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L’auto cinese prepara l’invasione

28 gennaio 2011

Finiti gli incentivi statali, il tasso di crescita delle immatricolazioni di veicoli nella Repubblica Popolare dovrebbe rallentare. Per questo, i colossi locali dell’automobile cominciano a guardare all’estero.

L’auto cinese prepara l’invasione

MERCATO “DROGATO” - Se nel 2010 l’industria cinese dell’auto ha messo il turbo, su una cosa gli analisti sembrano concordare: ora la strada sarà in salita. Negli ultimi dodici mesi, nella Repubblica Popolare sono state immatricolate qualcosa come 18,06 milioni di vetture, il 32,37% in più rispetto al record di oltre 12,2 milioni del 2009. Volumi che rendono stabilmente la Cina il più grande colosso mondiale delle quattro ruote, scalzando dal podio per il secondo anno consecutivo gli Stati Uniti, inchiodati attorno agli undici milioni e mezzo di veicoli venduti. Bisogna però aggiungere che il mercato cinese è principalmente domestico. Secondo la Caam, associazione locale dei produttori, la percentuale di macchine prodotte “in casa” e vendute all’estero non arriva al 3%, segnando così un altro primato: è la più bassa del mondo, con solo 544.900 vetture esportate, di cui poco meno della metà sono veicoli commerciali. Tutto il resto viene assorbito da una domanda interna trainata, negli ultimi anni, da una poderosa campagna statale di incentivi fiscali e bonus per la rottamazione. Una situazione di cui hanno beneficiato tanto le case straniere, che possono operare solo in joint venture con partner locali, quanto quelle cinesi al 100%. In altre parole, il mercato è stato “drogato” da politiche governative che, tuttavia, cesseranno nel 2011.
 

Vendite 2010 costruttori cinesi
Costruttore Veicoli venduti 2010 Obiettivo 2011
in %
Chery 682.100 +17,28
BYD 519.800 +15,38
Jac 458.500 +30
Geely 405.000 +16
Great Wall 397.300 +38,43
TJ Faw 250.000 +20
Saic 160.000 +44
Dongfeng 80.000 +60



CAMPAGNA ESTERA - Da qui l’attesa di una frenata. Non solo. Secondo la società di servizi finanziari Credit Suisse, nel caso altre città adottassero la politica antitraffico messa a punto di recente da Pechino, il numero d’immatricolazioni potrebbe addirittura calare del 17%. Per il mercato cinese delle quattro ruote si tratterebbe del primo dato negativo da 20 anni a questa parte. Difficile che accada davvero. È però praticamente sicuro che la crescita sarà più contenuta. Stando così le cose, come mai le previsioni di sviluppo delle maggiori case cinesi si attestano tra il più 15,38% della Byd e il più 60% della Dongfeng Motor? Semplice, perché hanno intenzione di vendere maggiormente all’estero. Molti piani industriali prevedono, infatti, un aumento della quota di vetture destinate all’export, rivolgendosi in particolare ai paesi dell’Europa dell’Est e agli Stati Uniti.
 

Vendite 2010 società con case straniere in Cina
Società con case stranerie Veicoli venduti 2010 Obiettivo 2011
in %
Saic-GM 1.039.000 +11
Saic-Volkswagen 1.001.400 +20
Faw-Volkswagen 870.000 +16,28
Baic-Hyundai 703.000 +20,9
Dongfeng-Nissan 661.000 +15,22
Tianjin Faw-Toyota 510.000 +10
Changan-Ford Mazda 403.300 n.d.
Guangzhou-Honda 386.000 n.d.
Dongfeng-Honda 260.600 +7,44
Faw-Mazda 146.900 +42
Chana-Mazda 92.800 +18,53



SHOPPING SFRENATO - Quello che invece la Cina già esporta in maniera massiccia sono i capitali. Da qui lo shopping di società estere. Nel mondo dell’auto ha fatto clamore, per esempio, l’acquisizione della Volvo da parte della Geely, che per avere la casa svedese ha pagato la bellezza di 1,8 miliardi di dollari alla controllante Ford. E adesso pensa di trasferire parte della produzione in Cina, dove la manodopera costa molto meno. Secondo indiscrezioni, pure l’italiana Pininfarina, i cui bilanci navigano da tempo in cattive acque, sarebbe finita nel mirino di un colosso come la Beijing Automotive (Baic), partner della Hyundai e della Daimler nella Repubblica Popolare.

ECONOMIA IN CRESCITA - L’impetuoso sviluppo economico degli ultimi anni ha fatto sì che, in Cina, ci siano qualcosa come 300 milioni di persone con un potere d’acquisto paragonabile a quello medio degli europei. Una fetta destinata ad aumentare, considerando che il paese conta oltre 1,34 miliardi d’abitanti e che l’economia, dopo la crescita del 10,3% messa a segno nel 2010, secondo la locale Accademia delle scienze dovrebbe mantenersi, quest’anno, poco sotto il 10%.

Ora vediamo quali sono i principali costruttori cinesi.


CHERY

Chery eastar9

Tra i costruttori “puri” (cioè che non hanno alcun accordo con case estere per la produzione di modelli di derivazione straniera) è il primo nelle vendite e anche per numero di auto esportate. È nata appena 14 anni fa, grazie a un consorzio di cinque compagnie d’investimento a partecipazione statale. Il primo motore lo realizza nel 1998 ma si deve attendere il 18 dicembre del 1999 per la prima vettura completa. Con i ritmi di crescita tipici della “tigre” cinese, già il primo maggio del 2003 esce dalle linee di montaggio la vettura numero 100.000; cifra che raddoppia appena un anno dopo e si decuplica nel 2007. Oggi, la Chery vende in Cina quasi 700.000 auto (nella foto sopra la Eastar) e ha una gamma di ben 21 modelli, più sette furgoni. E in futuro potrà contare su tre nuovi marchi lanciati nel 2009 (Riich, che si occuperà di berline più lussuose; Reely di monovolume e delle suv e infine Karry, di pic-kup e i mezzi da lavoro). Da qualche anno, infine,  la casa sta cercando di muoversi sui mercati esteri, puntando per lo più ai paesi in via di sviluppo: esporta in una settantina di paesi e ha anche aperto uno stabilimento in Iran. Ultimamente, si è affacciata in Europa: le auto dell’italiana DR sono tutte di derivazione Chery.


BYD

byd_e6_rit.jpg

È un’azienda privata, la più “internazionale” fra i costruttori cinesi (non a caso il suo nome è in inglese: è l’acronimo di “build your dreams”, ovvero “costruisci i tuoi sogni”). Su di lei ha scommesso anche il super-finanziere americano Warren Buffet, che ha comprato il 10% delle azioni, anche perché è praticamente l’unica casa cinese a investire sull’ecologia. E non a caso; infatti, la compagnia è nata nel 1995 come produttrice di batterie al litio per cellulari, diventando rapidamente una delle principali al mondo (la Nokia e la Motorola “dipendono” da lei). Il 22 gennaio 2003, ingloba una piccola casa automobilistica, ingrandendola e iniziando nel 2005 la produzione della berlina F3, proponendone una versione elettrica già nel 2007. Negli ultimi due anni, però, il “ramo automobilistico” (la BYD Auto Company Limited) è andata incontro ad alcune difficoltà organizzative, che si sono riflettute anche sulle vendite (cresciute “solo” del 16% nel 2010, per un totale di quasi 520.000 vetture, al posto delle 800.000 previste) e sulle esportazioni: il lancio della crossover elettrica E6 (nella foto sopra) sul mercato americano, presentata già due volte al Salone di Detroit, è stato infatti rimandato più volte. Per questo motivo, da qualche mese è in atto una operazione di “razionalizzazione” delle strutture, che porterà al taglio di una cinquantina di uffici sparsi per il mondo.


JAC

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Il nome è l’abbreviazione di Jianghuai Automobile Co., Ltd. ed è una “veterana”, essendo stata fondata nel 1964 per la produzione di camion e telai per autobus (settore che, ancora oggi, rappresenta la sua specialità). Con quasi mezzo milione di vetture, in gran parte medio-piccole (nella foto sopra la A0), è al terzo posto per vendite fra i marchi cinesi e mantiene una forte componente statale. Dal 2005, ha iniziato a servirsi della Pininfarina per lo stile delle proprie auto (come fanno le concorrenti Brilliance e BYD). Nel nostro paese, ha anche aperto un centro di design dentro la Cittadella del Politecnico di Torino, lo JAC Italy Design Center; è il suo “ponte” sull’Europa, dove conta di sbarcare presto. Come altre case cinesi, poi, anche la JAC vuole una fetta del crescente mercato brasiliano; tant’è che il 29 dicembre scorso ha siglato con la locale SHC un contratto per la distribuzione nel paese sudamericano delle proprie auto, con un obiettivo ambizioso: 620.000 vetture in dieci anni.


GEELY

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La sua storia inizia nel 1986, quando un poco più che ventenne Li Shufu fonda una piccola fabbrica di frigoriferi con questo nome. In pochi anni, la produzione si sposta agli scooter, successivamente alle motociclette e nel 1997 arriva alle auto: all’inizio sono piccole vetture vendute a basso prezzo. Ancora oggi, gran parte della produzione (400.000 auto vendute nel 2010) riguarda citycar e berline medie (nella foto sopra la GX515-RV). Per cercare di conquistare altri clienti, nel 2009 sono stati lanciati i sotto-marchi Shanghai Maple, Englon, Emgrand e Gleagle, le cui auto, però, fino a oggi non si sono viste nei concessionari. Il vero passo in avanti, comunque, la Geely l’ha fatto solo nell’estate del 2010, quando ha completato l’acquisizione della svedese Volvo. Secondo le dichiarazioni del proprietario Shufu, comunque, i due marchi resteranno sempre ben distinti e alla casa europea verrà lasciata piena autonomia. Oggi il marchio cinese è presente in cinquanta paesi, che “assorbono” circa 100.000 vetture l’anno. Inoltre, vende in Russia, Ucraina e Indonesia dei kit per assemblare sul luogo le vetture.


GREAT WALL

great_wall_voleex_2010_12_16.jpg

Può essere considerata la “Subaru cinese”, grazie al fatto di essere specializzata in veicoli a trazione integrale, dei quali è la più grande produttrice cinese privata. Il modello di maggior successo della casa è la suv Hover, proposta da anni con continui aggiornamenti. In un secondo momento, l’offerta si è allargata e ora nella gamma della Great Wall ci sono anche citycar, berline e piccole monovolume. Nonostante non sia un “colosso”, è stata fra le prime case cinesi a sbarcare sul mercato europeo: in Italia, infatti, è presente dal 2006 e da noi lancerà in aprile l’utilitaria Voleex (nella foto in alto).


TJ FAW

faw_vita.jpg

Formalmente, la Tianjin Faw Xiali Automobile Company, è nata nel 1997 dalle ceneri di una piccola fabbrica di micro-car e ha il suo quartier generale nel profondo nord est del paese. È una delle grandi case automobilistiche cinesi di proprietà statale (le altre sono la Saic a est, la Baic a nord, la Gac a sud, la Dongfeng nel cuore della Cina e la Chang’an ad est: fatte nascere “a tavolino” per coprire l’intero paese). Con il suo marchio, è al sesto posto per vendite, ma il grosso dei suoi profitti arriva dalle auto europee e giapponesi costruite su licenza: in totale nel 2010 sono uscite dalle fabbriche Faw 2.558.000 veicoli, che la rendono il terzo costruttore nazionale in termini assoluti, appena prima della Dongfeng (che nel 2010 ha prodotto 2.700.000 auto sotto marchi giapponesi come Honda e Nissan).


SAIC

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Come la Faw, il gruppo Saic Group vende “poche” vetture col proprio marchio Saic Motor: giusto 160.000 lo scorso anno. Grazie però alle vetture prodotte su licenza e agli accordi con GM e Volkswagen, in realtà è lei il primo produttore cinese di veicoli: ben 3.558.400 solo nel 2010. La Saic, inoltre, è famosa per aver rilevato gli impianti inglesi di Longbridge e i marchi della defunta MG-Rover (nella fotosopra la MG7). Riportandoli in vita, ha riproposto il marchio MG sul mercato inglese grazie alla vecchia spider MGF. Fra poche settimane, però, avverrà il vero rilancio, con l’arrivo nei concessionari d’oltremanica di due nuove auto, la berlina MG6 e, successivamente, l’utilitaria MG3. 



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Ritratto di Fede97
28 gennaio 2011 - 17:55
... tutte vecchie auto ricarozzate, ma vendono, chissà perchè???
Ritratto di FG
28 gennaio 2011 - 18:01
Se i coreani ci hanno messo più di 20 anni, questi in 10 arrivano al pari di volkswagen!Anche i giapponesi copiavano all'inizio (anche la BMW, che faceva su licenza le isetta), ma poi guardate dove sono arrivati...
Ritratto di Gianfranco84
30 gennaio 2011 - 19:09
Perchè la Cina ha aziende automoblistiche?quali sono?io in giro non ne vedo,vedo ma raramente qualche Tata ma è indiana. La qualità delle auto cinesi è scarsa,finiture,qualità dei mateiali,assemblaggio,tenuta di strada,sicurezza"carenza di stelle nei crash-test",tutte queste cose che ho citato sono"sotto la media periodico",senza dimenticare il prezzo che non sempre è basso rispetto alle rivali occidentali"la manodopopera nel settore automobilistico incide per il 10% sul costo dell'auto"di conseguenza i cinesi non possono contare sul loro basso costo della manodopera,il costo certe volte basso dell'auto è la conseguenza della scelta di materiali di scarsa qualità e di progetti datati come i cloni delle auto europee di 20 anni fà,esempio"Rover/Roewe,25,45,75,etc.,i cinesi non avranno mai un futuro automoblistico in Europa e in generale in occidente,possono infinocchiare i loro connazionali,ma non noi occidentali abituati ad altri standard qualitativi.
Ritratto di FG
31 gennaio 2011 - 10:13
RIpeto: ora hai ragione, ma in futuro non ci conterei. E ripeto: vedi i coreani: prima si rideva delle loro auto e ora anche la volkswagne ha paura delle hyundai ;)
Ritratto di Fede97
31 gennaio 2011 - 22:02
... ho un po' di paura per quanto riguarda i cinesi... i coreani sono ovviamente altra cosa, che adesso infatti la VW ha paura di loro... penso che i cinesi faranno più paura alla toyota (se sarà ancora prima)...
Ritratto di Al86
28 gennaio 2011 - 18:21
Mah, le auto sono per la maggior parte di vecchia concezione e "scimmiottate" da quelle di altri marchi europei e giapponesi, talvolta mischiando particolari di diversi modelli con risultati tipo mostro di Frankenstein, per me degna di nota è la BYD, giusto perché punta sull'elettrico. Come modelli vanno bene per paesi in via di sviluppo dove i potenziali clienti non sono esigenti come quelli europei, giapponesi o americani, per venderle in occidente devono avere prezzi realmente molto competitivi, perché a parità di prezzo tra una cinese e una Dacia, preferisco la Dacia, almeno può contare su una rete di assistenza più capillare; e comunque per avere in ogni caso un'auto di vecchia concezione preferisco "rischiare" con un usato
Ritratto di Baf
28 gennaio 2011 - 20:15
Anche io ho notato che la BYD punta all'elettrico, saranno mica loro che pagavano gli spioni di Renault 50.000€ a soffiata?
Ritratto di patacca100
29 gennaio 2011 - 16:02
è la renault che li spia, byd è il produttore di batterie più grande al mondo da anni esempio: i telefoni cordless brondi montano batterie byd
Ritratto di Baf
29 gennaio 2011 - 16:19
Ma parlando di auto non credo che abbiano già sviluppato le tecnologie necessarie e i progetti per costruire un'auto elettrica. Non accuso nessuno sia chiaro però la pista cinese è stata confermata dalla procura della repubblica francese, ad indagini concluse ne sapremo di più.
Ritratto di 19miki90
28 gennaio 2011 - 18:39
4
Eccoci cadere nel medioevo automobilistico ;) p.s. é una battuta ne :)
Ritratto di mustang54
28 gennaio 2011 - 19:04
2
Si potrebbe dire che la linea delle carrozzerie non originale è uno degli ultimi problemi: dovrebbero importare delle versioni diesel di piccola e media cilindrata e non solo quei motori 1.3/1.5 benzina che però consumano come un 2.0 di vecchia generazione, un punto al loro favore c'è la ricca dotazione degli accessori (tipo l'MP3 con l'USB, i vetri elettrici posteriori e la vernice metallizzata) che sulle auto occidentali sono sempre otional...
Ritratto di mustang54
28 gennaio 2011 - 19:04
2
Si potrebbe dire che la linea delle carrozzerie non originale è uno degli ultimi problemi: dovrebbero importare delle versioni diesel di piccola e media cilindrata e non solo quei motori 1.3/1.5 benzina che però consumano come un 2.0 di vecchia generazione, un punto al loro favore c'è la ricca dotazione degli accessori (tipo l'MP3 con l'USB, i vetri elettrici posteriori e la vernice metallizzata) che sulle auto occidentali sono sempre optional...
Ritratto di mustang54
28 gennaio 2011 - 19:04
2
Si potrebbe dire che la linea delle carrozzerie non originale è uno degli ultimi problemi: dovrebbero importare delle versioni diesel di piccola e media cilindrata e non solo quei motori 1.3/1.5 benzina che però consumano come un 2.0 di vecchia generazione, un punto al loro favore c'è la ricca dotazione degli accessori (tipo l'MP3 con l'USB, i vetri elettrici posteriori e la vernice metallizzata) che sulle auto occidentali sono sempre optional...
Ritratto di audi94
28 gennaio 2011 - 19:29
1
aaaaaaaaaaaaaaa... si salvi chi può...
Ritratto di gg76
28 gennaio 2011 - 20:30
date tempo al tempo.....queste sono le prime...ancora abbastanza "primitive" in confronto agli standard attuali.. il problema e' che le case automobilistiche continuando ad investire in cina x risparmiare.. aiutano quest'ultimi ad apprendere la tecnologia, lo stile, i gusti dei clienti, i motori.. ecc ecc... e tra pochi anni saranno i primi produttori di auto al mondo... :"( e gia' successo in altri campi e non vedo perche' non dovrebbe accadere anche in questo settore!! noi europei ci stiamo rovinando con le nostre mani..
Ritratto di FG
31 gennaio 2011 - 10:14
Quoto in pieno!
Ritratto di Alessandro
28 gennaio 2011 - 21:07
In fatto di tutto ciò che produce,che siano auto,ferri da stiro,generi alimentari........ Potranno anche arrivare a produrre modelli migliori rispetto agli europei,ma per conquistarsi una personalità ci vorranno decenni.....
Ritratto di FG
31 gennaio 2011 - 10:15
Ma... guarda che anche i tanto celebrati iPhone e Mac sono fatti in cina. Caso mai, PER ORA non sanno progettarli da zero. Ma produrre bene lo sanno fare, eccome...
Ritratto di davitonin
15 settembre 2011 - 13:48
1
EX ROVER 75 ERA UNA GRAN BELL'AMMIRAGLIA, PUR AVENDO DEI DIFETTUCCI AVEVA UN LUSSO REGALE, SPERIAMO CHE SI RICOMMERCIALIZZI PRESTO IN TUTTA EUROPA
Ritratto di Mister Grr
29 gennaio 2011 - 10:04
arriveranno anche loro. Tempo al tempo, e molti le compreranno. Tranquilli.
Ritratto di Dareios
29 gennaio 2011 - 13:25
Se vendono delle auto a trazione posteriore a poco prezzo ben vengano, chi le compra non sarà molto diverso da chi si compra le bmw o le mercedes usate di 10/15 anni fa. Anzi, lo apprezzerò anche di più perchè nonha guardato il marchio.
Ritratto di SHAOLIN QUAN
29 gennaio 2011 - 12:06
Beh questo Paese ha distrutto i diritti dei lavoratori,ha un impatto ambientale disastroso sull'ecosistema,a livello sanitario ha esportato virus di ogni genere grazie ai costumi alimentari scellerati che propone(cani,cavallette con tanto di polli in casa)...e che dovrei fare?comprarmi un'auto cinese?Visto che la manodopera anche qui da noi si sta adeguando e visto che non mi pare abbiano un gusto,o prodotti competitivi(prezzo permettendo..ma anche qui,dacia docet)io compro solo prodotti dell'eurozona.
Ritratto di FG
31 gennaio 2011 - 10:17
Quindi preferisci comprare una Fiat (che ha traslocato in Polonia la Panda), oppure Renaul (che produce anche in turchia), oppure BMW (che fa X3 e X5 in america)?
Ritratto di Andry9188
29 gennaio 2011 - 15:54
sotto quasi tutti i punti di vista, non solo automobilistico. E non sarei preoccupato di mettere "la mano sul fuoco" riguardo il primo Uomo su Marte.
Ritratto di ypacar90
29 gennaio 2011 - 17:52
con quelle linee anni 70..
Ritratto di ociamax
29 gennaio 2011 - 18:42
Secondo me tra 10 anni come detto da un lettore avranno auto di buon livello...sono insicure e si stanno muovendo per essere competitivi....in effetti oggi soprattutto dal punto di vista stilistico sono indietro....ma ricordate la vecchia Kia Rio...vedrete quella del 2011 come sarà...qui si parla di case automobilistiche che hanno 16 anni di vita....quelle europee 100!!....sono gìà molto bravi per l'esperienza che hanno..... e alla fine gli mancano i designer....ma quando lo capiranno (visto Hyundai-Kia) saranno problemi....e poi un'ultima cosa.....non ignorate che gli asiatici hanno gusti molto diversi dai nostri....quindi auto che a noi fanno schifo a loro piacciono e a noi no...e viceversa....
Ritratto di Rossi Tommaso
29 gennaio 2011 - 20:33
bel muso la jac
Ritratto di the arabian phoenix
29 gennaio 2011 - 20:37
facciamo tanto gli schizzinosi quando noi i primi abbiamo a bordo componentistica made in china-taiwan ecc... sotto un bel rimarchiato siemens-bosch.Signori, qui tra breve saremo noi il paese emergente,LO VOLETE CAPIRE O NO? La fiat è diventata peggio della Seat cosi' tanto odiata da qualcuno.E intanto facciamo decollare i prezzi dei catorci europei...furbi davvero
Ritratto di Dareios
30 gennaio 2011 - 12:28
Invece di voler fare (a cavolo) la voce fuori dal coro senza aver pensato prima di parlare, faresti meglio a chiederti come mai abbiamo scritto tutti male dei prodotti cinesi senza dire quello che hai detto tu... Magari perchè la siemens, bosch ecc, hanno un'immagine da mantenere quindi anche se producono in cina (o in paesi simili) poi controllano scrupolosamente i loro prodotti appunto per non perdere credibilità sul mercato. I marchi cinesi veri e propri invece, qualsiasi oggetto producano, non hanno alcun obbligo verso i clienti, vista anche la giovane età delle aziende cinesi, quindi possono produrre coi metodi e con la qualitàed i processi che decidono loro. Il discorso sarebbe stato diverso se alVolante avesse detto: " le case automobilistiche cinesi pronte a sbarcare sul mercato europeo grazie alla partnership delle fabbrice europee", così avremmo avuto la "rassicurazione" che le auto cinesi sarebbero state prodotte o almeno controllate secondo standard europei anche in termini "etici" parlando cioè del design e degli interni. Invece la faccenda in cina è differente, la Fiat o la VW mica stringono alleanze perchè necessariamente conviene loro, ma perchè sono obbligate dal governo ad avere un partner cinese per poter vendere nel mercato locale e questo vale per tutti i settori produttivi cinesi. E questa non è una proprietà commutativa, ciò non implica che se in cina le case automobilistiche hanno come partner le case automobiliste europee, faranno lo stesso quando vorranno entrare nel mercato europeo...
Ritratto di Al86
31 gennaio 2011 - 10:50
Purtroppo i cinesi hanno un'economia chiusa, quindi quello che producono lo fanno sopratutto per il loro mercato interno dove si richiedono prodotti che siano come prima cosa economici all'acquisto e per farlo risparmiano (oltre che sul costo del lavoro) sui materiali di costruzione (moto economici) che sull'assemblaggio (approssimativo), invece le multinazionali che producono in Cina progettano e definiscono le caratteristiche del prodotto altrove e non risparmiano sui materiali e sull'assemblaggio, quindi anche se il prodotto finito è "made in China" lo standard qualitativo no ed è superiore a quello dei prodotti "designed in China". Un esempio l'ho avuto (purtroppo) in prima persona comprando un pc portatile, sullo scaffale assieme alle varie marche con un certo costo, ve ne era uno con un prezzo decisamente inferiore e non "di marca", purtroppo scaduti i due anni di garanzia si è fritta la scheda madre (= pc da buttare), dopo questo ho detto mai più prodotti progettati dai cinesi, e adesso ho un'altro portatile (hp, progettato negli USA e prodotto in cina) che funziona perfettamente nonostante sia scaduta da tempo la garanzia e nonostante lo sballottolo quasi tutti i giorni sui mezzi pubblici. Con le auto è uguale, ho visto delle Great Wall, le coreane di 10 anni fa e le giapponesi di 30 anni fa erano decisamente molto migliori, le plastiche della cinese sembravano quelle dei giocattoli, l'assemblaggio dire che era approssimativo è un complimento, plastiche decisamente "sconnesse" e non "slabrate", l'autoradio che non funzionava (esemplare nuovo in concessionario, immaginatevi la faccia del venditore), magari ora saranno anche un po' migliorate, ma sinceramente non mi fido a comprarle (anche per una questione di affidabilità), per risparmiare meglio le coreane, o un usato (che all'acquisto costa decisamente meno del nuovo, anche se cinese)
Ritratto di Pierluigi89
30 gennaio 2011 - 08:34
Che orrore, veramente orrende fotocopie di vecchie auto europee !!!
Ritratto di somen
30 gennaio 2011 - 15:56
tra un pò le auto europee costeranno talmente tanto che per il ceto medio l'unica alternativa sarà acquistare auto cinesi.purtroppo....
Ritratto di Massimo126
31 gennaio 2011 - 11:49
ULTIMO FOTO..UGUALE QUELLA ROVER 75!!!!!!! QUINDI PROPRIO LA COPIA .....ODIO!!!
Ritratto di Dareios
31 gennaio 2011 - 18:04
La Roewe ha comprato la linea di produzione ddella vecchia MG/Rover, per questo può produrre auto uguali alle "vecchie" rover. L'unica cosa che la Ford (eera Ford laproprietaria della Rover no?) non è ha venduto è stato il marchio. Quindi i cinesi si sono inventati il marchio Roewe che in cinese significa qualcosa come "rispetto e onore" è che ha appunto assonanza col marchio originale. Quindi legalmente possono realizzare copie identiche intutto e per tutto delle ex auto inglese. Fonte: QuattroRuote Gennaio 2006, comprato perchè in allegato vi era il gioco per pc, SCAR (Squadra Corse Alfa Romeo)... Evvia a sderapare con la 75 Turbo Evoluzione!
Ritratto di Toscosardo
31 gennaio 2011 - 19:32
Questa frase risale a circa 50 anni fa ed era intesa al numero impressionante di abitanti cinesi, quelli che poi sono diventati i clienti n.1 al mondo di automobili... per quantità. E' vero che per gli standard europei e americani le loro auto fanno pena, ma vedrete che nel giro di 2-3 anni adegueranno la qualità per l'export e diventeranno dannatamente interessanti per il prezzo, sopratutto se saremo ancora infognati nel ristagno economico occidentale. Tutte le fisime riguardanti design, motori, materiali saranno superate. Per chi ha la memoria corta: ricordate quelle auto Honda degli anni 70 che arrivavano in Italia, scatolette insignificanti si diceva, oggi l'auto più affidabile al mondo è giapponese e non è la Toyota, persino l'arma dei Carabinieri ne ha acquistato un bè. Tanto di cappello !
Ritratto di gastazzoni
31 gennaio 2011 - 20:53
L'industria cinese si comportera'come i loro dragoni di carta che svolazzano,prima o poi si bruciera'. Finche'le piu'grosse corporazioni mondiali continueranno a far produrre in cina i loro prodotti avra'modo di esistere. Ora il paese sta godendo di questo incredibile benessere economico.La cina sta'pero'dimenticando che trae la sua forza dal mondo,dall'europa che in pieno accordo formano sodalizi economici. Perche'?Perche'sino a quando un paese come la cina perennemente comunista soffochera'i diritti umani quasi schiavizzando il suo popolo,obbligando a lavorare per pochi soldi mentre le corporation chinese si ingrassano e fanno affari d'oro,questa sara'la situzione. Tutti fanno affari in cina nn per niente il piu'grande esportatore di pellicce animali di cani,gatti,procioni,volpi che vanno ad abbellire i "bellissimi"capi europei che ignari consumatori pagano;Quindi diritti umani OUT diritti degli animali OUT... Che paese e'questo?citta che sorgono su miniere di carbone che poi alimenta le industrie ( alla faccia dei protocolli per l'inquinamento). E quando lo stato comunista fara'dimezzare le vendite di auto nel loro bel paese quanti cinesi compreranno auto in un paese perennemente inquinato? Nn saranno in grado di gestire i loro fallimenti.Poi se'ce pensiamo un attimo in tutta europa c'euna crisi terribile, il lavoro continua a lasciare il paese sino a quando si continuera'a guardare?Ne abbiamo gia'troppi di paperon de paperoni in giro...
Ritratto di rebatour
31 gennaio 2011 - 22:39
sfornano circa un milione di ingegneri. Vedrete che, volenti o no, fra non molti anni supereranno gli attuali gap tecnologici e di design, e in modo autonomo o in joint-venture con i produttori occidentali, invaderanno il resto del mondo. (Semprechè la classe operaia cinese non apra gli occhi ed allora tutto verrebbe rimesso tutto in discussione)
Ritratto di robiem
2 febbraio 2011 - 06:30
Sono di DESTRA, ma preferirei tenermi la Fiat 127 Rossa di Guccini piuttosto che avere un'auto costruita secondo i canoni dello schiavismo nei confronti degli operai. Anzi, consiglerei alla FIOM di andare a praticare lì, dove troverebbero pane per i loro denti, visto che evidentemente rimpiangono le situazioni di LOTTA del passato. In conclusione ... CINA ? NO grazie!!!
Ritratto di Jinzo
13 settembre 2011 - 03:58
a questo punto... e adesso dite che fa schifo......... http://chinaautoweb.com/car-models/sgmw-baojun-630/..... vorrei vedere se ci fosse un auto cinese paragonabile in tutto e per tutto ad una BMW Serie 5 completa di tutti gli optional mentre la bmw se li fa pagare e loro no.... bmw serie 5 prezzo 55.000 € + optional e auto cinese completa di tutto a 30.000 € cosa comprate ?? beh la so già la risposta
Ritratto di robiem
13 settembre 2011 - 07:25
caro Jinzo, ho visitato il link che hai dato e non riesco a resistere!!! ... ma come ti viene minimamente in mente di fare un accostamento del genere ... come si fà a paragonare una schifezza di macchina come quella ad una BMW serie 5; va bene che i gusti son gusti, ma per me cose del genere sono come le bestemmie. Capisco che magari sei Cinese, almeno di orgine, e quindi cerchi di tirare acqua al tuo mulino, ma Tu stai dicendo, praticamente, che se ti proponessero una cena in Ristorante con Charlize Theron o un pasto veloce alla Tavola Calda con Rosy Bindi, sceglieresti la Tavola Calda con Rosy Bindi perchè spendi di meno e comunque mangi !!! Mi viene in mente una curiosità: ma non è che per caso credi di essere un Alfista perchè hai un' Arna ? Ti prego, dì di si, perchè almeno giustificheresti il tuo pensiero; e ... comunque ... condoglianze !!!
Ritratto di Dareios
13 settembre 2011 - 10:58
è vero, magari paragonarla ad una bmw o una mercedes nonha senso perchè sono marchi premium e hanno la trazione posteriore. ma accostarli ai marchi medi/generalisti a trazione anteriore? poi robiem bello... il tuo discorso allora vale per tutte le marche che hanno dei "club" ufficiali: non basta avere un 116i base per chiamarsi bimmerista ma secondo te ci vuole come minimo la serie 1M coupè; non basta una A1 base per dirsi audista ma ci vuole almeno una RS3 secondo te... E' un discorso che ha senso solo quando è riferito agli altri questo vero? magari ti propongono una 147 a km0 rimasta in magazzino a bassissimo prezzo ma tu non la compri per un alfista comprerebbe solo la Giulietta Q.V.? beh secondo me quel discorso puoi farlo solo se hai molti soldi...
Ritratto di robiem
13 settembre 2011 - 13:03
Mi dispiace ma, Dareios, hai frainteso totalmente il mio concetto. Il mio riferimento all'Arna dell'AlfaRomeo non era da intendersi come disprezzo per una certa classe di veicoli, ma proprio come disprezzo nei confronti della sola Arna, perchè è un insulto nei confronti di tutte le altre Alfa (Alfasud, 33, 145, 147, Mito). D'altronde, come avresti potuto osservare già in commenti per altri argomenti, considero un insulto per Porsche la Panamera così come la Rapide per Aston Martin etc., etc... In poche parole (vediamo se ora riesco a farmi capire) non sono un classista e non ho un Euro (neanche per comprarmi la Aigò senza ruote, senza aria condizionata, senza navigatore), praticamente, Io amo la Tavola Calda, ma ci andrei se ci fosse Charlize Theron, non Rosy Bindi!!! P.S.: Dareios, mi auguro che tu non sia di quelli che vanno alle manifestazioni per la pace con la maglia e la bandiera di Che Guevara, perchè dal modo in cui mi hai attaccato, me lo faresti intendere!!!
Ritratto di Dareios
13 settembre 2011 - 13:45
No, non preoccuparti,anzi, molti (amici e fidanzate) mi dicono che sono socialista di destra (ma voterò a sinistra finchè c'è il nano e la lega al governo o cmq in vita). il fatto è che a prescindere non sopporto i discorsi di classe e, tornando a parlar di auto, per quanto l'arna potesse fare schifo, non trovo giusto escludere dagli alfisti uno che magari se l'è comprata coi sudati risparmi e con la passione per il marchio. Non condivido poi l'accostamento Alfa a porsche e Aston Martin, l'Alfa va/andava accostata alla Bmw che è appunto come il Biscione un marchio più "basso" e "generalista" delle premium Porsche e Aston. Capisco il discorso del DNA... Ma quello ormai ha senso solo nei nostri discorsi di appassionati, ormai le aziende purtroppo pensano solo al profitto. P.S. Scusami se ti sei sentito attaccato, ma reagisco così quando vedo argomentazioni anche lontanamente classiste! ;-) Conitnuo però a non capire l'esempio tavola calda + la theron... (cioè lo comprendo ma mi sembra troppo idealizzato) sembra che in mezzo non ci sia niente... ripeto, è come dire che: o compri le auto usate o quelle nuovecon tutti gli optional... per come la vedo io esistono anche le km0 o le rimanenze di magazzino... altrimenti scusa robiem ma si finirebbe come a sparta o nella germania di adolf se ragionassimo così... via tutti quelli che non sono ottimi (o massimi, dilla come vuoi, parlando di cose e/o persone).
Ritratto di robiem
15 settembre 2011 - 13:13
Cercherò di essere più diretto: 1)Non ho fatto nessun accostamento Alfa-Porsche-AstonMartin; le ho nominate per far capire che non stavo facendo distinzioni di classe (considero le RollsRoyce inutili); 2)Ho utilizzato la Theron per rappresentare la bellezza irrinunciabile della BMW Serie 5 per la quale ne varrebbe la pena il sacrificio di 55mila euro, e la Bindi come rappresentante del mio pensiero su quell'auto Cinese di cui parla Jinzo: un cesso per cui 30mila euro (25mila in meno)sarebbero comunque buttati via. No ho alcuna intenzione di offendere chiunque si compri qualcosa che gli piace, guadagnata col sacrificio ed il sudore proprio o di chi per lui.Il mio discorso era solo uno: farei un sacrificio per ciò che ritengo 'bello' e non butterei un euro per ciò che non mi piace.
Ritratto di FIRE12
23 gennaio 2014 - 20:29
Però ci sono anche le Toledo, la 508, la Passat ecc. a quel prezzo