COME IN PASSATO - Altri due centesimi di accisa sui carburanti: l’ha appena deciso il governo, per reperire fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna. Il consiglio dei ministri, sull'emergenza terremoto, ha inoltre varato un decreto di rinvio dei versamenti fiscali e contributi a settembre. In più, va ricordato che in caso di emergenza le singole regioni possono alzare le accise sui carburanti fino a un massimo di cinque centesimi. Analoghe misure erano state prese per l’alluvione di Firenze del 1966, il terremoto del Belice del 1968, quello del Friuli del 1976 e il sisma in Irpinia del 1980.
I PREZZI DI IERI - Senza la nuova accisa di due centesimi, le medie nazionali erano a 1,837 euro/litro per la benzina, contro 1,732 per il gasolio, con punte massime oltre quota 1,9 per la prima e 1,76 per l’altro: lo rileva il monitoraggio di quotidianoenergia.it di ieri. Con le quotazioni internazionali di benzina e diesel salite ancora, e i prezzi delle compagnie tradizionali stabili, a salire lievemente sono state benzina e diesel delle pompe no-logo (quelle senza marchio, vedi qui), rispettivamente a 1,746 e 1,612.