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Batterie delle auto elettriche: nel 2025 l’Europa sarà indipendente

Pubblicato 26 novembre 2020

Entro 5 anni l’Europa dovrebbe essere in grado di svincolarsi dalla Cina e di produrre sufficienti batterie per 6 milioni di veicoli elettrici.

Batterie delle auto elettriche: nel 2025 l’Europa sarà indipendente

BATTERY ALLIANCE - L’Unione fa la forza. L’Europa ha capito che per far fronte alla crescita delle auto elettriche (entro il 2025 la Commissione Europea prevede sulle strade 13 milioni di veicoli a basse emissioni) fosse necessario gettare le basi per svincolarsi dalla dipendenza dalla Cina, che attualmente produce l’80% delle batterie. Queste ultime sono una componente chiave dell’auto elettrica, ed è per questo che nel 2017 è stato istituto l’European Battery Alliance, ossia un’alleanza con l’obiettivo di creare un comparto delle batterie competitivo a livello globale.

FABBRICHE IN COSTRUZIONE - E oggi, a distanza di tre anni, si cominciano a vedere i frutti di questi sforzi congiunti, tanto che lo scorso martedì il vice presidente della Commissione Europea, Maros Sefcovic, ha dichiarato che l'UE, entro il 2025, potrebbe essere in grado di produrre sufficienti batterie per alimentare 6 milioni di veicoli elettrici, senza dover fare affidamento sulle quelle importate. L’Europa ha attualmente in costruzione 15 fabbriche di batterie, tra cui gli stabilimenti della svedese Northvolt in Svezia e Germania, lo stabilimento tedesco della cinese CATL e il secondo stabilimento della società sudcoreana SK Innovation in Ungheria.

NONOSTANTE LA CRISI - L’elettrificazione è una parte integrante dell’obiettivo dell’Europa di diventare climaticamente neutrale entro il 2050. Nonostante la crisi dovuta alla pandemia, secondo l’NGO Trasporti e Ambiente, quest’anno le vendite combinate di auto elettriche e ibride plug-in raddoppieranno, fino a raggiungere un milione di unità, arrivando, nel 2025, a quota 13 milioni. Per supportare la transizione, Sefcovic ha dichiarato che i 750 miliardi di euro del fondo di recupero dell’UE previsto per sostenere la crisi dovuta al Covid-19, sono uno "strumento pronto all'uso" in grado di sostenere diversi progetti in questo ambito.



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Ritratto di orlak
27 novembre 2020 - 13:33
Anche in questo caso mi sentirei di invertire il sillogismo a favore del mio punto di vista :) Tutti quelli che non lo fanno (o pensano di non doverlo fare) propendono a ragione per l'utilitaria elettrica. Tutti quelli che prendono un'utilitaria termica è perché il viaggione lo fanno (o lo prevedono), con altrettanta ragionevolezza. Ai numeri di vendita la, poco, ardua sentenza; direi.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 13:38
2
"Tutti quelli che non lo fanno (o pensano di non doverlo fare) propendono a ragione per l'utilitaria elettrica. Tutti quelli che prendono un'utilitaria termica è perché il viaggione lo fanno" No, è il contrario: quando si parla auto elettriche tutti tirano fuori esempi di viaggi che non hanno mai fatto né hanno mai intenzione di fare. Lo dico per esperienza, perché avendo un'auto elettrica molti conoscenti mi fanno delle domande a riguardo, e fra essi gente che non è mai andata da Ivrea neanche fino a Roma chiede: "Ma se devo andare in auto fino a Palermo come faccio? E se devo andare in Germania? E in Sardegna?"
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 13:40
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Comunque, dubito che le persone che veramente prendono un'elettrica siano le uniche che possono: dubito infatti che il 98% degli italiani debba fare spesso lunghi viaggi in autostrada o anche solo preveda di farne. E considera che qui parliamo solo di utilitarie, ma se ci riferiamo ai segmenti più alti non ci sono problemi neanche per i 1000 o 2000 km!
Ritratto di orlak
27 novembre 2020 - 15:33
Su questo siamo in pieno accordo. Non è l'unico fattore. Molti non saprebbero come e dove ricaricarla è il primo degli altri motivi. In altri casi, soprattutto i segmenti bassi, potrebbe essere che non si ha niente da ridare e si abita in zone senza ulteriori incentivi al nazionale, per cui il prezzo (soprattutto vedendo quanto altrove a qualcun altro potrebbe risultare ben più basso) risulterebbe tutt'altro che allettante e troppo distante da una termica equivalente. E così via.
Ritratto di orlak
27 novembre 2020 - 15:45
P.S. Non escluderei che, anche fra i più attenti all'argomento, qualcuno si trattenga pensando i tempi siano un po' prematuri rispetto a già quanto fra qualche anno potrebbe invece ritrovarsi, sia in termini di contenuti/prezzo delle verrure che per quanto attiene le infrastrutture nella propria zona.
Ritratto di orlak
27 novembre 2020 - 14:02
P.S. Interessante l'applicazione consigliata. Prov.Bari - prov.Milano circa 15h (2/3 di viaggio e 1/3 per la ricarica), con la leoncina francese. Sperando di trovare sempre libero ad ognuna delle 7 soste di ricarica previste.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 19:39
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Orlak, sì quell'applicazione funziona molto bene. Una precisazione: le colonnine sai sempre se sono libere o occupate prima di arrivare; se sono piene puoi andare a un'altra. Comunque, si possono prenotare pagando un piccolo extra: io non lo faccio mai, ma può essere comodo quando uno ha davvero fretta.
Ritratto di orlak
27 novembre 2020 - 11:38
Fra l'altro fosse così marginale come probabilità d'uso, presumibilmente le riviste specializzate, arrivate ai punti consuni a 130 orari, rumorosità a 130 orari, frenata da 130 orari, (autonomia serbatoio), nel caso delle utilitarie salterebbero dicendo, tanto sono contesti in cui con questo tipo di auto non vi ci ritroverete praticamente mai. Un po' come per nessuna utilitaria viene in genere prevista una parte del test fuoristradistica, presumendo per esse un evento straordinario tale tipo d'uso.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 11:45
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Non discuto riguardo al fatto che si facciano o no viaggi autostradali, ma riguardo alla lunghezza e alla frequenza degli stessi. Se tu vai da Bergamo a Milano usi l'autostrada e vai a 130, ma non è certo il "viaggione" di cui parlavamo prima, e lo fai senza problemi anche con una Up.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 12:48
Restando sulla fruibilità: io ad esempio vorrei continuare ad avere la trazione integrale e un bagaglio tipo suv o wagon. Non mi sembra di avere molta scelta.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 13:02
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DIpende da che somma vuoi spendere. Comunque, quello non c'entra con l'alimentazione in sé... Magari manca una copertura totale del mercato (anche se è già molto buona), ma fra meno di un anno ce l'avremo di sicuro. E intanto, la maggior parte delle categorie è già ben coperta.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 18:17
Non capisco come fai a parlare di copertura molto buona: nessuna stationwagon, 4 Suv D da 100.000 euro e un solo Suv C da 59.000. Ok, ma se la versione termica della stessa auto termica costa quasi 22.000 euro in meno chi me lo fa fare di comprarla? 22.000!!!! E sarebbe così con tutte le auto, ma furbescamente, con la scusa del pianale creano ad hoc carrozzerie inedite. Chi comprerebbe una Golf Elettrica al prezzo della ID3???
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 19:41
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Mi sa che ti sei perso un po' di modelli... quelli più recenti (tipo Enyaq, ID.4, Niro, iX3 eccetera).
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 20:05
Mi sa che non hai capito la differenza tra trazione anteriore e integrale e nemmeno quella tra C Suv e D Suv
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 20:09
E comunque se guardi il listino Kia Niro tra termica e elettrica ci sono 18.000.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 20:48
Tra l X3 e iX3 22.000, tra Enyaq e Kodiaq 11.000 ( ma potrebbe servirti solo una Karoq e quindi la differenza sale a 20.000) puoi benissimo considerarne ...eccetera. Che le elettriche siano competitive come prezzo mi sembra molto discutibile. Ancor di più discutibile l’applicazione sconto massimo: Se una persona può sborsare 40.000 euro per un auto verosimilmente gira con un’auto da rottamare? Su dai... Però forse tra una eccetera termica e una eccetera elettrica c’è convenienza
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 20:54
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Ci sono € 13.000 di differenza se prendi la 39 kWh, però ci sono € 10.000 di incentivi e tutti i vari risparmi (che si accentuano se fai i "viaggioni" di cui parlavamo prima). Oltretutto la e-Niro è più spaziosa dell'ibrida (la termica pura non esiste). Poi ci sono modelli più convenienti come la Enyaq (con gli incentivi sono € 25.000 per un D-suv). Comunque, tu nell'ultimo commento non hai specificato "trazione integrale", mentre in quello in cui l'avevi specificato ti ho dato ragione: attualmente non esistono elettriche 4x4 a prezzi popolari, ma solo dai 40.000 in su.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 20:56
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Se prendiamo come esempio la Enyaq, essa costa per esempio SENZA incentivi solo poche migliaia di € in più delle concorrenti termiche tipo Kodiaq o 5008.
Ritratto di Andre_a
27 novembre 2020 - 21:51
In questo do ragione a Flynn: il mio garage ideale avrebbe una sw sportiveggiante (tipo Serie 3), una coupé/cabrio piccola e leggera (tipo Mx5) e un fuoristrada vero (tipo Wrangler). Nessuna di queste categorie esiste in versione elettrica, quindi volendo comprare una elettrica sono dovuto scendere a compromessi: un SUV termico non lo avrei mai comprato. Senza contare che per molte categorie c'è una scelta sola: se a uno la Enyaq non piace? Se non gli piace la Model 3? Sono convinto che il compromesso fatto all'inizio venga ampiamente ripagato, ma sempre di compromesso si tratta.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 22:06
Su Enyaq hai perfettamente ragione, incentivato è più conveniente del termico. Ma sta discussione era solo per mettere in evidenza una cosa. Se io volessi comprare per avere la “novità” o per spirito green non avrei nessun problema a trovare qualcosa o magari ad adattarmici, nessun problema. Ma se, come nella stragrande maggioranza dei casi , si compra di “portafoglio” c’è veramente da pensarci bene. Io da potenziale acquirente ( ho persino la predisposizione per il wall in garage) trovo che non sia così facile come la dipingi tu e tanti altri. Non tanto per il prezzo ma proprio per la disponibilità di versioni. Prima che il mercato elettrico sia veramente competitivo passerà ancora qualche anno.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 22:18
@Andre_a: non ti ho letto, altrimenti non avrei replicato: hai espresso il concetto molto meglio tu, grazie.
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 22:41
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Flynn, Andre_a, sono d'accordo sul fatto che la scelta, come ho già scritto sopra, non è ancora tanto ampia. Però è anche vero che in molti casi si può anche scendere a qualche compromesso in nome di un minor impatto ambientale (e talvolta di un minor costo di gestione), e che entro un tempo molto breve (anche solo un anno) questi vuoti verranno ampiamente colmati. Diciamo che non è un limite oggettivo dell'elettrico, ma solo un problema temporaneo causato dallo scarso impegno di molte case (per ogni modello elettrico hanno 5 o 6 modelli termici).
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 22:43
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Andre_a, però anche tu, SW a parte, hai dei gusti complicati! ;) Scherzo, però comunque fuoristrada duri e puri e spider compatte non sono esattamente le categorie più richieste.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 23:10
PSA e FCa sono in standby ma penso che gli investimenti di VAG si faranno sentire presto sul mercato. Ma pensandoci bene: i giapponesi non si buttano nella mischia?
Ritratto di RubenC
27 novembre 2020 - 23:29
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Già... i giapponesi circa 10 anni fa erano avanti nell'elettrificazione (Toyota-Lexus, Nissan, Honda, Mitsubishi), mentre oggi sono rimasti un bel po' indietro. Comunque penso anch'io che VAG sarà il primo dei costruttori tradizionali a farsi sentire massicciamente nel mercato soprattutto come numero di modelli.
Ritratto di Flynn
27 novembre 2020 - 23:46
Forse Toyota , in virtù del suo know-how, crede più nello sviluppo del modello ibrido. Io decisamente meno.
Ritratto di katayama
27 novembre 2020 - 08:49
Si possono aprire anche 100, 1'000 fabbriche con la carità pelosa dell'UE. Ma sono soldi da rifiutare a priori, soldi politici, soldi che drogano il mercato, che non lo rispecchiano e che creeranno l'ennesimo buco nero. Meglio allora capitali cinesi, ma vincolati come si deve. Non ne sono capaci. I neoliberisti-dem senza bandiera non pongono regole, a priori. Solo quelle demenziali. Del resto, sono dei burattini messi a guardia della macchina stampa soldi e basta. Senza visione strategica degna di questo nome. Cosa aspettarsi da figuri così? L’unico modo, visto che da noi son tutti finanzieri e speculatori del menga, è che i cinesi investissero da noi con vincoli di maggioranza azionaria e produzione locale. E sarebbe comunque un bell’El Dorado per loro. Si riequilibrerebbero i ruoli. Così invece no. È come se si aprissero 100, 1'000 fabbriche di consumer electronic, smartphone, cameras... qualsiasi cosa. Tanto poi i cinesi saranno sempre più competitivi e converrà comunque comprare da loro, anche se la "fabbrica" ce l'hai sotto casa. Cavolo, è la stessa logica della vendita al dettaglio. Non ci vuole tanto…
Ritratto di DANIELE_69_PAC
27 novembre 2020 - 13:03
Confesso di conoscere poco il tema del riciclo delle batterie delle auto elettriche. In Europa il tema dell'economia circolare sta avendo un grosso impulso con una serie di direttive che anche l'Italia ha di recente recepito. Credo quindi che gli asset da smaltire andranno sempre di più visti e considerati - almeno in UE - come un opportunità, una vera e propria risorsa di materie prime. Il rischio di vedere i paesi più poveri in Africa immersi di batterie tenderei ad escluderlo, non perché il sistema capitalistico sia diventato o diventerà improvvisamente benevolo ma solo per un fatto di convenienza. Dal momento che le materie prime languiranno sempre più, le vere miniere saranno i rifiuti. L'alternativa è tornare alle carrozze. Saluti
Ritratto di gldadamo
28 novembre 2020 - 13:42
Sono molto felice che la strada dell'auto elettrica subisca un'accelerazione nel nostro continente. Spero che sia un passo importante per mettere questa tecnologia a disposizione davvero di tutti
Ritratto di gldadamo
28 novembre 2020 - 13:45
Sono molto felice che la strada dell'auto elettrica subisca un'accelerazione nel nostro continente. Spero che sia un passo importante per mettere questa tecnologia a disposizione davvero di tutti
Ritratto di preda
1 dicembre 2020 - 08:45
Quando avranno venduto una cospiqua quota di auto elettriche, l'italia che fa sempre scuola in questo senso, mettera' una bella tassa di 1000 o 2000 euro per smaltire le batterie, come la famosa supertassa dei diesel di qualche anno fa. Attualmente stanno gettando l'amo per far abboccare i pesciotti