunto un significativo avvicinamento con la Ford, valutando tra le altre cose la possibilità di collaborare proprio nel settore dell’auto elettrica e delle nuove soluzioni di mobilità. Se la prospettiva di intese e alleanza con concorrenti andasse avanti sarebbe inesorabile una perdita di importanza dell’Audi, con le conseguenze immaginabili.
MENO MOTORI IN GAMMA - Un altro segnale del malessere che sta vivendo la casa dei quattro anelli è anche un’altra decisione strategica annunciata da Shot: la drastica riduzione della gamma motori del marchio. Shot ha parlato di un taglio di un terzo, che rappresenterebbe un cambio profondo nella strategia dell’Audi, finora improntata a una presenza sul mercato volta a intercettare e soddisfare ogni pur minima esigenza e preferenza in tema di propulsore. È inevitabilmente anche questa scelta avrà conseguenze occupazionali.