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Carburanti sintetici: una soluzione per ridurre le emissioni

Pubblicato 24 settembre 2019

I carburanti sintetici prodotti da fonti rinnovabili possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo di Parigi sul clima. 

Carburanti sintetici: una soluzione per ridurre le emissioni

UNA SOLUZIONE - L'accordo di Parigi sul clima, attraverso il quale 66 paesi hanno espresso l’intenzione di raggiungere un’economia a zero emissioni di diossido di carbonio entro il 2050, prevede, tra le altre cose, di ridurre drasticamente la CO2 dei veicoli entro i prossimi trent’anni. Contribuiranno a questa riduzione le auto elettriche ma, secondo diverse proiezioni, nel 2030 la metà dei veicoli circolanti saranno ancora dotati di motori a combustione interna, diesel o benzina. 

DA FONTI RINNOVABILI - Ne consegue quindi che dovranno essere trovate le giuste strategie in grado di abbattere le emissioni inquinanti dei veicoli endotermici. Una delle possibili soluzioni è l’impiego di carburanti sintetici, che prevedono l’utilizzo dell’elettricità generata da fonti rinnovabili (come il solare o l’eolico) per ricavare idrogeno dall’acqua a cui si aggiunge il carbonio e infine si combinano CO₂ e H₂ per produrre benzina, diesel, gas o kerosene sintetici. Carburanti sintetici che possono essere prodotti con il processo chimico Fischer-Tropsch a partire da miscele gassose di monossido di carbonio e idrogeno in presenza di catalizzatore. 

QUANTO COSTERANNO? - Il vantaggio dei carburanti sintetici è quello di poter essere erogati senza dover modificare l’infrastruttura e i veicoli, avendo così un beneficio immediato sulla riduzione della CO2. Lo svantaggio deriva dagli elevati costi di produzione che, però, sono destinati a scendere; secondo gli studi attuali, il prezzo di questi carburanti arriverà a 1,20 - 1,40 euro al litro (escluse le accise) entro il 2030 e a 1 euro al litro entro il 2050. Ipotizzando un futuro dove a farla da padrone saranno le auto elettriche, i carburanti sintetici potranno comunque essere utilizzati in aerei, navi e trasporti pesanti su gomma.



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Ritratto di Angi0203
24 settembre 2019 - 13:23
definito che quello che conta non è la quantità di energia necessaria alla produzione, ma la relativa impronta CO2, la sostituzione di gran parte dei carburanti fossili con quelli sintetici è, se non sufficiente, assolutamente necessaria. Si tratterebbe di estrarre H2 dal oceano e CO2 dall'aria e farne carburante invece di comprimerlo nella roccia come si stà facendo in Islanda (vedi: https://www.theengineer.co.uk/iceland-carbon-capture-storage/) Vorrei riportare qui un calcolo del MIT secondo cui la terra riceve lo 0,00000005 % of total sun energy che corrisponde a 173000 terawatt che sono > 10000 volte l'uso totale di enegia sulla terra. Assumendo una efficienza energetica del 2(due)% il 10% dell'attaule superfice desertica produrrebbe 15 terawatt di energia che corrisponderebbe al fabbisogno enegetico terrestre dei prossimi 50 anni (vedasi anche: https://phys.org/news/2011-10-vast-amounts-solar-energy-earth.html)
Ritratto di Sancri
24 settembre 2019 - 13:28
1
Finalmente un articolo serio con una proposta seria e attuabile. Non le solite fuffe delle auto elettriche.
Ritratto di Pavogear
25 settembre 2019 - 22:15
Purtroppo dubito che sia attuabile. L' idrogeno non è così facile da ottenere, così come non è uno scherzo ottenere idrocarburi partendo dai loro costituenti fondamentali. Anche se l'energia utilizzata provenisse da energia pulita, servirebbe comunque un bel quantitativo di energia che magari potrebbe essere utilizzata in altri modi. Sinceramente non sono entusiasta di questa soluzione. Almeno per come riportata in questo articolo
Ritratto di Fly101
27 settembre 2019 - 09:06
Infatti giustamente dicono che sarà per navi e aerei, perché quando arriveranno le auto saranno elettriche (o è pronto a pagare 1.4€ più le accise?)
Ritratto di Mbutu
24 settembre 2019 - 13:52
La strada è sicuramente buona: elettrico per la massa e carburanti sintetici per lo specialistico. Chiaro, i costi ci sono ed andranno affrontati. Ma non è che ci siano poi troppe alternative.
Ritratto di Angi0203
25 settembre 2019 - 13:46
bè, speriamo di no perché con quello che costano attualmente le batterie in termini di tonnellate di CO2 per kWh bisognerebbe, in realtà, proibirle e ricominciare a produrle quando l'energia usata sarà rigenerativa (cosa che, chiaramente, vale anche per i carburanti sintetici, vedi sopra)
Ritratto di Gordo88
24 settembre 2019 - 14:31
1
Già in grrmania hanno fatto un impianto di produzione di diesel sintetico prodotto in un modo simile.. impensabile per le auto visto il costo esorbitante che avrebbe ( 3 euro e più al litro) ma forse per altre applicazioni potrebbe andare bene
Ritratto di Perego Michele
22 ottobre 2019 - 13:19
In Germania, durante il periodo bellico, ricavavano benzia trattando il carbone.
Ritratto di Gwent
24 settembre 2019 - 16:04
2
Nel 2030 la percentuale di auto a motore termico (includendo gli ibridi, veri o farlocchi che siano) sarà ancora del 90%, solo la metà cioè il 50% è una previsione fin troppo ottimistica (per l'elettrico). Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Il Gwent.
Ritratto di FOXBLACK
24 settembre 2019 - 20:05
Daccordissimo. ..la penso uguale. ..forse tra 20 anni arriveranno al 50 per cento
Ritratto di zero
25 settembre 2019 - 18:30
Esattamente. Tra dieci anni, il 50% del circolante sarebbe elettrificato?? Ma è il prossimo film di Spielberg? Sul serio, forse nel 2045/2050 si arriverà ad una quota paritaria tra termico ed elettrificato, per cui ben vengano innovazioni nella produzione di carburanti. Questa è la strada giusta, anche perché ci libererebbe dalla forte dipendenza dei produttori di petrolio.
Ritratto di ilpienograzie
25 settembre 2019 - 19:09
Apprezzo al 100% il contenuto di questo commento ed in particolare la parte "ben vengano innovazioni nella produzione di carburanti". Per noi Europei e soprattutto Italiani sarebbe davvero necessario avere a disposizione carburanti di migliore qualità (dalla raffineria esce combustibile volutamente nocivo sia per l'ambiente che per la meccanica, quindi tanto raffinato non sembra) e soprattutto a prezzi più bilanciati sotto un aspetto globale. Invito a dare un'occhiata al seguente link per rimanere sbalorditi della variabilità dei prezzi del carburante a livello mondiale: https://it.globalpetrolprices.com/gasoline_prices/
Ritratto di Bacca
24 settembre 2019 - 16:33
Prezzi comunque folli
Ritratto di 1951
24 settembre 2019 - 17:11
Intanto potrebbero fare subito macchine più piccole e più leggere che inquinano meno. Invece le fanno più grandi d più potenti. Boh?
Ritratto di Kazoo
25 settembre 2019 - 15:01
Giusto 1951, assolutamente d'accordo. logico e sensato. risultato: consumi tagliati + risparmio denaro + riduzione inquinamento e... il piacere di guida di un'auto leggera, questi guidatori di SUV e PickUp l'hanno mai provato???
Ritratto di Il_Pirata
24 settembre 2019 - 18:37
La notizia più incredibile sarebbe che il prezzo del carburante possa scendere!!!
Ritratto di manuel1975
24 settembre 2019 - 19:08
ma la co2 non inquina, inquinano gli Nox
Ritratto di Scaloppo
25 settembre 2019 - 10:48
La CO2 di per se non ha un impatto negativo su di noi. L'aumento della CO2 nell'atmosfera non sarebbe magari distruttivo di per se, ma rappresenta comunque un problema, soprattutto se avviene in tempi rapidi e cioè cambiando troppo in fretta l'equilibrio attuale, senza lasciare a molti ecosistemi il tempo di adattarsi alla nuova situazione.
Ritratto di tramsi
25 settembre 2019 - 11:25
Ha un impatto sul clima, dicono gli scienziati.
Ritratto di Angi0203
25 settembre 2019 - 14:08
oddio, a mio avviso la grande differenza consiste nel fatto che il CO2 è globale. Mentre il NOx misurato "qui" praticamente "scompare" nella misura della strada parallela (è, quindi, puntualmente locale) il CO2 prodotto in Cina danneggia tutti come quello prodotto a Vattilapesca. Sulla dannosità del NOx (in particolare NO2) la discussione è aperta. Dai dati statistici epidemiologici pubblicati ad oggi dovremmo nel frattempo vedere le montagne di morti asfissiati ai lati della strada (si parla di decine di miglia). Se poi si leggono studi come quello riguardante il cucinare gli spaghetti con la stufa a gas (https://academic.oup.com/ije/article/42/6/1724/737113) dove si misurano medie di 68,4 µg/m3 in soggiorno (bada bene, non in cucina!) tutti i giorni (!) a fronte del limite di 30 µg/m3 (media annuale), mi chiedo come abbia fatto mia madre ad arrivare a 90 anni stando in cucina almeno 3 volte al giorno. Non mi fraintenda, le emissioni vanno ridotte con ogni metodo possibile, ma cerchiamo di studiare gli studi prima di gridare "al lupo".
Ritratto di Fly101
27 settembre 2019 - 09:10
Non è vero. A concentrazioni un po’ più elevate di quelle attuali, che potremmo raggiungere in qualche decennio se non facessimo niente, ha impatto negativo sulle capacità intellettuali.
Ritratto di Adry83
24 settembre 2019 - 20:05
1.20 1.40 senza accise? Con le accise costerà più del doppio. Allora meglio l elettrica a sto punto
Ritratto di Challenger RT
25 settembre 2019 - 01:19
Benzina a 2,60 euro/litro e gasolio a 3,00. Questo è il futuro europeo. Rimarranno le auto a benzina sportive e d'epoca per gli appassionati (tra cui il sottoscritto). A chi serve un mezzo di trasporto i mezzi pubblici e le auto elettriche.
Ritratto di zero
25 settembre 2019 - 18:52
Credo che i costi di produzione, in realtà, scenderanno e non si raggiungeranno quelle soglie. Comunque, sì... Credo anche io che lo scenario sarà quello che hai presentato tu: le termiche per divertirsi e l'elettrica per "trasportarsi" dal punto A al punto B.
Ritratto di Angi0203
25 settembre 2019 - 14:24
meglio o non meglio me lo dice il portafoglio :-). Mettiamo un valore alla tonnellata di CO2 ed applichiamolo alle vetture, alla produzione, al carburante. L'importante è farlo senza pregiudizi.
Ritratto di Perego Michele
22 ottobre 2019 - 13:16
Troveranno qualche "accisa" da attaccare all'elettricità x autrazione...
Ritratto di Pavogear
25 settembre 2019 - 22:12
No no no no fermi tutti! Allora, noi utilizziamo energia per produrre molecole di idrogeno gassoso e anidride carbonica, dopo di che produciamo idrocarburi che utilizzeremo per produrre carburanti come benzina e gasolio che poi comunque emetteranno praticamente gli stessi gas che oggi vengono emessi dai carburanti derivanti dai combustibili fossili. E inoltre il prezzo su base litro di carburante pare che venga a raddoppiare. Se c'è un premio per l'idea inutile dell'anno, credo che debba essere assegnato a questa. Non c'è modo migliore per ridere in faccia alla fisica e poi sbatterci i denti con le conseguenze. Secondo principio della termodinamica e reazioni non spontanee che richiedono energia per avvenire pare che ad un tratto siano diventate concetti sconosciuti. Se proprio dobbiamo cambiare il modo di fare la benzina, utilizziamo i biocarburanti in modo da rimanere in equilibrio tra carbonio fissato dalle piante e carbonio rilasciato in atmosfera
Ritratto di Angi0203
26 settembre 2019 - 14:04
la mia impressione è che Le sia sfuggita la premessa: la discriminate non è la quantità di energia ma l'impronta CO2. Se l'energia necessaria all'estrazione del H2 (per esempio dal mare) e quella necessaria ad estrarre CO2 (dall'aria) e farne carburante (gassoso o liquido) proviene da fonti rigenerative, allora il bilancio CO2 è zero. Come è zero il bilancio quando emetto nel ciclo termico il CO2 che prima avevo estratto dall'ambiente. Verissimo che i biocarburanti rimarranno in crescita (solo Verbio ha prodotto nel 2018 più di 700 GWh di biometano e 721000 tonnellate di biocarburanti, in crescita per il 2019), ma anche qui il target deve essere la CO2-neutralità della produzione.
Ritratto di Pavogear
26 settembre 2019 - 14:58
Certamente il tuo discorso è corretto, va valutata l' impronta ambientale della CO2. Ma quello che dico io è che produrre idrocarburi non è proprio uno scherzo dal punto di vista energetico e quell' energia utilizzata, che è energia pulita, forse potrebbe essere utilizzata per scopi più importanti visto che comunque abbiamo l'alternativa dei biocarburanti. A meno che, e qui metto in dubbio ciò che ho detto prima, non vengano utilizzati particolari catalizzatori che permetterebbero di abbassare molto l' energia necessaria per produrre questi carburanti sintetici. In quel caso il mio parere cambierebbe, sempre che il prezzo finale rimanga ragionevole. Ma da quanto riportato in questo articolo credo che sarebbe ancora uno sbaglio la produzione di questi carburanti se le cose dovessero stare così
Ritratto di Angi0203
27 settembre 2019 - 13:43
3 o 4 EUR per litro al distributore non sarebbero senza dubbio uno scherzo (forse si ritornerebbe ad un parco circolante più razionale in termini di peso e dimensioni). Il vantaggio sarebbe quello di non distruggere un esteso parco viaggiante che potrebbe continuare ad esistere per un decennio (almeno) ed esistenti ed acquisiti processi di produzione. In una frase: "addolcire" il passaggio generazionale fra endotermico ed elettrico dando all'elettrico il tempo di rendere meno tragica l'impronta CO2 della attuale produzione delle batterie.
Ritratto di Pavogear
27 settembre 2019 - 14:18
Credo che 3 o 4 euro al litro sarebbe comparabile ad una distruzione del parco auto circolante. 2 euro sono ancora spendibili, anche se già ci sarebbero grosse contrazioni nell' utilizzo dell'auto, me a 3 euro al litro diventa un'assurdità. Quindi, in una prospettiva di passaggio da endotermiche ad elettriche, il passaggio sarebbe comunque tragico. Ancora peggiore se consideriamo che le elettriche andranno ad affiancare le endotermiche e non a sostituirle
Ritratto di Fly101
27 settembre 2019 - 09:12
Se devi costruire 5 volte più centrali elettriche per fare gli stessi kilometri di un'auto elettrica allora l’efficienza conta, eccome