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Al via i blocchi del traffico in quattro Regioni italiane

Pubblicato 01 ottobre 2019

Dal 1 ottobre 2019 Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna limitano la circolazione per i veicoli ritenuti più inquinanti.

Al via i blocchi del traffico in quattro Regioni italiane

FRONTE COMUNE - Le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno deciso nel 2017 di allearsi sul fronte della lotta all’inquinamento, mettendo in atto una serie di iniziative per migliorare la qualità dell’aria. Fra queste ci sono i blocchi alla circolazione dal 1 ottobre al 31 marzo, quando in centinaia di Comuni devono restare ferme anche le auto ed i veicoli da lavoro con motore diesel Euro 3 o inferiore: i divieti valgono dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. In Piemonte e Veneto i blocchi valgono per tutti i Comuni con almeno 20.000 abitanti, mentre in Emilia Romagna e Lombardia il limite è spostato ai Comuni con almeno 30.000 abitanti (vedi le infografiche nella galleria).

LE EURO 0 FERME TUTTO L’ANNO - Le misure in vigore dal 1 ottobre al 31 marzo si aggiungono a quelle previste tutto l’anno, che colpiscono però auto e veicoli da lavoro più inquinanti: le auto con motore benzina o diesel Euro 0 non possono circolare tutto l’anno dalle 00.01 alle 24.00, mentre le auto ed i veicoli da lavoro con motore diesel Euro 1 e Euro 2 sono soggetti a limitazioni tutti i giorni dell’anno dalle 8.30 alle 18.30. 

MISURE D’EMERGENZA - Ai blocchi per le auto diesel Euro 3 o inferiori si aggiungono le misure d’emergenza, che scattano automaticamente non appena viene misurato un peggioramento nella qualità dell’aria. L’allerta di livello 1, o allerta arancione, si attiva dopo quattro giorni consecutivi di sforamento del limite di 50 microgrammi al chilometro di polveri sottili PM10: in questo caso si fermano anche le auto diesel Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle 8.30 alle 18.30, oltre ai veicoli da lavoro con motore diesel Euro 3, per i quali il blocco vale pure il sabato e nei giorni festivi dalle 8.30 alle 12.30. L’allerta di livello 2, o allerta rossa, si attiva dopo dieci sforamenti: non sono previsti nuovi blocchi per le automobili, mentre i veicoli da lavoro Euro 3 devono fermarsi il sabato e nei giorni festivi dalle 8.30 alle 18.30 e quelli Euro 4 non possono circolare tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30. 

A TORINO FERME PURE LE EURO 5 - Torino e Milano hanno deciso però di inasprire le regole valide nelle rispettive Regioni. Sotto la Mole Antonelliana, ad esempio, il blocco per le Euro 3 è attivo dalle 8.00 alle 19.00. In caso di allerta arancione le auto diesel Euro 4 devono fermarsi tutti i giorni (festivi compresi) dalle 8.00 alle 19.00, mentre l’allerta rossa porta al blocco anche delle diesel Euro 5 (immatricolate prima del 1 gennaio 2013) e delle benzina Euro 1, sempre tutti i giorni (festivi compresi) dalle 8.00 alle 19.00. Al ventesimo giorno consecutivo di sforamento, a Torino entra in vigore l’allerta viola: in questo caso vengono colpite anche le auto diesel Euro 5 immatricolate dopo 1 gennaio 2013. A Milano invece è prevista la zona a traffico limitato Area B, valida tutto l’anno, dove dal 1 ottobre 2019 non possono più entrare le auto diesel Euro 4 (qui per saperne di più).



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Ritratto di FOXBLACK
1 ottobre 2019 - 12:52
Infatti proprio stamattina avevo davanti un tir di 25 anni fa che a parte categoria sotto 0...bruciava olio che era na meraviglia. ..complimenti. ..
Ritratto di tramsi
1 ottobre 2019 - 13:43
Capita anche a me di essere preceduto da camioncini, furgoni o automobili vecchie e dover inserire il ricircolo: irrespirabile!!!
Ritratto di mcih80
1 ottobre 2019 - 15:55
Non faranno nulla contro questi, perché non è che gli freghi nulla dell'ambiente.
Ritratto di Reallyfly
1 ottobre 2019 - 17:02
i veicoli commerciali hanno meno restrizioni
Ritratto di federico p
1 ottobre 2019 - 23:58
2
Signori io sono un convinto ecologista su questi temi, però bisogna anche pensare che non tutti hanno la possibilità di cambiarsi auto e spesso questi furgoni maleodoranti sono dittarelle edili che faticano ad arrivare a fine mese che viaggiano anche senza rca
Ritratto di Gordo88
2 ottobre 2019 - 01:13
1
Dittarelle in crisi o meno tutti devono essere tenuti al rispetto delle norme antinquinamento anche perché poi non è che tutti quelli che girano con mezzi vecchi siano così poveri eh.. il discorso della mancata rca ancora peggio
Ritratto di erresseste
3 ottobre 2019 - 08:54
Anche chi va al lavoro "necessariamente" in auto non è che può cambiare auto quando decidono altri, però è tenuto a farlo, altrimenti a piedi
Ritratto di Andre_a
1 ottobre 2019 - 13:07
Sono molto dubbioso: come verrá attuato? Ci saranno cartelli, o ogni volta che faccio un giro devo controllare l'ultimo censimento per sapere gli abitanti di ogni comune che andró ad attraversare? Il divieto vale anche per statali e autostrade? Sulle euro 0 non ho parole...
Ritratto di Santhiago
1 ottobre 2019 - 13:19
Infatti.. Una differenza di regole per città e regioni è assurda
Ritratto di money82
1 ottobre 2019 - 14:15
1
A vicenza i blocchi ci sono da anni, probabilmente anche 10...semplicemente ad ogni accesso mettono un cartello mobile molto grande, in cui si dice chi può circolare e chi no...questo funziona per chi viene da "fuori", perchè i media locali comunicano sempre ogni minima variazione, quindi per i residenti non ci vedo grosse difficoltà. Ovvio uno può circolare comunque a proprio rischio...ovviamente se hai una ritmo, la multa è solo questione di qualche passaggio...
Ritratto di Andre_a
1 ottobre 2019 - 14:30
ma i blocchi attuali riguardano solo il centro storico o tutta la provincia? Nel primo caso colpisci solo le persone dirette a Vicenza, nel secondo anche tutte le persone che ci passano per caso durante il loro viaggio. Non mi piace neanche il primo caso, ma posso capirlo ed accettarlo, il secondo invece mi sembra la classica e inapplicabile norma uscita dall'ufficio "complicazione affari semplici" che finisce con la gente che fa come le pare.
Ritratto di Reallyfly
1 ottobre 2019 - 17:04
riguardano un area molto ampia a ridosso della stazione ferroviaria e l'anello più grande della città, nessuno escluso, come in ogni città
Ritratto di str
1 ottobre 2019 - 13:35
Mi sembra aver capito che il blocco c'è per chi usa l'auto per lavoro o deve andare in ospedale, non c'è se si va in discoteca e, in molte regioni, se si va di domenica allo stadio. Sempre emarginato, in Italia, chi lavora.
Ritratto di Andre_a
1 ottobre 2019 - 16:44
credo sia una legge pensata per farci fare il tragitto quotidiano casa-lavoro con mezzi ecologici, ma permetterci di usare la nostra auto preferita ogni tanto.
Ritratto di GinoMo
1 ottobre 2019 - 22:31
questi blocchi servono per spingere i lavoratori che non necessitano dell'auto, a prendere mezzi pubblici
Ritratto di federico p
1 ottobre 2019 - 23:59
2
Non pensate che è dovuto che in quel orario c'è più traffico
Ritratto di Spock66
1 ottobre 2019 - 13:52
Ovviamente la sinistra super radical chic (Appendino e Sala) sempre a fare i primi della classe quando c'è da rompere le palle alla gente normale..
Ritratto di otttoz
1 ottobre 2019 - 14:04
diesel...
Ritratto di Magnificus
1 ottobre 2019 - 15:21
E le macchine d'epoca?
Ritratto di Andre_a
1 ottobre 2019 - 16:32
le macchine storiche possono circolare in zone dove altrimenti sarebbe loro vietato solo per la partecipazione a manifestazioni o per il tragitto verso l’officina o il centro autorizzato dove farlo revisionare.
Ritratto di Spock66
1 ottobre 2019 - 17:02
Vero. A Torino fino a ieri potevi circolare sabato e domenica con le auto di interesse storico, adesso non potrai più. Quindi se hai comprato un'auto anni '70 (ad es io avevo interesse per una BMW 320i E21) che prima ti andava benissimo di usare nel week-end, adesso sei fregato e puoi solo andare ad abitare (molto) fuori cintura..in campagna (sotto 20000 abitanti) per fortuna sei ok..
Ritratto di Spock66
1 ottobre 2019 - 17:04
*errata corrige, per la precisione e i pignoli: 320 M60 E21 (senza la "i", è un 6L carburatori)
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2019 - 09:39
Giusto per chiarire, lo reputo assurdo anch'io: le auto storiche non devono stare chiuse in garage a prendere polvere, devono essere usate e suscitare emozioni a chi le guida e a chi le vede. Mi puó stare bene il blocco nei centri storici e nelle ore di punta, ma poi basta! E credo neanche se sia necessaria una legge, in quanti andrebero a imbottigliarsi in centro con la suddetta Bmw?
Ritratto di ge59
1 ottobre 2019 - 16:15
Come faranno a controllRe chi ha un isee entro i 14000 euro ?
Ritratto di otttoz
1 ottobre 2019 - 18:36
ecco spiegata la ripresa del mercato dell'auto:+13,4% di veicoli euro6d...
Ritratto di zero
2 ottobre 2019 - 00:52
Ci sarà da ridere (e da piangere) quando - tra qualche mese - ci si accorgerà per l'ennesima volta e per l'ennesimo anno che, da quelle parti, l'aria non è migliorata nonostante l'ennesima battuta di caccia alle streghe contro le auto storiche da 500/1000 km l'anno e contro la "sterminata moltitudine" di Euro1/2 che scorazzano nella pianura padana ad ogni ora del giorno! Al rogo, al rogo! Che vuoi che sia qualche di tonnellata di gas sputata via dalle navi a mollo nella laguna o dalle caldaie a gasolio (a proposito, saranno Euro6d-temp o Euro6d?) che ancora si ostinano a resistere a Milano di fronte ai diesel Euro4 che appestano l'aria con i loro stratosferici consumi di carburante per chilometro? Beh... Meno male che c'è gente illuminata che pensa alla salute pubblica messa in cassaforte grazie ai... blocchi. Tutto è bene quel che finisce bene.
Ritratto di SSS94
4 ottobre 2019 - 00:02
Sono d'accordissimo
Ritratto di Mbutu
2 ottobre 2019 - 09:14
Queste sono il genere di misure strutturali che possono aiutare, non il blocco domenicale. Il problema è sempre il solito: ci si scontra con le esigenze (per carità sacrosante) della popolazione. E quindi se poi la gente si muove prima e dopo l'orario di blocco si finisce col non ottenere nulla. E' doveroso procedere in parallelo con il potenziamento delle infrastrutture.
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2019 - 09:45
Non sono d'accordo con lo sviluppo in parallelo. Nel mio mondo ideale le auto, soprattutto quelle piú inquinanti, sono usate da pochi appassionati perché gli altri preferiscono (non "sono obbligati a") usare mezzi alternativi. Troppo comodo vietare le auto e dire "arrangiati" al classico operaio che abita a 30-50 km dal centro cittá in cui lavora. Se si potenziassero le infrastrutture, secondo me i divieti sarebbero superflui.
Ritratto di Mbutu
2 ottobre 2019 - 10:46
Andrea, nel mio mondo ideale il problema neppure si porrebbe perchè le infrastrutture già ci sarebbero e, come giustamente fai notare tu, tanti si indirizzerebbero verso forme alternative all'auto. Ma il mondo non è ideale. Basta leggere questo sito. Ci sono persone che, alle soglie del 2020, ancora si identificano con la loro auto (potere del marketing), che difficilmente rinuncerebbero al loro mezzo ma che nulla hanno a che fare con l'appassionato da raduno o da pista. Quindi, purtroppo, qualche divieto serve. Giusto per quelli che non ci arrivano in autonomia con la loro testa. Purtroppo, come spesso accade, ci sarà chi verrà penalizzato anche iniquamente (tipo quello che magari vorrebbe cambiare l'auto ma non può).
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2019 - 11:12
Capisco il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo: con la legge attuale il danno é superiore ai benefici. Per me prima si devono prima migliorare le infrastrutture poi (e solo se il problema persiste) possono cominciare i divieti. Io posso fregarmente, sono giovane e gli spostamenti necessari li faccio in bici quindi anche un blocco totale di tutte le auto mi porterebbe al massimo a cambiare hobby, ma da me la fermata del pullman piú vicina é a tre km e se fossi un anziano pensionato, una legge del genere mi metterebbe agli arresti domiciliari (e di anziani pensionati che vivono in case di campagna ce ne sono tanti, temo anche nei comuni da 20.000 abitanti del nord Italia).
Ritratto di Mbutu
2 ottobre 2019 - 12:50
Ripeto, sono d'accordo con te che prima andrebbero fatte le infrastrutture e poi i divieti. Ma se le infrastrutture non ci sono cosa facciamo? Restiamo a guardare? Intanto che non abbiamo reso la rete di mezzi pubblici, ricarica elettrica e cicloviabile perfetta andiamo avanti senza fare nulla?
Ritratto di Andre_a
2 ottobre 2019 - 15:12
Rispondo alle tue domande in ordine: 1. Le facciamo, e subito, non fra 40 anni. 2. Si. 3. Si, anche se, secondo me, non si dovrebbe aspettare la perfezione assoluta. Stiamo parlando dello Stato, non di un pincopallino qualunque, troppo facile mettere divieti e basta. Soprattutto, quando fai divieti di questo tipo é impossibile farli rispettare, le auto non hanno l'adesivo gigantesco con scritto Euro x sul lunotto, la gente che non puó o non vuole usare sistemi alternativi si accorgerá presto che nel 99,99% dei casi la fa franca. E anche che nello 0,01 gli conviene comunque pagare la multa e comprarsi un'altra scassona per 500 euro piuttosto che comprare l'auto nuova.
Ritratto di Mbutu
2 ottobre 2019 - 18:22
Andrea, non stiamo parlando di rifare la segnaletica ad una ciclabile. Stiamo parlando di lavori che impiegano anni per essere portati a termine. Che siamo in ritardo per mille motivi (burocrazia, pigrizia, corruzione, ecc) nessuno lo nega. Così come non ho mai negato che limitarsi a mettere i divieti sia sbagliato (e di fatti io stesso ho sollevato il problema infrastrutturale). Ma altrettanto innegabile è che non si possa risolvere dall'oggi al domani. E qui si arriva ai punti 2 e 3: no, non si può stare fermi a guardare nel frattempo. Perchè il costo in salute ed ambiente sta diventando troppo salato. Perchè è bene ricordare che è di questo che stiamo parlando (e guarda che sto completamente tralasciando l'aspetto etico, parlo di quello economico). E quindi servono anche delle azioni che disincentivino ed indirizzino. Sul discorso controlli, di nuovo, non confondiamo i piani fra ciò che andrebbe fatto e ciò che viene fatto. Se per diverse ragioni i controlli non sono puntuali non significa che allora debba valere il "liberi tutti".
Ritratto di Andre_a
3 ottobre 2019 - 09:52
@Mbutu: se lo Stato si impegnasse fin da subito ad un miglioramento delle infrastrutture serio, la situazione migliorerebbe ad un ritmo tale che i divieti non sarebbero necessari. Lo fanno cittá e stati con un pil di molto inferiore al nostro, quindi é difficile ma non certo impossibile. Il "ció che viene fatto" non puoi non considerarlo: se imponi una legge troppo dura, complicata e non sei in grado di farla rispettare, il risultato é uguale al non fare niente, soprattutto se la gente ha l'impressione che anche lo Stato non stia facendo niente. Ti ricordo che in Italia il 20% delle auto é euro 2 o inferiore, obbligare tutti a comprare l'auto nuova mi sembra un'impresa piú titanica (oltre che ingiusta, autoritaria, illiberale ecc.) rispetto all'adeguamento delle infrastrutture. Penso infine che una cittá in cui la maggior parte delle persone si sposta con la bici, a piedi o con mezzi pubblici ecologici sia piú pulita rispetto ad una in cui tutti girano con il suv diesel euro 6.
Ritratto di Mbutu
3 ottobre 2019 - 14:18
Scusa andrea ma stai continuando a "contestarmi" cose che non dico "ribattendo" con cose che anzi condivido. Semplicemente, visto che non è stato fatto in passato, dico che oggi alle sanzioni che scoraggino una certa "faciloneria" è DOVEROSO affiancare delle migliorie alle infrastrutture che minimizzino i disagi.
Ritratto di Spock66
2 ottobre 2019 - 11:42
No, non è per nulla così, non c'è nulla di buono in una imposizione dittatoriale che se ne frega dei problemi che causa ai cittadini, ma anzi gli scarica addosso l'onere di trovare una soluzione! Prima, e dico prima, mi metti nelle condizioni di poter non usare l'auto, mettendo a disposizione una rete capillare, efficiente, pulita, economica di trasporto pubblico, e poi, e soltanto poi, al limite puoi iniziare a mettere dei divieti. Adesso a Torino e in tante altre città se devi andare da Nord a Sud coi mezzi ci impieghi mezza giornata, ma ci rendiamo conto? E chi non può spendere 15-20000 euro per un'auto nuova? E chi è appassionato di auto storiche e non può uscire dal garage neppure la domenica? ma scherziamo..regime dittatoriale e liberticida delle sinistre fucsia, radical chic ed ecologiche col portafoglio degli altri..
Ritratto di Asburgico
2 ottobre 2019 - 12:07
Concordo su tutto
Ritratto di thechemist
2 ottobre 2019 - 15:56
nell'articolo si dice <<LE EURO 0 FERME TUTTO L’ANNO - Le misure in vigore dal 1 ottobre al 31 marzo si aggiungono a quelle previste tutto l’anno, che colpiscono però auto e veicoli da lavoro più inquinanti: le auto con motore benzina o diesel Euro 0 non possono circolare tutto l’anno dalle 00.01 alle 24.00>> . in realtà per la regione lombardia, fonte diretta il loro sito internet, facile da trovare e da leggere/stampare, vale la delibera di giunta regionale del luglio 2019, secondo cui come misura strutturale permanente, le limitazioni si applicano da lunedi a venerdi dalle 7.30 alle 19.30 dal 1° gennaio al 31 dicembre per: ..........autoveicoli non omologati secondo........= autoveicoli a benzina o gasolio di classe Euro-0 quindi non sono fermi per tutte le 24 ore.
Ritratto di Simonexc
2 ottobre 2019 - 17:30
A Milano agiscono con telecamere ai varchi della città, e ok dovrebbe aver senso, ma in questi giorni vedo diverse auto diesel vecchie in giro per Milano, e mi sono fatto la domanda: non è che se giri dentro la città non passando dai varchi sei comunque esentato? E mi sa che è così. Indi per cui vale più per chi entra ed esce (e questo ultimo magari lo fa per lavorare no?) ma non per i vecchi decrepiti con auto da dinosauri che intasano le strade per andare dal medico di base o al supermercato