Efficientare un motore elettrico non è cosa semplice in virtú della sua essenzialità ed intrinseca efficienza. Diverse aziende stanno lavorando alla riduzione delle dimensioni e del peso, soluzioni che, generalmente, comportando un aumento del rendimento e della coppia. Tra di esse risultano particolarmente interessanti le americane Infinitum Electric e Linear Labs (entrambe del Texas), che hanno realizato motori molto innovativi.
> INFINITUM ELECTRIC
La Infinitum Electric, un’azienda specializzata in motori elettrici con sede ad Austin, è andata oltre, producendo un motore elettrico, che verrà realizzato in serie nei prossimi mesi, nel quale sono stati eliminati tutti gli avvolgimenti esterni in ferro e rame presenti nello statore e sostituiti con un circuito stampato che li integra.
Questa soluzione consente, oltre a una riduzione delle dimensioni (pari al 60% complessivamente e al 90% per i componenti interni) e del peso, una diminuzione del rumore, grazie al decremento dell’ondulazione di coppia (disturbo intrinseco al sistema elettronico di potenza che alimenta il motore), permettendo poi un maggiore isolamento dei conduttori di rame (proteggendoli da eventuali guasti).
Lo statore a circuito stampato permette poi l’installazione di tutti i sensori sullo stesso pezzo (in un motore elettrico tradizionale è necessario installarli separatamente) e, secondo l’azienda, è più efficace del 10% rispetto a quelli attuali.
> LINEAR LABS
Un’altra proposta per rendere più efficiente il motore elettrico arriva dai laboratori di Linear Labs, azienda che ha prodotto HET, Hunstable Electric Turbine, un motore che promette di raddoppiare la coppia e di triplicare la potenza.
La struttura del motore della Liner Labs è semplice poiché esso non presenta né differenziali o cambi di velocità, necessari nella trasmissione della coppia motrice, né i convertitori DC-DC (convertono una sorgente di corrente continua da una tensione all’altra), che sono complessi ed ingombranti. Il motore utilizza quattro rotori invece di uno o due, e lo statore è completamente inglobato in un “tunnel di coppia magnetica” a quattro lati, ogni lato con la stessa polarità. Soluzione tecnica che assicura che tutti i campi magnetici siano nella direzione del movimento, assicurando più coppia ai bassi regimi.
Incremento della coppia che è possibile senza ingombranti ingranaggi e a quella che l’azienda chiama “trasmissione elettronica”, resa possibile grazie ai quattro rotori addizionali; il rotore principale agisce all’interno dello statore e del “tunnel magnetico”, il secondo e il terzo, di forma piatta, sono posizionati sullo stesso asse del primo, ma opposti uno rispetto all’altro. L’HET consentirebbe quindi una semplificazione e un alleggerimento del power train di un’auto elettrica, consentendo quindi l’utilizzo di un pacco batterie più piccolo.