FINE DI UNA STRIA? - Sembra proprio che le speranze siano ridotte al lumicino per la Stile Bertone e la Bertone R&D - ragioni sociali delle società eredi della storica azienda torinese specializzata nel design automobilistico e nella carrozzeria, che in passato ha avuto anche capacità produttive importanti (la parte industriale è stata ceduta alla Fiat nel 2009). La situazione è drammatica per i 175 dipendenti delle due aziende, in particolare per quelli della Bertone R&D che non hanno ricevuto gli stipendi degli ultimi mesi. Oltre a ciò è grave la mancanza di informazioni sul reale stato delle cose.
AMMINISTRATORE IRREPERIBILE - Addirittura il sindacato Fiom ha denunciato l’irreperibilità dell’amministratore delegato e ciò ha creato la paralisi completa delle normali attività amministrative della società. Tra le altre cose ciò si traduce in un grave ostacolo per le procedure che consentono di beneficiare degli ammortizzatori sociali. Non essendoci la normale attività amministrativa, all’Inps non affluiscono i necessari dati per poter erogare quanto dovuto per cassa integrazione.
SITUAZIONE COMPLICATA - Analogamente non sono state emessi i moduli Cud relativi al 2013, mentre la mancanza di certificazioni sulle spettanze mensili impedisce alle banche di concedere anticipi su ciò che sarà la cassa integrazione, che è già stata concessa, ma in assenza degli atti dovuti della azienda non può essere erogata. Insomma, una situazione pesantissima, nonostante che alle aziende non manchino gli ordini. Il problema è la mancanza di liquidità e a questo punto anche la totale carenza manageriale.
POCO TEMPO A DISPOSIZIONE - A fronte di questo quadro, sulla stampa sono apparsi articoli che pur riprendendo tutte le difficoltà del momento, danno credito a non meglio precisate dichiarazioni dell’azienda secondo cui la Bertone avrebbe a disposizione diverse offerte di interventi finanziari, tra cui uno turco, di cui peraltro si parla da mesi. Sempre secondo queste ricostruzioni, nell’ipotesi che la trattativa non venisse chiusa con i turchi, ci sarebbero altre diverse offerte di intervento. Per il momento però la realtà è fatta di cassa integrazione e procedure fallimentari in corso. Procedure che se non interverrà qualche nuovo socio o una nuova proprietà non potranno che sfociare nel definitivo fallimento delle società. Il termine è aprile.