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Citroën: dalla 2CV alla Ami

di Fabio Madaro
Pubblicato 24 aprile 2020

Un parallelo azzardato? Sarà, ma la Ami si prefigge di scardinare i consueti paradigmi del mondo dell’auto per dare una risposta alle esigenze di mobilità che cambiano.

Citroën: dalla 2CV alla Ami

UN MITO - Nella storia centenaria della Citroën uno dei modelli più celebri e celebrati fu senza alcun dubbio la 2CV, l’utilitaria che da 1948 al 1990 rappresentò al meglio il concetto di vettura popolare, instancabile ed economica. La 2CV insomma ebbe un successo straordinario in Europa (e non solo) proiettando il marchio francese nell’olimpo dei grandi costruttori. Perché la Citroën 2CV era versatile ed era adatta a qualsiasi situazione, o quasi: perfetta per i viaggi avventurosi degli Anni 60 e 70 (in India o lungo la Cordigliera delle Ande) o più semplicemente era perfetta in città per andare a fare la spesa o accompagnare i figli a scuola. Ne costruirono oltre cinque milioni di unità, ma in tutti quegli anni la Citroën 2CV è sempre rimasta fedele a se stessa nell’aspetto e nei contenuti. Insomma un’auto assolutamente geniale nella sua sostanziale semplicità, esattamente come furono geniali la VW Maggiolino, la Renault 4 e la Fiat 500.

L’AUTO DELLA FRANCIA RURALE - Della 2CV sono passati alla storia i capisaldi dettati dal suo progettista Boulanger: l’auto che Citroën doveva produrre doveva essere come  “una sedia a sdraio sotto ad un ombrello, capace di trasportare due contadini, cinquanta chili di patate o un barilotto di vino”. E avrebbe dovuto “trasportare un paniere di uova attraverso un campo arato senza romperne uno”. E così fecero i progettisti anche con il contributo del designer italiano Flaminio Bertoni che ne plasmò lo stile inconfondibile. La Citroën 2CV insomma ebbe un successo straordinario che si protrasse appunto fino al 1990 quando l’ultima 2CV uscì dagli stabilimenti portoghesi della Citroën di Mangualde.

UNA 2CV MODERNA? - Questo accadeva tanti, tantissimi anni fa. Ora siamo nel 2020 e le esigenze del trasporto individuale sono cambiate in modo radicale. Ci sono moltissime più strade e infrastrutture, c’è una rete di satelliti che ci aiuta nella guida di ogni giorno. E anche le auto sono cambiate: hanno mutato pelle e meccanica e la tecnologia offre soluzioni inimmaginabili ai tempi della 2CV. Eppure oggi forse più che mai  una moderna 2CV avrebbe senso di esistere. Ebbene la risposta di Citroën alla 2CV del nuovo millennio c’è già: si chiama Citroën Ami. È una vetturetta 100% elettrica, pensata per offrire due posti comodi per muoversi agilmente in città, sia in centro che in periferia, parcheggiare con facilità dappertutto, viste le ridotte dimensioni, ed essere accessibile, in termini economici, a persone di ogni fascia di età, anche agli adolescenti. Boulanger sicuramente l’avrebbe approvata….

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Ritratto di remor
24 aprile 2020 - 18:11
L'idea è buona ma incompleta: se non si arriva ai 70-80km/h (quindi quadriciclo pesante) l'uso resta limitato quasi esclusivamente al """centro"""" cittadino (anche nelle classiche tangenziali urbane si rischia di fare da tappo). E onestamente non capirei più di tanto nella fattispecie il perché limitarsi al quadriciclo leggero nel momento in cui invece ad esempio una stessa Twizy (progetto ben più datato: era il lontano 2011, teoricamente un'era fa a livello di elettriche) come quadriciclo pesante poi è ben che disponibile
Ritratto di remor
24 aprile 2020 - 18:20
* Considerazione essenzialmente tecnica e che prescinde dalla questione ecoincentivi locali. Certo che se ad esempio incentivata venisse via a qualche migliaio di euro magari a molti potrebbe risultare ben antaggiosa anche così (a momenti non ti ci compri manco lo scooterino 50...)
Ritratto di impala
24 aprile 2020 - 21:56
la citroen di oggi non ha nulla da vedere con quella dell epoca della 2cv. Oggi citroen produce solo utilitarie tipo C1 che è bruttissima, suv a gasolio o benzina con il puretech 1.0 o 1.2, altro che avanguardia tecnologica ... la citroen di oggi fa pena.
Ritratto di deutsch
25 aprile 2020 - 17:48
4
hai dimenticato il 1.6 puretech, oltre al plugin. non so cosa si chiede e cos'altro produrrebbero gli altri che citroen nel suo segmento non produce.....
Ritratto di Manuel99
24 aprile 2020 - 18:38
Per le brevi tratte extraurbane sarebbe ottima la Microlino, che raggiunge i 90 km/h e ha un prezzo di partenza di 12.000€, esattamente come la Twizy con batterie di proprietà (che però ha le portiere opzionali e senza finestrini). Di sicuro la velocità massima della Ami è un limite da considerare, così come il prezzo di 6-7000€ senza il noleggio delle batterie che non è affatto male. Peccato che gli incentivi ci siano solo in caso di rottamazione e per veicoli della stessa categoria: non sono previsti per passare da un'auto a un quadriciclo come questo.
Ritratto di Pavogear
24 aprile 2020 - 22:04
Si ma il punto è che la persona normale non può permettersi un'auto per la città, una per gli spostamenti extraurbani e una per gli spostamenti interregionali. Questa e anche la microclino sono lontane anni luce da altre elettriche ottime in città ma buone anche per tutte le altre situazioni seppur in maniera limitata
Ritratto di remor
24 aprile 2020 - 22:55
In fondo ci potrebbe pure stare come seconda auto (o terza, ecc) ad uso quasi prettamente cittadino. Però magari 7.000e (non tanti ma nemmeno di certo pochi) per chi la dovesse comprare senza poter ricorrere agli ecoincentivi (se si vuole fare un discorso di massa e non limitato ai, penso, non tanti che in possesso di una Euro 0/1/ecc nel rottamarla opzionerebbero proprio una microcar elettrica), e poi non ci si può di fatto avventurare nemmanco sulla tangenziale ancor prima che fuori città... Personalmente penso un ipotetico punto di svolta si avrà se/quando arriveranno quadricicli (elettrici) pesanti (70-80km/h) a prezzi (per tutti) intorno ai 5.000e; ok anche spartani ed aperti a soluzioni al risparmio come nel caso della presente Ami (stampo unico per sportelli come per frontale/posteriore, ecc) ma un minimo di fruibilità stradale più ampia ci vorrà
Ritratto di deutsch
25 aprile 2020 - 17:50
4
ma in ogni nucleo familiare ci sono di solito due macchine (una grande ed una piccola)
Ritratto di Pavogear
25 aprile 2020 - 18:52
Si ma di solito la macchina piccola è un'auto che va dalla Smart alla Golf come sfruttabilità per dire. E anche fosse una smart la piccola della famiglia, sarebbe comunque un'auto in grado di girare in città così come di portarti ovunque senza problemi
Ritratto di deutsch
25 aprile 2020 - 20:04
4
di solito la seconda auto è quella che fa breve tragitti e non si usa per fare vacanze, spesso una citycar benzina, ed in italia la media della auto a benzina è circa 7000km annui. poi uno può andare in vacanza con la smart se vuole, ma si parla di media
Ritratto di Pavogear
25 aprile 2020 - 20:25
Si ma in generale anche una piccolissima smart può permetterti di andare ovunque all'occorrenza e alla velocità che vuoi all'interno dei limiti di velocità. Con la Ami significa avere la seconda auto vincolata a girare al massimo in città e non è proprio la stessa cosa. Più che si spazio a bordo la questione è proprio l'utilizzo limitato a prescindere dal numero di passeggeri
Ritratto di deutsch
26 aprile 2020 - 09:21
4
È vero ma il cambiamento che stiamo affrontando impone delle scelte, esistono comunque auto elettriche economiche come la up con ottima autonomia ma non puoi pensare, allo stato, di avere la fruibilità di una benzina. Non deve essere un'auto che va bene a tutti ma che soddisfa le necessità di un target specifico anche tenendo con del prezzo. La twizy non sarà sicuramente diffusa nelle campagne del mezzogiorno ma nelle città del nord se ne vedono. Poi chiaro che fintanto che l'Italia viaggia a velocità di differenziate dove al nord sono vietate motorizzazioni vecchie ed inquinanti che invece in altre parti d'Italia sono ancora molto diffuse non ci potranno essere numeri rilevanti, non parlo solo di elettriche ma anche di varie forme di ibridizzazione
Ritratto di BioHazard
24 aprile 2020 - 18:15
Citroën: dalla 2CV alla Ami... Ammazza che brutta fine ahahah
Ritratto di otttoz
24 aprile 2020 - 18:26
2cv e dyane andrebbero riproposte con tutte le genialità originali in termini di linea e volumi ma con tutti i dispositivi di sicurezza ed antinquinamento attuali. questa è solo una anti twizy...
Ritratto di Francesco Pinzi
24 aprile 2020 - 18:40
Beh ci sono diversi appunti da fare.. La 2cv era a benzina e i benzinai c'erano, poteva portarti da qualsiasi parte (non proprio velocemente, ma poteva) e costava poco.. La Ami??? Temo non possa reggere confronto..e voglio tralasciare il fatto puramente estetico
Ritratto di ste74
24 aprile 2020 - 18:58
Certo, la 2CV sappiamo per certo che resterà nella storia... la plasticosa Ami?
Ritratto di marcoveneto
24 aprile 2020 - 19:12
Sembra una lavapavimenti o lavastrade...ho detto tutto... Attualmente nella gamma Citroen, l'unica che mi piace è la C5 Aircross
Ritratto di Claus90
24 aprile 2020 - 21:48
LO dico da settimane spero che la Fiat metta al più presto mani sulle francesi per dare delle dritte su stile e tecnologia, queste sinergie sono positive.
Ritratto di Pavogear
24 aprile 2020 - 22:00
La Ami non sfonderà mai. Non è attraente come un motorino per un giovane che non ha la patente per l'auto e quindi al massimo si dividerà il mercato di nicchia delle microcar con le omologhe con motore endotermico. Ma non è nemmeno lontanamente pensabile il suo acquisto da parte di una persona che abbia da fare appena di più di casa lavoro, dove casa è in centro città e il lavoro pure. Al massimo potrebbe essere una seconda o terza auto per persone facoltose che abitano in città, ma anche in questo caso il numero di potenziali clienti è esiguo. E se io fossi una persona facoltosa che vuole l'elettrica solo per la città andrei su una tra 500e, Mini-e o Honda e. Nemmeno lontanamente paragonabile a quelle che sono state il Maggiolino o la prima 500
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 08:59
Oscena sta Citroen, intanto a quel prezzo elettrica tra poco arriva la Renault / Dacia cinese a 4 posti o la Ora / Great Wall molto simile, a quel punto se ne ho da spendere per un'auto da città elettrica meglio la Microlino italo svizzera molto più carina, crea almeno curiosità anche nel gentil sesso, una Citroen chi la vuole.
Ritratto di remor
25 aprile 2020 - 09:20
La Ami con incentivi (si applicano anche ai quadricicli leggeri?) potrebbe venìre qui via a 1000 euro. Le Cinesi "purtroppo" (e lo dico con realtà: purtroppo) finiscono sempre per venìre presentate che ne so a 8 mila, poi magari ci si accorge che è il prezzo coi super-incentivi lì nella loro madrepatria e qui fra una cosa e l'altra a meno di 15 mila euro non le si troverebbe. Ora fra 1.000 e 15.000 euro, imho, ce ne passa...
Ritratto di remor
25 aprile 2020 - 09:41
* Qui = alcuni paesi europei; che in verità poi qui in Italia a prescindere dai paventati Ora arriva, Ora arriva, Ora arriva, poi non arrivano proprio
Ritratto di Andre_a
26 aprile 2020 - 01:21
Nel relativo articolo di alVolante si diceva che la Ami sarebbe costata 6-7000 € in Francia, applicando gli incentivi francesi. In Italia non so se i quadricicli abbiano degli eco incentivi dedicati, ma quelli delle auto non si applicano.
Ritratto di remor
26 aprile 2020 - 08:26
Se non erro (informandomi un attimo al tempo) era circa 7.000 il prezzo pieno che in Francia diventavano 6.000 con gli incentivi. In Italia invece effettivamente, appena visto e spero di non aver sbagliato ad interpretare, dovrebbe essere disponibile un fondo di 8mln nel complesso e si dovrebbe poter usufruire (rottamando, non sono sicuro se anche le auto o solo vecchi scooter; e non so quali categorie Euro) fino al 30% del prezzo con un tetto di 3.000e. Nella fattispecie dunque, spero di non aver preso una cantonata nel discorso, la Ami verrebbe potrebbe venirvia a meno di 5.000e (7.000 - 30%), se però si rottama qualcosa (cosa?). Nel complesso comunque, come già detto sopra, il discorso mio personale sarebbe (in merito ad eventuali successi di massa) di guardare al prezzo pieno senza ecoincentivi (che poi mutano nel tempo e ai quali non tutti possono accedere) per fare eventuali paragoni a lungo termine
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 12:31
In realtà non credo, ci sono già elettriche cinesi in Europa, stra vendute le MG ZS elettriche in Norvegia, già 200 esemplari al primo mese di vendita, Jeep in Norvegia lo stesso mese ne hanno venduta una ( MG incredibile successo poi anche in UK e Australia, vendute anche in Olanda, Germania etc) in ogni caso parlavo di Renault che anche costasse più di questo quadriciclo appunto non è un quadriciclo è una normnale utilitaria a 4 posti. Basta guardare Autoscout in Germania ci sono decine di DFSK (Dongfeng) iX5 ora chiamate Fengon a 23 / 25.000 Euro nuove e sono come carrozzeria e allestimenti della categoria SUV coupè grandi corrispondenti alle BMW X6, cioè costano comunque meno della metà, poi ci sono centinaia di DFSK Glory 580 a 23.000 Euro e sono comunque enormi SUV a 7 posti altro che Skoda Kodiaq, sono quasi della categoria Audi Q7, cioè si in Cina costano ancora meno comunque anche qua sono prezzi incredibili.
Ritratto di remor
25 aprile 2020 - 13:31
Quindi, se non ho capito male, attorno ai 7.000€ di prezzo pieno per questa Ami che poi potrebbero diventare 1000 con l'incentivo in verità non c'è niente qui in arrivo made in Cina. Bisogna eventualmente sperare in qualcosa by Dacia/Renault, se eventualmente decidono di portarcela
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 14:43
Cioè se arrivano le Renault Dacia cinesi o la Ora non costano tanto di più e non sono quadricicli. comunque tutto sto aumento dei prezzi qui in Europa delle auto cinesi o USA non lo vedo, almeno non sempre, in fin dei conti la Tesla 3 costa meno di alcune berline pari segmento con simile equipaggiamento: costa base 49.000 Euro, bene una "semplice" Peugeot 508 (neanche tedesca e neanche premium quindi) Hybrid 225 (zero a cento in 8,3 secondi) arriva a costare 54.000 Euro...
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 16:24
Certo che paragonare questa ai capolavori di Bolulanger e Bertoni cioè la 2CV ce ne vuole, quelle erano dei miti perchè erano per ogni occasione, questa se sei in più di 2 e vuoi anche solo uscire dalla città...
Ritratto di Santhiago
25 aprile 2020 - 16:43
Infatti.. Paragone impossible..
Ritratto di Santhiago
25 aprile 2020 - 16:42
Paragone senza alcun senso: nell 'articolo stesso si doce della 2cv "era versatile ed era adatta a qualsiasi situazione, o quasi: perfetta per i viaggi avventurosi degli Anni 60 e 70 (in India o lungo la Cordigliera delle Ande) o più semplicemente era perfetta in città per andare a fare la spesa o accompagnare i figli a scuola", vorrei proprio capire: COSA C'ENTRA LA AMI LA CON QUESTO?....
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 16:55
Io noto non vorrei fare il saccente che appena si parla di auto d'epoca, cioè antiche davvero, non youngtimer che magari abbiamo posseduto e visto da giovani, tutti gli esperti non sono più esperti, si fanno errori clamorosi, cito sempre l'Alfasud 33 stra osannata da qualunque rivista nordica o anglosassone anche come l'auto più completa della storia e in Italia ancora svalutata o ad esempio centra poco: l'autorevole rivista Quattroruote che quando esistevano le auto americane non riusciva a dare un giudizio obiettivo, le vedeva solo come dei cassoni ambulanti, oggi la stessa rivista e tutta la stampa e gli appassionati del nostro Paese non sanno una cippa di auto cinesi che invece basta leggere riviste anglosassoni per cambiare completamente giudizio, le auto d'epoca sanno valutarle solo pochissimi utenti qui nel blog e le riviste specializzate in auto d'epoca.
Ritratto di remor
25 aprile 2020 - 19:07
Vabbé, limitandomi alla sola parte quasi finale, se è per questo non penso (nb è un'ipotesi) una corrispondente rivista cinese sappia generalmente più di tanto di una Giulia nonostante sia la berlina di serie attualmente (e già da qualche anno) più performante al mondo, e oltretutto di un marchio che ha fatto la storia dell'automobilismo. Scriveranno delle loro auto (magari spesso di start up che si spegneranno nell'arco di qualche anno) o di quelle che brand esteri vanno a produrre in loco per questioni di dazi
Ritratto di Giuliopedrali
25 aprile 2020 - 19:30
Non credo cioè Alfa magari no ed è colpa nostra ma che so Audi o le BMW sono più vendute di qua, quindi non credo che cinesi o americani non ne sappiano, almeno gli esperti, ne sapranno magari leggermente meno di noi, va bè, però che autorevoli riviste specializzate sappiano poco o niente all'epoca di americane e oggi di cinesi, che poi appunto sono molto conosciute da riviste anglosassoni, per dire trovi begli articoli su riviste USA e sapete quante cinesi ci sono in USA zero, credo che abbiamo sempre uno sguardo molto provinciale.
Ritratto di remor
25 aprile 2020 - 20:06
Vabbé(2) è anche vero che al momento le cinesi non rappresentano alcun tipo di eccellenza che eventualmente potrebbe suscitare attenzione/interesse (fra Model 3, Roadster e Cybertruck la Tesla gli ruba tutto l'eventuale minimo di scenario). Fra l'altro qua nemmeno (parlo delle elettriche) vengono importate. Giusto per dare un'idea di priorità, comunque, si consideri che della qui diffusissima Tipo poi una prova completa (coi vari rilevamenti) su strada della 1.4 benzina non penso sia mai stata effettuata da nessuna testata nazionale, figuriamoci andarsi ad interessare di un'elettrica orientale che da queste parti nemmeno mai passerà
Ritratto di Giuliopedrali
26 aprile 2020 - 08:47
Dimostri tutto il provincialismo, le stesse cose si dicevano da noi delle giapponesi nel 1980...
Ritratto di remor
26 aprile 2020 - 09:25
Giapponesi e Coreani non c'entrano niente con Americani e ancor più Cinesi. I primi hanno mercati interni relativamente ridotti e quindi andarsi a proporre in mercati esteri, con auto proporzionate agli standards locali e ivi appetibili, è una mission da sempre. Gli americani invece, dato il loro ampio mercato interno, hanno sempre fatto (e fanno) auto più per i loro standard (muscle car e pickup con solitamente V8 gli esempi più famosi, ma non solo *). Idem i Cinesi che fra l'altro vengono anche molto orientati nelle scelte dai propri incentivi nazionali (fino a qualche tempo fa era conveniente produrre piccole elettriche per la questione emissioni kmetriche, mentre da qualche tempo si è del tutto mutato il quadro normativo e ora conta l'autonomia per cui via di suvvoni da 500-600CV); cioè dovremmo farci condizionare sul tipo di auto da scegliere ed usare qui nel paesello della provincia italica in base alle scelte normative di una nazione lontanissima (non solo geograficamente)? No, Grazie, troppo irrazionale. Che poi noi ce ne possiamo/potremmo anche interessare ma alla fine sono loro stessi i primi che manco gli interessa del nostro mercato: penso di non aver mai visto la pubblicità televisiva, ma forse neanche su riviste o on-line, di una vettura elettrica cinese, per dire; a che pro dovrei andarne alla spasmodica caccia di info; piuttosto cerco di sapere come va la Tipo coi nuovi firefly (P.S. firefly è la denominazione dei nuovi motori del marchio che vanno a sostituire gli storici fire).
Ritratto di remor
26 aprile 2020 - 09:32
* Che poi qualcuno ci ha anche provato a portare qui di recente una vettura all'americana (che poi nemmeno per nulla estrema nell'essere appunto americana), se ci si vuole togliere qualche dubbio su come è stata accolta dai commenti (ribadisco "dai commenti") cercare "Lancia Flavia 2.4" (quella del 2014). Ecco, se convinti delle proprie teorie, si convinca la platea che era un'auto che valeva la pena prendere in considerazione
Ritratto di tramsi
25 aprile 2020 - 20:27
Tranquillo pedrali, la probabilità che tu appaia saccente è più remota della galassia più lontana.
Ritratto di Giuliopedrali
26 aprile 2020 - 08:49
Se vuoi ci sfidiamo un'pò, non serve sulle auto cinesi, basterebbe sulle americane quelle vere di un tempo o sulle auto d'epoca, anzi ho un'idea: semplicemente sulle auto...
Ritratto di tramsi
26 aprile 2020 - 14:59
La tua cifra in merito e l'illogicità dei tuoi post sono fatti acclarati, nero su bianco e sotto gli occhi di tutti. Molti te l'hanno anche fatto notare, ma... per te sono gli altri a non capirne nulla. Di meccanica, oltretutto, non sai nulla per tua stessa ammissione! Non parliamo poi dei prezzi inventati e dei posizionamenti di mercato!
Ritratto di Giuliopedrali
26 aprile 2020 - 17:40
Solo per dirne una, parlando di auto medie: perchè c'è davvero una differenza tra una e 'altra nella meccanica oggi, poi il posizionamento di mercato credo di conoscerlo, cioè va oltre le teorie, e poi se uno non sa niente di auto d'epoca trova eccezionale tutto ciò che c'è oggi.
Ritratto di tramsi
6 maggio 2020 - 18:21
Il punto è che tu, pedrali, non sai nulla nemmeno di auto d'epoca!
Ritratto di mike53
25 aprile 2020 - 18:01
Ho avuto la fortuna e il privilegio di guidare 2 Dyane e una 2CV Charleston. Paragonare questo sgorbio con le due utilitarie di allora non esiste! Citroen dovrebbe riproporre in chiave moderna ma fedele all'originale la mitica 2CV....sono certo che avrebbe successo.
Ritratto di querelle61
27 aprile 2020 - 13:50
Non le ho guidate,ma le avevano diversi miei amici. Che dire? Comoda anche per 4, andava pure con la banana affettata al posto dell'olio motore,consumava niente, la 2CV era ancora più particolare ed accattivante esteticamente,l'auto ideale per i giovani squattrinati dell'epoca. Uno dei miei amici ci era andato addirittura in Marocco. Una 2CV in chiave moderna e venduta ad un basso prezzo potrebbe "sbancare" visti i pesantissimi effetti economici prodotti dal Covid-19, e le cui onde lunghe si sentiranno per un bel po'
Ritratto di mike53
27 aprile 2020 - 15:54
Il trucco della "banana affettata" non l'avevo ancora sentita ma posso confermarti che con la Charleston mi sono fatto 243000 km in 7 anni e non ho mai avuto problemi....anche senza olio si andava sempre e comunque.....in pratica non chiedeva quasi nulla e in cambio ti dava tanto divertimento e senso di libertà....e soprattutto il comfort era eccezionale!
Ritratto di Giulio Menzo
26 aprile 2020 - 11:08
2
Personalmente il paragone lo trovo difficile, la Ami può andar bene solo in città, mentre la 2CV era più versatile e adatta a un utilizzo più esteso di questa
Ritratto di vroby
26 aprile 2020 - 18:13
intanto di questa auto si sa pochissimo. Sto ancora aspettando un po di dati tecnici piu approfonditi. non ho ancora capito se la trazione è anteriore o posteriore. La batteria dov'è? In un articolo hanno detto 5.5 kw di batteria e 60 chili di peso. E il peso della macchina complessivo è 580 chili cioe 520 chili senza batteria per un auto in pvc a 2 posti?? Per la velocità anche li 45 kmh con 6.5 KW???? Chiaro che sarà un motore bloccato penso per limitare il consumo. Aspetto i dati certi e invito i giornalisti accreditati a chiedere dati certi e precisi. Non pretendo gli spaccati anche se non sarebbe male ma non questa fuffa che andava bene a febbraio ma adesso è un stantita. Capisco che in temp di lockdown tutto si dilaterà. Comunque si mi piace e credo sia geniale e fuori dagli schemi.