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Auto elettrificate, l’Italia non è pronta

Pubblicato 21 febbraio 2020

Secondo l’Arera, bisognerà adeguare la rete elettrica nazionale all'arrivo di milioni di auto con batterie ricaricabili, con costi a carico dei contribuenti.

Auto elettrificate, l’Italia non è pronta

FORTE CRESCITA - Secondo le stime, in Italia, nei prossimi sei anni, circoleranno 6 milioni di veicoli elettrificati (di cui 2 milioni di ibridi ricaricabili); le auto “green”, che attualmente hanno una quota di mercato dell’1%, registreranno quindi una crescita esponenziale, con delle ricadute anche piuttosto importanti sulle infrastrutture, che dovranno necessariamente essere adeguate.

AUMENTA IL FABISOGNO - A lanciare l’allarme è l’Arera (l'Autorità di regolazione per Energia Ambiente e Reti), la quale sostiene che il sistema delle infrastrutture in Italia dovrà essere aggiornato e adeguato, così come il sistema elettrico; secondo le stime, al 2030 ci sarà un incremento del fabbisogno di energia di almeno 2 terawattora (TWh) all'anno per milione di auto circolanti.

GESTIRE I PICCHI - Stando a quanto riportato dall’Autorità, dal punto di vista della produzione dell’energia non sarà un problema, in virtù della crescita delle rinnovabili. Provando a fare delle stime, se l’attuale parco circolante di vetture, che può essere stimato intorno a 39 milioni di unità, fosse elettrico servirebbe un plus di produzione di quasi 80 TWh, quando, secondo la Terna, nel 2019 gli impianti energetici italiani hanno complessivamente generato 284 TWh a fronte di un fabbisogno intorno ai 320 TWh. Se l’aumento della produzione è una strada percorribile, soddisfare i picchi di potenza prelevati in un determinato istante potrebbe comportare più di qualche difficoltà. Problematica che l’Autorità vuole risolvere grazie a un sistema elettrico intelligente, in grado di incentivare gli utenti a fare il “pieno” nelle ore più adatte (attraverso all’introduzione di un adeguato sistema tariffario), evitando così i picchi e coniugando la ricarica con la disponibilità locale di generazione elettrica da fonti rinnovabili.

A CARICO DEI CONTRIBUENTI - Al fine di rendere più indolore possibile per i contribuenti questo piano di investimenti, l’Athority propone di spostare una parte della spesa sulla fiscalità generale, cioè aumentando le tasse, cercando di compensare il surplus di energia previsto con l’utilizzo del sistema V2G (Vehicle to grid), che prevede la compartecipazione dell’auto elettrica e della sua batteria alla rete pubblica di distribuzione dell’energia (accumulando o cedendo elettricità alla stessa rete quando occorre).



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Ritratto di Marco_Tst-97
22 febbraio 2020 - 12:14
Fatti un conto di quanti abbiano un box auto... Il costo dell'installazione delle colonnine andrà direttamente in bolletta, chi avrà un impianto fotovoltaico sarà tenuto a immettere una certa quantità in rete e a pagare comunque la bolletta per la fornitura del servizio, consistente di fatto nel solo collegamento alla rete elettrica.
Ritratto di bobby64
22 febbraio 2020 - 14:40
Scusatemi,mi sembra di capire che secondo Arera nel 2026 ci saranno in Italia 6 milioni di veicoli elettrificati, se ho capito bene il senso del primo paragrafo dell'articolo. La cosa mi sembra improbabile, non credo che al momento siano più di un milione, ma diciamo pure che siano due, vorrebbe dire che nei prossimi sei anni verranno venduti 4 milioni di veicoli elettrificati, vuol dire circa 650mila l'anno. Dato che il mercato delle auto si attesta la momento sui 2 milioni scarsi vorrebbe dire che la quota di mercato dovrebbe salire dall'uno per cento attuale circa al 33 % medio. Non credo che nei prossimi due anni questo possa accadere quindi per mantenere una media a 6 anni del 33 % vorrebbe dire nel 2025/2026 vendere esclusivamente auto elettriche. Ripeto, mi sembra improbabile.
Ritratto di v8sound
22 febbraio 2020 - 16:11
Si infatti, ma è anche il classico giochino delle terminologie: 6 milioni di veicoli elettrificati di cui 2 milioni di ibridi ricaricabili, non significa che i rimanenti 4 milioni saranno elettriche pure, piuttosto mild hybrid, full hybrid ed elettriche pure messe insieme.
Ritratto di v8sound
22 febbraio 2020 - 16:45
Considerato che in Italia si vendono 1,9 milioni di veicoli anno e la bassa percentuale di elettrificate sul totale circolante attuale, attendersi 6 milioni di elettrificate in 6 anni di circolante significa spannometricamente il 45% dell'immatricolato elettrificato da qui al 2026. Ottimistico ma realistico, che poi le BEV rappresenteranno vetosimilmente il 15 - 20% del 45% è un altro discorso ovviamente.
Ritratto di v8sound
22 febbraio 2020 - 16:46
* verosimilmente
Ritratto di Flavio8484
22 febbraio 2020 - 16:38
Hanno scoperto l acqua calda: se pensate che a roma centro, dove vivo ed ho un attività, non è possibile avere la 380 a 25kw, come si potrà mai pensare di ricaricare tutte le elettriche che ci saranno(se ci saranno)?
Ritratto di Pavogear
22 febbraio 2020 - 18:17
Bella schifezza sinceramente. Per quale motivo dovrei pagare più tasse solamente per garantire a qualcun'altro di poter circolare con la propria elettrica senza mandare in crisi l'intero sistema energetico italiano? A questo punto propongo di abbassare il costo della benzina scaricando le accise sulle tasse, così gli altri allo stesso modo contribuiranno a fare in modo che io abbia tale carburante ad un prezzo agevolato. Ma la cosa che mi fa più ridere è l'ultima frase. Cioè io dovrei caricare la mia ipotetica auto elettrica per poi cedere di nuovo energia elettrica alla rete qualora ne avesse bisogno? Quindi devi caricare la macchina per poi scaricarla senza andare in giro. E ci fate pure l'articolo. Beh a questo punto mi terrò ancora più stretta l'auto a benzina
Ritratto di Oxygenerator
22 febbraio 2020 - 19:04
Potrebbe arrivare in aiuto la tecnologia sperimentale delle batterie liquide.
Ritratto di Biondi stefano
23 febbraio 2020 - 00:07
Che ci saranno problemi di approvvigionamento di energia elettrica é chiaro ma non nel breve periodo,forse lo sarà la rete di distribuzione. Allora,cerchiamo di risolvere un problema alla volta,cominciando a incentivare dove possibile ľauto-produzione che potrebbe avere anche un risvolto che a me sta a cuore,cioè il ritorno a popolare i paesini e le campagne. E per l'energia da produrre non limitarci a guardare solo il nostro orto,perché questo é un obiettivo europeo che tutti insieme bisogna risolvere non ognuno per conto suo. Non nascondo le difficoltà ma con le sinergie comuni e con pazienza non sarei tanto pessimista.
Ritratto di NeroneLanzi
23 febbraio 2020 - 14:21
Ma sì quasi quasi anche io cambio casa e lavoro per avere la possibilità di cambiare auto. Direi una definizione normale delle priorità.
Ritratto di Biondi stefano
23 febbraio 2020 - 16:49
Io ľho fatto,sto valutando che tipo di pannello solare e impianto fotovoltaico mettere per la casa considerando anche l'eventuale presa per caricare l'auto. E mi sto informando anche per sostituire la caldaia a metano,per il riscaldamento. Certo non farò tutto domani mattina ma lo farò.
Ritratto di NeroneLanzi
24 febbraio 2020 - 17:14
Sì sì ma adesso lo faccio anche io. Mi licenzio, vendo casa, la faccio vendere anche ai miei, mi trasferisco in campagna. Pur di guidare una Zoe lo faccio subito.
Ritratto di Biondi stefano
24 febbraio 2020 - 17:22
Bugiardo.
Ritratto di v8sound
23 febbraio 2020 - 10:15
Fermo restando che si tratta di stime, sul discorso "ci sarà un incremento del fabbisogno di energia di almeno 2 terawattora (TWh) all'anno per milione di auto circolanti" avrei alcune puntualizzazioni. Significa quindi che ogni auto elettrica necessita di 2 MWh anno, sufficienti per 12.000 km se consideriamo un consumo medio di 6 km/kWh, dato realistico, viste le varie prove consumi delle BEV. Torna abbastanza anche la percorrenza di 12.000 km / anno, se assunta come media. C'è da dire però che l'energia in batteria è al netto di tutta una serie di perdite / autoconsumi: trasformazione MT/AT, AT/MT, BT/BT circa un 15%, perdite in linea distribuzione circa il 10%, perdite linea impianto utente 2%, efficienza in fase di ricarica 0,85. Significa quindi che 1 kWh netto in batteria necessita di una produzione netta in centrale di 1,56 kWh... quindi, ragionevolmente, quel "almeno 2 TWh" potrebbero essere in realtà 3,12 TWh, vale a dire il 56% in più. Ripeto, si tratta di stime, tra l'altro l'apporto di piccoli impianti fotovoltaici a "macchia di leopardo" aiuta ad abbassare le perdite in linea, almeno nelle ore diurne, anche se poi parte di questi benefici potrebbero risultare almeno in parte vanificati da sistemi tipo il V2G, che da un lato aiuta la rete elettrica in relazione ai picchi ma inevitabilmente genera ulteriori perdite per autoconsumi, in quanto l'energia prelevata in batteria in corrente continua viene trasformata dall'inverter in alternata ed immessa in rete, per poi effettuare lo stesso ciclo al contrario... Altro aspetto, l'articolo parla di 39 milioni di vetture, quindi i vari autocarri, autobus eccetera con cosa li alimentiamo? Ricordo che, seppur in termini numerici nettamente inferiori rispetto alle automobili, consumano dalle 2 alle 5 volte una vettura e percorrono spannometricamente 10-15 volte tanto quanto percorso da una vettura nell'arco dell'anno!!!
Ritratto di stefbule
23 febbraio 2020 - 11:42
12
Secondo l'ARERA...non è che ci voleva uno scienziato per dire che non siamo pronti, ci arriva anche un bambino.
Ritratto di Raf17
23 febbraio 2020 - 12:00
1
Ahahahahah milioni, per ora le auto elettriche vendute nel 2019 sono 7707 basta con le supercazzole !!!
Ritratto di NITRO75
23 febbraio 2020 - 15:27
Ma va? Strano….eppure a me pareva il contrario. Ma su siamo seri, non si muove nulla in Italia se non conviene a questo piuttosto che a quello. E purtroppo aggiungo che le vetture elettriche, o anche solo le plug in, sono ad appannaggio di una stretta cerchia elitaria visti i prezzi di acquisto. Indi per cui andremo a carburanti fossili ancora per molti anni.
Ritratto di Excalib65
24 febbraio 2020 - 23:43
Può darsi, ma lo si farà con le auto attualmente in circolazione, perchè i costruttori non si possono più permettere di produrre endotermiche senza incorrere in pesanti sanzioni. Quindi tra non molto saranno le endotermiche un giochetto per una ristretta cerchia elitaria. Questo é un aspetto di cui non molti tengono conto. Paradossalmente, almeno per il momento é grazie a chi acquista un'auto elettrica che permette ad un altro di acquistare un'endotermica senza maggiorazione di prezo. Vediamo quanto dura...
Ritratto di Marco_Tst-97
25 febbraio 2020 - 00:45
Tanto anche nel 2030 basterà vendere un 15% di vetture elettriche su totale di gamma per poter rientrare nei limiti, almeno per la maggior parte dei costruttori. C'è ne vorrà perché le endotemriche diventino una nicchia; e anche qualora dovesse succedere, sarò fiero di farne parte.
Ritratto di Excalib65
25 febbraio 2020 - 07:09
Bravo! Vai avanti così che farai strada! Mi raccomando non usarla la testa: avanti così e pedalare!
Ritratto di v8sound
25 febbraio 2020 - 14:35
@ Excalibur65, ci stavamo chiedendo in che zona abita per trovarsi migliaia di wallbox esterne alle abitazioni...
Ritratto di Marco Alberto
23 febbraio 2020 - 17:37
Prima, anni 2000-2010 intendo,ci hanno detto che il motore diesel common rail era il migliore dal punto di vista ambientale e..., tutti lo comprammo. Poi hanno cambiato idea ed ora, neanche gli euro 6 non vanno piú bene! Adesso..., ce l'hanno con l'elettrico, con immensi problemi, questo si, di smaltimento pacchi batterie usate, tempi di ricarica, ecc..., ecc... . Morale: odieremo l'automobile e faremo in modo di usare solo più mezzi pubblici pur di non aver a che fare con tempi di ricarica e smaltimenti (una strada che..., viste le problematiche, non si può non valutare). Però una riflessione rimane: certo che amministratori pubblici e case automobilistiche non avendo le idee chiare, non fanno altro che fare danni a noi, alle nostre tasche, ed (lo ripeto) a farci vivere l'automobile come un oggetto che...: se non ci hai a che fare, forse stai meglio.
Ritratto di Oxygenerator
24 febbraio 2020 - 08:38
@ Marco Alberto Esatto ! Sopra tutto perché è stata stra abusata in città. Gente che ci fa le passeggiate il sabato sera o la domenica mattina. La usano per andare dal tabaccaio o al bar. Per andare in palestra. I miei colleghi si alzano prima di me, ( uso il metrò ) per trovare parcheggio, non a pagamento all’interno della struttura dove lavoro, che sta pensando di togliere i parcheggi, che sono pochi, per evitare i litigi tra colleghi. In città ripeto, la macchina è stata usata male.
Ritratto di erresseste
24 febbraio 2020 - 12:46
Hanno scoperto l'acqua calda
Ritratto di Carlo Bettinelli
25 febbraio 2020 - 09:21
Ma x una decina di anni ancora mi sembra la più conveniente sia la macchina ibrida, x l'elettrica ci vorrà ancora molto tempo
Ritratto di Carlo Bettinelli
27 febbraio 2020 - 09:30
Chiedo un parere agli esperti, sono in procinto di cambiare auto, ma da quanto leggo sui v.s. interventi mi avete deviato la mia presunta scelta, premetto che amo il diesel, ma dai v.s. consigli è a termine la produzione, mi sono orientato su un ibrido ma poco ne parlate se non superficialmente, cosa mi consigliate? l'auto mi serve solo x diporto con percorrenza 10/15.000 km. annuo anticipatamente ringrazio
Ritratto di v8sound
27 febbraio 2020 - 12:47
@ Carlo. Non si tratta di essere esperti, ma di scegliere con cognizione di causa il modello e/o la motorizzazione in base alle tue esigenze e all'uso che ne fai. Premesso che non è affatto vero che il diesel è a termine di produzione, piuttosto oggi esistono alternative valide, a patto che non si facciano molti km in autostrada, dove il diesel rimane praticamente imbattibile. Io per esempio non ho particolari necessità di spazio, percorro molti km tipo 30 - 35k all'anno di cui forse 2k in autostrada. Ho sostituito la precedente diesel con un CH-R ibrido e, su 42k km che ho percorso, ho una media generale effettiva (annoto i litri ad ogni pieno) di 23 km/l. In autostrada il consumo da computer di bordo (comunque molto preciso) su tratto pressochè pianeggiante di 160 km tra andata e ritorno, nel rispetto dei limiti è di 15,8 km/l. Conosco però due persone che col CH-R, pur facendo pochissima autostrada, non riescono a percorrere più di 20 km/l, scrivo ciò perchè sui consumi influisce molto lo stile di guida. In ogni caso, se sei orientato sull'ibrido, posso consigliarti di provarlo con attenzione, se fai spesso salite e discese, vedi se hai la possibilità di provarlo in tali contesti.
Ritratto di Carlo Bettinelli
28 febbraio 2020 - 09:58
Purtroppo percorro circa 3/4 mila km. anno in Sardegna d'estate le strade permettono di viaggiare con la seconda massimo 4 marcia, per questo che sono indeciso sul diesel o ibrido, la mia guida è abbastanza rilassata non supero mai i 120 km in autostrada, ma non so quale marca scegliere sia x i diesel che l'ibrido
Ritratto di v8sound
28 febbraio 2020 - 10:42
Se proprio vogliamo trovare un difetto all'ibrido, quantomeno al CH-R, la guida in salita devi impostarla in un certo modo, nel senso che pur mantenendo una guida rilassata, all'azione sull'acceleratore non corrisponde una certa modularità di risposta a livello di accelerazione. In sostanza, il cosiddetto "effetto scooter" in tali frangenti è più evidente. Tuttavia, con un po' di pratica, impari a gestire anche questa situazione. In discesa invece, se abbastanza ripida, conviene mettere l'automatico in B per sfruttare maggiormente il freno motore, però conviene sempre azionare leggermente il freno, diversamente come la discesa si fà più ripida, il motore termico tende a salire parecchio di giri. Da dire inoltre che tenendo andature tranquille, i consumi non ne risentono più di tanto, valutati in un tragitto di andata e ritorno ovviamente, il computer di bordo segna sui 16,5 - 18 km/l, ma capisci bene che in questo caso influiscono tutta una serie di fattori.
Ritratto di v8sound
28 febbraio 2020 - 10:45
E' anche vero comunque, che a basse velocità costanti, viaggi anche in salita con un minimo di acceleratore ed il termico a bassi giri, quando in azione.
Ritratto di v8sound
28 febbraio 2020 - 10:50
Il problema in sostanza si presenta quando vuoi riprendere un minimo di velocità ma in tranquillità, chessò, sei a 30 e vuoi arrivare a 50 km/h. Ripeto, bisogna provarlo, capirlo e poi diventa del tutto spontaneo gestirlo.
Ritratto di Marco_Tst-97
27 febbraio 2020 - 15:10
Per così poco probabilmente conviene un ibrido, se non plug-in, perché a quel punto costano quanto delle equivalenti auto diesel, consumano un po' di meno e quindi tanto basta, sulle percorrenze considerate, per avere comunque un buon risparmio nonostante il maggior costo della benzina rispetto al gasolio. Evitare le plug-in, a meno che non si debba anche circolare molto in grandi città con Ztl, perché costano circa € 10.000 in più e con percorrenze inferiori ai 25.000 km, in media, non si riesce ad ammortizzare in fretta tale differenza di prezzo.
Ritratto di Marco_Tst-97
27 febbraio 2020 - 15:12
Mi associo poi a quanto scritto da @v8sound.
Ritratto di Carlo Bettinelli
28 febbraio 2020 - 10:05
3/4 mila km in sardegna il resto 20/25 km. nel continente, questo volevo dire, forse mi sono spiegato poco chiaro. x il diesel sono orientato su una fiat 500L Vagon, sul l'ibrido non ha le idee chiare
Ritratto di v8sound
28 febbraio 2020 - 11:00
Non so se hai particolari esigenze di spazio, se vuoi valutare l'ibrido posso consigliarti Toyota. Sai chiaro, non sono di quelli che vedono solo Toyota, però l'affidabilità è un dato di fatto, la garanzia te la estendono gratuitamente a 10 anni o 250k km a patto di eseguire la manutenzione programmata in Toyota nei termini stabiliti, manutenzione che costa meno di quello che potresti pensare, io ad esempio ho preso il pacchetto dei primi 3 taglianti a 670,00 € IVA compresa, praticamente 223,00 € l'uno. Gomme e freni a parte, quest'ultimi si usurano molto meno rispetto ad una vettura tradizionale, in quanto l'effetto generatore in frenata limita l'utilizzo delle pastiglie sui dischi.
Ritratto di Carlo Bettinelli
28 febbraio 2020 - 11:41
Posseggo già una Toyota picnic turbo diesel con 350 mila km- che non voglio rottamare perché è stata iscritta ASI ed è esente di tassa di circolazione, è un violino, dove ho già beneficiato x 5 anni di garanzia totale, ora supera i 21 anni e per ora ho fatto solo manutenzione ordinaria, mi sa che vado su un brivido
Ritratto di v8sound
28 febbraio 2020 - 11:53
Ah beh allora già conosci Toyota, quindi non aggiungo altro. Spero di averti dato qualche spunto interessante, poi, chiaro, ci sono aspetti del tutto soggettivi! Buona giornata.
Ritratto di Carlo Bettinelli
29 febbraio 2020 - 09:30
Grazie, x curiosità, cosa ne dici delle fiat ibride come la 500 e la panda?
Ritratto di Marco_Tst-97
29 febbraio 2020 - 10:40
Se posso permettermi di rispondere da non chiamato in causa, la verità è che comunque le 500 e Panda "ibride" sono delle mild hybrid, quindi hanno un motore elettrico dalla potenza ridotta (5,5 cavalli) e una batteria molto piccola e a soli 12 V di potenziale, e quindi di fatto è ibrida quando si accelera o si affrontano salite di montagna o quando si rallenta, recuperando energia, laddove al di sotto dei 30 km/h, mettendo in folle, è possibile proprio veleggiare con il motore endotermico spento. Il sistema che è di Toyota, così come quello di Hyundai/Kia è ben diverso: il motore elettrico ha qualche decina di cavalli e la batteria garantisce circa 3 km di percorrenza in media solo a batteria, abbastanza per superare molte ZTL; come nelle mild, la batteria viene ricaricata impiegando una parte dell'energia proveniente dal motore endotermico, che sennò andrebbe dispersa, e tramite il recupero di energia in frenata. Le Toyota hanno la trasmissione eCVT, con ingranaggi epicicolidali che gestiscono l'intervento dei diversi motori a seconda di velocità, accelerazione e modalità di guida; secondo molti è il vero segreto dell'efficienza delle ibride Toyota, ma presenta come ogni soluzione pregi e difetti, come in quest'ultimo caso io famigerato effetto scooter, ovvero la tendenza del motore endotermico a salire di giri repentinamente anche se l'auto in confronto accelera poco, però mi pare che possa essere adatta al tuo stile di guida. Le Hyundai e Kia impiegano invece una trasmissione automatica DCT, a doppia frizione, a 6 marce, che è una garanzia per chi abbia uno stile di guida forse un po' meno fluido ma più sportivo, grazie alle cambiate rapide. Ci sono poi le ibride plug-in, ricaricabili tramite spina, che sono quelle che beneficiano di ecobonus statale. Poi c'è la soluzione di Subaru, una Ia di mezzo fra il mild hybrid e il full hybrid: batteria un po' più grande e che nelle mild hybrid, con un motore che invece ha all'incirca la stessa potenza di quelli di queste ultime, e la trazione integrale che, se nella maggior parte delle altre ibride, almeno in quelle con motore endotermico trasversale, viene realizzata come un secondo motore elettrico al posteriore, nelle Subaru è rimasta fondamentalmente la stessa, integrale permanente, di quelle non ibride. La trasmissione Lineartronic è una CVT.
Ritratto di Carlo Bettinelli
29 febbraio 2020 - 11:26
Ti ringrazio ancora ma, i costi tra queste auto sono paradossali, tra una panda da 9/10.000 €. in quanti km. vengono ammortizzati da una toyota e/o kia e subaro
Ritratto di Marco_Tst-97
29 febbraio 2020 - 11:37
Da una Toyota di segmento B, quindi una Yaris, è possibile ottenere il pareggio entro i 20.000 km, credo, considerando anche la scontistica legata ai veicoli ibridi che applica la Toyota stessa, e il fatto che la prossima Yaris, almeno per un po' sarà in fascia ecobonus (finché nel caso non decideranno di spostare il limite massimo da 70 a 60 g/km, perché di fatto è una manovra economica, non ecologica...). Se senza sconti costasse € 20.000, si scende Rebbe facilmente a € 15.000 con gli sconti, con consumi che poi sfiorano o superano i 30 km/l in città, intorno ai 22 in fuori città e che scendono per limiti intrinseci solo in autostrada, ma solo per arrivare allo stesso livello di quelli che avrebbe una 500 ibrida, anzi probabilmente anche qualcosa in più. Poi se cerchi l'auto più economica possibile all'acquisto un'ibrida vera nuova o km 0 non la troverai mai, al massimo potresti buttarti sull'esatta garantito.
Ritratto di Carlo Bettinelli
29 febbraio 2020 - 09:36
Vorrei modificare il mio profilo in carbett, è fattibile