TEMPI GRAMI PER IL GASOLIO - L’andamento delle vendite delle auto con motore diesel sta dando luogo a notevoli problemi al sistema produttivo dell’industria automobilistica. Per qualcuno le nuove normative sui test delle emissioni per l’omologazione hanno creato problemi di adeguamento dei motori. Più in generale le problematiche ambientali legate agli scarichi (timori di “blocchi” alla circolazione e di forti e rapidi deprezzamenti del valore dell’auto) hanno indotto a il mercato a guardare alle auto diesel con dubbi e incertezza. Fatto sta che la domanda è in calo un po’ ovunque e le case automobilistiche devono correre ai ripari. Lo testimonia efficacemente quel che sta succedendo nello stabilimento FCA di Pratola Serra, in provincia di Avellino, dedicato alla fabbricazione appunto di motori a gasolio.
TANTA “CASSA” - L’azienda non ha comunicato nulla ma ci hanno pensato i sindacati a rendere pubblico che per il mese di dicembre 2018 i programmi di lavoro prevedono soltanto quattro giornate attive, per il resto ci sarà la chiusura di fine anno e la cassa integrazione. In questa situazione cresce la preoccupazione e le organizzazioni sindacali attendono l’incontro con l’azienda fissato per il 29 novembre per conoscere eventuali piani produttivi alternativi in grado di fermare il degrado della situazione.
LE SPERANZE - In particolare, assieme alla speranza che vengano confermati i programmi di produzione dei tre nuovi modelli di cui si parla da tempo (un altro suv Alfa Romeo, la Jeep Compass e un altro suv Maserati, rispettivamente a Mirafiori, Melfi e Pomigliano), sono anche attese notizie su progetti di riconversione appunto per l’impianto di Pratola Serra. Riconversione che dovrebbe riguardare le nuove soluzioni motoristiche (ibrido ed elettrico). A questo proposito le organizzazioni sindacali imputano al gruppo FCA un chiaro ritardo nello sviluppo di questi nuovi settori di business, in cui gli altri costruttori sono molto più avanti.