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Il 2020 della Daimler fra luci, ombre e fiducia

Pubblicato 19 febbraio 2021

Nonostante il calo delle vendite e dei ricavi il gruppo di Stoccarda, che comprende la divisone auto Mercedes, i camion e i servizi, ha saputo generare 4 miliardi di utili.

Il 2020 della Daimler fra luci, ombre e fiducia

IL BILANCIO DI UN ANNO DIFFICILE - Il gruppo Daimler ha comunicato i suoi risultati per l'anno fiscale 2020 in un evento che si è tenuto a Stoccarda. alla conferenza sono intervenuti Ola Källenius, il ceo di Daimler e Mercedes-Benz, Harald Wilhelm, responsabile Finance & Controlling e Martin Daum, ceo di Daimler Truck. La presenza di Daum aveva un valore particolare, dato che è di questi giorni la notizia dello spin-off delle attività della divisione dei veicoli commerciali Daimler Truck, che avrà una gestione indipendente e sarà quotata in Borsa entro quest’anno (qui per saperne di più). Il 2020 è stato un anno difficile per tutti e anche Daimler ha visto un calo delle vendite: le automobili e i veicoli commerciali consegnati sono passati dai 3,34 milioni del 2019 ai 2,84 milioni del 2020, con una contrazione del 15%. Anche i ricavi sono scesi da 172,7 a 154,3 miliardi di euro per una riduzione dell'11%.

CONTROMISURE EFFICACI - L’aver preso efficaci misure di limitazione dei costi e conservazione della liquidità ha però consentito di aumentare l'EBIT (i ricavi prima delle tasse e delle spese per interessi) che è salito del 53%, passando da 4,3 a 6,6 miliardi di euro. Buone notizie anche per l'utile netto, arrivato a 4 miliardi di euro e questo permetterà di proporre, nella prossima Assemblea Generale del 31 marzo 2021, un buon dividendo di 1,35 euro per azione, un valore che nel 2019 è stato di 0,90 auro.

STRESS TEST SUPERATO - Il ceo Källenius (nella foto qui sopra) ha detto “L'anno 2020 è stato uno stress test per quasi tutte le aziende in quasi tutti i settori. Il nostro team ha però gestito molto bene questo test e i nostri prodotti, delle varie divisioni, continuano ad essere molto richiesti in tutti i mercati. La rapida crescita delle vendite xEV (sono i veicoli elettrici e ibridi) e l'introduzione di nuovi prodotti e tecnologie ci hanno consentito importanti passi in avanti in termini di elettrificazione e digitalizzazione. I risultati finanziari sono molto migliori delle aspettative del mercato grazie a progressi nell’efficienza dei costi. Abbiamo inoltre ottenuto un miglioramento dei margini grazie a un mix indovinato di prodotti e prezzi. Siamo riusciti a generare un forte flusso di cassa e a guidare la trasformazione in corso nonostante la pandemia".

SEPARAZIONE BENEFICA - La visione positiva riguarda anche lo spin-off della divisione veicoli pesanti: “Siamo fiduciosi di mantenere uno slancio positivo, se le condizioni del mercato permangono, accelerando i  piani strategici e migliorando la nostra solidità finanziaria. La separazione è progettata per sbloccare il pieno potenziale di Mercedes-Benz come leader mondiale delle auto di lusso e avanguardia dei veicoli elettrici e del software automobilistico e di Daimler Truck come il più grande produttore di camion e autobus al mondo e leader tecnologico". Il progetto implica che la quota di maggioranza di Daimler Truck sarà distribuita agli azionisti di Daimler mentre l’azienda verrà quotata nell'indice DAX blue-chip di Francoforte, in compagnia di colossi quali VW, Allianz, Siemens, BMW e altri nomi di peso.

GUARDIAMO AVANTI - Daimler ritiene che, con l’aumento della disponibilità dei vaccini e se non ci saranno nuove esplosioni della pandemia, l'economia globale si riprenderà fortemente nel 2021. Sulla base di queste ipotesi Daimler ritiene che vendite, ricavi e l'EBIT del Gruppo saranno significativamente superiori a quelle del 2020. Queste stime tengono conto dei colli di bottiglia causati dalla scarsità di chip (qui per saperne di più): anche se potrebbero impattare sulle vendite del primo trimestre, si prevede la produzione persa possa essere recuperata entro la fine dell'anno. I rendimenti previsti per il 2021 saranno: 8-10% per Mercedes-Benz Cars & Vans; 6-7%: per Daimler Trucks & Buses (in attesa dello spin-off) e 12-13% sui servizi Daimler Mobility. Källenius ha spiegato che i margini per le auto rimarranno buoni anche in presenza di più veicoli elettrici/elettrificati perché la seconda generazione degli xEV sta avvicinando i margini delle auto convenzionali, anche se c’è ancora da lavorare.

ATTESA PER L’ELETTRICO - Nel 2021, Mercedes-Benz Cars porterà avanti la strategia xEV e introdurrà i nuovi modelli elettrici EQS, EQB ed EQE oltre alla già presentata EQA (qui per saperne di più). Questo, in aggiunta all’aumento delle ibride plug-in, permetterà di ridurre notevolmente rispetto al 2020 le emissioni di CO2 delle autovetture europee, minimizzando il rischio di sanzioni da parte della UE.

SACRIFICI PESANTI - I buoni risultati finanziari derivano anche da tagli al personale, circa 7.000 unità che equivalgono a circa il 4% della forza lavoro. Ola Källenius non ha voluto dare una “data di scadenza” per i motori a combustione, come fatto pochi giorni fa da Jaguar Land Rover (qui la news) ma ha detto che la strada è quella e che il Gruppo sarà pronto. 



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Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 08:38
Ragionamento mattutino: analizzando un po' le uscite elettriche più clamorose dell'ultimo anno non posso non notare che presentino non pochi compromessi, ancora meno accettabili se relazionati al prezzo. In questo articolo si parla delle auto elettriche come strumento che permetta alle case anche di abbassare la soglia di co2 emessa e, da qui, trae ispirazione il mio pensiero. Analizzando auto come la id3 o la eqa, per fare due esempi, noto diversi aspetti che mi fanno arricciare il naso. Per la Mercedes, innanzitutto, la capacità effettiva notevolmente inferiore rispetto a quella nominale della batteria, quasi a testimoniare in maniera neanche troppo velata una certa insicurezza circa la resistenza, sul lungo, e sulle performance che possano essere garantite dal pacco batterie. Probabilmente, ma questa è una mia deduzione, come conseguenza di una tecnologia adottata ancora troppo acerba e, quindi, non propriamente pronta per il mercato. E forse, sempre perché i volumi di vendita saranno comunque esigui, per la mercedes lo si accetta pure dato che, a quanto pare, la sua funzione primaria non è semplicemente quella di proposta elettrica ma di mezzo che abbassa la co2. Per la VW, invece, complice anche un progetto interamente dedicato e sicuramente più raffinato, sotto diversi aspetti (esulando dai tamburi posteriori), la maturità dell'elettronica e dell'azionamento elettrico mi sembra preferibile. Si cade, invece, ed anche fragorosamente, sulla qualità degli interni, oltre che sul design degli stessi, e che francamente riesco poco a giustificare su di un'auto che arriva a costare anche 50 mila euro. Il ragionamento sugli incentivi non lo tirerei neanche in ballo dato che o dall'acquirente o dallo stato/regione quei soldi arrivano sempre a destinazione finale. Leggendo quest'articolo, quindi, mi è venuta spontanea questa riflessione che legittima un po' anche quel freno psicologico che ancora aleggia attorno al mondo elettrico, specie con le ultime proposte delle big del settore che hanno ancora troppi "ma" e che mi sembrano anche determinare uno stallo del mercato. Innanzitutto perché, se voglio prendermi un termico, già ben consapevole dell'ingloriosa svalutazione delle auto, mi chiedo se durerà (economicamente), quanto durerà e a chi potrò darlo quando lo dismetterò. Se voglio un ibrido o un elettrico questo potrebbe andarmi anche bene se giro in contesti urbani (e sotto questo aspetto sono ormai convinto che la mia prossima cittadina sarà elettrificata), se ho bisogno di fare dai 1400 ai 2000 km in 2-3 giorni come spesso mi succede, sono letteralmente bloccato sull'acquisto. E quindi? E quindi stallo...
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 09:00
L'elettrico è solo moda non l'avete ancora capito, è come buttarsi nel mercato delle SUV qualche anno fa, senza non ti salvi, non puoi fare la figura di non saperlo fare, poi per Mercedes che ha quasi inventato l'automobile e il motore diesel di serie ancora nel 1936... Una volta acquistata un'alettrica poi non si torna indietro, si vuole guardare ancora avanti, quello che mi sfugge ma appare già abbastanza chiaro è che piccolissime Case nuove con l'elettrico hanno immediatamente lo stesso appeal di marchi come Daimler-Benz del 1886.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 09:07
Perché non c'è concorrenza e non c'è know-how in un settore agli albori. Chi arrivi prima ne reinventa il mercato. Ad ogni modo, che l'elettrico possa essere moda spiegherebbe solo per il 30% i miei dubbi...
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 09:24
Ma spiega il 90% degli investimenti al buio che si stanno facendo. Anche sul design ad esempio: Mercedes si è già resa conto che aveva un pò esagerato con le linee della sua prima enorme SUV EQC paragonata da molti ad una balena e per la nuova EQA ha puntato su forme più normali simili alla GLA, non sanno che pesci pigliare mentre qualche marchio nuovo impronunciabile fa il bello e il cattivo tempo.
Ritratto di FlavioD
20 febbraio 2021 - 09:32
Gli investimenti non mi sembrano al buio, anzi come dice @Check_mate, sono mirati prima di tutto ad abbassare le emissioni per non incorrere in sanzioni. Dopodiché svolgono il ruolo di auto elettriche, piene di limiti e compromessi perché, per le Mercedes, i progetti non sono ottimizzati ma riadattati a pianali non nati esclusivamente per l'elettrico, derivando da GLE la EQC e dalla GLA la EQA. Sanno benissimo che pesci pigliare, ma io son d'accordo che sono molto poco appetibili, costano tanto e ciò che offrono non è all'altezza.
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 09:49
No non sanno che pesci pigliare, cioè negli anni 70 per dire la concorrente della Mercedes 200 W123 era la Fiat 132... Poi c'erano le Rover SD1 2600 o le renault 30, cioè la Mercedes stava su di un altro pianeta e poteva tranquillamente costare il doppio, anche ora una berlina Mercedes E può avere al massimo due o tre concorrenti tutte della stessa parte sud della Germania, ma una EQC è più sexy di una Nio Es6 o di una VW ID5 o una E-tron, o ancora peggio una futura berlina EQE migliore e più sexy delle berline Tesla3 o future, Xpeng P7, Lucid etc: no non è detto, lì i confronto è molto più aperto e ne vedremo delle belle.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 10:23
Si, perché l'elettrico non ha convenzioni, non ha riferimenti (se non Tesla) né ha tradizione. E' normale che partano tutti dallo stesso livello, ma è innegabile che quando il mercato avrà ampia scelta, la presenza sul territorio e la rete di assistenza dei marchi più diffusi faranno pendere l'ago della bilancia verso di loro, una volta pareggiate le tecnologie offerte. Comunque le questioni estetiche o di design non c'entrano molto con la mia riflessione. Era un'analisi globale dei modelli appena usciti che sembrano più utili alle case che agli acquirenti interessati a cambiare tecnologia. Paradossalmente mi sembra che la Fiat abbia realmente fatto centro con la 500e, proponendo un mezzo interessante tecnologicamente e di qualità percepibile. L'unica elettrica che comprerei adesso, senza alcun dubbio. Tutto questo perché, per me, la fiat comunque non produce chissà quali modelli altamente inquinanti (seppur abbia comunque usato i crediti green con Tesla), e quindi meno slegata da tutta una serie di contingenze che i big tedeschi non possono trascurare.
Ritratto di FlavioD
20 febbraio 2021 - 10:28
Di fatti ad aver pagato i crediti a Tesla é FCA più che la singola Fiat, cosa che diciamo avvalora maggiormente il tuo ragionamento! E notiamo quanto ne escono rafforzati, da questi accordi, i marchi che vendono solo elettrico finanziati dalla loro stessa ipotetica concorrenza, pur di non cadere in sanzioni europee. Di questo passo il gap sarà più difficile da colmare nel breve. Un po' di tempo fa ho letto anche che con questi 200 milioni di dollari circa a trimestre pagati a Tesla, FCA stia di fatto finanziando la gigafactory di berlino ahaha allucinante!
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 10:34
Allucinante, bravo @Flavio. Suggerirei quindi l'impossibilità di analizzare questo "momento automobilistico" con chiavi interpretative classiche. Sono inutili anche confronti basati su appeal, fama e prestigio: per il momento c'è una sorta di reset totale.
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 10:33
Fiat con la vendutissima 500 che ha fatto centro fin dall'inizio nel 2007 e ora con la elettrica 500-E, e VW con la ID3 seconda auto più venduta d'Europa sembrano confermare che i big dell'auto possono competere e vincere anzi fare scempio delle "start-up" dell'elettrico, però attenzione, solo per dare un dato che però è significativo, VW ID3 che è stata prima a dicembre mese dei mega incentivi in Olanda e Irlanda, a gennaio è stata 115esima, è un mercato questo delle nuove energie incredibilmente volubile come strategie, modelli etc etc.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 10:38
@giulio, se non ricordo male fu proprio @MS85 a darti una spiegazione esauriente del perché di quell'exploit a dicembre nei Paesi Bassi. Tesi avvalorata ancor di più dai dati che stai fornendo e di cui, francamente, non ne sono a conoscenza. Anche perché, con tutto il rispetto, di ciò che succede lì mi interessa assai poco. E' un mercato che fa buoni numeri anche magari, ma non suscita il mio interesse se rapportato al nostro che in Europa sarà al terzo o quarto posto per volumi.
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2021 - 15:23
@ Giulipedrali Varrà per lei, il quesito, ma io tra una lucid o una mercedes, o tra audi e tron e una x peng , sceglierò sempre o audi o mercedes. Sarà abitudine, sarà omologazione, ma di fatto wueste due mi fanno sentire l’acquisto come sicuro, lucid o xpeng, no.
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 16:23
Oxygenerator discorso che appoggerei al 100 % se fossero termiche, ma sono elettriche...
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2021 - 20:02
Per me, anche per le elettriche.
Ritratto di Giuliopedrali
21 febbraio 2021 - 08:45
A quanto pare Tesla è un concorrente molto temibile per Mercedes e Audi ed è almeno dai tempi di Lexus (1989) che non affrontavano vera concorrenza...
Ritratto di Paolovr
20 febbraio 2021 - 12:26
Chek_mate, il tuo ragionamento e i tuoi dubbi sulla scelta dell'auto sono giusti e condivisibli in un momento in cui ci sono molte novità all'orizzonte e poche certezze (per noi che dobbiamo spendere). In effetti anch'io non saprei dove andare a parare ma seguendo il tuo ragionamento, per evitare di ritrovarso con un mezzo svalutato o invendibile forse la soluzione (che sto valutando), potrebbe essere il noleggio. Costa un pò di più ma almeno non hai più il pensiero dell'usato e sei al riparo dai cambiamenti. Poi quando ci saranno più certezze si valuta l'acquisto.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 14:54
@PaoloVr bravissimo. Infatti sono già venuto a contatto con il mondo del noleggio in due occasioni negli ultimi mesi. Complice anche, e lo ammetto, la situazione sanitaria. Altrimenti avrei continuato ad usare normalmente i treni...
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2021 - 15:30
@ Check_mate È in stallo e la capisco. Cittadina ed elettrica, è ok. Per le percorrenze che dice lei, sui 2000 km, forse l’auto, non è più un’opzione disponibile. Traffico aereo o treno e affitto dell’auto sul posto, oppure noleggio. Spende un po di più, si stanca meno. Oppure quando la presenza non è necessaria, santo internet subito.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 18:22
@Oxygenerator, niente di più vero. Internet ci salvaguarda, molto spesso, da spostamenti completamente evitabili e mi vien da pensare alla miriadi di riunioni/conferenze che possono essere benissimo seguito tramite computer. Della serie.. "non tutti i male vengono per nuocere". Eravamo troppo radicati sulle nostre abitudine per poterle scoprire fragili e rivedibile prima di tutto questo trambusto! :)
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 18:24
Maledetta predizione del t9, devo correggere: *alle miriadi, *benissimo seguite, *i mali, *abitudini, *rivedibili. Imperdonabile, chiedo scusa.
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 10:42
Si ma la ID3 è stata seconda auto più venduta d'Europa dopo la Golf solo perchè è stata vincente su quei mercati apparentemente insignificanti dove si parla celtico, fiammingo o scandinavo occidentale.
Ritratto di Check_mate
20 febbraio 2021 - 10:49
Certo. Anche la Panda fa buoni numeri in Europa, ma per tre quarti è immatricolata qui da noi, o via di lì. Quindi ok, va bene che il dato è significativo, ma se non è contestualizzato perde di valore. E a me, più del dato in sé, interesserebbe il confronto delle vendite nei mercati più significativi. Poi ognuno dà ai dati l'interpretazione che desidera, ma io non saprei che farmene del fatto che la id3 venda tanto in Europa e basta... mi interessa sapere come, dove e perché.
Ritratto di Voltaren
21 febbraio 2021 - 21:16
@check_mate: come vede, il troll ha fatto prima una premessa "solo perchè è stata vincente su quei mercati apparentemente insignificanti dove si parla celtico, fiammingo o scandinavo occidentale"; poi, alla sua affermazione, risponde che "un'auto elettrica piuttosto improbabile all'inizio come la ID3 è stata seconda nel mercato più difficile del mondo, mi basta questo". In sostanza, tutto e il suo esatto contrario. Credo che lei abbia posto una domanda complessa a un individuo che non è nemmeno in grado di comprendere il senso dei numeri.
Ritratto di Giuliopedrali
20 febbraio 2021 - 11:22
Insomma un'auto elettrica piuttosto improbabile all'inizio come la ID3 è stata seconda nel mercato più diffucile del mondo, mi basta questo.
Ritratto di otttoz
22 febbraio 2021 - 08:33
4 miliardi di utili...continuate a pagare optional per inzeppare le vostre daimler...
Ritratto di Carlo959
22 febbraio 2021 - 12:08
@Check_mate e Oxygenerator: sottoscrivo in toto. Ancora troppo gravi limitazioni sul fronte all'elettrico, perlomeno in chiave di uso variegato del veicolo. Noi, in azienda, ridotto di molto il chilometraggio e, passati al benzina, abbiamo ribadito con buona convinzione la scelta del noleggio, prima fatto con modelli diesel, e in attesa che sul versante tecnologico le cose si schiariscano un po', ciò che potrebbe richiedere alcuni anni. Anche quanto a MB mi associo ai commenti: molto bravi a fare utili finanziari e dispensare dividendi, nel modo descritto. Non per fare demagogia ad ogni costo e a buon mercato, però un bel "pollice verso" (o anche due) mi sembra proprio che ci stia.
Ritratto di maurofiftyfive
25 febbraio 2021 - 00:17
Perché pollici giù, un'industria automobilistica esiste per fare profitto. O no? Quindi bravissimi in Mercedes ad avere guadagnato anche in un periodo orribile per tutti, comprese tante case automobilistiche.
Ritratto di Carlo959
25 febbraio 2021 - 10:30
Verità inopinabile - ma sembrerebbe che una certa linea di maggiore attenzione nei confronti di qualche fattore etico prenda (o perlomeno dovrebbe prendere) piede, in tempi più recenti, nell'ambito della maggior parte delle attività, industriali e no. Alcuni lo fanno, probabilmente, solo a parole o quasi, altri indubbiamente no. E' possibile scegliere, almeno in parte, quali strade perseguire sulla strada del 'maggior' profitto (posto che il 'profitto', di per sé, è un valore in accezione positiva dal punto di vista sociale in genere e imprenditoriale in specie).