BATTERY ALLIANCE - L’Unione fa la forza. L’Europa ha capito che per far fronte alla crescita delle auto elettriche (entro il 2025 la Commissione Europea prevede sulle strade 13 milioni di veicoli a basse emissioni) fosse necessario gettare le basi per svincolarsi dalla dipendenza dalla Cina, che attualmente produce l’80% delle batterie. Queste ultime sono una componente chiave dell’auto elettrica, ed è per questo che nel 2017 è stato istituto l’European Battery Alliance, ossia un’alleanza con l’obiettivo di creare un comparto delle batterie competitivo a livello globale.
FABBRICHE IN COSTRUZIONE - E oggi, a distanza di tre anni, si cominciano a vedere i frutti di questi sforzi congiunti, tanto che lo scorso martedì il vice presidente della Commissione Europea, Maros Sefcovic, ha dichiarato che l'UE, entro il 2025, potrebbe essere in grado di produrre sufficienti batterie per alimentare 6 milioni di veicoli elettrici, senza dover fare affidamento sulle quelle importate. L’Europa ha attualmente in costruzione 15 fabbriche di batterie, tra cui gli stabilimenti della svedese Northvolt in Svezia e Germania, lo stabilimento tedesco della cinese CATL e il secondo stabilimento della società sudcoreana SK Innovation in Ungheria.
NONOSTANTE LA CRISI - L’elettrificazione è una parte integrante dell’obiettivo dell’Europa di diventare climaticamente neutrale entro il 2050. Nonostante la crisi dovuta alla pandemia, secondo l’NGO Trasporti e Ambiente, quest’anno le vendite combinate di auto elettriche e ibride plug-in raddoppieranno, fino a raggiungere un milione di unità, arrivando, nel 2025, a quota 13 milioni. Per supportare la transizione, Sefcovic ha dichiarato che i 750 miliardi di euro del fondo di recupero dell’UE previsto per sostenere la crisi dovuta al Covid-19, sono uno "strumento pronto all'uso" in grado di sostenere diversi progetti in questo ambito.