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Definiti ecotassa ed ecobonus per l’acquisto dell’auto

18 dicembre 2018

Si paga a partire da 161 g/km di CO2 e l’incentivo è riservato alle auto con emissioni di 70 g/km o inferiori.

Definiti ecotassa ed ecobonus per l’acquisto dell’auto

ACCOLTA LA PROPOSTA E_MOB - Dopo le molte critiche ricevute, il Governo modifica il provvedimento che introduce in sistema di tasse e incentivi previsto per l’acquisto di auto nuove. La formulazione attuale dovrebbe essere quella definitiva in quanto inserita nella Legge di Bilancio che deve essere approvata in tempi ristretti dalle camere, tempistica che non consentirebbe di apportare ulteriori modifiche alla norma. Le nuove regole, che  entrano in vigore da marzo 2019, recepiscono in parte la proposta di e_mob, il coordinamento di istituzioni, aziende e associazioni attive nel promuovere la mobilità elettrica che ha diramato pure i dettagli del provvedimento. Le novità principali riguardano i limiti per fare scattare il “malus” e il “bonus” e l’introduzione parziale della rottamazione.

SI PAGA A PARTIRE DA 161 GRAMMI - Il limite che introduce la sovratassa all’acquisto sale dai 110 g/km di CO2 della proposta originaria agli attuali 161 g/km. Un innalzamento voluto per escludere dal pagamento della tassa le vetture più piccole, come city car, utilitarie e compatte, ma anche modelli di categoria superiore. Di fatto, rimangono soltanto quattro fasce contro le nove precedenti e si riducono gli importi previsti, con il più basso (161-175 g/km) limitato a 1.100 euro (prima era 1.500 euro) e il più alto (oltre 250 g/km) a 2.500 euro (prima 3.000 euro). Nel mezzo, come da tabella riportata sotto, ci sono altre due fasce con tasse per l’acquisto di 1.600 e 2.000 euro. I valori di CO2 sono quelli riportati nella carta di circolazione della vettura, e il ciclo di omologazione di riferimento è il nuovo WLTP, divenuto obbligatorio dallo scorso settembre, ma convertito con un algoritmo fornito dall'Ue che lo rende paragonabile al ciclo precedente, ossia il ciclo NEDC.

TASSA

Emissioni CO2 (g/km)*

Tassa (euro)

161-175

1.100

176-200

1.600

201-250

2.000

Oltre 250

2.500

*valori secondo il ciclo di prova WLTP convertito in NEDC


> VEDI LE AUTO CHE PAGANO LA TASSA

BONUS SOLO PER ELETTRICHE E IBRIDE - Sul fronte bonus sparisce la fascia compresa tra 70 e 90 grammi di CO2, lasciando, di fatto, gli incentivi alle sole vetture elettriche e ibride plug-in. Rimangono invariate le altre due fasce, quelle da 0 a 20 g/km e quella da 21 a 70 g/km, ma con l’introduzione della rottamazione, non obbligatoria, ma utile per innalzare il contributo statale. Per i modelli con emissioni inferiori a 20 g/km l’agevolazione rimane di 6.000 euro, ma soltanto se con rottamazione di una vettura con omologazione Euro 4 o inferiore. In assenza, l’incentivo è limitato a 4.000 euro. Stessa distinzione per i modelli con emissioni comprese tra 21 e 70 g/km che possono contare su uno “sconto” statale di 2.500 euro, riducibile a 1.500 senza rottamazione. Altra importante novità riguarda l’applicazione di un tetto massimo del prezzo della vettura oltre il quale il contributo non viene erogato. Il limite fissato è di 45.000 euro Iva esclusa (54.900 Iva inclusa). I fondi destinati all'ecobonus sono di 60 milioni per il 2019 e di 70 milioni per ciascuno dei due anni successivi.

INCENTIVO

Emissioni CO2 (g/km)*

Con rottamazione (euro)

Senza rottamazione (euro)

0-20

6.000

4.000

21-70

2.500

1.500

*valori secondo il ciclo di prova WLTP convertito in NEDC


> VEDI LE AUTO CHE POSSONO RICHIEDERE L'ECOBONUS

AGEVOLAZIONI PER LE WALL BOX - Con il nuovo provvedimento entra pure un’agevolazione per l’installazione di wall box domestiche o di colonnine condominiali per la ricarica privata. Il contributo è elargito sotto forma di detrazione d’imposta lorda del 50% delle spese sostenute per l’infrastruttura di ricarica e/o per modificare l’impianto elettrico con potenza addizionale fino a 7 kW. L’agevolazione non può superare i 3000 euro complessivi ed è valida per opere effettuate dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 e fino all’esaurimento delle risorse.



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Ritratto di Nikky
19 dicembre 2018 - 16:39
ma ancora infieriscono sull'auto? ecotassa? ecofregatura! non bastavano tasse, bolli, superbolli ora anche questa.. con le conseguenti ricadute negative sull'occupazione. Ci sono sperperi di miliardi sotto gli occhi di tutti ma continuano a non vederli e manteniamo sta "zavorra" di gente
Ritratto di dolam
19 dicembre 2018 - 17:18
1
ennesimo regalo ai tedeschi, poiché hanno saputo che Wolkswagen sta per immettere sul mercato nuove ed economiche auto elettriche si è pensato bene di fargli un regalo di 6000 euro ad auto, perchè ci potete giurare che aumenteranno i listini dell'importo dello sconto "statale". AHI poveri noi, si naviga a vista!!!
Ritratto di treassi
19 dicembre 2018 - 17:51
Beh.. Non proprio... anzi... vedo già all'orizzonte la pubblicità: nuova GOLF elettrica a 30.000 euro, grazie all' incentivo statale di 6.000 euro e 4.000 euro di sconto WW se dai una vecchia diesel. APPROFITTANE!!!
Ritratto di ugo latrofa
19 dicembre 2018 - 17:52
questa tassa è un autentico scippo che, proprio perchè verrà riassorbita nei listini, diverrà presto occulta e rimarrà in eterno proprio come un'accisa. Detto questo, tassare da un giorno all'altro un settore già pesantemente gravato da tasse, balzelli, accise e quant'altro, significa giocare all'impoverimento , dei consumi e della prosuzione, già di per se abbastanza depressi. Spostare poi l'attenzuine sull'elettrico mi sembra un mossa assurda, perchè quelle auto non hanno un'autonomia adeguata, perchè prima di proporle come nuovo standard sono necessarie infrastrutture serie, vedasi colonnine con ricariche rapide diffuse, almeno quanto gli impianti di gpl, per iniziare. Ora Immaginatevi un tragitto Lecce/ Milano, circa 1100 km. con autonomie di 300 km. massimo, nella speranza di trovare impianti già operativi in quel tragitto breve. E quanto dura il tempo della ricarica? Bene, allora mettiamo in conto almeno 4 soste solo per il rifornimento e il tempo necessario per poterlo effettuare. A parte tutto questo ora le auto elettriche costano cifre da capogiro che, certamente non si omologano per fasce di prezzo a quelle a benzina/diesel per effetto dei bonus, senza contare poi che, inevitabilmente gli usati se non rottamati siccome sono " fossili", non varranno una cippa. Allora, giusto pensare al rimpiazzo del parco circolante, ma quando ci sarà una rete distributiva fatta di colonnine adeguata, con tempi di ricarica adeguati e con auto molto meno care e con autonomie adeguate, questo richiede pianificazione e non l'introduzione a tradimento di una tassa senza senso
Ritratto di Gaetano1970
19 dicembre 2018 - 20:20
Finalmente qualcuno prova a dare una direzione agli acquisti di automobili specialmente nelle nostre città inquinate....così la smetteranno di comprare suv pesanti e motori sorpassati come quelli di fiat e coreane di seconda scelta ! Si perche in Corea un diesel che vendono qui non lo trovi nemmeno col binocolo!
Ritratto di deutsch
19 dicembre 2018 - 22:21
4
Molti suv benzina sono esentati dal malus, kodiak tiguan, grandland 3008/5008, c5 aircross, qashqsi, kadjar q3. Senza considerare i diesel per le quali le esentate sono molte di piu. Temo che continuerai a vedere molte suv
Ritratto di EROS 53
20 dicembre 2018 - 00:19
governo infame
Ritratto di GIAMPIETRO VANINI
20 dicembre 2018 - 01:56
Devo obbligatoriamente cambiare la mia Toyota Rav4 che va a meraviglia nonostante abbia 13 anni,ma è una euro 3 e non posso più circolare.Ho già ordinato una Vitara 1400 cc.che andrà immatricolata nel 2019 poichè non è ancora arrivata in concessionaria e dovrò pagare sopra una tassa di 1.100 € !!!!! ma è giusto ? se lo sapevo forse potevo orientarmi su altra macchina.Qui ti fottono i soldi da un giorno con l'altro,non è legale sono incazzato nero, altro che Salvini. Bisogna scendere in piazza ! Giava
Ritratto di treassi
20 dicembre 2018 - 08:45
Il provvedimento parte a marzo, se arriva prima non paghi la tassa.. Hanno 2 mesi di tempo, stressali....
Ritratto di GIAMPIETRO VANINI
20 dicembre 2018 - 15:04
speriamo allora che arrivi prima !!
Ritratto di Greycar
20 dicembre 2018 - 09:14
Io sottolineo un aspetto. Parlano di gestazione del provvedimento per il fatto che bisognava calibrarlo per non colpire chi non ha le possibilità economiche per cambiare auto inquinanti (che fanno danno a tutti e al futuro). Purtroppo posso testimoniare che per quanto so io non è così. Una famiglia di miei amici ha due auto inquinanti al massimo (una Toyota Corolla 2.000 diesel di 17 anni e una Toyota Yaris benzina di più di 20 anni). Non hanno la minima intenzione di cambiarle nonostante siano pieni di soldi! E come loro credo faccia la maggior parte della platea che possiede auto molto inquinanti. Non è una questione di possibilità economiche ma di mentalità ristretta e provinciale. I provvedimenti di cui si parla invece continuano a pensare a povere famiglie in difficoltà che non possono fare a meno di inquinare con le loro giurassiche auto...
Ritratto di oligullugilo
20 dicembre 2018 - 09:33
salve io che percorro 65 km giorno x lavoro dei quali 10 centro abitato 55 strada extra urbana con peugeot diesel euro 5 visto che volevo aquistare na prius ma mi hanno detto che oltre i 50 km all ora va a benzina sarei nella condizione di farmi 55 km a benzina e quindi dove e il risparmio
Ritratto di anto72
20 dicembre 2018 - 09:43
Tassa giusta, nella direzione di spingere i costruttori verso propulsori meno inquinanti. Del resto la riduzione dell'inquinamento è una scelta obbligata, altrimenti presto o tardi ci estingueremo...
Ritratto di paoletto
20 dicembre 2018 - 10:11
Sempre quei 4 che commentano
Ritratto di dolam
20 dicembre 2018 - 11:33
1
parlano di elettrico solo coloro che non l'hanno avuta io l'ho avuta 3 anni. Pregi: puoi entrare in quasi tutte le città senza problemi ( a Pescara dove vivo NO ) Difetti: Fare un qualsiasi viaggio è un tormento alla ricerca di una colonnina di ricarica, pensare di partire di sera con batteria al 50% e dover fare tanti Km significa non usare l'auto. Vere autonomia di 300km significa che al massimo puoi allontanarti di 140Km Per non parlare dei costi di acquisto del 50% più alti dell'endotermico, gestione pazzesca delle batterie, sei sempre in ansia di restare a piedi al momento della vendita deprezzamento assoluto per via dei Km percorsi, la frase più ascoltata è : difficile da vendere perchè sa le batterie costano molto da cambiare, per la sua occorrono almeno 9000 euro e pochi sono disposti a spendere. Perciò quest'incentivo è fuori luogo, un contributo dato in realtà alle case automobilistiche per continuare ad immettere veicoli inquinanti ( smaltirli e costruirli costa un botto d'energia) L'unica strada percorribile sulla via del non inquinamento restano le FuelCell se riusciranno a contenerne costi e gestione e renderle affidabili per 300000 km come gli endotermici. Ometto il nome dell'auto perchè è perfetta nell'uso e non voglio danneggiarli è il concetto dell'attuale auto elettrica (fuori mercato) che è sbagliato. Via gli incentivi, sono immeritati. (sono fuori dal coro lo so ma non ne avrete vantaggi, ve l'assicuro e ve ne accorgerete solo dopo l'utilizzo quotidiano, un tormento, una salita di 3 km diventa un massiccio montuoso per i consumi)
Ritratto di GPiazza75
20 dicembre 2018 - 17:35
siamo in due fuori dal coro... ed io per giunta opero da oltre dieci anni nell'ambito dell'efficientamento energetico... bhè in realtà siamo un pò più di due... basta seguire un convegno di efficientamento energetico e saper fare dei banali calcoli matematici per capire che, oggi, dare un ecobonus ad un veicolo elettrico equivale a darne uno per l'acquisto di una vettura euro 2/3...
Ritratto di DavideK
20 dicembre 2018 - 17:53
La tua voce non è fuori dal coro. E' semplicemente una esposizione onesta di come stanno le cose. Chiaramente il 95% della popolazione la pensa come te, come dimostra stando ben alla larga dalle auto elettriche, immature ed incapaci di svolgere efficientemente i compiti richiesti. Poi c'è il "coro", ma quella è propaganda ideologica, nient'altro.
Ritratto di GPiazza75
20 dicembre 2018 - 17:09
Purtroppo in Italia non è facile fare le cose, perchè qualsiasi cosa si faccia c'è sempre qualcuno scontento di quell'azione, e se invece non viene fatta c'è qualcun altro non contento... Accontentare tutti... C'è un detto che recita che non si può avere botte piena e moglie ubriaca... io aggiungo anche... a meno che non la faccia ubriacare qualcun altro... però magari anche in questo caso il marito non sarebbe eccessivamente contento... Detto questo... numeri alla mano... l'inquinamento da trasporto "urbano" incide intorno il 9% che se paragonato al solo inquinamento prodotto dal riscaldamento domestico, cioè il 28%, direi che forse, se davvero si vuole intervenire nell'ambito ambientale, quello dei trasporti sarebbe un intervento secondario... Altra considerazione... passiamo all'elettrico per risolvere i problemi di emissioni... ahahahahah... Il sistema energetico Italiano ha una efficienza del 43% circa, significa che per ogni 100KW/h lordi "prodotti" soltanto 43 "arrivano" all'utilizzatore finale gli altri 57 sono in piccola parte energia necessaria per il funzionamento delle centrali e la restante parte si "perde" in generale sotto forma di calore (effetto joule) nelle varie fasi di trasformazione e trasporto... attenzione i 57 che non "arrivano" all'utilizzatore finale li paghiamo comunque in bolletta, alcuni operatori indicano la voce perdite di rete, oppure altri importi materia energia, altri ancora applicano una tariffa più alta di quella contrattuale a compensazione delle perdite. Purtroppo non è un problema Italiano, è semplicemente la caratteristica di un sistema energetico "antiquato", che prevedeva la costruzione di grandi centrali elettriche che servivano un gran bacino di utenze e dunque anche aree molto estese da coprire, con la necessità di produrre con generatori ad alta tensione per poi trasformare man mano in media ed infine bassa tensione, dunque molte "perdite" conseguenti al trasporto nonchè alle varie trasformazioni... Ma mettiamo un altro po di carne al fuoco... circa il 60% della produzione di energia elettrica nazionale proviene da fonti fossili, di cui ancora il 30% da CARBONE e prendendo in esame l'ultimo documento di aggiornamento di Terna sulle emissioni del sistema elettrico nazionale si evince che per ogni KW/h lordo prodotto vengono emessi 518 g di CO2... Inoltre, la produzione energetica Italiana soddisfa soltanto il 78% del fabbisogno nazionale, per il restante 22% si deve ricorrere a "forniture" oltre confini... Ultima osservazione... Oggi un ottimo accumulatore (al litio) ha una efficienza di circa l'80%, significa che carico 100 ma me ne restituisce soltanto 80, i restanti 20 sono perdite di sistema, mentre un accumulatore piombo-acido ha una efficienza del 50% circa, anche nel caso degli accumulatori le "perdite" sono per trasformazione dell'energia in calore... Dunque nella migliore delle ipotesi con l'utilizzo di accumulatori al litio, il sistema elettrico Italia produce 100, nella colonnina di ricarica ne arrivano 43 e l'accumulatore dell'auto ne restituisce circa 35... Adesso prendendo in esame una tipica auto elettrica compatta, che ha consumi dichiarati in circa 15Kw/h per 100 Km, dunque per percorrere circa 280Km il sistema energetico deve produrre circa 100Kw/h, con un totale emissivo di 51800 g di CO2 ovvero 185gCO2/Km... Inoltre... quanta energia serve per il riciclo e lo smaltimento degli accumulatori?... Ah... dimenticavo... giusto per un paragone... la "sorella compatta" a benzina ha emissioni pari a 109gCO2/Km, mentre quella diesel 93gCO2/Km... Quindi prima forse è il caso di rendere più efficiente il sistema energetico nazionale altrimenti con una certa approssimazione, oggi probabilmente, veicolo elettrico equivale ad un aumento esponenziale del fabbisogno energetico ed un semplice spostamento di emissioni da una fonte all'altra...
Ritratto di DavideK
20 dicembre 2018 - 17:55
Altra condivisibile esposizione di buon senso, di fatti che vengono sistematicamente e colpevolmente ignorati. Non considerare le emissioni di co2 (ed inquinanti vari) necessarie a fornire l'energia elettrica alle auto è semplicemente ridicolo, ed è una buona dimostrazione della malafede di chi vuole imporre una tecnologia fallita.
Ritratto di dolam
20 dicembre 2018 - 21:37
1
"Adesso prendendo in esame una tipica auto elettrica compatta, che ha consumi dichiarati in circa 15Kw/h per 100 Km, dunque per percorrere circa 280Km il sistema energetico deve produrre circa 100Kw/h, con un totale emissivo di 51800 g di CO2 ovvero 185gCO2/Km... Inoltre... quanta energia serve per il riciclo e lo smaltimento degli accumulatori?... Ah... dimenticavo... giusto per un paragone... la "sorella compatta" a benzina ha emissioni pari a 109gCO2/Km, mentre quella diesel 93gCO2/Km... Quindi prima forse è il caso………...ed un semplice spostamento di emissioni da una fonte all'altra… Perfetta sintesi dei "vantaggi" ma visto che non sono solo e siamo in tanti a pensare che stanno facendo una tavolata dietro l'altra perchè non creiamo il movimento dei "giubboni gialli" anche in Italia , non ne posso più di vedere buttati nel vuoto i soldi degli Italiani . Che disastro ,mi viene da piangere.
Ritratto di Zot27
20 dicembre 2018 - 22:00
$GPiazza75, ha spiegato tante cose, ma edulcorando a suo piacimento. Molti numeri a rendere la sua presa di posizione più avvincente, e quindi molte inesattezze. Faccio qualche esempio. Abbiamo acquistato il 16% dall'estero, non il 22%, e per di più una % non esattamente dichiarata è stata venduta, rinnovabile tra l'altro, all'estero, quindi quel 16% è da diminuire. Tutte le percentuali da lei menzionate di inefficienza appartengono al passato, e quella perdita significativa in rete è elevata ma grazie alla quantità mostruosa di furti di energia elettrica che avvengono sistematicamente in Italia. Senza contare che quel 9% di inquinamento da auto in città non tiene conto di tutta la filiera, del cosiddetto tutto tondo, del fossile fino al serbatoio del mezzo di trasporto. Intanto per concludere, man mano che il rinnovabile avanza, pale eoliche offshore e fotovoltaico innanzitutto, ma anche se c'è qualche perdita, ma sempre energia pulita e a basso costo è
Ritratto di DavideK
20 dicembre 2018 - 23:30
In realtà la situazione è peggiore di quella ipotizzata, perchè occorrerebbe ragionare in termini marginali. Oggi consumiamo 100, di cui x rinnovabile (diciamo 35/40% circa oggi). Domani, se vogliamo consumare più energia elettrica con le auto, arriviamo diciamo a 130. Ciò che ci interessa è la composizione di quel 30 aggiuntivo, non di 130 nè di 100. Il problema è che circa il 40% dell'energia rinnovabile prodotta in Italia viene dall'idroelettrico, che non è lontano dalla saturazione, a meno di non distruggere le bellissime vallate di montagna che abbiamo. Quindi anche solo mantenere il 35/40% rinnovabile, sul 30% di energia aggiuntiva richiesta, è abbastanza irrealistico. FV e simili sono tutto tranne che "a basso costo", comunque. Finiremmo con ogni probabilità ad avere un 30% aggiuntivo ad altissima quota di energie fossili.
Ritratto di GPiazza75
20 dicembre 2018 - 23:47
Confermo la prima parte... Allo stato attuale il veicolo elettrico è solo uno spostamento di emissioni... Devo purtroppo dissentire sulla seconda parte, sopratutto il FV oggi è molto conveniente, basti pensare che da circa un anno i sistemi FV sono in grid parity, e sopratutto se ben dimensionati hanno efficienze circa il doppio delle fonti energetiche convenzionali... Fonte rapporto 3 trim. 2018 GSE
Ritratto di DavideK
21 dicembre 2018 - 00:25
E' difficile parlare di grid parity "propria" finchè ci sono n imposte, proprie ed improprie, sull'energia che si acquista in rete (inclusi incentivi per il fv stesso accumulatisi negli anni, e quant'altro, la lista è lunga). Per non parlare dei certificati verdi da vendere/acquistare. Bisognerebbe confrontare realmente a parità di trattamento fiscale.
Ritratto di Zot27
25 dicembre 2018 - 19:39
Difficile, perchè nel frattempo aumentano le installazioni di rinnovabili private e quindi o diminuisce il consumo dalla rete o sopperiscono per la ricarica della eventuale ev
Ritratto di GPiazza75
20 dicembre 2018 - 23:34
Gent.mo Zot27, i miei sono dati GME e ISPRA del 2017... ultimo bilancio utile... non devo edulcorare nulla... se lei è in possesso di dati più autorevoli delle suidicate autorità, Le faccio i miei complimenti per essere riuscito a venirne in possesso, evidentemente saranno troppo segreti per essere divulgati... opero nell'ambito dell'efficientamento energetico da oltre 10 anni, da circa due anni sono un Esperto Gestione Energia e sono un convinto sostenitore di uno sviluppo coscienzioso delle energie rinnovabili... ripeto... COSCIENZIOSO... RINNOVABILI e non alternative... riguardo le "perdite" di rete... Lei mi parla di perdite minime di sistema, ed imputa le perdite ai furti... certo... se esistessero i conduttori ideali, i trasformatori ideali, le connessioni ideali e quanto altro potrei anche sforzarmi di darLe ragione... ma la fisica mi dice che non esistono, mi scusi se credo più nella fisica che nella sua tesi... Invece, purtroppo fintanto che non vi sarà un drastico cambio strutturale del sistema energetico, passando da produzione centralizzata ad una generazione distribuita... sistemi smart grid ad alta efficienza... possiamo stare qui a continuare a disquisire sulla validità o meno della mobilità elettrica... ma rimarranno soltanto chiacchere da bar... chiacchere da "tifosi"... Perchè non sarà il veicolo elettrico a salvare l'ambiente... P.S. Lei ha tenuto conto nel veicolo elettrico di tutta la filiera? Cioè dall'estrazione delle materia prime fino alla realizzazione dell'accumulatore? Vorrei giusto ricordarle che un accumulatore al litio tra le tante cose, ha la necessità di 2 elementi primari... il litio ed il cobalto... La concentrazione mondiale di litio è al 55% nei paesi del sudAmerica, 15% USA, 15% Cina, 5% Australia... Il Cobalto invece è presente in forma massiccia in un'unica nazione... per il 55% nella Repubblica Democratica del Congo... Ripeto... la mia non vuole essere una condanna nei confronti del veicolo elettrico... Ho semplicemente espresso un dato di fatto... ovvero che allo stato attuale le emissioni indirette del veicolo elettrico... pur stando molto ottimisti... sono equiparabili ad un veicolo Euro3... Dunque non capisco l'ecobonus... piuttosto venga incentivata la produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo (non per speculazione), o meglio ancora sistemi di condivisione dell'energia da fonti rinnovabili... piccole reti diversificate per il fabbisogno di un gruppo di utenti... Allora si che in un sistema energetico efficiente e pulito, la mobilità elettrica andrebbe cavalcata... Ma la mia è solo una visione troppo "romantica" di un sistema energetico che non potrà mai esistere... Purtroppo io e Lei abbiamo visioni del sistema energetico estremamente differenti... Lei mi parla ancora di grandi produzioni offshore, che si rifanno ai vecchi sistemi di produzione centralizzata, pur sapendo le perdite di tali sistemi... io di micro reti intelligenti con efficienze che possono tranquillamente raggiungere l'80-85%... Potremmo stare a disquisire all'infinito, ma non credo che ci possa mai essere un punto di contatto...
Ritratto di Zot27
25 dicembre 2018 - 19:52
Non ho detto che sono minime le perdite di rete. Il cobalto c'è una certa Tesla che sta per portarlo vicino allo 0% (diversamente dagli altri che sono un pò indietro). Anche se fosse vero il panorama negativo che lei indica sull'elettrico, io dico che quando si vendevano le euro 5 diesel se ne parlava come se fossero pulitissime, e per di più man mano che passa il tempo, le auto peggiorano, ne vedo parecchie che fumano in accelerata. Una ev quando circola in città non inquina nè subito nè dopo 10 o 20 anni, e inquina meno anche quando frena, come le ibride, e man mano la potenza di rigenerazione verrà aumentata che potremmo arrivare fra anni quasi a togliere l'impianto frenante. Il rinnovabile avanza sempre di più e costa sempre meno, tanto che anche se il governo attuale non toglie i 16 miliardi di sussidio al danno ambientale (quello che diminuirebbe man mano che ev e phev ed ibride vendono di più) e addirittura toglie i 15 miliardi di sussidio al rinnovabile, quest'ultimo, dato che già permette un costo al kw inferiore di due terzi, rimane sempre più vincente. Ma neanche in Polonia sarebbe sconsigliabile l'elettrico
Ritratto di DavideK
20 dicembre 2018 - 23:36
E questo suggerisce un altro aspetto del problema. SE le energie rinnovabili fossero competitive, le auto sarebbero semplicemente l'ultima cosa da convertire all'elettrico. PRIMA si converte l'energia già oggi utilizzata a fonti pulite, senza problemi e costi di batterie, trasporti, autonomia, ecc.. Purtroppo per i fan dell'auto elettrica, questi svantaggi sono largamente superiori al maggior rendimento delle centrali elettriche rispetto ai "microgeneratori" di energia meccanica che sono i motori delle auto. Quindi prima ci alimentiamo i treni, le industrie, le funivie, le lampadine. Le auto, dopo.
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
21 dicembre 2018 - 00:10
Io avrei lasciato i limiti della prima stesura! Almeno si aveva la speranza di "dirottare" la scelta verso motori meno invasivi per l'ambiente. La Panda pagava 300 euro?. Bene. In tal modo venivano a conoscenza del ritardo di alcuni costruttori pure coloro che non sanno nemmeno cosa sia un pistone. Io ho una segmento B (non aiuto di nicchia, ma pagata quanto una qualsiasi segmento B) che avrebbe pagato ZERO pur avendo un motore termico benzina turbo con potenza specifica 100 cv/litro ed un rapporto peso/potenza in overboost migliore di quello di una Giulietta turbo benzina 1.400 da 120 cv. Ripeto: avrei pagato ZERO mentre una Panda 300 euro!. Se la gente aprisse gli occhi, la selezione sarebbe automatica, con espulsione dei costruttori non all'altezza. P.S. il mio motore percorre 25 km/litro reali ad 80 costanti (prova rivista Quattroruote), molto meno di una Panda e con prestazioni migliori della predetta Giulietta. .......C'è il buon medico, il buon ingenere, il buon insegnante, il buon commercialista e c'è chi i motori li sa progettare e realizzare.....basta essere informati e tenere gli occhi aperti (FCA se fosse per me avrebbe già chiuso da tempo).
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
21 dicembre 2018 - 00:12
*auto
Ritratto di GPiazza75
21 dicembre 2018 - 11:07
Sig. Parrella, il problema credo sia più profondo. I limiti possono anche essere discussi in lungo e largo, come per altro possiamo stilare anche una classifica dei costruttori più o meno "ambientalisti", ma resta un dato di fatto... Oggi tutti i costruttori si rifanno ad una normativa basata su standard europei, dunque un'auto Euro6 FCA risponde esattamente ad uno standard tanto quanto rispondono le auto Euro6 degli altri costruttori, quindi se io produttore rispetto uno standard non vedo perchè debba essere "penalizzato". Qui invece è l'impianto ecotassa ed ecobonus che, a mio modesto avviso, è completamente sbagliato. Colpisce l'utente finale applicando una discriminazione di base... Mi spiego meglio... Facciamo un'ipotesi... Lei acquista un veicolo usato Euro3-4-5, io invece acquisto un veicolo nuovo Euro6... Io dovrò pagare una tassa "ecologica", lei no, eppure la sua auto avrà emissioni maggiori della mia, però vengo colpito io e non lei... La situazione si aggrava quando Lei acquista un veicolo elettrico, che ha emissioni indirette superiori ad una vettura Euro6, mentre io continuo ad acquistare un veicolo endotermico Euro6... Lei pur inquinando maggiormente avrà addirittura un ecobonus, io una ecotassa... Mi sbaglio o c'è qualcosa nell'impianto che non funziona? Oltre a essere discriminatorio, è anche inutile... Perchè non sarà l'ecotassa Italiana che spingerà i costruttori ad efficientare i propulsori... Non ho dati certi... non è il mio lavoro... ma non credo che il mercato Italiano possa andare oltre il 15% del mercato totale europeo... Quindi... Qualcuno vorrei che mi spiegasse perchè un costruttore dovrebbe investire su ricerca e sviluppo e su nuova produzione per "favorire" la potenziale clientela di una modesta percentuale del mercato europeo... Diciamocelo chiaramente... E' una tassa per fare cassa!... Hanno inserito il suffisso ECO perchè tutto ciò che richiama all'ecologia è giustificato... Se ti inserisco la tassa per l'auto nuova ti inca..i, se invece ti dico che è per l'ambiente... bhè allora la digerisco meglio... in fondo è giusto, lo si fa per l'ambiente... Inoltre... questo impianto non fa altro che spostare l'attenzione della tassa su altro... perchè non si parla della tassa... ma dei costruttori più o meno efficienti... Quindi mettono una tassa e ci spingono a parlare di altro... Mi pongo un'altra domanda... una volta che gli utenti avranno pagato la ECOtassa Italiana, l'ambiente Italiano eviterà di "sporcarsi"?... Perdonate il mio sarcasmo, ma francamente non amo essere preso in giro... Ci avessero detto che servivano soldi a copertura della manovra sarei stato più contento!
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
21 dicembre 2018 - 18:20
La sua è una considerazione ampiamente condivisibile. Il mio post voleva tuttavia favorire una riflessione circa il fatto che si potrebbero fare scelte ambientaliste (nel nostro piccolo) a COSTO ZERO semplicemente privilegiando costruttori più attenti all'ambiente. Ci sono infatti costruttori che, dati alla mano, senza ulteriori investimenti, forniscono già oggi motorizzazioni che rispettano maggiormente l'aria che respiriamo rispetto a costruttori molto più "statici" sotto questo aspetto. Anche perchè oggi il limite è stato aumentato e colpisce solo il nuovo, ma se tra 4/5 anni dovesse essere ridotto e colpire l'intero parco circolante e per giunta annualmente quale extra-bollo?
Ritratto di Elio Viviani
21 dicembre 2018 - 18:32
Questo è un governo che annaspa senza risultati positivi! Il maggior gettito economico di questa nazione proviene dall'auto (finora) e da tutto quello che gli orbita intorno, se tutto ciò si fermasse si potrebbe andare a pascolare, troppo gravame ferma l'economia, nessuno comprerà più un'auto per il troppo caos che vi orbita intorno (io ci sono in mezzo, devo comprare la seconda auto, per intenderci quella dei viaggi visto che la mia vecchia Volvo ha già troppi anni e troppi chilometri) e niente mi convince adesso con tutte queste incertezze.
Ritratto di manuel1975
26 dicembre 2018 - 01:08
governo di traditori e massoni bisogna votare casa pound o forza nuova. ascoltate valerio malvezzi economista e avvocato marco mori