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Cartello tra le case tedesche: indagini in Germania

22 luglio 2017

Il settimanale Der Spiegel sostiene l’esistenza di un cartello fin dagli Anni 90 tra Volkswagen, Audi, Porsche, BMW e Mercedes.

Cartello tra le case tedesche: indagini in Germania

MAXI INTESA PANGERMANICA - I costruttrori tedeschi sarebbero protagoniste di un colossale cartello per regolare e uniformare i propri comportamenti a proposito della regolazione delle emissioni. A sollevare la questione è il settimanale tedesco Der Spiegel che nel suo sito Internet ha anticipato un articolo che apparirà nel prossimo numero in edicola. Parte di questo cartello sarebbero le case tedesche “doc”, cioè Volkswagen, Audi, Porsche, BMW e Daimler-Mercedes. Sono escluse Opel e Ford, la prima oggi del gruppo PSA e per decenni della General Motors, le seconda, ovviamente americana ma con una importante presenza in Germania con fabbriche e centri di sviluppo.

RICERCA DI ACCORDI A 360 GRADI - L’azione di cartello sarebbe iniziata ancora negli Anni 90 e avrebbe riguardato svariati aspetti dell’attività dei costruttori, come i rapporti con i fornitori, la progettazione delle auto, fino ai sistemi per la riduzione delle emissioni inquinanti delle auto diesel. L’accusa è chiara: “L’industria automobilistica tedesca ha concertato la propria attività dagli Anni 90, attraverso dei gruppi di lavoro segreti su temi diversi, come la tecnica impiegata sulle auto, i costi, i fornitori, i mercati, le strategie e anche sulla riduzione delle emissioni delle vetture diesel.

AUTODENUNCIA - Sempre secondo lo stesso articolo - presentato come una anticipazione che sarà maggiormente argomentata e sostanziata nell’edizione cartacea - le informazioni riportate sono state attinte da un documento ufficiale che il gruppo Volkswagen scrisse nel luglio dell’anno scorso alle autorità della concorrenza tedesche come forma di autodenuncia di fronte all’avanzare di una inchiesta in corso da parte dell’autorità della concorrenza. Nel mese di giugno ci furono infatti delle perquisizioni nelle sedi della case, nell’ambito di una indagine a proposito di un possibile cartello negli acquisti di acciaio. Va infine detto che secondo Der Spiegel anche la Mercedes seguì la via dell’autodenuncia.

DECINE DI RIUNIONI - Le riunioni dei gruppi di lavoro sarebbero state una sessantina, con la partecipazione di oltre 200 tecnici. Uno dei temi discussi sarebbero state (fin dal 2006)  le misure dei serbatoi dell’AdBlue, l’additivo utile per ridurre le emissioni di NOx dai motori diesel. In discussione è stato il fattore costi dei serbatoi: quelli più grandi sarebbero stati idonei alla bisogna ma avrebbero avuto costi maggiori. Quello piccolo avrebbe avuto costi più abbordabili economicamente ma sarebbe stato parecchio meno costoso.



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Ritratto di all'avanguardia della truffa2
23 luglio 2017 - 19:41
Leggevo, sopra, di un tizio che ripeteva ossessionato di capponi; fosse lui?
Ritratto di marcoluga
23 luglio 2017 - 19:55
2
Qui se c'è uno che soffre di ossessioni, è lei caro retroguardia.
Ritratto di MaurizioSbrana
23 luglio 2017 - 23:26
1
Allora visto che sei un fenomeno spiegami cosa vogliono dire in italiano queste frasi, anzi, fammi l'analisi grammaticale e sintattica delle seguenti frasi -"In discussione è stato il fattore costi dei serbatoi: quelli più grandi sarebbero stati idonei alla bisogna ma avrebbero avuto costi maggiori. Quello piccolo avrebbe avuto costi più abbordabili economicamente ma sarebbe stato parecchio meno costoso."- ci sono più errori qui che in un testo di un bambini di prima elementare... e ora dimmi che non è un articolo farlocco buttato li un sabato mattina estivo per creare attenzione al giornale e inutile polemica da bar sotto l'ombrellone...
Ritratto di Dirk
26 luglio 2017 - 09:30
all'avanguardia... quei 4 capponi pare che siano 4 polli al bar.
Ritratto di marcoluga
23 luglio 2017 - 20:01
2
Il libero mercato vieta i cartelli ma favorisce le grandi agglomerazioni di aziende. Risultato: prodotti imposti e soprattutto enormi capacità finanziarie in grado di manovrare le scelte politiche dei governi più deboli. A volte i cartelli di piccole aziende servono a non essere fagocitate dalle grandi multinazionali, diventando un cartello legale e più potente. Insomma ho sempre forti dubbi su quanto il nostro giudizio possa essere veramente libero ed obiettivo.
Ritratto di meo_tamigi
23 luglio 2017 - 22:34
Trovo sempre più noioso leggere un forum che una volta era molto più stimolante. Per quanto concerne l'articolo non bisogna rispondere "se confermate le accuse" in quanto si parla di autodenuncia, piuttosto "se confermate le indiscrezioni" allora le accuse avranno la certezza di essere. Preciso inoltre che se davvero la "truffa" oscillasse tra il trentennio e il ventennio allora nessuna "multa" o "punizione" mai potrebbe ristabilire l'equità con le case danneggiate in quanto si applicherebbe solo ad una parte degli anni in quanto, non conoscendo le leggi tedesche o europee nel dettaglio, tutto ha una prescrizione. E solitamente l'auto denuncia porta a uno sconto di pena (qualora si dimostrasse che le indagini erano ben lungi dal trovare il colpevole, cosa che dall'articolo non sembra) Buona
Ritratto di bridge
23 luglio 2017 - 23:20
1
Povere case tedesche...
Ritratto di Dirk
24 luglio 2017 - 07:44
Poveri tedeschi...
Ritratto di studio75
24 luglio 2017 - 08:41
5
Ultimo aggiornamento...Bmw ha replicato di non far parte del cartello avendo adottato, autonomamente, specifiche soluzioni tecniche. Infatti per le sue auto diesel euro 6 non sono previsti richiami. è bene ricordare che l'autodenuncia è stata fatta solo da Mercedes e gruppo VW.
Ritratto di Rock_or_bust
24 luglio 2017 - 10:27
I ciaparat filotedeschi si sono già lanciati nelle loro arrampicate sugli specchi, tra capponi e polli, serietà delle riunioni, confusioni tra standardizzazione e cartello e addirittura la critica all'italiano utilizzato nell'articolo (come se quello nei loro commenti non fosse riconducibile ad un livello di apprendimento della lingua da scuole elementari...). Suppongo che le case automobilistiche coinvolte si difenderanno con avvocati un po' migliori, anche perché, al di là dello scoop balneare, le indagini sembrano muoversi sotto traccia già da un bel po' di tempo e gli esiti potrebbero essere davvero nefasti in termini di conti da pagare (al confronto il cartello sulla fornitura dell'acciaio da parte dei costruttori di truck, per quanto eticamente discutibile allo stesso modo, sembra, in proporzione, acqua fresca...).
Ritratto di kerium
24 luglio 2017 - 15:01
I tedeschi c'hanno riempito di balle e di fuffa per 40 anni e noi ancora li mitizziamo con la loro correttezza E bhe lo stile teutonico è una cagxata pazzesca
Ritratto di Mbutu
24 luglio 2017 - 16:04
Ma non esiste un moderatore? E' possibile che uno si debba sorbire ogni volta lenzuolate di litigi da asilo fra fanboy. Avete rotto le palle, fatevi una vita. Che le case abbiano optato tutte per la scelta più economica mi pare eccessivo per invocare un cartello. Diverso se fossero andati da un produttore di serbatoi e (indipendentemente da grande o piccolo) avessero richiesto un determinato prezzo sotto la minaccia di andare tutti da un'altro fornitore. Credo che l'articolo si focalizzi troppo sul discorso adblue quando la vera pietro dello scandalo sarebbero al limite i "rapporti con i fornitori".
Ritratto di maxxx666
24 luglio 2017 - 18:24
Concordo ma probabilmente qualcuno viene pagato per controbattere a chiunque parli male dei crucchi (ce ne uno che ha postato 71 commenti solo qui) ed è presente sempre e comunque negli altri posto (probabilmente ha anche il dono dell'ubiquità) o è più di uno con lo stesso nickname o non lavora perché benestante (quindi nullafacente) oppure questo è il suo lavoro.
Ritratto di Dirk
25 luglio 2017 - 10:04
Vedo che sa contare. Chissà quanto tempo ci avrà messo a contare i commenti. Sulla presenza di quel qualcuno a lei cosa interessi non è dato a sapersi come a lei non credo interessi che lavoro faccia, se è o meno benestante, nullafacente o questo sia il suo lavoro che se è così sarà sicuramente sarà ben pagato, ovviamente.
Ritratto di maxxx666
24 luglio 2017 - 18:12
Italiani cattivoni contro i poveri tedeschi che non hanno mai fatto male a nessuno. Pare che gli ebrei entrassero volontariamente nei forni crematori nonostante le SS tentassero di persuaderli a non farlo. Qualcuno si legga bene questo fino in fondo: http://www.autoblog.it/post/882689/la-soluzione-del-governo-tedesco-al-dieselgate-truffare-gli-automobilisti. Fare cartello vuol dire violare le regole dell'antitrust e del libero mercato.
Ritratto di Luzo
24 luglio 2017 - 19:55
o scandalo è venuto alla luce dopo che Volkswagen e Daimler, probabilmente rese inquiete da un'indagine sulle forniture d'acciaio alle fabbriche, hanno deciso lo scorso 4 luglio di autodenunciarsi all'Antitrust di Berlino e alla Commissione europea, evocando "presumibili violazioni riguardo la concorrenza. [ Cit.]
Ritratto di Dirk
24 luglio 2017 - 20:37
Inquieti di cosa, Luzo? Lo dimostri prima di spararle grosse. 'Presumibili violazioni' non vuol dire violazioni. L'italiano questo sconosciuto.... altro che asilo.
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
26 luglio 2017 - 13:31
"'Presumibili violazioni non vuol dire violazioni". Allora sono anche masochisti, visto che questa pesante accusa parte proprio da volkswagen, al solo scopo di strappare una nuova assoluzione, come già successe alla controllata MAN, per il cartello legato al settore dei camion : http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/19/concorrenza-multa-di-tre-miliardi-di-euro-al-cartello-dei-costruttori-di-camion/2918669/ -------------- http://www.huffingtonpost.it/2017/07/21/cartello-tra-le-case-auto-tedesche-l-accusa-dello-spiegel-fa_a_23041492/
Ritratto di Dirk
26 luglio 2017 - 14:02
No, è italiano. "Presumere una violazione" è una cosa "aver violato" con i fatti un altra. Italiano, semplice e banale italiano.
Ritratto di lucios
25 luglio 2017 - 14:01
4
Si ma, tutto sto cartello per un serbatoio?
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
25 luglio 2017 - 17:48
Secondo te....sono almeno vent'anni che producono soltanto i recenti serbatoi per adblue? Purtroppo, se si otterrà una condanna, riguarderà esclusivamente gli accordi illeciti degli ultimi tempi, perchè come ogni reato, anche quelli per cartello cadranno in prescrizione. I serbatoi (eccessivamente piccoli) scelti, non sarebbero potuti essere sufficienti per raggiungere i risultati di emissione dichiarati, ottenibili soltanto con GENEROSE iniezioni del loro ESIGUO contenuto.
Ritratto di Davelosthighway
26 luglio 2017 - 12:34
Continuano le adesioni alla class action di Altroconsumo presso il Tribunale di Venezia: attesi in 650mila, c’è tempo sino al 1° ottobre. #PretendiGiustizia Ora VW è chiamata a risarcire gli ingenti danni a milioni di consumatori di fronte ai Tribunali di Italia, Belgio, Spagna e Portogallo a seguito delle class action promosse da Altroconsumo, Test-Achats, OCU e Deco. La prima class action europea dichiarata ammissibile è proprio quella di Altroconsumo: gli oltre 650.000 proprietari italiani di auto del Gruppo VW coinvolte nel Dieselgate possono aderire gratuitamente sul sito Altroconsumo entro la fine di settembre, ma devono affrettarsi. Commenta Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne Altroconsumo: “Già oltre 30mila consumatori italiani si sono attivati per aderire alla nostra class action. Chiediamo a tutte le istituzioni, gli organi di stampa pubblici e privati ma anche ai market player che abbiano veramente a cuore la correttezza, la trasparenza e la sostenibilità del mercato, di aiutarci a comunicare questa opportunità al numero più ampio possibile di consumatori in modo che la massa critica di aderenti alla class action possa contribuire a diradare finalmente le fitte nebbie costruite dalle trame lobbistiche che stanno rischiando di compromettere l’operato delle istituzioni nell’interesse dei cittadini.”
Ritratto di caronte
3 settembre 2017 - 21:53
Che mondo è questo dove chi più può più ruba. Che vergognoso mondo è questo.