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Cambiano i colori delle regioni dal 1° febbraio

Pubblicato 29 gennaio 2021

Diventano gialle la maggior parte della regioni italiane, comprese Lazio e Lombardia. Ecco cosa si può fare.

Cambiano i colori delle regioni dal 1° febbraio

CAMBIO DI COLORI - In virtù della nuova ordinanza del Ministro della Salute, basata sull’analisi del comitato tecnico scientifico, che ha rilevato l'indice di trasmissibilità Rt in calo a 0,84 e una diminuzione dell'incidenza dei casi di Covid-19 e dei ricoveri a livello nazionale, da lunedì 1 febbraio 2021 cambiano i colori delle regioni italiane. A partire da tale data quasi tutta l'Italia tornerà in zona gialla, compresi Lazio e Lombardia. Restano invece arancioni le seguenti cinque regioni: Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Alto Adige. Con la nuova ordinanza permane il divieto di spostamento tra le regioni contenuto nell'ultimo Dpcm.

ZONA GIALLA - A partire da lunedì le seguenti regioni saranno in zona gialla: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, la provincia di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abbruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria. In zona gialla rimane la regola del coprifuoco, che quindi vieta gli spostamenti dalle 22 alle 5. Non è consentito muoversi verso un’altra regione. I negozi restano aperti e le attività di bar e ristoranti potranno proseguire fino alle 18, anche la domenica. È possibile far visita ad amici e parenti, anche al di fuori del proprio comune di residenza, una sola volta al giorno e fino a un massimo di due persone.

ZONA ARANCIONE - Passano in zona arancione: Sardegna, Sicilia, Puglia, Umbria e la provincia di Bolzano. In zona arancione rimane valida la regola del coprifuoco. Permane il divieto di spostamento da e verso altre regioni e dal comune di residenza. Sono ammessi gli spostamenti all’interno dello stesso comune e nella misura di una volta al giorno, per andare a trovare amici o parenti, fino a un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni, che non rientrano nel conteggio). Chiudono ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, restano invece aperti i negozi. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi.

ZONA ROSSA - Attualmente nessuna regione italiana è in zona rossa. Nelle zone rosse sono vietati gli spostamenti anche all'interno del proprio Comune. In linea generale nelle zone rosse ci si può spostare da casa solo per motivi di lavoro, salute, urgenza. Resta possibile, nell’ambito del territorio comunale, andare a casa di amici e parenti in massimo due persone. Vengono poi sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole e benzinai. Si fermano anche i ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie (restano ammesse la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22). Resta valida la regola del coprifuoco che vieta gli spostamenti dalle 22 alle 5. Sono aperti concessionari di auto e moto, officine, gommisti, ricambisti e autolavaggi.



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Ritratto di otttoz
31 gennaio 2021 - 16:25
bisogna vaccinare presto tutti anche usando vaccini ancora in fase di accettazione EMA,ovviamente su base volontaria,così torneremo a vivere...
Ritratto di Check_mate
31 gennaio 2021 - 18:05
E se in Italia anziché tormentarci e affossarci nelle crisi da quattro soldi ci fosse un governo che premesse sulla produzione interna su licenza dei vaccini, tutto questo finirebbe prima! E invece...
Ritratto di ste74
2 febbraio 2021 - 08:17
Un paio di articoli che potrebbero chiarirti le idee... ----- Parlamentare americano positivo al CoViD-19 dopo il secondo vaccino (di Emily Smith, THE TRUE REPORTER) BOSTON, STATI UNITI – Stephen Lynch, un parlamentare democratico del Massachussets è risultato positivo al CoViD-19 venerdì scorso 29 gennaio, giorni dopo che gli era stata somministrata la seconda dose della terapia genica (“vaccino” secondo i media mainstream) della Pfizer/BioNTech. Il politico era stato “vaccinato” per la seconda volta prima della presunta inaugurazione alla Casa Bianca del 20 gennaio scorso, risultando negativo ad un successivo test. Il nuovo contagio è avvenuto presso il suo ufficio di Boston. ----- Perché chiamare vaccino una cosa che non lo è? (libero adattamento da articoli di DISINFORMAZIONE.IT e BYOBLU.COM) Sono settimane, se non mesi, che i media ci frantumano i timpani (e altri organi) con lodi spropositate a questo “miracoloso” ritrovato dell’ingegneria farmaceutica, che dovrebbe liberarci, almeno nelle intenzioni, dal terribile incubo del CoViD-19. Qualcuno un po’ più attento sarà anche riuscito a carpire qualche informazione in più su cosa è questo straordinario rimedio che dovrebbe servire a respingere al mittente questo virus asiatico tanto temuto: un mRNA, un RNA messaggero… in parole più povere è una speciale sequenza di acido ribonucleico (la stessa sostanza che, nelle nostre cellule, porta il nostro codice genetico unico) annegata in una gocciolina minuscola di colesterolo che, inoculata, andrà a legarsi alle cellule, modificandone appunto il codice genetico, insegnando loro a difendersi da questa “versione” del coronavirus. Embè? Non è comunque un vaccino? Nella farmacologia e nella microbiologia tradizionale, la definizione di vaccino afferma che è questo termine è da usarsi unicamente per indicare un preparato contenente una versione attenuata del virus o del batterio stesso da combattere, somministrata con lo scopo di stimolare il sistema immunitario a produrre gli anticorpi in difesa dell’organismo in caso di attacco virale o batterico. Fin dai tempi di Jenner e di Pasteur, tutto ciò che era stato chiamato “vaccino” lo era veramente, in quanto rispondeva a questa definizione. Invece, per la prima volta, si fa ricorso ad un “RNA messaggero”, come detto, che apporta una modifica al codice genetico delle singole cellule del corpo umano a cui si attaccherà con lo scopo di modificare il loro comportamento per aiutarle difendersi dall’attacco del CoViD-19. Peccato però che questa modifica genetica sia PERMANENTE e IRREVERSIBILE: diverremo, insomma, seppur in misura minima, degli organismi geneticamente modificati (OGM). Allora cosa è questo vaccino che vaccino non è? È un prodotto dell’ingegneria genetica, branca della microbiologia il cui solo nome risveglia incubi popolati da mostri creati in laboratorio… Somministrare prodotti di ingegneria genetica significa sottoporre a terapia genica, una pratica che in passato ha suscitato polemiche quando praticata sugli animali (chi non ricorda la clonazione della famosa pecora Dolly in Scozia nel 1996), adesso viene così tranquillamente praticata sugli umani? Certo, perché nessuno dice alle cavie (perché proprio di quello si tratta) che si tratta di una terapia genica, per di più ancora allo stadio sperimentale… ed è proibito dalle leggi di quasi tutto il mondo. Tuttavia le lobbies farmaceutiche e l’OMS, guidate dal filantropo Guglielmino Cancelli (detto “Kill” Bill Gates), per evitare guai giudiziari, per aggirare leggi e normative su etica e diritti umani e per risparmiare tempo e miliardi preziosi nella ricerca di un prodotto affidabile e sicuro, si stanno affrettando a far categorizzare queste terapie geniche come vaccini (vedi, ad esempio, l’allineata Wikipedia, che lo ha già fatto).
Ritratto di katayama
31 gennaio 2021 - 21:39
"Mosca annulla le restrizioni covid: tutto torna come prima". E questo settimana scorsa. Fonte: huffingtonpost. Più bravi o cosa?
Ritratto di katayama
1 febbraio 2021 - 16:08
"Fake Woke" #1 in all genres on iTunes! Not everyone sheeple out there...