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Auto elettrica in ricarica? Potresti anche guadagnarci

Pubblicato 23 novembre 2020

Definite dal Gestore dei Servizi Energetici le modalità del V2G che permette alle auto elettriche di cedere energia alla rete, ottenendo una remunerazione.

Auto elettrica in ricarica? Potresti anche guadagnarci

DALLA RETE AL VEICOLO E RITORNO - Le automobili con la batteria “grande”, cioè le elettriche e le ibride plug-in, si prestano ai servizi Vehicle-to-Grid (V2G). Si tratta dello scambio di energia fra il veicolo e la rete nelle 2 direzioni: la rete ricarica l’auto o l’auto cede energia alla rete. Ma cosa accade all’automobile inserita in rete e cosa ne sa il proprietario? In fondo c’è un soggetto terzo che sta “usando” la sua automobile parcheggiata… La questione non nasce oggi - ne avevamo già parlato qui - e proprio in questi giorni il gestore dei servizi energetici GSE ha stabilito le regole della comunicazione al proprietario del veicolo e i suoi diritti.

SERVIZIO REMUNERATO - Una prima cosa interessante è che la cessione dell’energia dalla batteria alla rete darà un vantaggio economico, come accade del resto per gli impianti domestici. Il proprietario avrà ovviamente la facoltà di aderire o meno al servizio di cessione dell’energia e il GSE ha preparato uno schema che indica a quali informazioni ha diritto il proprietario del veicolo. Queste notizie saranno fornite sia da chi gestisce il punto di ricarica sia dall’eventuale provider di servizi di mobilità. Le informazioni che dovranno essere date prima dell’uso comprendono anche le condizioni economiche del servizio.

QUANTI CICLI? QUANTA ENERGIA? - L’utente potrà stabilire dei limiti di utilizzo, come l’energia massima prelevabile, che potrà essere espressa anche come numero di cicli di carica/scarica. Si potrà fissare anche un livello minimo di carica che il veicolo dovrà avere entro un certo orario e stabilire una soglia di scarica raggiunta la quale l’erogazione verso la rete s’interromperà. Dopo l’utilizzo si saprà quando è stata fornita l’energia alla rete e quanti kWh sono stati erogati alla rete. Conoscere il numero dei cicli di carica/scarica è utile perché sappiamo che le attuali batterie al Litio hanno una vita utile prevista che si misura in cicli completi carica/scarica. Sottolineiamo al riguardo che le scariche parziali valgono una frazione di ciclo: passare dall’80 al 60% vale circa 1/5 di un ciclo completo e quindi stressa poco la batteria.

CLIENTI INFORMATI - Il GSE esige che l’utente sappia anche la potenza massima dello scambio, sia verso la rete sia in fase di carica, e ritiene "opportuno" fornire il dato anche in forma grafica. Per il ritorno economico della transazione sono previste varie formule, dagli sconti sulla ricarica a punti/voucher e altro ancora. È importante sottolineare che il GSE chiede che tutte queste informazioni vengano veicolate agli automobilisti “nel modo più diretto e semplice possibile”. Si indica come opportuno evidenziare con un simbolo grafico dedicato i punti di ricarica abilitati agli scambi bidirezionali Vehicle-to-Grid. La modalità V2G sarà possibile anche con le wallbox domestiche, che dovranno però essere di tipo connesso alle reti dati.

IL V2G È IMPORTANTE - Il V2G è un tassello importante nel mosaico della mobilità sostenibile. Se anche le auto elettriche, come le altre, passeranno gran parte del tempo ferme la loro energia potrà servire, per esempio, a immagazzinare i surplus produttivi delle energie rinnovabili per restituirli durante le ore di maggior richiesta. La FCA, per esempio, ha inserito la Fiat Nuova 500 elettrica in un “ecosistema” di servizi di mobilità e sta testando a Mirafiori un’imponente impianto Vehicle-to-Grid che potrebbe far risparmiare 6.500 MWh e 2.100 tonnellate di CO2 l’anno.



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Ritratto di Jimgoose
23 novembre 2020 - 13:22
quindi l'attacchi x riprenderla carica e invece te la scaricano o la carichi la notte a casa e poi la scarichi alla colonnina x ricevere i voucher bonus-piatto di lenticchie dei gestori..puzza di fregatura,e comunque quando devi usarla non sai mai se sarà carica e quanto finchè non ti serve,e a quel punto poco importa tanto devi usare il monopattino.il singolo e le sue esigenze non contano piu niente conta solo il sistema,che scontenta tutti,per essere democratico e non favorire nessuno
Ritratto di Alfiere
23 novembre 2020 - 13:32
2
vedo che hai letto e soprattutto capito tutto.
Ritratto di erresseste
23 novembre 2020 - 14:56
Fa parte della gang del titolo
Ritratto di Jimgoose
23 novembre 2020 - 19:48
vedremo,a oggi l'esempio dei rimborsi del fotovoltaico passato dalle stelle alle stalle da ragione a chi fu scettico,tra l'altro qui l'utente finale(io,tu,noi..) ci rimette pure 1 pezzetto di durata della batteria che è praticamente il valore dell'auto.puoi sempre non attivare il servizio finchè la fame di corrente dei gestori te lo consentirà,vedremo
Ritratto di MS85
23 novembre 2020 - 14:32
I limiti puoi deciderli tu. Il punto è solo capire quanto sono disposti a pagare i gestori e quanto vogliono essere pagati i proprietari dei veicoli. Ad esempio, io non accetterei di essere pagato meno del 110% di quello che pago al kWh (a parità di punto di ricarica). Per meno di quello non attiverei la funzione sulla mia vettura.
Ritratto di Meandro78
23 novembre 2020 - 16:04
Amen
Ritratto di Leon70
23 novembre 2020 - 16:18
1
Il credito per il ritorno in rete de gli impianti domestici e' già una fregatura adesso. Ti ripagano di uno "zero zero virgola" a kW. Questa proposta in Italia,e' ridicola. Forse solo in Giappone funzionerebbe. León.
Ritratto di Andre_a
24 novembre 2020 - 00:03
Perché in Giappone? Non mi sembra che siano particolarmente avanti a noi nel campo delle auto elettriche...
Ritratto di Claus90
23 novembre 2020 - 13:50
Ci vuole una rete capillare di queste colonnine distribuite in modo omogeneo in tutta Europa, cosicché la politica potrebbe incentivare ulteriormente all'acquisto di auto elettriche dando queste sicurezze e di poterla utilizzare come prima auto, dopodiché i cospicui sconti avranno senso, le case automobilistiche di serie anche sulle versioni base devono dare la ricarica veloce.
Ritratto di RubenC
23 novembre 2020 - 14:51
2
"le case automobilistiche di serie anche sulle versioni base devono dare la ricarica veloce." La danno praticamente tutte, se intendi per "ricarica veloce" il tradizionale >50 kW.
Ritratto di Sepp0
24 novembre 2020 - 16:56
Secondo me finchè non esce un'evoluzione delle batterie che dimezza i tempi di ricarica e raddoppia l'autonomia massima a parità di spazio occupato, l'elettrico sarà sempre di nicchia, a prescindere dalle infrastrutture mancanti. Già stanno pensando a mettere delle penalizzazioni per chi lascia l'auto dalla colonnina anche se è carica, secondo voi se la mia auto ci mette 6 ore a ricaricarsi completamente e la attacco alle 8 di sera, mi metto la sveglia alle due del mattino per toglierla? Ovvio che ci rimane fino alle 8 del giorno dopo come minimo.
Ritratto di Robx58
23 novembre 2020 - 14:23
13
Beh... il GSE se si comporta come per il fotovoltaico domestico non serve a niente restituire energia immagazzinata, figuriamoci!!!! Io ho "venduto" quasi 1000 kw prodotti dal mio impianto fotovoltaico da 6,6 kw/ora e loro... mi hanno liquidato poco più di 180 euro!
Ritratto di deutsch
23 novembre 2020 - 14:28
4
sarà poco, ma è energia che tu avresti buttato quindi meglio rimetterla in rete seppur per pochi spiccioni
Ritratto di Andre_a
24 novembre 2020 - 00:08
Infatti, penso che tutto dipenderà da quanto pagano. Nel fotovoltaico si possono accettare pochi spiccioli, in quanto meglio che niente, ma il v2g consuma le batterie, quindi tale consumo deve essere pagato.
Ritratto di katayama
24 novembre 2020 - 08:11
Infatti, Musk pur avendo implementato il relativo HW sulle Tesla, non l'ha voluto attivare né tantomeno pubblicizzare. Esattamente per questa ragione. La range anxiety e il battery lifetime worry non fanno bene all'elettrico, e soprattutto alle vendite di automobili. Devono quindi essere smentiti dall'esperienza dei clienti, nella misura massima possibile. E Musk, come tanti altri per fortuna, vuole vendere automobili, renderle massimamente funzionali, ecc. È chiaro che se le auto elettriche diventano una piattaforma su cui poggiare offerte di pacchetti di servizi (un po' come accade per gli smartphone), il discorso cambia. È una deriva che ha già fatto parecchi danni in passato, endemica direi. Per fortuna riguarda solo Nuova 500 e quello che inerzialmente ci gira attorno. Niente di che, insomma.
Ritratto di Mbutu
23 novembre 2020 - 15:53
Tutto bello. figuriamoci se (con il giusto compenso) non sono favorevole al V2G. Specialmente con la wallbox domestica vista la quantita di ore che le auto passano ferme in garage. Però questo punto mi fa correre un brivido lungo la schiena: È importante sottolineare che il GSE chiede che tutte queste informazioni vengano veicolate agli automobilisti “nel modo più diretto e semplice possibile”.
Ritratto di Alfiere
23 novembre 2020 - 16:12
2
Se non viene corrisposto oltre al costo del kwh da mercato anche i costi del macchinario messo a disposizione, ovvero l'auto, non vedo perchè accettare. E non penso che l'utente generico possa "vendere" la propria capacità produttiva a buon prezzo perchè dovrebbe mantenere sempre liquidità per la manutenzione dell'auto. Credo che il V2G abbia senso solo con la batteria-come-servizio per l'utente, in contratto diretto solo per chi ha le flotte.
Ritratto di katayama
23 novembre 2020 - 19:17
Si vede che non hanno altro da fare. Normano il normabile, regolano il regolabile e salvano pure il mondo. Intanto, gli altri lavorano sul serio. Le Tesla hanno già l'hardware predisposto, ma non è attivo e nemmeno lo sbandierano ai quattro venti in continuazione. Evidentemente non è una priorità. Prima o poi 'sta ammuina finisce.
Ritratto di sergio_lg
24 novembre 2020 - 16:41
Non capisco davvero dove sia il vantaggio. Il vantaggio ci può essere sul fotovoltaico, in quanto l'impianto c'è, il sole pure, e non potendo consumare l'energia che produco, la vendo. Ma che senso ha pagare per caricare la mia batteria dalla colonnina, per poi rivendere l'energia che ho immagazzinato. Chi la compra da me può acquistarla direttamente dal mio fornitore, non capisco il vantaggio di questa triangolazione....
Ritratto di Jimgoose
24 novembre 2020 - 19:47
credo il senso stia nel fatto che i gestori sanno di non aver energia a sufficienza x tutti se prende piede l'elettrico,quindi usufruiscono della corrente inutilizzata nelle batterie delle auto ferme x sopperire in caso di necessità,tipo 1 grossa ed estesa batteria tampone,che questo sia 1 bene o 1 male x l'auto e il proprietario ovviamente non li tange ricordiamoci che nell'apparato ecogretino conta l'esigenza del sistema non quella del singolo
Ritratto di Mbutu
25 novembre 2020 - 00:36
Jimgoose, è per quello che pagano. Faccio miei le parole di un altro utente: vedo che hai letto e soprattutto capito tutto.
Ritratto di sergio_lg
25 novembre 2020 - 00:50
Non so se rispondi a me.... si pagano al proprietario dell'auto a cui tolgono corrente, ma l'auto la corrente l'ha presa magari 2 ore prima dalla colonnina, pagando. Quindi può prenderla direttamente dalla colonnina. Mica la colonnina è esaurita? Poi se l'ho pagata a prezzo di mercato, certamente non la vendo ad un prezzo inferiore per poi ricaricare il giorno dopo ad un prezzo più alto...
Ritratto di Mbutu
25 novembre 2020 - 09:38
Sergio, no. Rispondevo a jimgoose. Per rispondere a te, invece, è ovvio che se vogliono che la cosa funzioni devono pagare più di quanto la corrente sia costata al proprietario. Il vantaggio della "triangolazione" (come l'hai chiamata tu) sta nel fatto che non si riesce a calibrare istantaneamente la produzione con i consumi. E quindi si produce più elettricità di quanta ne serva. Questa surplus viene buttato via. In questo modo invece viene conservato e si può diminuire lo spreco.
Ritratto di Jimgoose
25 novembre 2020 - 22:05
si vedremo quanto e quando pagheranno "vedo che hai letto e capito tutto"
Ritratto di DinaBeliss
25 novembre 2020 - 14:53
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