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SUBITO A TRE PORTE - All'apertura del Salone di Ginevra mancano più di 5 mesi, ma già si dice che l'Audi A1 sarà tra le protagoniste della rassegna. E, se il programma industriale non subirà ritardi, questa “cittadina di lusso” (la lunghezza non dovrebbe superare i 4 metri) verrà messa in vendita all’inizio dall'estate.
Inizialmente vedremo l'Audi A1 nella versione a tre porte, poi seguiranno altre carrozzerie. Una delle quali sarà sicuramente la cinque porte, mentre sarebbero ancora in forse la cabrio e una crossover a trazione integrale, che potrebbe chiamarsi Q1.
IL NOSTRO “RENDERING” - Ecco come abbiamo ricostruito l'aspetto definitivo dell'Audi A1 nella versione a tre porte (foto in alto). Come si nota dalla foto qui sotto, avrà una mascherina di nuovo disegno, che vedremo anche su tutti i prossimi modelli dell'Audi. Ha una forma trapezioidale, tagliata da “listelli” orizzontali a forma di sottili rettangoli allungati.
L'Audi A1 è stata anticipata dalla Metroproject quattro (uno studio di stile presentato al Salone di Tokyo del 2007) e, un anno dopo a Parigi, dalla sua evoluzione, la A1 Sportback a cinque porte (nelle foto qui sotto i rispettivi frontali). Diversamente da quelli visti su entrambi i prototipi, che avevano la parte inferiore dritta, i fari della versione definitiva dovrebbero "scavare" il paraurti con una linea dall'andamento tondeggiante. Sicura, invece, la presenza della scenografica fila di led per le luci diurne, che segue il profilo del faro stesso. L'insieme è molto aggressivo.
A sinistra, il frontale della Metroproject Quattro (ottobre 2007) a tre porte; a destra, quello dell'A1 Sportback (ottobre 2008), base di partenza per la futura A1 a cinque porte (vedi la galleria fotografica per le foto complete).
Nel nostro rendering si notano anche il tetto tondeggiante dell'Audi A1 nella versione a tre porte e l'evidente nervatura nella fiancata, cui spetterà il compito di rendere più “movimentato” il laterale: senza, la vettura avrebbe un look pesante, per via della linea di cintura (la base dei finestrini) decisamente alta.
NASCE DALLA POLO - L'Audi A1 ha la medesima “ossatura” dell’ultima Volkswagen Polo, dalla quale erediterà anche i motori. Tra quelli a benzina dovrebbero esserci il 1.4 da 86 CV e il nuovo 1.2 turbo e con iniezione diretta da 105 CV. Non dovrebbero mancare nemmeno i potenti 1.4 TFSI da 150 o 179 CV, che già equipaggiano anche le versioni sportive della Seat Ibiza: si tratta di motori con doppia sovralimentazione (turbo e compressore volumetrico). Per i turbodiesel, la scelta dovrebbe ridursi al 1.6 TDI da 90 e 105 CV.
ALTRE VERSIONI - In un secondo momento potrebbero debuttare la “cattiva” S1 e una variante 4x4 per competere con la futura Mini Crossover (la vedi qui).
Ed ecco con chi dovrà fare i conti la Audi A1 appena arriverà nelle concessionarie.
ALFA ROMEO MITO
Le forme dell'Alfa Romeo MiTo prendono ispirazione da quelle della 8C Competizione. Tuttavia, molto più prosaicamente la macchina deriva dalla “cugina” Grande Punto (anche se l'abitacolo ha finiture migliori e materiali più ricercati, e al volante si dimostra più agile e ancor meglio “piantata” a terra). E poi, grazie alla levetta del DNA, si può adattare il comportamento dell'auto (risposta di motore, sterzo, controllo elettronico della stabilità) alle condizioni della strada e alle preferenze di chi è alla guida.
I nuovi motori a benzina MultiAir sono brillanti e dovrebbero consumare relativamente poco. Per chi macina molta strada c'è il 1.6 JTDm da 120 CV. “Fiacchi” il 1.4 “base” e il 1.3 JTDm, rispettivamente da 79 e 90 cavalli.
La MiTo ha prezzi competitivi: si parte dai 14.900 euro della 1.4 Progression per arrivare ai 20.700 euro della 1.6 JTDm Distinctive. Da gennaio dell’anno prossimo ci sarà pure la sportiva Quadrifoglio Verde con motore 1.4 turbo MultiAir da 170 CV e modifiche alle sospensioni (leggi qui il primo contatto).
CITROËN DS3
La Citroën DS3 è la “sorella” chic della nuova C3. Arriverà nelle concessionarie a marzo 2010, con prezzi da 14.500 a 20.000 euro circa. Rispetto alla C3 (leggi qui il primo contatto) niente forma a “uovo” e una carrozzeria “quasi coupé”. La plancia ha finiture molto curate e plastiche morbide; il piano di seduta è basso, e dietro stanno comodi anche due adulti.
Lo spazio non manca neanche nel bagagliaio, che ha un volume di 285 litri. Al momento del lancio, la DS3 sarà disponibile con motori diesel (si tratta dei 1.6 HDi da 90 e 110 CV) e a benzina: questi ultimi sono il 1.4 da 95 CV e il 1.6 aspirato (120 CV) e turbo a iniezione diretta (150 CV). Come la Mini, la DS3 punta parecchio sulla possibilità di personalizzare carrozzeria e interni (leggi qui la news).
MINI
La Mini è la “piccola” più apprezzata dai giovani. I suoi punti di forza sono l'immagine ispirata al modello degli Anni 60 e un comportamento su strada “sportiveggiante”. Le sospensioni rigide e lo sterzo diretto e preciso la rendono divertente da guidare. Per contro, il comfort è limitato: le minime irregolarità dell’asfalto “picchiano sulla schiena”, e dietro c'è spazio per due ragazzini, meglio se bassi di statura. Il bagagliaio, poi, è poco più grande di un borsone della spesa (appena 160 litri).
La più “ambita” è la Cooper S da 175 CV, ma già le versioni Cooper a benzina e Cooper D a gasolio hanno prestazioni brillanti. Le One, molto meno “pepate”, sono indicate per chi si muove quasi solo in città. Quasi esagerata la John Cooper Works da 211 CV. I prezzi partono dai 16.900 euro della Ray, ma attenti agli optional: il costo finale della Mini può andare facilmente alle stelle.
MERCEDES CLASSE A COUPÉ
La Mercedes Classe A è l'auto che nel 1998 ha creato il fenomeno delle utilitarie di prestigio. Nel 2004, con il lancio della seconda generazione, è nata la versione Coupé (quella a tre porte), rinnovata l’anno scorso per darle un aspetto più sportivo. È ben rifinita e adatta anche ai viaggi, nonostante le sospensioni un po' rigide.
La posizione di guida rialzata agevola la visibilità, che dietro resta, però, un po' limitata. Ampia la gamma dei motori, con potenze che vanno dagli 82 CV della 160 CDI (da 22.600 euro) fino ai 193 della 200 Turbo (29.420 euro). Tra quelle a benzina la 180 BlueEfficiency è la più equilibrata: ha prestazioni brillanti, consumi interessanti e il motore che si spegne automaticamente durante le soste nel traffico. Tra le diesel, tutte poco “assetate”, meglio puntare sulla 180 CDI da 109 cavalli e 23.680 euro (prezzo di partenza). Infatti, la 160 è fiacca, mentre la 200 da 140 CV si fa pagare cara (da 27.150 euro in su).