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Dagli Usa due motori elettrici rivoluzionari

Pubblicato 10 dicembre 2019

Non è solo il settore delle batterie, ma anche quello dei motori elettrici ad essere in costante evoluzione.

Dagli Usa due motori elettrici rivoluzionari

Efficientare un motore elettrico non è cosa semplice in virtú della sua essenzialità ed intrinseca efficienza. Diverse aziende stanno lavorando alla riduzione delle dimensioni e del peso, soluzioni che, generalmente, comportando un aumento del rendimento e della coppia. Tra di esse risultano particolarmente interessanti le americane Infinitum Electric e Linear Labs (entrambe del Texas), che hanno realizato motori molto innovativi.
 
> INFINITUM ELECTRIC


Qui a sinistra il confronto tra un motore elettrico tradizionale (a sinistra) e quello della Infinitum. Più in alto il confronto tra i due elementi interni.

La Infinitum Electric, un’azienda specializzata in motori elettrici con sede ad Austin, è andata oltre, producendo un motore elettrico, che verrà realizzato in serie nei prossimi mesi, nel quale sono stati eliminati tutti gli avvolgimenti esterni in ferro e rame presenti nello statore e sostituiti con un circuito stampato che li integra.

Questa soluzione consente, oltre a una riduzione delle dimensioni (pari al 60% complessivamente e al 90% per i componenti interni) e del peso, una diminuzione del rumore, grazie al decremento dell’ondulazione di coppia (disturbo intrinseco al sistema elettronico di potenza che alimenta il motore), permettendo poi un maggiore isolamento dei conduttori di rame (proteggendoli da eventuali guasti). 

Lo statore a circuito stampato permette poi l’installazione di tutti i sensori sullo stesso pezzo (in un motore elettrico tradizionale è necessario installarli separatamente) e, secondo l’azienda, è più efficace del 10% rispetto a quelli attuali.
 
> LINEAR LABS

Un’altra proposta per rendere più efficiente il motore elettrico arriva dai laboratori di Linear Labs, azienda che ha prodotto HET, Hunstable Electric Turbine, un motore che promette di raddoppiare la coppia e di triplicare la potenza. 

La struttura del motore della Liner Labs è semplice poiché esso non presenta né differenziali o cambi di velocità, necessari nella trasmissione della coppia motrice, né i convertitori DC-DC (convertono una sorgente di corrente continua da una tensione all’altra), che sono complessi ed ingombranti. Il motore utilizza quattro rotori invece di uno o due, e lo statore è completamente inglobato in un “tunnel di coppia magnetica” a quattro lati, ogni lato con la stessa polarità. Soluzione tecnica che assicura che tutti i campi magnetici siano nella direzione del movimento, assicurando più coppia ai bassi regimi. 

Incremento della coppia che è possibile senza ingombranti ingranaggi e a quella che l’azienda chiama “trasmissione elettronica”, resa possibile grazie ai quattro rotori addizionali; il rotore principale agisce all’interno dello statore e del “tunnel magnetico”, il secondo e il terzo, di forma piatta, sono posizionati sullo stesso asse del primo, ma opposti uno rispetto all’altro. L’HET consentirebbe quindi una semplificazione e un alleggerimento del power train di un’auto elettrica, consentendo quindi l’utilizzo di un pacco batterie più piccolo. 



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Ritratto di Giuliopedrali
10 dicembre 2019 - 19:26
adesso inizia la vera tecnologia elettrica, perchè finalmente inizia ad esserci un mercato, come nel 1900 con le "innovative" Mercedes o la De Dion Bouton con lo schema motore anteriore longitudinal,e cambio e trazione posteriore poi seguito da tutti.
Ritratto di Oxygenerator
11 dicembre 2019 - 08:16
È benvenuta qualsiasi novità, in un campo ancora da esplorare e migliorare...
Ritratto di Fdet_
11 dicembre 2019 - 09:31
Grazie alVolante per questi approfondimenti interessantissimi. Spero ce ne siano molti altri.
Ritratto di herm52
11 dicembre 2019 - 09:37
E' questo che NON si vuole fare in Italia investimenti statali nella ricerca, potrebbero essere una soluzione nel rilancio dell'industria ITALIANA sommandola poi a investimenti sul turismo potrebbero essere la soluzione per l'economia italiana dei prossimi anni. Altro che incentivare investimenti per le multinazionali che producono in Italia solo assemblando componenti per poi dopo poco tempo chiudere.
Ritratto di Miti
11 dicembre 2019 - 13:44
1
Il problema di questo mondo dal mio punto di vista è che due o tre paesi decidono tutta la situazione internazionale. Le guerre commerciali ultimamente fanno paura. La classe politica ... non parliamo più. Un paese non può vivere bene se ha intorno paesi che vivono male. Poi la situazione si allarga a continenti interi. Con tutti problemi che comporta. Terrorismo. Migrazione. Fanatismo religioso. Questa specie di lato oscuro dell'umanità deve sparire. O si cambia cominciando dal alto o come ho sempre detto , prima ci arriverà il conto da pagare. E non si faranno sconti se sei ricco o povero. Politico o senza tetto. Italiano o tailandese. Credimi. Il motore del umanità è stato sempre la sua fantasia. Trasformarla in realtà. In 2019 ancora stiamo bruciando combustibili fossili. Ma vi rendete conto ? Come idee motoristiche ci siamo fermati ai livelli di due secoli fa. Le ricerca ... sarà sempre lei la chiave. Le valide idee che si trasformano in realtà. Per fare stare bene non un paese solo ma questo mondo. Per intero. Il settore auto è uno dei principali inquinanti del pianeta. Insieme con tanti altri settori industriali. Devono cambiare. O saranno guai. Per tutti. Le malattie per cause di inquinamento come i tumori del apparato respiratorio non conoscono confini ad esempio. Credimi. Dopo 16 anni di malatti terminali posso dirti che la morte non guarda in faccia nessuno. Ho l'impressione che il mondo se è fermato. E sta aspettando che arriva un altro per fare il lavoro sporco. Risolvere la situazioni. Tra le feste infinite dei ricchi e la delusione infinita delle altre persone. In una specie di ignoranza collettiva cosciente o no. Italia ha tutto che un paese può volere. Paesaggi e persone. Deve tornare fare la differenza. Una volta per tutto.
Ritratto di Porsche
11 dicembre 2019 - 13:49
La ricerca e la tecnologia servono proprio a produrre componenti ad alto valore aggiunto, difficilmente dislocabile. Per questo che l'italia va a picco, perchè la politica, vero cancro del paese, pensa ad elargire soldi qua e là....e non bastano mai. Insomma la politica da soldi a chi li vota, per portare il paese al declino.
Ritratto di Massix
13 dicembre 2019 - 00:41
L’Italia è così in declino e specialmente il meridione è così a picco e scialacqua i soldi statali che nemmeno sei al corrente che i motori elettrici della Taycan sono stati sviluppati a Bologna e sono prodotti a Bari!
Ritratto di Angi0203
16 dicembre 2019 - 12:10
non mi sembrava che Infinitum Electric e Linear Labs avessero una partecipazione finanziaria statale.
Ritratto di simo1888
11 dicembre 2019 - 09:44
da quel poco che so mi sembrava di aver capito che i motori elettrici avessero già una efficienza altissima, superiore al 90% mi sembra. Per cui il margine di miglioramento è abbastanza risicato direi
Ritratto di Fdet_
11 dicembre 2019 - 11:49
Purtroppo l’efficienza di una macchina non la può fare solo il motore, andrebbe fatto un discorso a parte su tutto il sistema
Ritratto di alvolval1
11 dicembre 2019 - 13:42
Il problema delle auto elettriche è uno solo; in Italia NON SI VOGLIONO le auto elettriche, perché se si volessero, invece di tante chiacchiere, si installerebbero le colonnine di ricarica sulle strade statali, sulle superstrade e soprattutto sulle autostrade dove, se non hanno modificato qualcosa, c'è un ASSOLUTO DIVIETO di montarle. Dove vogliamo andare? In Europa del nord le hanno anche in salotto.
Ritratto di Mark R
11 dicembre 2019 - 14:38
Per esempio il comune di Carpi presenta diverse colonnine (Enel X, Ionity) e a pochi km ovvero a Campogalliano ci sono anche quelle Tesla. Oltretutto a Carpi, con i vari incentivi, una Model 3 base si riesce a portare a casa con circa 28.000€. L'Italia inizia a muoversi solo adesso...
Ritratto di alvolval1
11 dicembre 2019 - 17:28
Sono contento che a Carpi siete messi bene a ricariche ma il problema non sono le colonnine in città. Se compri una macchina elettrica (almeno 30.000 €) poi ci vai solo a fare la spesa? Se ci vuoi andare a Roma devi uscire dalle strade, entrare nei paesi ed essere fortunati di trovare colonnine libere e funzionanti. E quando arrivi?
Ritratto di Mark R
11 dicembre 2019 - 18:25
No, ci vai anche al lavoro e non solo... Con una ricarica completa della Model 3 long range si va tranquillamente a Roma partendo da Modena. In qualunque caso basta organizzare l'itinerario valutando dove sono le colonnine... Quando ci si ferma per espletare i propri bisogni o per fermarsi un attimo per andare al bar o per staccarsi un attimo dalla guida la si mette sotto carica, con le colonnine che erogano anche 250kW (350kW quelle Ionity) in mezz'ora la batteria di una Model S 100D si carica all'80%. Secondo me è questione di abitudine... Non è impossibile affrontare tragitti lunghi; vedo rappresentanti svizzeri che con la loro Model S 100D vengono a Modena senza problemi... Basta organizzarsi, cosa che in pochi fanno o vogliono fare. Infine, guarda la situazione odierna della distribuzione delle colonnine... Si sta sbloccando.
Ritratto di Angi0203
16 dicembre 2019 - 12:21
… sempre che passino le prese e si abbiano le carte "giuste" per fare la ricarica. I risultati di tutti i test fatti ad oggi dalla varie riviste e/o stazioni televisive purtroppo non possono tranquillizzare l'utente. È chiaro che ogni fornitore di energia voglia avere un return of investment, ma inchiodare in rete alla menopeggio sistemi non compatibili danneggia il mercato. Speriamo in una regolamentazione normative EU.
Ritratto di Mark R
16 dicembre 2019 - 14:49
Gli standard in merito ci sono già
Ritratto di alvolval1
16 dicembre 2019 - 22:22
Certo le prese devono essere multistandard con specifiche europee, ma ciò che conta principalmente è che, volendo ricaricare, al primo punto di servizio di quelli già esistenti delle compagnie petrolifere, oltre a benzina, gasolio e gas, si trovino anche le colonnine elettriche altrimenti, da noi, l'elettrico non si potrà mai sviluppare come nei pesi più avanzati (es. nord Europa)
Ritratto di Mbutu
11 dicembre 2019 - 22:28
Due soluzioni molto interessanti. Le dimensioni del motore infinitum si sposerebbero bene con un'applicazione dentro le ruote.
Ritratto di Miti
11 dicembre 2019 - 22:47
1
Mi chiedo da sempre una cosa comunque ... lasciando da parte il motore e le batterie ... tutti gli altri componenti di un auto elettrica sono gli stessi di un'auto normale ? Visto che probabilmente solo le batterie hanno un peso non indifferente. Tipo le sospensioni,lo sterzo e varie altri sistemi ?!
Ritratto di 82BOB
12 dicembre 2019 - 06:49
2
Speriamo che l'evoluzione infrastrutturale segua l'innovazione tecnologica!
Ritratto di Angi0203
16 dicembre 2019 - 12:30
mi sembra un motore lineare (tipo quello del Transrapid, per intenderci), traslato di 90° ed "arrotolato". Bella variazione in ogni caso.