Nel corso di un evento a cui ha partecipato la stampa, il presidente della BMW Italia, Sergio Solero (nella foto sopra), ha parlato di elettrificazione e delle strategie del gruppo BMW che verranno adottate nel prossimo futuro. “Con la strategia Number One Next, lanciata nel 2016 in occasione del centenario il gruppo BMW ha dichiarato la volontà di continuare a gettare le fondamenta per ribadire la sua posizione di leadership nel processo di trasformazione dell’industria automotive. Processo che sta accelerando in questi ultimi mesi”.
Il presidente della BMW Italia poi si sofferma sul portafoglio prodotti elettrificato che verrà introdotto sul mercato tra il 2020 ed il 2021. “La iNext è una concept presentata al Salone di Los Angeles che anticipa la vettura di serie che arriverà nel 2021. Questa vettura sarà un vero e proprio “game changer”, sia dal punto di vista della ridefinizione della mobilità premium, ma anche dal punto di vista della sicurezza e di relax a bordo. Nella iNext ritroviamo la massima espressione dell’acronimo ACES, quindi guida autonoma, auto connessa, motore elettrico e servizi, a cui si aggiunge una “D” di design, perché nella iNext sono previste delle grosse novità, sia sugli esterni sia sugli interni che sono stati concepiti tenendo conto che l’auto è in grado di avanzare per lunghi tratti in modo autonomo”. Solero poi si sofferma sulle performance del Gruppo per quanto concerne le vendite nel settore delle auto elettrificate. “Se prendiamo in analisi le vendite a livello globale delle vetture elettrificate, sia elettriche che ibride plug-in, il gruppo BMW è leader di mercato tra i tradizionali brand premium con una quota di mercato superiore a quella di Audi, Mercedes, Porsche e Volvo messi insieme. In Europa siamo leader assoluti, sia rispetto ai nostri competitor storici, sia anche rispetto alla Tesla. La nostra elettrica BMW i3, fin dal suo lancio avvenuto nel 2013, continua ad essere leader di mercato nel suo segmento e in questi anni ha migliorato la sua autonomia grazie all’introduzione di batterie più prestazionali”.
Se qualcosa è stato fatto per quanto concerne le auto elettrificate, i prossimi anni saranno quelli dove verranno introdotte sul mercato le maggiori novità. “Nel prossimo futuro ci attendono grosse novità. Il prossimo anno presenteremo la Mini a tre porte completamente elettrica, che sarà una vettura molto ricercata in città, e poi seguirà, nel 2020, la prima X3 completamente elettrica che abbiamo chiamato iX3. Nel 2021 verrà lanciata la iNext e nel 2022 la BMW i4 che è una berlina quattro porte che si va ad inserire sul segmento della Serie 3 e che sarà completamente elettrica. Entro il 2025 avremo 25 modelli elettrificati in gamma, di cui 12 completamente elettrici”.
Poi Sergio Solero passa ad analizzare i target interni dell’azienda. “Ci siamo dati dei target interni: avevamo promesso di consegnare 140.000 vetture elettrificate nel 2018, stiamo mantenendo la promessa. Si tratta del 40% in più rispetto al 2017, supereremo le 340.000 unità circolanti al mondo entro la metà di quest’anno. Ci apprestiamo quindi a raggiungere il target del mezzo milione di auto elettrificate consegnate dal gruppo nel corso dei prossimi mesi. Con un portafoglio prodotti elettrificato in continua espansione, il Presidente della BMW per parlare della percezione degli utenti italiani verso l’auto elettrica prende in analisi una ricerca di DriveNow, società di car sharing, ed analizza anche lo stato delle infrastrutture italiane. “Da una ricerca di DriveNow, che ha campionato 880 persone, è emerso che in Italia gli utenti sono molto interessati alla mobilità elettrica. L’80% degli intervistati, ha dichiarato che in fase di noleggio potendo scegliere tra una vettura elettrica ed una vettura a combustione, a parità di distanza del parcheggio, opterebbe per la vettura ad emissioni zero. Il 60% delle persone ha risposto che preferirebbe un’auto elettrica anche se il parcheggio è collocato a distanza superiore. Quindi la preferenza rimarrebbe molto alta. Le parole chiave che identificano l’auto elettrica sono: impatto zero, silenziosità, divertimento di guida, innovazione. La ricerca però evidenza il disagio anche per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica e sottolinea come il progetto annunciato dal comune di Milano di arrivare a 1000 punti di ricarica sia assolutamente prioritario”.
Sergio Solero parla anche dello stato delle infrastrutture ribadendo come per la diffusione delle auto elettriche sia assolutamente necessario migliorare la situazione e per far veramente decollare le vendite. “Qualche giorno fa ho incontrato l’ingegner Starace, ad di Enel, che ha parlato di 28.000 punti di ricarica pubblici e 450.000 punti di ricarica includendo anche le colonnine private. Anche se siamo di fronte ad uno scenario complesso, in Italia ci sono i segnali di un’inversione di tendenza. Il mercato totale delle vetture elettrificate a fine novembre è cresciuto del 103% rispetto allo scorso anno superando le 9000 unità. Il segmento premium ha superato le 3800 unità, con un incremento del 43%. Il gruppo BMW con oltre 2200 vetture immatricolare, rappresenta circa il 60% del mercato premium ed ha segnato una crescita del 50% rispetto allo scorso anno. È chiaro che si tratta di numeri ancora piccoli però quantomeno ci danno una chiara indicazione del mutamento delle intenzioni di acquisto, del mutamento dell’idea dei consumatori e di che cosa essi si aspettano dalla mobilità del futuro. Ad esempio, se prendiamo l’organizzazione di BMW Milano la richiesta di questo tipo di mezzi è sempre maggiore. È chiaro che basterebbe molto poco a livello infrastrutturale per rendere queste vendite molto meno residuali rispetto ad oggi, riavvicinandoci a paesi che hanno abbracciato la mobilità molto prima rispetto a noi. Se ad esempio due o tre anni fa potevamo parlare di due o tre mercati di auto elettriche nel mondo come la Norvegia, la California e l’Olanda, adesso la situazione è in continua evoluzione.
Il Presidente di BMW Italia ribadisce che bisogna accelerare il processo di installazione delle colonnine: “Nella città di Amsterdam ci sono il doppio delle colonnine di tutta l’Italia messa insieme”. Tuttavia secondo Solero per migliorare drasticamente la qualità dell’aria sarebbe sufficiente svecchiare il parco auto circolante, ipotizzando quindi un contesto attuale dove le endotermiche saranno ancora ben presenti. “Bisogna stare attenti a non comunicare uno scenario super positivo che però arriverà tra qualche anno. Il gruppo BMW utilizza le migliori tecnologie per quanto riguarda i motori a combustione per far si che siano i più puliti possibile. Un test indipendente condotto a sorpresa in Germania dall’ADAC, al fine di controllare le emissioni reali su strada, ha preso in analisi vari modelli facendo registrare risultati molto interessanti. Nel test sono state prese in analisi tre modelli BMW diesel: una Serie 2 Active Tourer, ed una Serie 5 Touring. Queste vetture hanno fatto registrare i migliori valori in assoluto, con valori di NOx che sono dieci volte inferiori al limite attualmente previsto per l’omologazione Euro 6d Temp, che sarà obbligatoria a partire dal settembre del prossimo anno”.
Solero ribadisce quindi che non bisogna demonizzare il motore diesel a causa del dieselgate poiché secondo l’apicale di BMW Italia questo motore ha ancora molto da dire. “Questi test ci dimostrano che non bisogna demonizzare i motori diesel moderni, bensì lavorare a livello istituzionale per sostituire gli obsoleti parchi circolanti come le vetture Euro 0, 1, 2, senza citare gli autobus pubblici in alcune città italiane che inquinano oltre 100 volte rispetto ad una vettura moderna. Sostituendo gradualmente queste vetture con vetture diesel moderne già si migliora moltissimo la situazione dell’aria che respiriamo tutti i giorni”.