DAL PASSATO AL FUTRO - Al Concorso d’eleganza di Pebble Beach le più affascinanti auto storiche fanno anche da cornice a novità di oggi, di pari rango. E da questo esclusivo contesto californiano spesso escono anche notizie di prima mano riguardanti le cose di domani.
STORIA E MODERNITÀ ASSIEME - È stato il caso quest’anno della Bugatti, che a Pebble Beach ha presentato la sua
Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse “Jean-Pierre Wimille”, primo di sei pezzi allestimenti unici (ne saranno costruiti solo tre esemplari ciascuno) dedicati ad altrettanti personaggi della storia della casa. La “Legende” è stata esposta accanto alla Bugatti 57G Tank con cui nel 1937 Wimille vinse la 24 Ore di Le Mans in coppia con Robert Benoist. Dunque passato e presente assieme accomunati dalla sintonia cromatica delle due vetture.
DUE COLORI - La carrozzeria della Bugatti Veyron “Jean-Pierre Wimille” è bicolore: blu scuro e blu chiaro, una combinazione che si rifà appunto ai colori delle vetture francesi nella gare del passato e come fu molto di moda nella carrozzeria francese degli Anni 30. In particolare la tonalità chiara è uguale a quella in cui era verniciata la Bugatti 57G Tank delle vittorie a Le Mans (il modello vinse la classica corsa francese anche nel 1939, ancora con Wimille, questa volta in coppia a Pierre Veyron). I due colori sono poi enfatizzati dalla fibra di carbonio che è lasciata a vista in qualche elemento (tutta la carrozzeria è in questo materiale).
ISPIRAZIONI “STORICHE” - La Legende “Jean-Pierre Wimille” è stata realizzata sulla base della Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse con motore a 16 cilindri disposti a W di 8 litri di cilindrata, capace di erogare 1.200 CV e una coppia massima di 1.500 Nm da 3.000 a 5.000 giri. È di 408,84 km/h la velocità raggiunta dalla vettura, con scatto 0-100 km/h in 2,6 secodi. Su questa già esoterica vettura è poi stato compiuto un certosino lavoro di caratterizzazione di dettagli ispirati alla Bugatti 57G Tank del 1937. Per la storia, la 57G Tank ha un motore 8 cilindri in linea di 3.3 litri capace d erogare 200 CV. Il termine Tank stava a indicare il profilo della carrozzeria molto aerodinamico; il termine stesso era stato usato dalla Bugatti già precedentemente alla 57G per una carrozzeria ancora più estrema.
DETTAGLI NEL NOME DI WIMILLE - La personalizzazione della Bugatti Veyron “Jean-Pierre Wimille” è fatta di numerosi interventi di finitura. Intanto il gioco cromatico dei due colori blu è presente anche nell’abitacolo, dove ci sono poi inserti i fibra di carbonio e alluminio, con il logo “Les legendes de Bugatti” sulla console abbinato all’elefantino simbolo della Bugatti. Nelle portiere è riportata la firma e il ritratto di Wimille. E non manca un riferimento a Le Mans, con il disegno del circuito sul coperchio in alluminio del vano portaoggetti tra i due sedili.
PROGRAMMI PER IL FUTURO - Dunque, storia e storia coniugata con la tecnologia più avanzata. Ma, come si è detto, da Pebble Beach è venuto anche qualcosa che riguarda il futuro della Bugatti. Il presidente Wolfgang Schreiber, parlando con alcuni giornalisti a margine della presentazione della Veyron “Jean-Pierre Wimille”, ha fatto anche riferimenti ai programmi della “Marque” (ai tempi, la Bugatti era chiamata così) accennando a un nuovo modello destinato a sostituire la Veyron.
NO ALLA SUPER VEYRON - Alla cosa Schreiber ha aggiunto un inedito tassello rispetto ai tanti rumors che vanno avanti da mesi: non sarà la cosiddetta super Veyron di cui tanto si è parlato ma, sembra, un nuovo modello. La super Veyron in questione veniva prevista con motore da oltre 1.500 CV, una forte dieta dimagrante di oltre 200 kg rispetto alla vettura “di serie” e un prezzo di 5 milioni di euro. La Veyron terminerà il suo ciclo di vita nel 2015 quando saranno raggiunti i 450 esemplari previsti sin dal lancio, avvenuto nel 2005. Finora ne sono state prodotte 390.
ARRIVA UNA BERLINA? - A sostituire la Veyron nel 2015 potrebbe arrivare una berlina derivata dal prototipo Bugatti Galibier del 2009 (foto qui sopra). Secondo le indiscrezioni la berlina di super lusso avrebbe subito diverse modifiche nella fase di sviluppo del modello di serie, rispetto al prototipo, proprio a seguito delle indicazioni ricavate dai proprietari delle Vyeron. La concept Bugatti Galibier del 2009 aveva lo stessa meccanica della Veyron, ma il motore era in posizione anteriore, completa della trazione integrale.