MENTALITÀ "LAMBORGHINI" - L’Audi ristruttura le sue attività riguardanti lo sport, le auto super sportive a marchio RS e le personalizzazioni di alto livello fondendole tutte in una nuova divisione che si chiama Audi Sport. Una scelta voluta per competere ad armi pari con l’agguerrita concorrenza delle divisioni M della BMW e AMG della Mercedes. Una strategia iniziata lo scorso marzo con la nomina di Stephan Winkelmann, ex capo della Lamborghini, ad amministratore delegato e che ora prosegue con il passaggio di denominazione.
LO SPORT NEL DNA - La nuova organizzazione Audi Sport con sede a Neckarsulm (nella foto sopra), vicino a Stoccarda, occupa circa 1.200 dipendenti e ora ha quattro aree operative, quali la produzione della R8 e dei modelli RS, la personalizzazione delle vetture secondo il programma Audi Exclusive, la commercializzazione degli accessori Audi Sport e la gestione delle attività del reparto corse. Un impegno, quest’ultimo, che vede coinvolti ingegneri e tecnici nel campionati di Formula E, DTM, GT e nella serie TCR, nonché nelle gare dell’Audi Sport TT Cup pensata per promuovere i giovani talenti. Un’attività che consente di perfezionare tecnologie all’avanguardia da riversare sulla produzione di serie RS.
OTTO MODELLI IN ARRIVO - Obiettivo dichiarato della nuova organizzazione è di ampliare l’offerta di modelli RS, sigla nata nel 1994 con l’Audi RS2 e da allora sinonimo di vettura sportiva ad alte prestazioni con cinque posti e un ampio vano bagagli come confermato da modelli come RS 3 Sportback, RS 6 Avant o RS 7 Sportback. Un’impostazione estesa nel tempo con differenti tipologie, come la TT RS o la R8, vettura di vertice del comparto dal suo debutto sul mercato nel 2007. Un allargamento della gamma che ha contribuito a raddoppiare le vendite RS negli ultimi cinque anni, un record destinato a essere superato in fretta. Nei prossimi 18 mesi, infatti, Audi Sport ha l’intento di presentare sul mercato altri otto modelli e di incrementare i rivenditori specializzati Audi Sport dagli attuali 370 a circa 600 entro la fine del 2017. BMW e Mercedes sono avvisate.