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Ti scelgo perché non ci sei più

Pubblicato 15 ottobre 2021

Dodici vetture appena uscite di produzione, ma ancora reperibili dai concessionari, in stock o a km zero, e ancora desiderabili. Quale scegliere?

Ti scelgo perché non ci sei più

Capita a volte, per fortuna non troppo di frequente, che ci si interessa a un modello, si sceglie l’allestimento più affine alle proprie esigenze, magari scendendo a compromessi con i molteplici desideri che si riscontrano in famiglia, e poi si scopre che quell’auto, o meglio, quella versione non è più a listino. Perché accade questo? In genere per via delle strategie di produzione e marketing delle Case che, con gli aggiornamenti tecnici sempre più frequenti, per via dell’evoluzione delle normative antinquinamento e con le “razionalizzazioni” delle gamme tese a eliminare le varianti meno richieste per alleggerire i futuri stock dei concessionari, tendono a mantenere a listino solo le versioni più vendute. Ultimamente hanno dato l’addio parecchie versioni diesel di modelli best-seller e sono sparite alcune varianti a trazione integrale e altre con cambio automatico di autovetture ancora molto richieste, forse anche allo scopo di abbassare il livello medio delle emissioni inquinanti dei modelli di quel marchio.

Prima di darsi per vinti e rinunciare al modello preferito e più vicino alle personali necessità, un ultimo tentativo è d’obbligo. Da mettere in atto soprattutto navigando tra i siti internet dei concessionari più grandi, dove l’auto che state cercando può essere disponibile ancora in stock o come offerta a km zero. Oppure cliccando sui principali marketplace digitali, dove è sufficiente inserire marca-modello-principali caratteristiche per verificare in tempo reale la disponibilità dell’auto sul mercato nazionale. Unico compromesso da accettare: trattandosi di auto già disponibili in rete, dovrete rinunciare alla scelta del colore o degli optional. Un sacrificio tutto sommato sostenibile...

> ALFA ROMEO GIULIETTA

Terminata la produzione da oltre un anno, l’Alfa Romeo Giulietta è ancora disponibile presso la rete vendita con il 1.4 turbobenzina e il 1.6 turbodiesel Multijet da 120 CV, quest’ultimo anche con cambio TCT a doppia frizione, e con il 2 litri turbodiesel da 175 CV dell’allestimento Veloce (originariamente previsto solo sulla 1.750 turbo da 240 CV). Due volumi compatta di successo, soprattutto presso le flotte aziendali, ha sempre adottato propulsori condivisi con altri marchi del gruppo FCA abbinati però a un telaio sviluppato per esaltare il comportamento dinamico della vettura, nel solco della tradizione Alfa Romeo in tema di maneggevolezza e stabilità. Rappresenta l’ultima opportunità per guidare un’auto nuova del Biscione spendendo sui 20.000 euro, meno della metà della Giulia “entry level”, con costi di gestione relativamente contenuti soprattutto per le versioni a gasolio, ancora interessanti per chi vive lontano dalle grandi città e percorre elevati chilometraggi.

> DACIA LOGAN MCV STEPWAY

Semplice, ma non così dimessa, specialmente nelle serie speciali Stepway e Techroad, leggermente rialzate da terra e dotate di codolini in plastica ai passaruota e altre personalizzazioni estetiche non troppo vistose. Eppure un’altra 5 posti da 4 metri e mezzo e con un baule da 573-1518 litri a poco più di 10.000 euro (e garantita 3 anni) non si trova sul mercato del nuovo. La Dacia Logan MCV di seconda generazione (la prima aveva la porta posteriore a doppio battente e una variante a 7 posti) ha fatto le spese della riorganizzazione della gamma del marchio rumeno, in direzione di prodotti più sfiziosi nello stile e senza duplicazioni (la Jogger sostituirà in un sol colpo Lodgy, Dokker e Logan MCV), ma i suoi motori sopravvivono negli attuali modelli, segno di una tecnica non certo superata, tra cui i turbobenzina e turboGPL a 3 cilindri e il 1461 cc a gasolio. Quale scegliere? Solita ricetta: 1.5 dCi per chi macina tanti chilometri e non vive nelle grandi città dove fioriscono zone a traffico limitato bandite ai diesel, turboGPL per chi guarda al risparmio immediato e apprezza i modelli con autonomia molto ampia, turbobenzina per chi accumula bassi chilometraggi.

> FIAT 500 1.2 DUALOGIC

Per la sfiziosa city-car Fiat 500 il cambio automatico (robotizzato) Dualogic ha rappresentato fino all’altroieri la “ciliegina sulla torta” capace di sottolineare la vocazione urbana delle due varianti (c’era anche la 500 C con il tettuccio in tela ripiegabile elettricamente) e di ridurre la fatica nella guida in città e nel traffico più congestionato. Non a caso ad apprezzarlo maggiormente è stato il pubblico femminile e la clientela in età più matura. Eppure, con l’arrivo della gamma 500 Hybrid dotata del piccolo 3 cilindri turbo da 1 litro di cilindrata e 70 CV (accanto alla quale è rimasta in vita solo la motorizzazione bifuel benzina-GPL 4 cilindri da 1,2 litri e 69 CV), le varianti senza pedale della frizione sono uscite di scena, con non pochi rimpianti da parte di chi si muove quotidianamente in ambito urbano. Peccato: nonostante il suo funzionamento un po’ brusco e poco reattivo e qualche problema di affidabilità, il cambio Dualogic (uscito di scena dalla gamma Panda ancora prima) aggiungeva appeal alla “piccola” di casa Fiat, permettendo una guida più rilassata e riposante.

> FIAT 500 X 4X4

Con l’aggiornamento della gamma della Fiat 500X datato 2020 sono uscite di scena le varianti a trazione integrale della crossover torinese, ancora particolarmente apprezzate da chi vive nelle regioni alpine (e, in misura minore, appenniniche) e da chi, pur residente in città, frequenta nei fine settimana e nei periodi di vacanza le località dove si praticano gli sport invernali. Basate sulla piattaforma della Jeep Renegade e, come quest’ultima, costruite a Melfi, le 500X 4x4 ne rappresentavano l’alternativa esteticamente più leziosa, anche se lo stile ricercato e le forme tondeggianti, con padiglione curvo, ne penalizzavano la capacità di carico (e la penalizzano ancora sulle attuali “tuttoavanti”). A sparire di scena, oltre alla trasmissione a 4 ruote motrici, è stato anche il cambio automatico a 9 marce che vi era abbinato, rapidamente scomparso anche dalle gamme Renegade e Compass italiane. Rispetto alle Jeep Renegade 4x4 la 500X a trazione integrale mostra un’indole meno fuoristradistica, tanto che non ne era prevista una versione specializzata come la Trailhawk del marchio americano.

> JEEP RENEGADE TRAILHAWK 2.0 MJET 170

Trailhawk è l’allestimento più orientato al fuoristrada nella gamma Jeep (è disponibile sulla Compass e lo è stato sulle Cherokee e Grand Cherokee al momento fuori listino in Italia) e parecchi clienti hanno positivamente sperimentato le sue caratteristiche tecniche e funzionali, ossia l’abbinamento tra la trazione integrale, il cambio automatico a 9 marce (con “primino” al posto del riduttore su tutti i rapporti) e il frontale sagomato ad hoc per migliorare l’angolo di attacco, un aspetto utile per chi utilizza la vettura in cantiere o su percorsi molto sconnessi e fondi naturali che obbligano a superare ostacoli come grosse radici, pietre, rami caduti. Con il mancato aggiornamento del 2 litri Multijet alle norme Euro 6 Final, anche questa variante della Jeep Renegade è uscita dal listino, così che oggi le versioni 4WD sono rappresentate solo dalle ben più costose e più delicate 4xe ibride plug-in, fornite di una coppia motrice ben inferiore (270 Nm anziché 380) e prive di differenziale centrale, in cui la spinta delle ruote posteriori è fornita da un motore elettrico e la ripartizione della coppia sui due assali viene gestita dall’elettronica. 

> JEEP COMPASS 1.6 MJET 120 DDCT

L’arrivo del motore 1.6 Multijet 2 a norme Euro 6 Final da 130 CV ha fatto pensionare la precedente unità motrice da 120 CV che poteva essere abbinata anche al cambio a doppia frizione e 6 marce, sublimando la versatilità di un modello in grado di ben adattarsi ai percorsi extraurbani quanto all’impiego cittadino e agli sterrati. Con moderazione, naturalmente, visto che l’altezza minima da terra è di 19 cm, ma la trazione è solo anteriore sulle superstiti versioni a gasolio. Molto apprezzata dalle flotte aziendali, la Jeep Compass vanta, ieri come oggi, una buona abitabilità, un bagagliaio capiente e un’immagine azzeccata, tre qualità che la rendono un gradito fringe benefit. Con la scomparsa del motore Multijet da 120 CV accoppiato al cambio DDCT la soglia d’accesso alla trasmissione senza pedale della frizione sale significativamente: oggi occorre investire almeno 42.300 euro per una 4xe ibrida plug-in. In alternativa, si può cercare la 2.0 Multijet da 140 o 170 CV, anch’esse disponibili, fino al 2020, con il cambio automatico a 9 marce e, con il motore più potente, nell’allestimento Trailhawk più orientato al fuoristrada.

> KIA PROCEED 1.6 CRDI

Con la shooting-brake Kia Proceed e con la coupé a 5 porte Stinger, la Kia ha mostrato di essere in grado e di voler produrre modelli accattivanti nello stile e sportivi nell’anima. La riuscita wagon dal look grintoso della Casa coreana aveva debuttato un paio di anni fa con parecchie ambizioni, d’immagine più che commerciali, e con una gamma motori completa. Oggi ridimensionata significativamente: in particolare sono spariti i turbodiesel 1.6 CRDi (era disponibile solo l’unità da 136 CV, con cambio manuale o a doppia frizione e 7 rapporti), che invece rimangono, nell’interessante edizione mild-hybrid 48 V, su berlina, station wagon (Sportswagon) e sulla crossover Xceed. Peccato, perché la Proceed 1.6 CRDi, anche nella variante 100% termica, rappresentava una scelta azzeccata per chi cercava un’auto dallo stile distintivo e dai costi di gestione contenuti, da impiegare anche su elevati chilometraggi annui. Destinazione d’uso che le attuali 1.5 T-GDi da 160 CV e GT 1.6 T-GDi da 204 CV non prevedono, almeno idealmente. Da cercare e trovare, per poter poi beneficiare della garanzia di 7 anni o 150.000 chilometri.

> RENAULT CAPTUR II 1.5 DCI (MANUALE E EDC)

Meno di un anno di presenza a listino per il motore turbodiesel (da 115 CV) sulla seconda generazione della crossover compatta Renault Captur, che oggi è proposta solo con i turbobenzina (anche bifuel-GPL da 100 CV) e nelle varianti tecniche full-hybrid da 145 CV e plug-in hybrid da 160 CV. Un cambio di direzione che “spiazza” la Captur rispetto alle esigenze di chi percorre molti chilometri in autostrada lasciando tra l’altro la trasmissione  automatica solo sulle due versioni ibride, la meno costosa delle quali ha un listino di 2.900 euro superiore del 1.3 TCe da 145 CV e consuma molto di più soprattutto ad andature autostradali. Il turbodiesel di 1461 cc e 115 CV, con 260 Nm di coppia massima, era offerto con il cambio automatico a 6 marce e con l’EDC a doppia frizione e 7 rapporti, capace di modificare radicalmente la qualità della guida grazie alla sua dolcezza di funzionamento, a prova di ingorgo in tangenziale, marcia stop-and-go e traffico urbano congestionato, e accreditato di consumi molto contenuti grazie anche alla marcia in più che abbassa il regime del motore ad andatura autostradale.

> SMART FORTWO TWINAMIC

Tanto difficile da trovare, ormai fuori produzione da quasi due anni, quanto desiderabile: perché la city-car per eccellenza, nelle versioni a benzina (Coupé e Cabrio), non procura  l’ansia da autonomia che affligge invece la nuova Smart ForTwo EQ elettrica, accreditata di un’autonomia di circa 160 km che ne limita l’utilizzo. Da non trascurare il fattore prezzo poi: una km zero si trova a partire da meno di 16.000 euro, mentre la EV Coupé parte sopra i 25.000 e la EV Cabrio nell’allestimento più ricco sfiora i 35.000. Senza dimenticare i tempi di rifornimento: 3 minuti per il pieno di benzina, ore e ore per la ricarica elettrica.

> SUZUKI JIMNY (M/T E A/T)

La piccola fuoristrada Suzuki Jimny è uscita di scena dal listino autovetture sopravvivendo in Italia solo nella versione autocarro. Questione di emissioni e di aggiornamento Euro 6 Final, ma oggi per poterla guidare e per beneficiare delle sue eccellenti doti da offroader occorre intestarla a una partita IVA e accettare l’idea che sia diventata una “2 posti secchi”. Così, molto della sua duttilità viene perso. Imbattibile nel fuoristrada duro e sui sentieri alpini più stretti dove, grazie alle sue dimensioni molto compatte, riesce a transitare laddove Jeep Wrangler e Toyota Land Cruiser si rivelano troppo ingombranti, la Jimny autovettura presenta anche il vantaggio di consentire un utilizzo senza limiti, mentre la versione autocarro attualmente in vendita non può circolare per diporto nei weekend e nelle giornate festive più in generale, essendo il suo utilizzo ristretto al solo ambito professionale e consentito solo a chi è direttamente connesso con le merci trasportate. Il che significa che la suocera o un figlio non possono sedere al posto del passeggero.

> TOYOTA C-HR 1.2 T AWD

In linea con la filosofia “green” del costruttore, la coupé-crossover Toyota C-HR è rimasta a listino, dopo il restyling dello scorso anno, solo con le motorizzazioni ibride a ciclo Atkinson (da 122 e 184 CV), abbinate alla trazione anteriore e al cambio a variazione continua eCVT. Ma con l’uscita di scena del motore 4 cilindri turbobenzina da 1,2 litri è sparito anche l’unico allestimento a trazione integrale prima disponibile, tra l’altro con il cambio a variazione continua eCVT, che ne faceva una “tuttoterreno” versatile a dispetto di una linea molto originale e quasi del tutto immutata rispetto all’attuale model-year. Resta per noi europei l’unica possibilità di guida una C-HR a trazione integrale, perché qui non viene importata la versione 2 litri AWD riservata per ora agli USA e a pochi altri mercati.

> VOLVO V40 CROSS COUNTRY

La Volvo V40, realizzata sulla base della penultima Ford Focus, ha chiuso la carriera con i motori 2 litri turbodiesel da 120 e 150 CV, entrambi disponibili anche con il cambio Geartronic a 6 marce, ma solo con la trazione anteriore (l’importazione delle versioni 4x4, solo turbobenzina, è terminata alcuni anni prima ancora). Eppure il prezzo accessibile, i costi di gestione contenuti e l’ottimo comportamento dinamico, oltre al lustro del marchio svedese, la rendevano una proposta unica nel segmento C, con la sua impostazione a ruote rialzate, se non alte, e il suo stile sobrio direttamente derivato dalla V40. I pochi esemplari ancora disponibili in rete permettono di entrare nel mondo Volvo a quasi 10.000 euro meno del prezzo della XC40 T2 a benzina e di rifornire gasolio nel serbatoio di una “compatta” del Costruttore scandinavo (le uniche Volvo diesel sopravvissute sono le “Serie 90”).



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Ritratto di NITRO75
15 ottobre 2021 - 11:54
Posso dirlo? Tra queste non ne comprerei nemmeno una. Questo spiega perchè sono fuori produzione.
Ritratto di Franzzz
15 ottobre 2021 - 18:35
1
Manco io !
Ritratto di impala
16 ottobre 2021 - 06:17
sopratutto la renault con il suo motore gasolio 1.5 dci "fuso bronzine". renault : 20 anni di pessimi prodotti
Ritratto di Pintun
16 ottobre 2021 - 07:10
Mai avuto problemi con il 1.5 dCi, così come con il 1.3 Multijet
Ritratto di Flavio8484
16 ottobre 2021 - 22:28
Ci ho fatto 270k km, e l ho data via perche volevo piu spazio, problemi zero....
Ritratto di Quello la
15 ottobre 2021 - 11:54
Ancora non mi capacito di aver perso un oggetto quale il Jimny. Qualcuno a Bruxelles dovrà renderne conto ai posteri.
Ritratto di OB2016
20 ottobre 2021 - 00:41
1
Come al solito la redazione in fatto di autocarri deve informarsi meglio, infatti nessuna legge impedisce a un privato dei acquistare es utilizzare un autocarro quando, dove è con chi vuole.
Ritratto di Sdruma
15 ottobre 2021 - 12:10
3
Il Jimny, brutti animali che non siete altro, vi va bene il Gladiator 3.0 V6 ma no un 1.5, luridi è introvabile!
Ritratto di NITRO75
15 ottobre 2021 - 12:22
Ecco concordo quello si lo avrei comprato, ma non con la presa per il sedere della versione autocarro. Perchè così inquina di meno? Ma soprattutto Suzuki che fa tanto l'innovativa, ti propone un veicolo che non rispetta i parametri? Inaudito......
Ritratto di MS85
15 ottobre 2021 - 18:28
Rispetta i parametri, non è una questione di omologazione (in questo l'articolo è impreciso). Il problema è l'impatto economico della tassazione europea che si avrebbe ad immatricolarsi all'interno dell'unione.
Ritratto di Cancello92
15 ottobre 2021 - 12:24
Cosa gli interessa loro guidano dei mega mercedes pagati da noi, se poi guidano loro
Ritratto di deutsch
15 ottobre 2021 - 13:12
4
non è l'europa che lo ha ritirato ma la suzuki. se gli altri riescono a vendere auto più inquinanti perchè fanno media con prodotti meno inquinanti e suzuki non riesce non può che prenderla con se stessa
Ritratto di NITRO75
15 ottobre 2021 - 13:39
Si ma alla fine Suzuki ha acquistato prodotti da Toyota per abbassare le emissioni, vedasi la Swace (che è la Corolla TS) o la Across (che è l'alter ego della Rav4), segno che le loro proposte green tanto tali non sono se devono andare a bussare in casa di altri. A questo punto mi domando, quanto è efficace la Vitara Hibryd?
Ritratto di deutsch
15 ottobre 2021 - 14:00
4
si ma nessuna delle proposte toyota acquistate arriva a 95gr, sono tutte oltre. e le altre suzuki sono mild hybrid. l'unica che riesce ad abbassare la media è la plugin da qui evidentemente la necessità di eliminare un veicolo con co2 alte. d'altronde stanno eliminando anche le gomme m+s dalle dotazione di serie per recuperare un paio di grammi
Ritratto di MS85
15 ottobre 2021 - 18:31
Deutsch, il problema non sono i 95 grammi. Quella è la media per i costruttori, ma ogni costruttore ha il suo obiettivo. Quello di Suzuki è sostanzialmente il più sfidante tra tutti. Per questo l'impatto del Jimny pesa più che per altri. Se a questo aggiungi che Suzuki vende quasi unicamente a privati (dunque non si autoimmatricola le vetture e non riempie i piazzali di RAC e noleggiatori), risulta sostanzialmente impossibile abbassare la media con registrazioni forzate.
Ritratto di 19andrea81
16 ottobre 2021 - 21:24
Io penso più che altro alla G Class,con i suoi V8 a benzina.
Ritratto di studio75
15 ottobre 2021 - 12:28
5
Solo la Jimmi si salva. Le altre auto con le motorizzazioni diesel rischiano di essere fortemente penalizzate (blocchi traffico + aumenti delle accise).
Ritratto di Illuca
15 ottobre 2021 - 12:50
Trovata e presa una compass! prezzaccio!
Ritratto di NITRO75
15 ottobre 2021 - 13:40
Condoglianze......
Ritratto di Oxygenerator
16 ottobre 2021 - 18:45
:-)))))
Ritratto di Quello la
15 ottobre 2021 - 14:00
Quanto?
Ritratto di Illuca
15 ottobre 2021 - 12:50
la V40 cross country è forse più brutta della fiat tipo cross arancione....
Ritratto di Diego__79
15 ottobre 2021 - 18:11
Giudizio rispettabile ma assolutamente soggettivo. Io l'ho acquistata recentemente, una D2 e posso assicurarti che è un piacere vederla e guidarla, soprattutto in autostrada ed extraurbano. E quei 20km/l che fa sistematicamente sono la ciliegina sulla torta
Ritratto di Dr.Torque
18 ottobre 2021 - 13:01
@Diego_79 Se posso permettermi, dal momento che ha fatto quell'acquisto, stia assolutamente attento perché l'airbag di protezione pedoni può attivarsi ed esplodere anche in situazioni anomale e tutt'altro che critiche generando 3-4 mila di Euro di danni totalmente a suo carico. Volvo Italia non contriburà per niente, e lo dico per esperienza personale. Per inciso il sistema non è disattivabile.
Ritratto di Diego__79
18 ottobre 2021 - 14:21
Grazie mille per la segnalazione, non ne ero a conoscenza, cercherò di trovare il modo di disattivarlo in concessionaria.
Ritratto di Mc9
17 ottobre 2021 - 07:17
Giudizio personale. Io ho avuto per 3 anni la versione normale, la CC sarebbe stata ottima per gli sterrati in Sardegna o in montagna. E a 20.000 euro cosa potete comprare oggi? Segmenti B mediamente accessoriati senza tenuta di strada e con motori di cubatura bassa. A km0 la V40 era accessibile a sconti del 30% sui fine serie (la mia di listino stava a 33 k e l'ho portata via a 22 k)
Ritratto di Er sentenza
15 ottobre 2021 - 12:53
Ahahahah...la Giulietta km0 la troveremo ancora nel 2030, non c'e' bisogno di affrettarsi....ma per molti e' stato l'ennesimo capolavoro di casa Alfa Romeo, che bella da guidare!!!! Che sportivita'!!!!
Ritratto di The Boss of cars
15 ottobre 2021 - 16:59
Sempre Mr Sentenza sbagliata, non ti smentisci mai!
Ritratto di Santhiago
16 ottobre 2021 - 12:53
Datata ma cmq migliore delle ultime 3 golf
Ritratto di Co-Bra
15 ottobre 2021 - 16:44
KM0, no; ma pronta consegna, perché no? Non è raro, prima di dismettere una linea di produzione, saturarla con una o due versioni, ben accessoriate, e poi venderle a prezzi, appunto, da pronta consegna. E' anche un modo per fare fuori un po' di stock di componenti che altrimenti resterebbero improduttivi nei magazzini
Ritratto di Alvolantino
15 ottobre 2021 - 13:29
Diesel banditi come giusto che sia dato l'alto inquinamento e spinta verso l'elettrico per un futuro sostenibile.
Ritratto di NITRO75
15 ottobre 2021 - 13:41
Si sostenibile con la corrente prodotte da centrali alimentate da idrocarburi ....complimenti vivissimi.....
Ritratto di Scatnpuz
17 ottobre 2021 - 23:10
E’ tutta una truffa… e ci sono polli che ci credono. Tenetevi strette le vostre auto termiche , finché non ce le “sequestreranno”…
Ritratto di adodan45
4 novembre 2021 - 12:53
è vero! energia elettrica prodotta anche da centrali a carbone!
Ritratto di Gili Preda
15 ottobre 2021 - 13:52
2
...per fortuna c'è gente come lei che ha capito tutto ! - io comunque preferisco pagare anche la supertassa e continuare a girare con un euro 0 a cambio manuale piuttosto che avere un'auto con lo schermo da 20" e un'autonomia di 200/300!? km - forse ! prodotta per lo più per disadattati alla guida.
Ritratto di RubenC
15 ottobre 2021 - 13:39
2
Nel paragrafo dedicato alla ForTwo ovviamente non potevano mancare tutti i soliti luoghi comuni.
Ritratto di Giocatore1
15 ottobre 2021 - 14:23
2
Eh funziona così la comunicazione , bisogna accettarli nel bene e nel male non solo quando fanno comodo :)
Ritratto di The Boss of cars
15 ottobre 2021 - 17:00
Ti sei sentito offeso in quanto guidi un auto elettrica ed è stato nominato il fatto che la ForTwo elettrica ha poca autonomia?
Ritratto di Pintun
15 ottobre 2021 - 21:23
Più che altro sono dati oggettivi: prezzo, autonomia, durata dei rifornimenti non sono opinioni. Che sia il cliente a decidere se per lui sono un problema o no
Ritratto di RubenC
16 ottobre 2021 - 10:12
2
Ci sono modi e modi per fornire dati oggettivi. Comunque, non è che voglia difendere chissà quanto la Smart elettrica, che tecnicamente è pessima.
Ritratto di vacanziere
16 ottobre 2021 - 17:28
Da quando la Smart ha Annunciato di Produrre SOLO Smart Elettriche .... ha PERSO il 90 % del Mercato !! Tra l' Altro la Pessima AUTONOMIA Provata da Giornalisti del Settore e' stata Confermata in : MENO di 100 Km. ....e Non 160 km !!! NON era Forse Meglio CONTINUARE a Produrre anche le SMART a Benzina ... Tra l' altro con Motore Renault ???
Ritratto di Sdruma
18 ottobre 2021 - 17:43
3
no fa proprio ca*are, è affidabile come una fiat del 99, l'autonomia dopo 4 anni scende come il valore dei subprime nel 2008. fa proprio schifo e basta.
Ritratto di Giocatore1
15 ottobre 2021 - 14:25
2
La giulietta diesel veloce penso che è ancora una delle migliori alternative se si cerca una segmento c diesel, mi viene in mente solo la gold gtd come concorrente, certo quella è più nuova e aggiornata ma costa il doppio
Ritratto di Blueyes
18 ottobre 2021 - 09:59
1
io nel 2018 ho preso una Giulietta Sport 1.6 Diesel col cambio a doppia frizione, km0 a meno dei 20.000 euro citati dall'articolo. Ad oggi posso solo dirmi soddisfatto, l'auto va benissimo e mi piace molto. Ho sempre pensato che le auto vadano acquistate a fine carriera coi prezzi bassi e tutte le magagne di gioventù sistemate.
Ritratto di Luzo
15 ottobre 2021 - 18:56
Stavo non citata la seat Leon,la xcellence non la fanno più e i concessionari la fanno a 30% in meno, come minimo
Ritratto di Trattoretto
15 ottobre 2021 - 19:07
Son tutti modelli da bisarca.
Ritratto di Reallyfly
15 ottobre 2021 - 20:35
Anche le Ferrari arrivano con la bisarca
Ritratto di Trattoretto
18 ottobre 2021 - 16:55
Quei modelli non arrivano ma se ne vanno con la bisarca
Ritratto di Pintun
15 ottobre 2021 - 21:32
Di solito ho sempre cercato auto appena uscite di produzione e non comprerei mai un modello appena presentato. Di tutte queste, se cercassi un'auto ora, comprerei solo la Logan col TCE se fosse lunga come la Clio Sporter o comunque non più di 4.30 m
Ritratto di giulio 2021
19 ottobre 2021 - 08:38
Io esattamente il contrario se potessi, se no una km0 e nei sogni un'auto d'epoca, magari del 1910.
Ritratto di lovedrive
15 ottobre 2021 - 21:35
con 500x e renegade hanno sbagliato sin dall'inizio a non proporre una 4x4 benzina da 120cv.
Ritratto di Andre_a
15 ottobre 2021 - 21:40
Il Jimny è il top, ma non credo proprio che lo si trovi a prezzi da fine serie, sono andati a ruba, anche quelli usati costano un sacco. Mi piace molto anche la Proceed, ma sicuramente non quella a gasolio.
Ritratto di HaldeX
16 ottobre 2021 - 09:37
1
Anche io sono innamorato di molte auto che non ci sono più, ma più che altro ventennali...Il problema è che stanno raggiungendo prezzi assurdi...
Ritratto di Gordo88
16 ottobre 2021 - 13:11
1
Penso che l' articolo sia stato scritto da una persona razionale non troppo amante della corsa frenetica all' ultimo tablet o alla propulsione elettrica.. molte di queste sono ex-fca e con motorizzazioni diesel ormai difficilmente reperibili sul mercato.. adattandosi a colore e optional con parecchio sconto rispetto ai listini si possono fare buoni affari. Tra queste scarterei solo la dacia logan, le altre sono mediamente tutte buone macchine.
Ritratto di Ale94
16 ottobre 2021 - 15:33
Allestimenti e modelli inutili per quello sono fuori produzione
Ritratto di fiat131
16 ottobre 2021 - 16:27
Penso che a queste auto se ne potrebbero aggiungere molte altre, secondo il mio gusto; la verità e che i modelli di auto durano troppo poco. Il cambio di modello dovrebbe portare più innovazioni e non essere conseguenza delle mode che durano poco e che, ultimamente, trascinano i prezzi in alto.
Ritratto di ziobell0
17 ottobre 2021 - 00:07
Io cerco di essere razionale e dici sempre che la prossima auto la comprerò solo se un'occasione, non voglio spendere troppi soldi...poi puntualmente arriverà un modello che mi piace e la razionalità andrà a farsi benedire e passeranno i soliti 6 mesi di attesa
Ritratto di giulio 2021
17 ottobre 2021 - 08:59
Io un auto dismessa non la prenderei mai, la prenderei usata o km0 o prenderei l'ultima novità come ho fatto quella volta col Maggiolino 2012 probabilmente il primo arrivato in Veneto, poi vedo delle emerite schifezze di auto in questo articolo, auto che non furono troppo fortunate neanche in vita... Non voglio pensare a quando le filiali italiane di DR, MG e Lynk&Co appunto invece di modelli quasi dismessi importeranno qui da noi gli ultimi modelli delle Case madri Chery, Saic MG e Geely (anche se la MG / Roewe Marvel R è già un astronave ma ha 3 o 4 anni...) per noi non ci saranno neanche più gli occhi per piangere.
Ritratto di Betinhole
17 ottobre 2021 - 21:51
L'Astra e la Leon erano più attuali e non le nominano?
Ritratto di Rav
17 ottobre 2021 - 23:18
4
Dovessi cambiare auto oggi e non mi importasse della gioventù del progetto, la V40 la prenderei decisamente in considerazione. La consigliai ad un familiare un paio d'anni fa, uno di quelli che la macchina la porta a fine vita, e oggi si ritrova con un'auto di cui è contento, ben fatta e decisamente comoda, pagata poco vista la scarsa richiesta del fineserie. Per chi tiene l'auto 15anni l'ultima uscita non ha senso.
Ritratto di stdilore
18 ottobre 2021 - 08:26
Avere un pacchetto di auto dichiaratamente a vocazione cittadina come la citata Fiat 500 (più panda e y) e non avere una proposta con un cambio automatico è assolutamente incoerente.
Ritratto di Il bue
18 ottobre 2021 - 09:56
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Ci sono molte più auto interessanti per me in questo articolo che nel resto del listino. Puah.
Ritratto di Cibrario
18 ottobre 2021 - 14:36
Alcune scelte commerciali sono inconcepibili come quella che ha portato SMART ad eliminare dal listino le auto a combustione. Un karakiri economico in un settore di nicchia ma importante. Oggi gli usati a scoppio di SMART sono introvabili o a prezzi altissimi, segno che la scelta di non produrli più è stata fallimentare. Per lì'Italia questa rincorsa all'elettrico per le auto, senza le indispensabili infrastrutture, non ci sono ancora distributori sulle autostrade, né investimenti per produrre energia in grandi quantità ad esempio dal mare, produrrà un innalzamento esponenziale dei costi dell'elettricità, che accompagnata dall'alto prezzo delle auto elettriche ricadrà sugli automobilisti con effetti pesanti. Cibrario
Ritratto di carmelo.sc
18 ottobre 2021 - 16:34
Per la redazione: la compass 1.6 DDCT non è mai esistita...solo la Renegade c'era con il 1.6 e cambio automatico.
Ritratto di Lo Stregone
26 ottobre 2021 - 09:58
Tra questa auto uscite di produzione l'unica ad interessarmi potrebbe ancora essere la Giulietta ma solo la versione più spinta.
Ritratto di Lo Stregone
26 ottobre 2021 - 10:00
Aggiungo anche l'alimentazione a benzina, il gasolio qualora ci fosse non mi interessa per niente.