AGLI ESTREMI - La Ferrari F12 Berlinetta DCT è il modello sul mercato che come usato lamenta il minor tasso di svalutazione dopo un anno dalla prima immatricolazione: 11,4%. Sull’altro versante il modello che accusa la più accentuata decurtazione del valore a 12 mesi dell’acquisto è la BMW 125i coupé Eletta, con una perdita di valore del 64,2%.
Secondo le tabelle elaborate della Eurotax, la Mini Countryman è lìauto che si svaluta di meno fra le utilitarie, intese come le auto intorno ai 4 metri di lunghezza. Stesse discorso per la Mercedes A tra le berline cosiddette compatte.
CATEGORIA PER CATEGORIA - Sono i due estremi delle graduatorie delle auto con la maggior e minor tendenza alla svalutazione, dopo un anno di vita. L’indagine, suddivisa per le diverse categorie di auto, sia a benzina che diesel, è stata compiuta dalla Eurotax Italia analizzando il database delle sue quotazioni raccolte sul mercato mensilmente. Le categorie considerate sono dodici: superutilitarie, utilitarie, medie compatte, medie, superiori, lusso, sportive, monovolume grandi, monovolume medi, monovolume compatti, multispazio, fuoristrada e suv.
SOLITO CAVALLINO - Il dato più sorprendente è la svalutazione di solo l’11,4% per la Ferrari F12 nella categoria delle auto di lusso, una quota che nelle altre categorie è avvicinata solo dalla Lamborghini Aventador che tra le sportive fa segnare un deprezzamento del 12,8%. Ben considerata dal mercato dell’usato è anche la Mercedes A180 CDI Executive, che in un anno perde solo il 21,4%.
MERCEDES MOLTO CONSIDERATA - A proposito della Mercedes, è da rilevare che in sette categorie sono altrettanti modelli con la Stella che risultano i meno tendenti a svalutare: medie compatte benzina (A250 Executive automatica); medie compatte diesel (A180 CDI Executive), sportive (SLK 250 CDI BlueEfficienty Premium), monovolume grandi (Viano 3.5 V6 Ambiente 258 CV), Monovolume grandi diesel (Viano 2.0 CDI Avantgarde 136 CV), monovolume medi (B180 Executive), monovolume medi gasolio (B200 CDI Executive).
BUONA IMMAGINE DACIA - Da sottolineare la buona considerazione di cui godono le “derivate” Abarth e Cabrio della Fiat 500, che risultano essere i modelli che si deprezzano meno tra le superutilitarie, rispettivamente a benzina e diesel. Ma evidentemente la tenuta del valore è ricorrente per le vetture sfiziose, come testimonia la categoria delle utilitarie, in cui la Mini Countryman viene proposta come la più resistente al tempo sia nella versione a benzina che in quella diesel. Sul versante opposto va però sottolineato il buon esito della Dacia Dokker: tra le multispazio è il modello che si svaluta meno, sia a benzina che diesel.
Nelle due foto qui sopra la Peugeot 207 e la Opel Astra GTC rispettivamente le auto che si svalutano di più (sempre secondo la Eurotax) tra le utilitarie e le medie cosiddette compatte diesel.
LA GHIGLIOTTINA DEL PRIMO ANNO - Per quanto riguarda le auto che invece patiscono le svalutazioni più forte, l’elemento che colpisce di più che tra i 111 modelli che compaiono nelle tabelle, solo dieci hanno una svalutazione inferiore al 50%, mentre tutti gli altri superano abbondantemente questa soglia, con 9 che superano il 60%, altri 9 che sono tra 58 e 59% e così via. Se per certe auto così pesantemente punite dal mercato la sorpresa è poca, per via del motore molto grande o per le caratteristiche complessive del modello, stupisce un po’ il trattamento negativo che il mercato infligge alla Opel Astra GTC 1.7 CDTI Elective eco da 110 CV. E vero che una sportiva come la GTC si apprezza maggiormente se la potenza è più generosa di quella della 1.7 CDTI, ma la coupé della Opel offre comunque un bel profilo.