IL DIVIETO RISALIVA AL 1959 - Anche i cubani potranno acquistare un’auto nuova. Lo stabilisce un decreto approvato lo scorso aprile (e in vigore dal primo ottobre), durante i lavori del sesto congresso del Partito comunista cubano, presieduto dal presidente Raul Castro. Cade così il divieto per i privati di comprare e vendere automobili, che risale ai tempi della Rivoluzione cubana, nel 1959. La misura è una delle più attese tra le 300 riforme adottate ad aprile, che prevedono anche la possibilità per i cubani di acquistare appartamenti, di viaggiare all’estero e di aprire attività commerciali.
Qui una Ford Crestline (1952-1954). Nella foto in alto, una Buick Riviera del 1958.
VECCHI CARROZZONI - Fino a oggi era possibile solo comprare o vendere auto usate, fabbricate prima del 1960. Pertanto, per cinquant’anni a Cuba si sono guidate sempre le stesse macchine (quelle americane che circolavano nell’isola prima della caduta del regime del dittatore Batista), di volta in volta modificate e arrangiate alla buona. Negli anni 70 era stata anche permessa l’importazione di macchine dall’Unione Sovietica, come le Lada, le Volga o le Moscovich che, però, potevano essere acquistate solo da alcune categorie privilegiate (artisti, sportivi, medici o ingegneri) e non potevano essere né cedute, né donate.
In primo piano una Chevrolet Bel Air del 1957.
STIPENDI BASSI - Con il nuovo decreto, invece, è consentita la vendita e l’acquisto di auto senza limitazioni di modello o di anno di fabbricazione. Ma le restrizioni non sono state completamente eliminate. Secondo la legge appena pubblicata sulla Gazzetta ufficiale cubana, saranno autorizzati a comprare un’auto nuova solo gli stranieri con residenza permanente o i cubani che hanno un reddito in valuta straniera o pesos convertibili in dollari. Purché l’acquisto sia finalizzato a soddisfare un’esigenza personale o culturale (la Costituzione cubana, infatti, permette la “proprietà personale” solo dei beni necessari alle “esigenze materiali e culturali”). E poi c’è da considerare la difficile situazione economica dell’isola: lo stipendio medio, anche per professioni qualificate come il medico o l’ingegnere, equivale a qualche decina di dollari al mese. È facile quindi, prevedere che ancora per qualche tempo saranno in pochi a potersi permettere un’auto nuova.
La DeSoto Deluxe è stata prodotta dal 1946 al 1952.
MACCHINONI COLORATISSIMI - Oggi il panorama automobilistico cubano è costituito quasi esclusivamente da macchinoni americani degli anni 50 (che a Cuba vengono chiamate “almendròn”, ovvero grosse mandorle, robuste come il guscio del frutto) e da vecchi mezzi russi (oltre alle vetture, anche camion e autobus, generalmente in cattive condizioni). Viaggiando per l’isola sembra quasi di visitare un museo a cielo aperto: ci sono Cadillac Eldorado, Chevrolet Bel Air, Chrysler Windsor, Pontiac Star Chief, e ancora Studebaker, Impala, Lincoln, Oldsmobile. Dopo tanti anni, però, la carrozzeria di queste auto è stata rappezzata con lamiere di diversi colori, e la meccanica è stata “arricchita” con pezzi di auto sovietiche e con componenti costruiti sull’isola da meccanici fantasiosi, usando materiali di recupero. Un mondo variopinto, destinato a scomparire, per lasciare finalmente spazio a vetture moderne ed efficienti.