IN POCHI CI HANNO PENSATO - Solo quattro città in Italia hanno modificato i regolamenti edilizi comunali in vista del grande cambiamento atteso dal 1 gennaio 2018, quando i costruttori dei nuovi edifici dovranno predisporre l’impianto elettrico affinché sia possibile installare colonnine per ricaricare le batterie delle auto elettriche e ibride. Della situazione si è occupato Il Sole 24 Ore, secondo cui l’obbligo è stato recepito soltanto a Campobasso, Bologna, Milano e Torino, le uniche città ad aver accolto un decreto legislativo del 2016 e aver aggiornato i regolamenti comunali in materia. I costruttori delle città che non si adegueranno prima del 31 dicembre non potranno ottenere il titolo abilitativo (a meno di probabili deroghe), il documento che dà loro il via libera per costruire un nuovo edificio o ristrutturarne uno esistente.
PER TUTTI GLI EDIFICI - La novità interessa sia gli edifici residenziali che quelli in cui si trovano attività commerciali, anche se i requisiti cambiano da un caso all’altro: l’obbligo è destinato ai nuovi condomini con almeno 10 appartamenti o ai nuovi edifici commerciali di almeno 500 metri quadrati. In caso di ristrutturazione la modifica all’impianto elettrico diventa obbligatoria se i lavori interessano almeno il 50% della superficie dell’edificio. Il nuovo regolamento stabilisce la predisposizione di colonnine per almeno il 20% dei parcheggi o box all’interno di un condominio, mentre in caso di attività commerciale i nuovi allacci vanno ricavati per ciascuno spazio o parcheggio (coperto o scoperto) e ciascun box. Un cambiamento in questa direzione è stato fissato tre anni fa dall’Europa e dovrebbe favorire la diffusione delle auto elettriche, frenata in Italia dalla mancanza di una rete pubblica o privata per la ricarica delle batterie.