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BMW M340d: diesel al potere

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 19 marzo 2020

La nuova M340d dispone di un 6 cilindri diesel da 340 CV: va forte e con l’ibrido leggero risparmia carburante.

BMW M340d: diesel al potere

CHE COPPIA - La BMW continua a credere al motore diesel. Ne è una dimostrazione la nuova versione della BMW Serie 3 messa a punto con l’aiuto della divisione M della casa tedesca. Dopo la M340i, con il benzina 3.0 da 374 CV, arriva la M340d xDrive, dotata del motore turbodiesel 6 cilindri 3.0 da 340 CV e ben 700 Nm di coppia, disponibili a partire da 1.750 giri per riprese vigorose anche da bassa velocità. Non è da meno lo sprint, perché bastano 4,6 secondi per lo ‘0-100’ (4,8 secondi M340d xDrive Touring). 

IBRIDA LEGGERA - La BMW M340d xDrive abbina al 3.0 diesel il sistema ibrido leggero a 48 volt, collegato al motore a scoppio con una cinghia. Questo piccolo motore elettrico sostiene il 6 cilindri nelle accelerate più decise, quando mette a disposizione fino a 11 CV; inoltre, consente all’auto di spegnere il motore a scoppio nei rallentamenti, quando l’auto scende sotto i 15 km/h. Nelle frenate agisce come generatore e va a ricaricare la specifica batteria a 48 v che lo alimenta. Ne risulta un calo dei consumi, che infatti sono buoni per un’auto così potente e con la trazione integrale: la BMW dichiara una percorrenza media di 17,5 km/l.

TRAZIONE INTELLIGENTE - Il cambio della BMW M340d xDrive è automatico a 8 marce, ma è stata modificata la rapportatura per adattarla alle caratteristiche del motore; è dotato anche della funzione Launch Control, per partenze fulminee senza fare slittare le ruote. Non mancano il differenziale posteriore di tipo sportivo, le sospensioni ribassate (optional quelle a controllo elettronico), i freni maggiorati e le ruote di 18” (optional di 19”), oltre alla trazione integrale intelligente: attraverso una frizione multidisco varia la ripartizione della coppia fra i due assi delle ruote, in funzione dell’aderenza al fondo stradale.

SI FA NOTARE - La BMW M340d xDrive si riconosce visivamente per gli specifici fascioni, le bandelle laterali maggiorate, lo spoilerino posteriore e i due scarichi di forma poligonale. All’interno fanno bella mostra i sedili sportivi, il volante griffato M (con integrate le palette del cambio) e la pedaliera in alluminio. L’arrivo sul mercato della BMW M340d è atteso ad aprile 2020.

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Ritratto di otttoz
19 marzo 2020 - 12:15
questo diesel è così pulito che lo scarico è dentro l'abilitacolo per tonificare i polmoni...
Ritratto di torque
19 marzo 2020 - 15:42
Che auto a zero emissioni guida lei, per curiosità? Come la ricarica?
Ritratto di Andrea Di Romolo
20 marzo 2020 - 08:29
Caspita, tecnologia avanzatissima, avanzi di magazzino. Hanno talmente gli scaffali pieni di motori diesel anni 90 che questa è veramente un'occasione! Sai che stupore vedere qualcuno alla guida di questa bellissima diesel! Almeno le mascherine oltre che al COVID servono anche per dei bei motori tedeschi diesel a basse emissioni!
Ritratto di Angi0203
21 marzo 2020 - 18:03
per quel che riguarda il particolato è senza dubbio cosí, se poi lei a casa cucina con il gas sarebbe senza dubbio meglio per la concentrazione dei NOx, se respirasse questo scarico pittosto che l'aria della sua cucina
Ritratto di Andrea Di Romolo
21 marzo 2020 - 20:43
Non so lei, ma la mia cucina non ha barato (che sembra i giudici abbiano detto truffato) per anni sugli effettivo inquiniamento prodotto. Oltre il danno la beffa con lo slogan "tecnologia tedesca". Comunque la mia cucina non ha mai innalzato le polveri sottili al punto da non poter più utilizzare le auto nei centri abitati. Non so lei ma io mi sono sentito preso in giro e chiisà quanto se la ridono degli italiani che l'hanno bevuta... e quanto se la sono risa quando facevano i test con le centraline truccate. Guardi che contraffare una centralina come sistema aziendale non è una cosa da poco. E con questo ci hanno invaso di diesel, se va in USA solo i camion usano i diesel. Forse ha qualche interesse sulle auto o vende cucine ecologiche.
Ritratto di puccipaolo
19 marzo 2020 - 12:32
6
Con l'imppianto a 48V disponi di un motorino di avviamento più potente che riduce se non elimina il fastidioso borbottio dello start e stop. Dovrebbe stare su ogni diesel ....comunque gran mezzo, ma per noi italioporacci sarà per pochi, e quei pochi penseranno magari ad una serie 5 magari meno performante...ma serie 5
Ritratto di marcoveneto
19 marzo 2020 - 12:37
L'S4 ha fatto scuola dunque... Peccato ci sia solo diesel però...Ora aspettiamoci una C30 CDI (giusto per citare una delle classe C che preferisco)
Ritratto di Giulio Menzo
19 marzo 2020 - 15:54
2
Già,a quanto pare sta trovando adepti.Segno della scarsa inventiva della BMW in questi ultimi anni,che l'ha ridotta a seguire le scelte del Gruppo VW a mio parere
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 16:32
Semmai, è l'esatto opposto: Audi ha seguito Bmw.
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 16:32
L'allestimento M esiste dai tempi della 335 d - di cui questa è l'erede -, quando la S4 a gasolio nemmeno esisteva. Tale allestimento è disponibile sia per la 340d che per la 340i.
Ritratto di Pavogear
20 marzo 2020 - 19:32
Credo che prima fosse Msport nella vecchia 335d, e non M come in questo caso. Detto questo, le sportive a gasolio non hanno ragione di esistere
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 19:44
Si tratta comunque dell'allestimento sportivo di un modello a gasolio performante. A proposito di "sportive", invece, erano a gasolio pure quelle che hanno corso, vinto e stravinto nel mondiale endurance, Le Mans inclusa.
Ritratto di Pavogear
20 marzo 2020 - 20:26
Si quello si, ma tra Msport e M c'è comunque differenza nella connotazione sportiva. Ma prima è una vettura normale con kit estetico e assetto, la seconda è appositamente pensata per essere sportiva pur non essendo cattiva come una M3 ad esempio. Per quanto riguarda il diesel nel mondiale Endurance, probabilmente il successo di audi e Peugeot è stato figlio del regolamento tecnico evidentemente vantaggioso per le vetture a gasolio. Infatti negli anni dell'ibrido la Toyota è stata spesso più veloce dell'Audi ed è stata tradita molte volte dell'affidabilità (non sempre della componente endotermica). Inoltre Porsche, la cugina dell'Audi, da quando è tornata l'ha battuta sistematicamente con un ibrido a benzina. Sostanzialmente le vittorie sono quasi sempre figlie di regolamenti tecnici favorevoli ad un certo tipo di motorizzazione in quei tipi di campionato. Inoltre non bisogna dimenticare delle risorse che, negli anni del dominio TDI/HDI, avevano Audi e Peugeot nello sviluppare auto complete e competitive sotto tutti i punti di vista rispetto agli avversari (per esempio Aston Martin doveva utilizzare un motore preso dalla categoria gt1 e rivisto in alcune componenti, e quindi pensato per essere anche un motore stradale e non solo per le competizioni)
Ritratto di tramsi
22 marzo 2020 - 17:39
Regolamento a parte, su cui si può disquisire senza fine, intendo dire che un motore a gasolio può tranquillamente attribuire elevatissime prestazioni a un'automobile.
Ritratto di Pavogear
22 marzo 2020 - 18:56
Su questo sono d'accordo
Ritratto di v8sound
21 marzo 2020 - 09:52
Si, anche grazie ad un regolamento che le agevolava
Ritratto di nik66
19 marzo 2020 - 12:38
bella, mi piace
Ritratto di Andrea Ford
19 marzo 2020 - 12:56
Che bello questo post, mi dà un gran senso di serenità riportandomi indietro ai primi anni 2000, uno dei periodi più belli della mia vita. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di Gordo88
19 marzo 2020 - 13:20
1
Col cavolo che agli inizi del 2000 c' erano dei diesel così potenti efficienti e puliti..
Ritratto di HaldeX
19 marzo 2020 - 20:41
1
All'epoca la M e la d non sarebbero mai state nella stessa sigla
Ritratto di Ivan92
19 marzo 2020 - 13:00
12
La nuova BMW Serie 3 berlina mi piace parecchio e in questa configurazione la trovo ottima (soprattutto per le velocità autostradali sostenute), riesce ad abbinare alla perfezione delle prestazioni eccezionali con dei consumi contenuti (i rilevamenti del 30d già sono ottimi in ogni circostanza), deve essere brutale l'erogazione di un motore diesel che a 1'750 giri dispone già di 700 nm e che offre in alto 340 cv con un allungo da oltre 5'000 giri. Peccato solo che è abbinabile alla sola trazione xDrive, una versione con la sola trazione posteriore sarebbe stata perfetta. Interessante anche l'aggiunta del sistema ibrido leggero che migliora il funzionamento del sistema start&stop precedente ed elimina totalmente ogni vibrazione durante il riavvio del motore. Per ultimo l'ibrido leggero serve appunto per migliorare il confort di marcia e migliorare anche l'efficienza senza compromettere nulla, non è uno strumento utilizzato da BMW per dire "che anche lei ha l'ibrido" (come spesso leggo sotto gli articoli di Audi, Mercedes, BMW, ecc...) La BMW M340d NON è destinata a chi cerca un ibrida ma è destinata ad una clientela che prima aveva un BMW 335d E90 piuttosto che una BMW 335d F30, chi vuole una BMW Serie 3 Ibrida prenderà una BMW 330e che ha una batteria da 12,0 kWh e può percorrere parecchi km nella sola modalità elettrica premendo semplicemente un tasto.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 13:08
Concordo.
Ritratto di Blade Runner
20 marzo 2020 - 10:24
Uno che ha capito. Finalmente!
Ritratto di Alfiere
20 marzo 2020 - 15:59
2
Per andare a velocità sostenute è piu efficiente una normalissima 330d, è evidente che la M340d è uno sfizio, o non ci sarebbe la M.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 13:07
Per fortuna che i motori termici erano al capolinea, diesel soprattutto. Per fortuna che le case non li dovevano più svilupparli e proporli... tutto questo si legge da 2 anni a questa parte! Ah ma questi saranno avanzi di magazzino...
Ritratto di Mark R
19 marzo 2020 - 19:13
Per i diesel: Perchè non fanno le rilevazioni del PM1 o <1? Perchè nei vari dati delle emissioni non viene citato il PN (Particulate Number)? Altro punto... Il ciclo di omologazione WLTP (anche se c'è l'RDE)... Vai a guardarlo, ti pare una simulazione reale di utilizzo? No, siamo ancora distanti anni luce. Rilevano durante l'omologazione la rigenerazione del FAP e filtro SCR? Non penso proprio, l'auto è nuova. Ma supponiamo che il FAP rigeneri in quel momento... La strumentazione adottata riesce a rilevare gravimetricamente particelle ultrafini? Semplicemente c'è ancora chi ci deve guadagnare... Il FAP, SCR, doppia EGR o l'sDPF, GPF etc produrli si inquina (ma questo nel bilancio ovviamente non viene preso in considerazione); creano anche un indotto per i meccanici, additivi, ricambi etc. Personalmente accetto solo l'EGR sui benzina e forse il filtro SCR (sempre sperando di avere l'AdBlue di qualità e che l'iniettore non si intasi). Mentre per i benzina il discorso è diverso... Solo quelli ad iniezione diretta producono più NOx, infatti la maggior parte adottano il GPF; mentre quelli ad iniezione diretta no. In più sono più puliti e quindi l'EGR non si blocca e neanche l'EGR cooler si intasa, la geometria variabile idem, collettori di aspirazioni e valvole rimangono puliti, gli iniettori rimangono puliti più a lungo. L'ideale è avere il doppio sistema di alimentazione come ha fatto toyota. PS: nelle limitazioni degli inquinanti ci sono molte lacune e aree grigie simil regolamento F1. E per concludere... Queste auto le possono commercializzare anche se sono oltre il limite imposto di CO2 prodotta perchè si fa la media sull'intero gruppo... Quindi compresa mini (motori piccoli) e rolls-royce; le elettriche odierne (vedi i3 o le plug-in che hanno un ciclo di omologazione tutt'altro che reale) servono principalmente per abbassare la media.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 19:53
@ Mark R. Posto che da più di un anno sono passato all'ibrido Toyota dopo 2 diesel, sono d'accordo con quanto affermi, volevo solo far notare come il mondo reale sia lontano dai voli pindarici di molti commentatori spicchiosi e presuntuosi. Tutto qui.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 19:55
E comunque sia, la media sulle emissioni è calcolata sull'immatricolato, non sulla gamma. Quindi hai voglia ad abbassarla con i numeri di vendita di i3 o mini EV.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 20:03
Ah, riguardo il ciclo di omologazione delle plug in, ma scusa, perché non dovrebbe essere veritiero? Qualcuno le comprerà e girerà con le batterie scariche, d'accordo, ma tutti quelli che percorrono 40 50 km al giorno (la stragrande maggioranza) possono tranquillamente girare sempre in EV o quasi, a patto di avere un box per la ricarica serale. Facciamo una media ponderata, poi vediamo. E tutto senza doversi portare appresso 40 o più kWh di capacità supplementare delle batterie, già inquinanti alla produzione...
Ritratto di Mark R
19 marzo 2020 - 21:30
Perchè viene effettuato a batterie completamente cariche e poi il ciclo viene terminato con le batterie scariche e motore endotermico. Se uno ha la possibilità di ricaricare l'auto a casa (impianto fotovoltaico generoso con accumulo, o powerwall, o almeno i 6kW di potenza impegnata sperando di aver già la derivazione di sezione adeguata o direttamente la dorsale) ok, ma per la stragrande maggioranza non c'è almeno per il momento... Se uno fa una media ponderata vedrà che la bilancia penderà dal lato "non ho la possibilità di ricaricare l'auto a dovere".. Almeno qua in Italia; nei paesi scandinavi è totalmente diverso. Vero per produrre le batterie si inquina, come anche riciclarle (ma siamo già a buon punto nel riciclare la black mass) ma d'altro canto si inquina meno a trasportare l'energia elettrica attraverso gli elettrodotti... Ovviamente poi dipende da come viene prodotta l'energia elettrica. Ma se guardiamo per i combustibili fossili... Si inquina ad estrarlo, raffinarlo, trasportarlo (fino all'ultimo miglio) e nel bruciarlo (oltre a richiedere un motore più complesso, ricambi etc). Insomma il test di omologazione è alquanto forviante per le plug-in... Non sto dicendo che le plug-in non hanno senso, anzi.. Ritengo che per il momento e il futuro imminente sia la soluzione migliore qua in Italia perchè permette l'EV nel tragitto casa-lavoro (entro i 50-60km, A/R, per il momento) mentre negli altri casi si ha comunque il motore endotermico a benzina (facendo particolare riferimento al sistema Toyota)... Tutto ciò se sui tetti di ogni edificio si mettono i pannelli fotovoltaici meglio se accompagnato con un accumulo, sennò si sfrutta l'energia in più per immagazzinare l'energia nei bacini artificiali. Ho solo fatto un appunto sul ciclo di omologazione delle plug-in; per essere veritiero dovrebbe anche comprendere il test a batteria scarica e circa a metà carica... Uno può fare una media matematica, forse così si avvicina alla realtà ma comunque è forviante.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 21:51
L'accumulo non serve praticamente a niente, ti fa' si risparmiare sulla bolletta ma fatti i conti e vedrai che spesso il gioco non vale la candela, rispetto ad in impianto connesso in rete in regime di scambio sul posto. Nemneno dal punto di vista energetico perché immagazzinare per poi cedere in in secondo momento genera perdite, seppur limitate. Ci sono accumuli e accumuli, quelli lato alternata ritrasformano l'energia in continua, la immagazzinano per poi ritrasformala in alternata quando serve... ma l'aspetto più interessante è che di sera e di notte, quando buona parte delle plug in saranno in ricarica, c'è un esubero di potenza in rete. Questo per dire che il beneficio di un fotovoltaico che immette l'energia non autoconsumata in rete è, a parità di altri fattori, da preferire ad uno con accumulo. Tornando alle plug in, 60 km si percorrono con 11 kWh di capacità, che com una wallbox da 2,2 kW si ricarica in circa 6 ore.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 22:09
E comunque, tutti i limiti relativi alla carica di una plug in sono i medesimi, solo meno impattanti, che caratterizzano le elettriche.
Ritratto di Mark R
19 marzo 2020 - 22:24
Guardando esempio gli accumuli al LiFePO4 o LiFeYPO4 (domestici da assemblare)... penso che Il gioco vale la candela; dichiarate (le migliori celle) 5000 cicli all'80% (o almeno 7000 cicli al 70%) con corrente di carica/scarica pari a 0,5C prima di arrivare ad una capacità reale dell'80%. Se uno ha un accumulo a 48V da 400Ah (19,2kWh totali, ma usabili circa 15,4kWh), almeno durerà 5000 cicli... Anzi di più perchè la corrente di scarica sarà forse 0,1-0,2C (esempio 2.2kW a 48V sono 46A, 50A con le perdite... Ben al di sotto dei 200A che sarebbero 0,5C per un pacco da 400Ah). In più l'efficienza complessiva del ciclo carica/scarica è oltre il 96-97% e se la corrente è più bassa di 1C l'efficienza aumenta. Assumendo 1 ciclo al giorno... 5000 cicli significano quasi 14 anni; ma date le varie circostanze arrivano anche oltre i 15 anni. Infine io penso che il risparmio c'è; il pacco batteria da 400Ah a 48V costa sui 7-8.000 euro, ma durano almeno 3 lustri.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 23:37
Ammesso che durino 15 anni, comunque il gioco non vale la candela. Impianto da 6 kWp produzione annua sui 7200 kWh (Nord est Italia). Impianto in scambio hai un 30 35% di autoconsumo, facciamo il 30% quindi circa 2200 kWh che non paghi im bolletta, i rimanenti 5000 vanno in rete e con lo scambio sul posto ottieni circa 650 euro / anno. Con l'accumulo risparmi, nella migliore delle ipotesi peraltro ben difficile nella realtà e tralasciando le perdite supplementari, ulteriori 5000 kWh da pagare, quindi risparmi 1000 euro e non prendi niente dalla scambio sul posto. Quindi 1000 - 650 sono 350 euro all'anno in meno per l'accumulo, solo che per ammortizzare 9000 euro in più spesi per le batterie ( comprendenti la messa in opera e l'iva) ci vogliono 25 e più anni...
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 23:39
Chi vende batterie si dimentica spesso di mettere tra i vari fattori lo scambio sul posto
Ritratto di Andre_a
20 marzo 2020 - 01:23
D’accordo con v8sound: l’accumulo è interessante a livello filosofico, autonomia totale, ma economicamente non conviene.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 07:59
Beh guarda, anche l'autonomia totale è piuttosto utopistica nella realtà. Piuttosto è un limite che hanno molte persone, di non riuscire ad entrare nell'ordine di idee che la rete nazionale può essere lei stessa un accumulo virtuale, con dei limiti, certamente. A complicare le cose ci pensa poi il sistema di erogazione del contributo, anche se non mi sembra tanto difficile da capire.
Ritratto di Mark R
20 marzo 2020 - 12:55
@v8sound: Quando feci 2 anni fa il confronto c'era un un vantaggio per il sistema ad accumulo. Il GSE da me pagava e paga tutt'ora circa 5,5cent/kWh, mentre in media si paga circa 21cent/kWh anche 23 se si hanno i 6kW poi dipende dal consumo annuo e la ripartizione (esempio la mia è del 25% medio, alcune volte anche 21-22% perchè a casa non c'è nessuno di giorno). Se uno ha l'auto plug-in di certo non può essere a casa (dato che solitamente si è al lavoro) durante le ore di luce, quindi la ricarica alla sera/notte dove il FV non produce e tu paghi circa 21-23cent/kWh. Dunque se non si ha l'accumulo non c'è questo gran risparmio (a maggior ragione con consumi alti e con l'auto plug-in che in media ha un pacco batteria da 10-11kWh, quindi ogni giorno di notte si prelevano quei kWh)... Poi devi tenere i 6kW impegnati mentre con l'accumulo puoi abbassarli a 3kW così da ridurre i costi fissi della bolletta, in più si va nella fascia più bassa di consumo ovvero quella <1800kWh/anno. Oltretutto ricaricando la plug-in di notte la % di autoconsumo si abbassa... Altro svantaggio del solo impianto FV senza accumulo. Vero un impianto da 6kWp produce 7200-7500kWh/anno e quindi si può pensare a circa 1100-1500kWh di autoconsumo quelli in fascia F1 (pensando ad un consumo annuo attorno ai 7200kWh, quindi esempio non avere pompe di calore ma l'auto plug-in), dunque circa 6000kWh scambiati; ma poi di notte si ricarica l'auto e ci sono le altre utenze domestiche.. dove però si paga circa 21-23cent/kWh. La bolletta c'è sempre a maggior ragione quando il consumo diurno è del 15-20%. Invece con l'accumulo l'autoconsumo teoricamente può arrivare al 100% ma è irreale... Più reale un valore dell'85% che può arrivare anche al 90%, dipende dalle abitudini e condizioni atmosferiche. Vero che ci sono le perdite di conversione, effetto joule, rendimento della batteria (che è prossimo al 98% delle LiFeYPO4 e supercondensatori), ma comunque non è così importante.. a maggior ragione se si cerca un inverter, un convertitore DC-DC ad alta efficienza e si mettono cavi di sezione opportuna (dimensionamento di massima circa 2-3A/mm^2 per contenere la caduta di tensione). ... il risparmio c'è già con le LiFeYPO4 c'è seppur leggermente inferiore; il risparmio c'è specie per quelle a supercondensatori perchè possono essere scaricate al 100% e permettere una durata in cicli altissima senza mai dover cambiarle in 30 anni (anche facendo 2 cicli completi al giorno). Ci sono molte variabili, in primis la propria routine e vita quotidiana e poi tutte le altre sui costi fissi e variabili, dov'è il domicilio e relativo orientamento, etc... Ogni caso è a sè e va valutato a parte. Nel mio caso specifico, se possedessi una plug-in, senza accumulo l'impianto FV non avrebbe senso.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 13:31
@ Mark R. Perdonami, progetto impianti fotovoltaici da 12 anni, penso di parlare con cognizione di causa. Intanto il costo al kWh, ho preso 20 cent e non 23 perché in realtà i 23 cent comprendono anche i costi relativi alla quota potenza, e quelli li paghi comunque. Poi la differenza di prezzo tra F1 ed F23 è irrisoria. Ma il parametro completamente sbagliato che citi sono i 5,5 cent al kWh dello scambio. O meglio, forse confondi la quota esubero con lo scambio sul posto. Oppure potrebbe essere che, se hai già l'accumulo, scambi talmente poco che le spese fisse del Gestore alla fine ti portano a quel risultato matematico. Ma questo non vale assolutamente per gli impianti senza accumulo in scambio sul posto, dove a conti fatti arrivi ai 0,14 euro per ogni kWh immesso in rete. Se poi l'impianto è sovradimensionato, la quota in eccedenza viene pagata (vado a memoria) intorno ai 6 cent al kWh. Comunque, posto che a me non cambia nulla, se non mi credi trovi anche online dei calcolatori di quanto rende lo scambio sul posto. Mi permetto di dirti che o sei stato consigliato male, ma molto male oppure se hai agito in proprio non hai preso i corretti parametri. Non temo smentita, fa' parte della mia professione. È chiaro che poi esistino delle eccezioni, che appunto, confermano la regola. Ho già smentito venditori e rappresentanti, tranquillo.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 13:42
Comunque sia, presso qualche mio cliente che ha voluto comunque l'accumulo, ho monitorato quanto riescono ad autoconsumare. Su impianti da 5 - 6 kWp e accumulo utilizzabile sugli 8 - 10 kWh, fabbisogno energetico tutto compreso sui 8000 kWh (tutte singole abitazioni in classe A3+ con pomp@ di calore) si va dal 62 al 75%...
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 13:49
Vedi il problema è sempre lo stesso, quando si parla di auto EV o accumuli. Disinformazione e ragionamenti a comparti stagni.
Ritratto di Mark R
20 marzo 2020 - 14:11
Vero, disinformazione... Bisogna essere informati sulle nuove tecnologie sennò si ragiona con vecchie tecnologie.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 14:44
Ripeto, non c'entra un fico secco. Ho già messo l'accumulo nella condizione ottimale. Più di così.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 14:51
Ah visto che ci siamo, la bioraria in regime di maggior tutela al max può farti risparmiare 20 euro su 6000 kWh consumati. O ancora 20 euro su 1200. Poi se vai sul mercato libero trovi di tutto, anche tariffe monorarie a condizioni particolari.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 14:02
O i 5,5 che citi sono il PUN ovvero prezzo unico nazionale, che però è solo una delle componenti che determinano il corrispettivo al kWh, che ripeto, tipicamente è sui 14 cent/kWh.
Ritratto di Mark R
20 marzo 2020 - 14:09
Guarda... Io ho vicini che hanno l'impianto FV senza accumulo e quello che gli viene dato è quanto ho scritto, a me cambia poco se hanno un contratto sbagliato o altro. Se uno ha la bioraria la differenza di prezzo tra le fasce è sensibile. Sta di fatto che anche se viene pagato 0.13-0.14 al kWh... Se uno ha una plug-in, per ricaricarla di notte uno spende il 55-65% in più al kWh; e dati gli accumulatori che ho citato c'è convenienza ad averli. Ripeto ogni caso è a sè quindi anche l'autoconsumo etc (io per dire ho preso in considerazione accumuli da almeno 14-15kWh utilizzabili). Non faccio minimamente riferimento a quelle al gel o piombo stazionarie o le Li-Ion che hanno prestazioni insufficienti nel lungo termine. Tu dal canto tuo, tu non hai tenuto conto dei nuovi accumulatori e relative prestazioni.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 14:36
Dai Mark di cosa stiamo parlando? Dei tuoi vicini? Io sono un ingegnere, ragiono con i numeri, quelli veri, non le chiacchiere da comari dei vicini. Se sei convinto di risparmiare, tientela pure la tua convinzione, ma ti invito ancora una volta a farti un giro tra i vari calcolatori on line prima di scrivere inesattezze. Ma ci sono anche articoli di siti specialistici a confermare i miei numeri. Ti faccio notare che dalla mia valutazione, non ha alcun senso valutare la tecnologia in sé, infatti mi sono già messo nell'ipotesi più favorevole l'accumulo: 100% di autoconsumo della prodotta ed ho trascurato le perdite. Calcolo su base annua, oppure ti hanno raccontato che gli accumuli rendono più energia di quanta ne viene prodotta? Impossibile, secondo il principio di Lauvasier. Quello che può cambiare è la durata, tu parli di 30 anni... semplicemente non ci credo ma non posso smentirti, in ogni caso mi interessa poco o niente, visto che utilizzando i parametri corretti andresti ad ammortizzarlo nella migliore delle ipotesi in 25 anni... è un tempo inaccettabile per una tecnologia domestica, tanto più che non ci sono alcuni riscontri oggettivi on merito. Ma se anche fosse vero che durano 30 anni, di cosa parliamo a fine della fiera? Che una volta ammirtizzato lo usi ancora 5 anni x 350 euro all'anno di risparmio effettivo (ai costi energetici attuali) ovvero 1750 euro in tutto, ovvero 57 euro all'anno, che magari te li sei mangiati in interessi del mutuo sulla maggiorazione di 9000 euro per l'accumulo. Ti rinnovo il mio invito ad informarti meglio, non voglio essere arrogante, ma almeno le cose raccontiamole per come sono, senza riportare bizzarre teorie viziate a monte da parametri irreali.
Ritratto di Mark R
20 marzo 2020 - 16:32
Anche io sono un ingegnere meccanico e per motivi di lavoro ho dovuto apprendere anche nozioni di elettronica ed elettrotecnica (oltre a dover lavorare manualmente quindi saper fare connessioni anche dove si hanno tensioni di 120kV la quale è difficile isolarla) e si ragiona con numeri, tecnologie nuove (lavorando in R&D)... e la Legge della conservazione della massa di Lavoisier è alla base di tutto, chi non la conosce è meglio che non diventi ingegnere e che non commenti a priori. Se per te, in un arco di tempo di 30 anni, non cambia nulla se adotti un accumulo al piombo/gel stazionario o a supercondensatori o altra tecnologia ti invito ad aggiornarti in merito. Qua si parla di cicli di carica e scarica, %DOD, corrente di carica/scarica, C ratio e corrispondente capacità effettiva, efficienza in un ciclo completo, capacità reale utilizzabile anche dopo 30 anni... Non puoi confrontare le due tecnologie. In merito a ciò nessuno mi ha detto niente, sono io che esplico il più delle volte. Poi c'è il fattore autoconsumo... Dipende dalle proprie abitudini, produzione impianto e capacità dell'accumulo. Se uno ha un'accumulo sottodimensionato chiaro che la % di autoconsumo non sarà elevata. A parte il fatto della condizione più favorevole, tu non prendi in considerazione quanti cicli farai al giorno... Questo va a cambiare il costo dell'accumulo nell'arco di 30 anni. Supponendo di fare 1 ciclo al giorno per 30 anni... Sono circa 11.000 cicli; quelle al piombo stazionarie al 50% DOD fanno circa 2000-2500 cicli, quindi almeno 5 volte vanno cambiate... Costo di almeno 5500 euro (prezzo online) per avere circa 14kWh utilizzabili; costo totale circa 28.000 euro (senza montaggio/smontaggio etc). Mentre con quelle a supercondensatori non le cambi mai e quindi la cifra si abbassa attorno ai 17.000 euro; c'è una certa differenza, quindi il tempo di ammortamento si riduce drasticamente senza contare l'efficienza superiore della batteria, minor potenza impegnata, fascia più bassa, etc. Poi per le perdite tutto dipende dalle componenti adottate... A partire dalla batteria, inverter, cavi, come vengono fatte le connessioni, etc. Poi a maggior ragione si ha maggior risparmio se uno può avere lo scambio sul posto pur avendo l'accumulo. Ti rinnovo anch'io invito ad aggiornarti sulle batterie (esempio le LiFePO4, LiFeYPO4, LiFeMnPO4, LTO, supercondensatori, NMC) e a valutare meglio le tecnologie degli accumulatori soprattutto a lungo termine.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 17:16
Mark R, relativamente alle tecnologie, mi pare di essere stato chiaro nel commento precedente, prova a rileggere. Ho detto che non cambia niente in termini energetici se nella comparazione ipotizzo, a monte, un autoconsumo pari al 100% con le batterie... più di così non è possibile; ho poi aggiunto che invece cambia in merito alla durata del gruppo stesso, solo che 30 anni mi sembrano tantini. E' inutile che tiri in ballo cicli di carica e quanti al giorno, facciamo che hai ragione tu e che siano effettivamente 30 anni di servizio. Rapporta il tuo ragionamento con i parametri corretti relativi all'autoconsumo in scambio sul posto e vedrai che non hai particolari vantaggi, l'errore a monte che fai è non considerare i famosi 0,14 euro / kWh immesso in rete (circa, dipendendo da vari fattori). Ripeto, per un'utenza domestica è inaccettabile investire 9.000 euro in più per ammortizzarli in 25 anni, sempre chè tutto funzioni a dovere, il chè non è per nulla garantito. Tra l'altro, in un arco di tempo così lungo, potrebbe essere che tra 10 anni un gruppo di accumulo da 15 kWh effettivi costi (per esempio) 4000 euro ivato e messo in opera, garantito 20 anni, allora il discorso cambierebbe. Ma allo stato dell'arte non è affatto così.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 17:30
Ah poi scrivi "mentre con quelle a supercondensatori non le cambi mai e quindi la cifra si abbassa attorno ai 17.000 euro; c'è una certa differenza, quindi il tempo di ammortamento..." Il tempo di ammortamento di 17.000 euro (prima si ragionava sui 9.000 euro) facciamo pure che non autoconsumo niente con l'impianto in scambio, quindi và tutto in rete e otterrò su 7200 kWh x 0,14 circa 1.000 euro anno e mi pago la bolletta per intero. Con le tue superbatterie a fronte di 7200 kWh prodotti nella migliore delle ipotesi (sempre tralasciando le perdite) e anche considerando 0,23 eURO AL kWH, risparmieresti 1656 euro. Diffenza di 656 euro annui a favore dell'accumulo, ammortizzabili però in 26 anni... Ho fatto volutamente un esempio tirato al limite a vantaggio dell'accumulo, ma vedi che comunque giri la frittata, poco cambia.
Ritratto di Mark R
20 marzo 2020 - 20:50
Allora non hai capito il mio punto di vista... Io parlo a lungo termine dove la tecnologia entra a far parte della valutazione. Il fattore autoconsumo è un altro discorso (già affrontato). 30 anni per quelle a supercondensatori sono fattibili... sono dichiarate 45 anni; presumo che sai com'è fatto e che caratteristiche ha un condensatore e quindi un supercondensatore... Bene da lì si può capire la durata dell'accumulatore. Io ho detto "anche se fosse 0,13-0,14 euro al kWh..." lo stesso non arrivo alla convenienza perchè poi uso le utenze di sera/notte (a maggior ragione con l'auto plug-in) dove pago 0,23 euro al kWh e l'autoconsumo si assesterà sul 15%. Prima si parlava di 15 anni e bastava una sola LiFeYPO4... Mentre in 30 ne servirebbero 2, quindi conviene quella a supercondensatori. Se uno dovesse ragionare "fra X anni il costo di tale bene si riduce" allora non si dovrebbero neanche installare pompe di calore, pannelli FV... O no? Anche quanto ti paga al kWh il GSE... è garantito per 30 anni? Non penso. Nulla è garantito che funzioni... Esempio l'inverter, i pannelli stessi. Il risparmio per poco che sia (anche 100 euro) c'è, poi dipende sempre dalla situazione specifica. E aggiungo... Il tutto senza contare la detrazione del 50%.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 23:24
A "lungo termine" nel merito sono 30 anni, sempre che non ci siano intoppi. Spendere 17000 euro per rientrare della spesa dopo 30 anni è follia in ambito residenziale. La detrazione non è applicabile alle nuove costruzioni, comunque, ove applicabile, quei soldi li puoi spendere in modo più vantaggioso rispetto all'accumulo.
Ritratto di Mark R
21 marzo 2020 - 18:50
Io da quello che sapevo c'è la detrazione del 50% per il sistema FV e anche l'accumulo (legge di bilancio 2020) oltre all'iva agevolata al 10%. Dopo 10 anni rientrano 8500 euro... La spesa per il solo accumulo è quindi la metà; 8500 euro in 30 anni non sono nulla (almeno per me) e alla fine il risparmio c'è... A maggior ragione se le condizioni (vedi ad esempio i prezzi al kWh) cambiano. Chiaro che man mano si va avanti i prezzi dei componenti dell'impianto, esempio dei pannelli e batterie, si abbassano perchè non c'è più da rientrare del costo dovuto all'R&D (a parità di tecnologia).
Ritratto di v8sound
21 marzo 2020 - 20:31
La detrazione fiscale del 50% è riconosciuta per le opere di ristrutturazione edilizia, tra cui rientra il fotovoltaico, ma non riguarda i fabbricati di nuova edificazione. Comunque, nel caso sia applicabile allora si l'accumulo potrebbe risultare interessante, però come scrivevo prima puoi investirla meglio quella cifra. Con 8500 euro posso pensare di ampliare il mio impianto dai 6 ai 10 kWp e adeguare la dorsale alla trifase. Avanzo ancora 8500 euro e gli altri 8500 incidono la metà grazie alla detrazione. Già a monte risparmo 12750 euro. I 5 kWp supplementari mi rendono 6000 kWh anno che nella peggiore delle ipotesi (tutti in quota esubero) mi rendono altri 360 euro anno. Tornando all'esempio iniziale, tra accumulo e no sui 5000 kWh immessi in rete o autoconsumati c'è un delta di 20-14 cent al kW, quindi 0,06 x 5000 = 300 euro /anno. Già questo pareggia i conti con l'accumulo, solo che in questo caso ho risparmiato 12750 euro / anno. Ancora una volta il gruppo di accumulo ne esce sconfitto.
Ritratto di v8sound
21 marzo 2020 - 20:32
* da 6 a 11 kWp
Ritratto di v8sound
21 marzo 2020 - 20:34
12750 euro e basta, non all'anno!
Ritratto di Mark R
21 marzo 2020 - 21:21
Dipende da caso a caso.. Se uno non ha un tetto sufficientemente ampio non ampia nulla; esempio sul mio oltre i 6-7kWp non ci stanno (tetto a 4 falde). Il prezzo al kwh non è 20 ma 23cent e quanto restituisce il GSE varia... Poi a lungo termine non hai nessuna certezza dei prezzi al kwh. Ripeto... Ogni caso è a sé (spazi, orientamento, inclinazione, latitudine, condizioni climatiche, abitudini quotidiane, consumi, che ti di utenze etc)
Ritratto di v8sound
21 marzo 2020 - 22:15
Ripeto ancora, il prezzo di 23 cent al kWh comprende anche la quota potenza, a prescindere dai consumi, quindi se assorbi om un anno 1000 kWh in più paghi 200 euro in più e non 230. Sul discorso Gse non so più come spiegartelo... provo ancora: impianto domestico in scambio sul posto, potenza fotovoltaico calibrata ai consumi, tralasciando i casi di piccolissimi impianti, ti permette di ottenere 14 cent al kWh immesso in rete. Proprio perché non ci sono certezze dei costi eviterei di fare investimenti con rientri così lunghi, cambiare spendendo dopo, adeguandosi alla situazione, si fa sempre ora. Con i parametri attuali questi sono i risultati. Ogni caso và preso e ci si ragiona, questo è ovvio, ma io infatti ho preso ad esempio una situazione del tutto ordinaria. Chiaro anche bisogna avere un tetto sufficientemente ampio per ospitare i pannelli. Ma tralasciando limiti dimensionali, la sostanza non cambia, l'accumulo perde ancora, salvo casi particolari, quelli che confermano la regola.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:45
I moduli a ultracapacitor sono garantiti di norma 10 anni (o 1M di cicli) 30 anni non ho mai visto niente.Manco i pannelli durano 30 anni. Manco i tetti che reggono i pannelli...
Ritratto di v8sound
26 marzo 2020 - 15:55
Sui moduli fotovoltaici bisogna dire che tipicamente sono garantiti a livello di produzione all'80% del valore nominale al 25simo anno, talvolta con decadimento dello 0,7% all'anno e 12 anni il componente in sè. Ma qualche azienda garantisce 25 anni anche il prodotto.
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 16:25
@andrea999: la garanzia mediamente è di 10 anni, il prospetto di vita supera i 30 anni; dato credibile data la natura dei condensatori. Io sapevo di pannelli tipo i Sunpower o LG o Panasonic i quali vengono garantiti 25 anni e dopo tale lasso di tempo la produzione è dell'80% minimo (forse Sunpower dichiara qualcosa di più con le ultime celle Maxeon 3 adottate sui pannelli da 390-400W... Guardando dalla brochure, poi non so se sia vero, anche oltre il 90%). I tetti che reggono per 30 anni ci sono, a patto che non ci siano particolari eventi atmosferici o eventi tellurici.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:31
Mark mi puoi dare i riferimenti delle celle LiFePO4 che garantiscono 5000/7000 cicli di carica/scarica con una capacità dell'80% a 0,5C ? A me non risulta che esistano e che siamo lontani circa 1 ordine di grandezza.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:34
Che io sappia solo le LTO possono garantire simili prestazioni ma con densità di energia specifiche molto minori delle LiFePO4...
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 16:11
Celle Winston LiFeYPO4 non semplici LiFePO4; nel catodo c'è anche lo Ittrio (Y) il quale permette una maggior longevità ed è chimicamente più stabile, mentre il solo Fe non è stabile quanto lo ittrio e forma ossidi. Le ultime celle Winston oltre allo Ittrio adottano, sempre nel catodo, un composto al fluoro... Questo ulteriore drogaggio dell'anodo permette una scarica più profonda pur mantenendo invariati i cicli di vita; in più dovrebbero avere una densità energetica leggermente più elevata e permettere un range di utilizzo maggiore (tensione di carica più elevata e quella di scarica più bassa). Tornando un attimo alle sole LiFePO4... Solitamente permettono di fare almeno 2000 cicli all'80% a 0,5C poi molto dipende dalla qualità e quali aspetti sono più importanti; per esempio io ho chiesto diversi preventivi per delle celle LiFePO4/LiFeYPO4/LiFeMnPO4 e ognuno per le proprie celle definisce un n° di cicli diverso a condizioni diverse.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 16:50
LiFePO4 fanno 1000 cicli massimo a 0,5C provati al a lavoro + volte,da noi c'è pure chi ha fatto delle sperimentazioni in merito con celle LG, SONY, Samsung e Panasonic. A 1000 cicli stavano tutte sotto l'80% anche a 0,1C. A 5C non sono arrivate neanche a 500 cicli mantenendo il 70%. Parlo di celle 18650 e 21700 mantenute a 25°C.
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 16:52
Io non parlo di celle 18650 o 21700... Ma quelle prismatiche che sono tutt'altra cosa oltre ad essere LiFeYPO4.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 18:46
Mark prima parlavi di 2000 cicli per le LiFePO4 con una capacità dell'80% a 0,5C cosa che non è ne nei datasheet ne corrisponde alle prove fatte da noi (ma anche da altri) delle migliori LiFePO4 in commercio (e le 18650 e 21700 sono le più usate nei pacchi batteria automotive). Tutti danno da 500 a 1000 cicli massimo per garantire il 70% di capacità e comunque forniscono i grafici di carica/scarica da 0,1 a 10C, sulle 21700 anche 20C, e anche alle varie temperature , ecc...
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 19:13
Ripeto... Parlo delle celle prismatiche che ho riportato (celle Winston che non sono solo LiFePO4 ma LiFeYPO4). Qua non si parlava per il settore automotive, ma come accumulatore per sistemi FV. In più ho detto che solitamente le LiFePO4 e non le LiFeYPO4 (quelle prismatiche) fanno almeno 2000 cicli all'80% (si usano esempio sui camper o barche) con corrente di carica scarica e carica pari a 0,5C costante. Ripeto nuovamente: non faccio riferimento alle 18650 e 21700. Oltre a ciò tutto dipende da come vengono gestite... Tensione di fine carica e quella di stacco in fase di scarica (esempio per le Winston rispettivamente sono 3,65V e 2,85V.. ma possono arrivare rispettivamente a 4V e 2,5V; però prendendo le ultime tensioni di riferimento per l'utilizzo si riduce notevolmente la vita della cella); tipo di carica (richiedono solo CC-CV null'altro), come vengono bilanciate, se la corrente viene limitata all'abbassarsi o all'aumentare della temperatura, non tenerle completamente cariche se non si usano, temperature di utilizzo e stoccaggio, etc. Tu fai riferimento alle celle cilindriche 18650 e 21700 LiFePO4 (non LiFeYPO4 prismatiche)... In più dici che fanno quei cicli.. Ma in che condizioni di utilizzo e funzionamento? Io non metto in dubbio quanto riporti... Però tu non ti stai rendendo conto che confronti, o meglio, facciamo riferimento a due prodotti diversi.. senza contare che si stava parlando di batterie/accumulatori per il settore domestico e non automotive.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:26
Anche il trasporto per il reinserimento in rete genera perdita e neanche poca visto che non è fatto in alta tensione.
Ritratto di v8sound
26 marzo 2020 - 15:45
@ andrea999. Un impianto in scambio sicuramente immette energia in rete di giorno, quando è maggiormente necessaria e l'energia prodotta / trasportata è maggiore rispetto le ore serali e notturne, dove infatti è presente un esubero di energia. Quindi se immetto, per dire, 10 di giorno sono 14 risparmiati in centrale, ne prelevo 10 di sera che saranno 11,5 in centrale, alla fine il guadagno complessivo è di 2,5. Sulla parte accumulata non ho questo. Per cui se consideriamo l'energia alla fonte lo scambio sul posto è da preferire. Questo vale allo stato dell'arte, ovviamente. In ogni caso non ho scritto niente di ciò nei commenti precedenti perchè la riflessione verteva più sull'aspetto economico con le 2 tipologie impiantistiche differenti.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:24
Il ciclo andrebbe misurato con batterie completamente scariche, con batterie completamente cariche e poi fatta la media.
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 15:29
Cosa che avevo già scritto, però avevo scritto anche a metà carica... Ma la media, anch'essa, risulta forviante; la media aritmetica non è affidabile.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 15:47
La media aritmetica media appunto tra le condizioni che ti puoi trovare da 0 a 100% di carica. Non è fuorviante ed è meglio del metà carica che per percorsi di omologazione brevi equivale alla carica completa. Misura anche l'efficienza del sistema di carica.
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 16:17
Dico che è forviante perchè le condizioni di utilizzo reale sono diverse; per me dovrebbero esporre i dati rilevati, su strada (tipo ciclo RDE e non brevi), di quando la batteria è completamente carica, scarica, circa a metà e poi se si vuole anche la media. Ovviamente ognuna delle condizioni citate a regime urbano, extraurbano, autostrada e combinato. Definire un ciclo unico e generale che sia il più prossimo all'utilizzo reale è impossibile perchè gli utilizzi sono svariati, idem stili di guida e condizioni climatiche.
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 18:55
Mark è ovvio che non esiste un indice sintetico unico se lasci le variabili di contorno, ma definito un ciclo di misurazione definendo tutte le variabili di contorno uguali per un ibrido e uno a solo combustione, ciò che rimane è l'energia ulteriore (elettrica che puoi o meno fornire a sistema a secondo che le batterie siano cariche o meno). Dato che avere il sistema completamente carico o completamente scarico sono le 2 situazioni limite e a priori tutte le condizioni intermedie sono equiprobabili (altrimenti anche uno con il motore "normale" può dire io vado solo a 90Km/h costanti) se devi avere un indice unico su cui poi applicare una regola discriminatoria, la media aritmetica va benissimo. Solo a batterie cariche è invece fuorviante.
Ritratto di Mark R
26 marzo 2020 - 19:29
Se uno deve dare un indice unico la media aritmetica è fuorviante... poichè restituisce un dato medio quindi non si sa l'effettivo consumo nelle situazioni estreme. La media aritmetica, dal mio punto di vista, non è affidabile e un possibile acquirente non avrà mai le idee chiare con un metodo simile; si è punto e a capo. Sai come funziona la media aritmetica... tu hai 2 mele, io ne ho zero.. ma guardando la media ne abbiamo 1 mela ognuno, quindi tutti dovrebbero mangiare; invece non è così. Questo per fare un esempio elementare così da far capire che è fuorviante.
Ritratto di andrea999
27 marzo 2020 - 10:01
Vabè non rispondo, già ti sei palesato sulle LiFeP04...
Ritratto di Mark R
27 marzo 2020 - 10:59
Chi si è palesato sei tu... Non capendo la differenza che vi è fra i due prodotti; tu parli di LiFePO4 a celle cilindriche, io di LiFeYPO4 a celle prismatiche; già qua dovresti capire, se hai studiato un minimo di chimica, che vi è una differenza nelle celle (nello specifico nel drogaggio del catodo) seppur tutte e due facenti parte delle subcategoria delle celle al litio LFP; senza contare le diversa geometria. In più ti ho chiesto come le gestisci... Risposta in merito nessuna; non lo ho chiesto a caso... Io le celle Winston le ho sul camper e le faccio ciclare da 2,85V a 3,65V (settato da BMS)... Non da 2,5V a 4V; altro aspetto, segui il ciclo di carica corretto? Neanche qua ho ricevuto risposta. Quando capirai la differenza tra le due celle se ne potrà riparlare... Ma vedo, con mio dispiacere, che dopo avertelo detto più volte non lo hai ancora capito.
Ritratto di andrea999
1 aprile 2020 - 16:41
A sapientone, in azienda testiamo anche pacchi batteria mica biscotti, e le LiFePo4 col cavolo che fanno 2000 cicli , manco a 0,1C. Sei il solito spara balle anche perchè eri partito col dire le LiFePo4 "o" le LiFeYPO4 fanno 7000 cicli ma dove ? E le Winston le abbiamo provate anche noi ma hanno un botto di problemi non reggono le scariche alte e le celle hanno un'omogeneità pessima con ampi offsett di carica/scarica. Finiscila di sparare sentenze perchè ti sei messo 2 pile sul tetto. C'è gente che lo fa di mestiere...
Ritratto di Mark R
1 aprile 2020 - 17:04
Ripeto... Come le testate? Quali sono le condizioni di utilizzo? Tutt'ora non hai detto nulla... Certo le LiFePO4 o meglio le LiFeYPO4 a cui faccio riferimento possono non fare i cicli dichiarati se vengono utilizzate fuori range, ma ciò mi pare scontato. Finchè tu non dichiari il range di tensione di utilizzo, corrente di scarica, capacità della batteria, che ciclo di carica fai fare, se e come vengono bilanciate etc... Tutto quello che dici non ha valenza e sono parole/numeri campati per aria. Le Winston hanno un botto di problemi... Mah.. A me non pare; sul camper (dal 2012) e sul lavoro non mi danno "un botto" di problemi anche con scariche di 2C utilizzandole da 2,85V a 3,65V, ciclo di carica CC-CV con corrente standard di 0,5C fino ad un massimo di 1C al bisogno. "Finiscila" lo vai a dire a qualcun'altro. Cordialmente
Ritratto di andrea999
26 marzo 2020 - 16:44
A Roma il box x ricare l'auto ce l'ha 1/100.
Ritratto di Mark R
19 marzo 2020 - 20:03
Io sono 14 anni, proprio in questo mese, che ho l'ibrido Toyota e prima avevo una Classe E220d del 2002. Vero, facevo riferimento ad altro... Mia svista.
Ritratto di Claus90
20 marzo 2020 - 11:13
Ottimo Diesel, bella auto, bisogna avere il portafoglio generoso per godersela
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 13:29
Da notare che l'accelerazione 0 100 è del tutto in linea con quanto fatto registrare da elettriche di analoga potenza, per quel che vuol dire ovviamente, giusto per far notare come, nel mondo reale, siano spesso smentite tante fantasiose teorie.
Ritratto di nsx
19 marzo 2020 - 14:32
Bisogna aggiungere che resta a casa, causa blocchi, più di 5 volte rispetto ad un ibrida e dopo aver speso una fortuna ci si può divertire ammirandola in garage.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 14:38
Questo perché alcune amministrazioni "ragionano" con l'ideologia... non certo per colpa dei diesel euro 6.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 14:33
Certo, ma infatti per accelerazioni importanti uso il Corvette. Tu cosa usi? Il GLE del tuo psichiatra?
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 14:53
Basta che ti guardi le rilevazioni strumentali e scopriresti che impiega sui 5 secondi. Prova a cercare online, magari quando sei in sala d'attesa dal tuo psichiatra.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 15:42
Si hai ragione. È scarso ma mai come il tuo QI.
Ritratto di troy bayliss
20 marzo 2020 - 10:04
1
caro Gwuent (alias Toyotamaki) forse è il caso che ti dai una calmata con le offese perchè la stai facendo fuori dal vaso. Se non vuoi essere bannato per l'ennesima volta rispetta le idee altrui senza fare lo sbruffone. Qui siamo tutti appassionati che discutono ed esprimono i propri pareri..pertanto rispettali anche tu
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 11:26
Gwent alias Maxtone alias Andrea Ford. Non c'entra nulla col multinick in terapia psichiatrica.
Ritratto di Giuliopedrali
19 marzo 2020 - 18:16
V8 sound è ovvio che ha la stessa accelerazione di un elettrica della stessa potenza, magari l'elettrica ha più ripresa, poi le elettriche di solito pesano di più.
Ritratto di v8sound
19 marzo 2020 - 18:46
No, non è per nulla ovvio invece. A leggere certi commenti parrebbe proprio di no. Mai letto "eh ma l'elettrico ha più coppia e disponibile a zero giri"? Il che in sè è vero, ma purtroppo la superficialità delle persone le porta a ragionare a comparti stagni, infatti poi alle termiche ci aggiungono il cambio ed alle elettriche qualche quintale di batterie: risultato, all'atto pratico a parità di potenza le accelerazioni sono del tutto allineate. Per le riprese, mah, i moderni automatici come affondi sull'acceleratore scalano di rapporto in frazioni di secondo per portarti al giusto regime.
Ritratto di 19andrea81
19 marzo 2020 - 14:12
La nuova serie 3 mi piace tantissimo però ogni volta che l'ha vedo dal vivo non penso ad altro : perché non l'hanno fatto qualche centimetro più piccola ???
Ritratto di lupin IIII
19 marzo 2020 - 15:34
tolto il motore pieno di coppia.....beh nulla. ma ve la ricordate le macchine di Bangle ? altra storia. per il resto tanta elettronica e macchine per tutti , donne vecchi e bambini. piacere di guida per uno che spende 70000 e passa euro e' una chimera . vabbe' meno male che ho un alfa giulia..... senza full led , senza aiuti alla guida .....berlina.....ma avete mai provato a sterzare con una giulia ? ciao a tutti.
Ritratto di Andre_a
20 marzo 2020 - 01:15
Senza aiuti alla guida? Ma non era proprio la Giulia quella con l’esp non disattivabile?
Ritratto di lupin IIII
20 marzo 2020 - 04:33
Io intendevo guida e parcheggio assistita .
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 16:35
Senza nulla togliere allo sterzo della Giulia, hai mai guidato una BMW equipaggiata con il suo L6? Ne hai udito il suono e saggiato l'allungo? Il propulsore a gasolio della Giulia a 3500 giri/m ha già dato tutto. Inoltre, contrariamente alla Giulia, sulle BMW l'ESP è totalmente escludibile.
Ritratto di Giulio Menzo
19 marzo 2020 - 15:58
2
Mi piace in questa versione,la trovo equilibrata e tutto sommato economa. Senza contare che ti da subito coppia ai bassi regimi.
Ritratto di remor
19 marzo 2020 - 16:06
Mi devo accodare che forse la precedente serie era più riuscita esteticamente (ma forse a questa nuova bisogna farcisi essenzialmente l'occhio, può darsi). Venendo invece al dunque: 70 mila euro (presumerei minimo) per una seg.D """diesel"""... Auto presumo essenzialmente per il mercato tedesco, come fra l'altro la S4/S5 anche lei a nafta, che infatti da quando adotta tale carburante non ho mai incrociato per strada (mentre prima qualche stemmino S4 ogni tanto si vedeva, poi non so se effettivo o posticcio)
Ritratto di elitropi cristian
19 marzo 2020 - 17:11
Una sw con 340 cv e 700 nm di coppia,stá attaccata a una porsche... E costa la metá
Ritratto di Giuliopedrali
19 marzo 2020 - 18:18
E' una gran macchina la nuova Serie 3, al di là di questo nuovo motore, ma perchè propone qualcosa di innovativo, anche se la linea non troppo netta forse non è stata ancora molto capita.
Ritratto di Spock66
19 marzo 2020 - 19:29
Ma le termiche non erano finite ? Ma non si sarebbero sviluppate solo più auto elettriche ? Ahahahah..se c'è una casa che si salverà dal fallimento globale sarà la BMW coi suoi diesel, non certo la defunta "Bolbagen" tutta elettricità ed ideologia gretina...
Ritratto di Giuliopedrali
20 marzo 2020 - 08:34
In realtà nonostante i risultati incredibili di questi ottimi motori BMW si svilupperà l'elettrico, per motivi di legislazione, value for money alla fine e di concorrenza, cioè si riesce a vendere qualcosa di diesel con questo livello di tecnologia e 300 cv intorno o sopra i 50.000 Euro (meglio se berline) ma sopra alle Case conviene sviluppare l'elettrico anche per una questione di immagine.
Ritratto di v8sound
20 marzo 2020 - 09:28
Ah si, lo ripeti da almeno 2 anni. Poi la realtà dei fatti è ben diversa, comunque l'importante è crederci. È che dopo un po' rischi di sembrare realmente imbecill e
Ritratto di bellaguida
20 marzo 2020 - 15:14
E' la soluzione più pratica: diesel per l'autostrada ed elettrico per i brevi tragitti.
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 16:37
La diesel più gustosa e performante della categoria, con un comparto motore-trasmissione capolavoro.
Ritratto di Pavogear
20 marzo 2020 - 19:30
Chi compra la sportiva a gasolio perché così consuma meno merita un guasto al motore appena finita la garanzia. Io speravo che queste trovate fossero limitate solo alle Audi, e ora invece mi ritrovo la Bmw che mi propone questo. Fortuna che dovrebbe essere sinonimo di sportività
Ritratto di tramsi
20 marzo 2020 - 19:47
Non si capisce per quale motivo chi acquista un'automobile a gasolio altamente performante meriterebbe "un guasto al motore appena finita la garanzia". Si è liberi di applicare i propri criteri di scelta? Bah...
Ritratto di Pavogear
20 marzo 2020 - 20:02
Certo, ognuno è libero di fare quel che vuole, ma parliamoci chiaro e siamo onesti. Perché una persona dovrebbe acquistare un'auto sportiva a gasolio? Più coppia in basso, ok. Ma anche un turbo benzina da tutta la coppia, o quasi, già dai 2000 giri circa. E l'allungo? Tira fino a 5000 giri (solo questa, le altre calano se tutto va bene dopo i 4500). Quindi c'è un vuoto di almeno 1000 giri rispetto alla peggiore delle ipotesi per un equivalente allestimento a benzina (e nella guida sportiva non è poco, soprattutto considerando che si sfruttano i medio-alti regimi e non i bassi). E si presume che l'auto venga usata per divertirsi. Sempre parlando di divertimento, per quanto bene possa suonare un diesel (personalmente non ne ho ancora trovato uno che abbia un suono emozionante), non suonerà mai come un motore a benzina e non sarà mai in grado di trasmettere le stesse emozioni. Sempre rimanendo in tema di guida sportiva, il motore a gasolio è più pesante del motore a benzina e quindi l'auto sarà più pesante, compromettendo, se pur di poco, le doti dinamiche. Venendo al lato razionale, quello della persona matura che guarda anche ad altri aspetti oltre alla pura sportività, passiamo all'analisi dei costi. La manutenzione di un motore a gasolio costa normalmente di più rispetto a quella di un motore a benzina dalle caratteristiche simili, e dunque è uno svantaggio per il diesel. Inoltre se da un lato è vero che nella guida normale il motore a gasolio permettere di avere consumi inferiore, in particolare nei tragitti extraurbani, è anche vero che appena si comincia a spingere (cosa scontata dato che l'auto è sportiva e in teoria la si acquista per divertirsi) il vantaggio dei consumi praticamente si azzera dato che i motori diesel consumano molto se usati in maniera sportiva. Dunque considerando tutti questi aspetti, per quale motivo una persona dovrebbe acquistare un'auto sportiva a gasolio preferendola ad una sportiva a benzina? È un controsenso bello e buono
Ritratto di tramsi
22 marzo 2020 - 17:46
Non è affatto un "controsenso". Esistono diversi gradi di sportività, viceversa non lo sarebbe nemmeno una McLaren stradale rispetto a una F1, per tutte le ragioni da te elencate (peso, allungo, etc), peraltro scontate in un blog motoristico. Per lo stesso motivo, un'Exige è anche più sportiva di una RS5, ma certo non può dirsi che il modello Audi NON sia sportivo. Una S4 come anche la BMW dell'articolo sono indubbiamente automobili ad altissime prestazioni e con un'eccellente tenuta di strada, ottimizzate telaisticamente e motoristicamente per performance superiori.
Ritratto di Pavogear
22 marzo 2020 - 19:32
Sulle prestazioni sono d'accordo, ma è proprio il concetto di auto a gasolio sportiva che secondo me va a ledere la componente emozionale della sportività. Poi boh forse sarà una mia tara
Ritratto di tramsi
22 marzo 2020 - 20:49
Per alcuni la componente emozionale potrebbe essere lesa anche da un cambio automatico, motivo per cui una MX-5 manuale potrebbe essere ritenuta più coinvolgente e quindi, emotivamente percepita come più "sportiva" di una 911 con il PDK. Questa BMW a gasolio non è una GT3, ma certamente è più "sportiva" di una 320i (a benzina). Non ne ha il suono (però l'L6 a gasolio ha un suono totalmente diverso da quello dei 4 cilindri a gasolio, l'avevo sul 330 cd e mi piaceva) né l'allungo, ma questa è una M Performance, direttamente da BMW M GmbH. Insomma, è solo un gradino sotto la M.
Ritratto di rrpp33
21 marzo 2020 - 15:00
E´ un po che non leggevo commenti su alvolante.it. Ottimo passatempo ... ma perche´ non parlare del soggetto dell´articolo? Esistono milioni di blog con i piu´ svariati soggetti. Terrapiattisti, fanatici anti-fotovoltaico, no-vax, nostalgici benzina a 300 lire, sovranisti automobilistici, seguaci mago Thelma, etc.etc.etc prego astenersi! Grazie. R.P. Ffm. :-(
Ritratto di Angi0203
21 marzo 2020 - 18:08
bruttina, a dire il vero, ma la meccanica .!.!.!
Ritratto di Raf17
22 marzo 2020 - 11:03
1
L'auto mipiace, ha più senso delle serie X, ma smettiamola con questi regolamenti pasticciati ed inutili che inducono a mettere su un 6cil. un frullatore !
Ritratto di NITRO75
23 marzo 2020 - 16:15
Ma non è una scelta controcorrente? Di là ci dicono di comprare le elettriche, le ibride, ventilando investimenti stratosferici, e poi ti producono una versione con il diesel? Ma fosse che si sono accorti che tutta sta corsa all'elettrificazione non è così poi tanto positiva…...
Ritratto di Valiant
24 marzo 2020 - 17:04
Voi scherzate ma questa è una macchina eccezionale. Nel 2002 comprai una 330d SW, aveva 184 cavalli ed era un goduria guidarla. Questa qui ne ha più del doppio e anche la trazione integrale: è una belva.
Ritratto di duracell
26 marzo 2020 - 09:50
perché questi crucchi continuano a sfornare i diesel ? Anche a me piace la meccanica diesel ma se ci sono queste restrizioni basta accantoniamolo ! I tedeschi si dimostrano come sempre i peggiori dei circoli .