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Dieselgate: il sistema Germania comincia a scricchiolare?

31 gennaio 2017

In pochi giorni ci sono state diverse notizie che fanno pensare che in Germania lo scandalo delle emissioni stia facendo saltare equilibri consolidati.

Dieselgate: il sistema Germania comincia a scricchiolare?

TERREMOTO IN ATTO - Da metà settembre del 2015 le notizie sulla vicenda Dieselgate che ha travolto la Volkswagen si sono succedute a ritmo serrato. Quasi sempre però si è trattato di novità relative agli aspetti economici legati alle vicende giudiziarie. In particolare dalla Germania sono arrivate principalmente notizie sulle iniziative dei giudici e i comunicati ufficiali della casa automobilistica sull’attività relativa al proprio riordino organizzativo. I positivi risultati industriali e commerciali comunque realizzati (le vendite non hanno risentito dello scandalo e il gruppo è il numero 1 al mondo, qui per saperne di più) hanno fatto pensare che il sistema Volkswagen e il sistema Germania stesero sopportando la vicenda con facilità. Stando però alle notizie degli ultimi giorni pare che le cose non stiano così e che anzi ci sia una somma di malumori che potrebbe significare l’avvio dello sgretolamento della saldezza del sistema. In particolare l’avvio di un processo che riveda la stessa natura della Volkswagen e quindi del suo modo di esistere. Una realtà che ha le sue radici nella storia tedesca, cioè negli anni dopo la fine della guerra, quando la Volkswagen era una società pubblica ereditata dal nazismo e per la quale fu elaborato uno statuto pubblico del tutto anomalo.

INGANNATI GLI ORGANISMI TECNICI? - A proposito degli aspetti tecnici, in Germania è stato scritto che il KBA, l’ufficio federale dei trasporti, preposto ai controlli sugli automezzi e responsabile delle omologazioni dei veicoli, nel novembre del 2015 aveva scritto alla Volkswagen che da lì in avanti avrebbe scelto lui gli esemplari di auto da testare per la misura delle emissioni e che nelle procedure avrebbe fatto partecipare dei tecnici indipendenti. Ciò perché aveva il sospetto che le auto testate fino ad allora non fossero corrispondenti a quelle di serie.

L’INCHIESTA SI ALLARGA - Per quel che riguarda la magistratura, la procura federale che sta indagando sulla vicenda ha fatto sapere di aver allargato le indagini portando le persone coinvolte da 21 a 37, e tra queste persone c’è anche Martin Winterkorn, l’ex amministratore delegato del gruppo. Winterkorn ha sempre sostenuto di non essere stato a conoscenza del dispositivo illegale, ma secondo gli investigatori la cosa potrebbe non essere vera, da ciò le indagini anche per frode. Finora il top manager era indagato per mancata informazione al mercato azionario (lo scandalo fece perdere moltissimo alle azioni Volkswagen, con gravi danni per gli azionisti). La messa sotto indagine del vertice del gruppo apre la possibilità che la responsabilità di tutta la vicenda diventa responsabilità della stessa società e non di singoli, con enorme danno per la credibilità e non solo. L’eventualità avrebbe ulteriori costi economici aggiuntivi.

IL GIUDICE STIMATO SE NE VA - Altra notizia proveniente dalla Germania sono le dimissioni rassegnate da Christine Hohmann-Dennhardt, autorevole magistrato di lunga e prestigiosa carriera che subito dopo lo scoppio dello scandalo era stata chiamata in Volkswagen con l’incarico di direttrice degli affari legali. La sua missione avrebbe dovuto essere proprio quello di dare un nuovo assetto giuridico-legale all’azienda e al suo modo di funzionare per rimuovere le cause che avevano consentito il verificarsi di quanto successo. La Hohmann-Dennhardt ha ora gettato la spugna, come evidente manifestazione di insoddisfazione. Un comunicato del gruppo così riferisce le dimissioni: “Volkswagen e Christine Hohmann-Dennhardt si separano in ragione di differenti vedute sulle responsabilità e delle strutture operative future in merito alla funzione che lei dirige”. Parole abbastanza criptiche, dietro alle quali ci sono evidenti divergenze su come affrontare la vicenda. E dato che la Hohmann-Dennhardt è figura di grande profilo in Germania non è un fatto positivo per la Volkswagen.

LE CRITICHE DEL POLITICO AZIONISTA - Infine, la politica. Stephan Weil, ministro-presidente del Land della Bassa Sassonia, dove ha sede la Volkswagen, ha rilasciato dichiarazioni che pur con molta circospezione dialettica non risparmiano critiche alla Volkswagen e al suo management. Le parole di Weil sono importanti perché il Land da lui guidato detiene il 20% del pacchetto azionario della Volkswagen, per di più con diritto di veto su questioni rilevanti.   “È indiscutibile: Volkswagen ha fatto degli errori gravi, per parecchi anni e anche dopo che gli americani hanno scoperto le sue infrazioni della legge”. Il politico tedesco commenta anche il fatto che la Volkswagen non intenda più pubblicare un rapporto sullo scandalo Dieselgate. “Se qualcuno vuole leggere un rapporto che descriva in maniera sintetica gli sviluppi della vicenda, gli consiglio di guardare il sito Internet del ministero della Giustizia americano. Ci si trova lo stato dei fatti, compresi i risultati dell’inchiesta dello studio legale Jones Day, commissionato dalla Volkswagen. È frutto di centinaia di interviste e della raccolta di una grande massa di dati. Rimando a questo rapporto perché certamente non edulcora le cose”. Detto questo Weil afferma di non essere comunque soddisfatto e che il lavoro di indagine prosegue per “verificare eventuali responsabilità di membri degli organismi di direzione”.



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Ritratto di IloveDR
31 gennaio 2017 - 13:08
3
la Germania scricchiola??? E gli Stati Uniti, allora, sono stati appena colpiti da un meteorite...il meteorite Donald...tutti gli equilibri del pianeta Terra stanno saltando...da tutto sto casino emergerà la Cina e DR motors...in bocca al lupo a tutti!!!
Ritratto di IloveTrabant
31 gennaio 2017 - 13:28
Il tuo spacciatore ti ruba gli spiccioli
Ritratto di Enrico1975
31 gennaio 2017 - 13:31
Donald ama l'America e sta lavorando con un obiettivo solo in testa: l'America e gli Americani prima di tutto! Non mi sembra sbagliato il concetto che chi ama l'America è ben accetto e chi non l'ama se ne stia pure a casa sua. La vw sta affrontando sicuramente grossi gratta capi ma sta facendo l'unica cosa che poteva fare, ammettere gli errori e continuare con gli investimenti valutando bene le spese considerate superflue. Poteva negare e inventare spiegazioni fantasiose, ma così non hanno fatto. Hanno ammesso tutto. Lodevole secondo il mio punto di vista. Altri costruttori stanno negando l'evidenza dei fatti. Spero che ci sia un metro e una misura per tutti
Ritratto di Luzo
31 gennaio 2017 - 13:47
e il 'non l'ama trump' come lo stabilisce, in base da dove vieni ( e magari dal dove vieni ti stanno rendendo la vita impossibile proprio perché ami gli stati uniti!! senza contare che ha bloccato pure quelli con la green card e non i sauditi che hanno buttato giù le twin towers....) ? E cmq non so se ti sei accorto i problemi con il Kba ( in casa, quindi) sono seguenti al dieselgate, come lo sono pure il 'caso' del suv seat non omologabile..... ps lo sai che trump e figlie hanno aziende, compresa quella che gli fa le cravatte, di poprietà personale ma che producono solo in china, vero?
Ritratto di Enrico1975
31 gennaio 2017 - 14:11
Credo che ti devi informare un pò meglio su tutto, dalle cravatte di trump fatte in cina ai possessori di green card che non possono più entrare in America. Appoggio trump su tutta la linea. Ci fosse un trump anche in Italia.
Ritratto di Enrico1975
31 gennaio 2017 - 14:13
Hai letto una serie di cose e hai fatto una gran confusione di tutte. Trump è in causa con una ditta cinese che usa il suo nome. Chi ha la green card può entrare in America anche se proviene dai 7 paesi incriminati
Ritratto di Enrico1975
31 gennaio 2017 - 14:15
E se sono paesi sotto accusa lo sono per motivi più che validi. Basta con questo buonismo che ci sta facendo affondare
Ritratto di follypharma
31 gennaio 2017 - 14:23
2
una precisazione, anche se in questo sito son cose che non c'entrano per nulla : gli unici paesi musulmani importanti non bannati da trump ( tunisia, arabia saudita, libia .... e altri ) sono principalmente quelli dove il suddetto signora ha grandi interessi economici in atto ( grand hotel, golf club ecc ecc) ... alla faccia del fare le cose per il bene degli USA... oltretutto 11 settembre e' stato fatto dai sauditi, e tunisini e libici (attacco al museo, bombe boston, ambasciatore usa libico ammazzato ecc ecc) da soli hanno ammazzato con le bombe piu' americani di tutti i 7 paesi bannati messi insieme.... ma per piacere..
Ritratto di Luzo
31 gennaio 2017 - 14:43
in effeti dobbiamo essere in molti ad aver fatto confusione, se con data oggi si leggono titoli del genere sulla principale stampa americana "Homeland Confirms Trump Immigration Ban Will Include Green-Card Holders & Dual-Nationalities" oppure notizie come "A review of tags and financial documents from G-III Apparel Group revealed that Ivanka's dresses and blouses are made in China, Indonesia, and Vietnam." ecosì via
Ritratto di Rock_or_bust
31 gennaio 2017 - 18:27
"Poteva negare e inventare spiegazioni fantasiose"... No, tu sei un avatar su internet e puoi sparare tutte le baggianate che vuoi, vag è un soggetto giuridico.
Ritratto di Highway_or_bust
31 gennaio 2017 - 19:46
Esatto, quando il soggetto entrerà in tribunale e il giudice chiederà: "Signor Vag, come si dichiara", il signor Vag non potrà che dichiararsi colpevole e fallire (visto che era già sull'orlo del fallimento da 10 anni, ma grazie alle tasse dell'UE, cioè anche degli italiani e riuscito a non chiudere baracca e burattini già nel 2005)
Ritratto di Porsche
31 gennaio 2017 - 13:45
Penso che la Cina stia preparando il colpo gobbo.... Come accennato da uno dei vertici di casa Porsche (notizie non ufficiali ovvio). Vedremo.
Ritratto di Emanuele.80
31 gennaio 2017 - 14:55
Mi sembra tutta dietrologia questi ragionamenti. Quello che si sbaglia secondo me è fare l'equazione VW=Germania=Popolo Tedesco, facendo il parallelo con quello che facciamo spesso noi Italiani. Perchè la VW è semplicemente un'azienda che opera per conto suo, quindi non necessariamente come la Germania come Stato vuole, e non necessariamente come i cittadini Tedeschi vogliono. Quindi il fatto che ci siano critiche a VW da parte degli stessi Tedeschi, è la cosa più normale che ci sia, e grazie al cielo che è così, dimostra la loro serietà, ed è per questo che oggi è un Paese che obiettivamente funziona meglio del nostro. E state certi che la VW per quanto grande non è certo l'unica grande azienda Tedesca, e anche se per assurdo fallisse, sarebbe uno shock ma non certo un avvenimento che possa smuovere le fondamenta di un Paese. Sono risorti da due guerre.... figuriamoci
Ritratto di Fr4ncesco
31 gennaio 2017 - 15:04
2
Ma non è stata la Volkswagen a creare l'equazione VW=Tedeschi=Migliori (poi emulata da Opel)?
Ritratto di AlexTurbo90
31 gennaio 2017 - 17:41
@Emanuele80 Si, però nessun altra azienda tedesca ha come azionista (per il 20%, mica bruscolini) un Land (quindi un ente istituzionale, quindi appartenente allo Stato, ergo al popolo tedesco)!
Ritratto di gilrabbit
1 febbraio 2017 - 15:53
Risorti da 2 guerre? Dalla prima sono risorti per buonismo e stupidità di inghilterra e francia e dal buon Adolf che da partito del 2% è riuscito ad abbatere la repubblica di Waimar mettendosi al suo posto con una dittatura. Dalla seconda se non accorreva il mondo a portargli un piatto di minestra erano morti tutti di fame. La terza la stanno combattendo oggi dopo che hanno rimosso dalle menti le malefatte del passato e obbligando con l'inganno e la stupidità di altri capi di stato europei l'ingresso nell'Euro = Marco tedesco che noi paghiamo al cambio esattamente il doppio di quanto lo pagano loro. meno male che un certo sig. DONALD se ne è accorto e inizia a dirlo al mondo.
Ritratto di Fr4ncesco
31 gennaio 2017 - 15:13
2
Ha sempre scricchiolato... Il problema dei tedeschi è che vogliono sempre strafare, convinti di essere superiori a tutti. La storia lo dimostra, come le attuali vicende politiche e il caso VW.
Ritratto di Rock_or_bust
31 gennaio 2017 - 15:36
Neanche i più grandi scrittori sci-fi riuscirebbero a creare storie distopiche e lontane dalla realtà dei fatti come ha fatto e sta continuando a fare il management di Wolfsburg... Sicuro, gli azionisti alla fine domanderanno solo: "quante auto abbiamo venduto quest'anno?"; come i poveri di spirito qua dentro.
Ritratto di Highway_or_bust
31 gennaio 2017 - 19:30
I ciaparat poveri di spirito sono ancora allo scuro del fatto che l'intera Germania e sull'orlo del fallimento, causa ERG...
Ritratto di Emanuele.80
31 gennaio 2017 - 16:50
Tutti bravi a dipingere i Tedeschi con gli stereotipi più classici. Mi chiedo quanti di voi abbiano realmente messo piede in quel Paese, vissuto assieme a loro e conosciuto di persona dei Tedeschi, perchè solo così forse si può cominciare a giudicare.
Ritratto di Fr4ncesco
31 gennaio 2017 - 17:04
2
L'Italia infatti è fondata su un sistema mafioso, ma è anche piena di brava e bravissima gente, forse il popolo più empatico del mondo. Ogni paese ha i suo pro e i suoi scheletri nell'armadio, nessuno è perfetto.
Ritratto di AlexTurbo90
1 febbraio 2017 - 01:32
@Emanuele 80 Sono stato un paio di volte in Germania. Ci sono tante cose che funzionano meglio rispetto all' Italia. Ma come dice Francesco, ogni Paese ha i suoi pregi e i suoi difetti. Un mio parente vive e lavora a Berlino, e diverse volte alcuni lati negativi della Germania ce li ha descritti. La sua compagna (con cui ha di recente avuto un figlio) è tedesca ed è stata qui per una settimana insieme a lui durante le feste di Natale. Ti basti sapere che a me e tutti gli altri parenti ci è bastato averla con noi per quella settimana, osservare i suoi comportamenti per trarre le dovute conclusioni sul suo conto. Non voglio certo dire che i tedeschi siano tutti così, però grossomodo mi sono fatto un' idea di che mentalità e "modi di fare" abbiano. Non pensare che ciò che dice Lambrenedetto xvi sulla Germania sia tutto oro colato.
Ritratto di Fr4ncesco
1 febbraio 2017 - 11:52
2
Anche io sono stato in varie città della Germania e i tedeschi mi sono sembrati simpatici ed ospitali, su altri aspetti invece fin troppo rigidi. Però mi è anche capitato di vedere una turista tedesca rubare delle bevande esposte all'esterno di un bar nella stazione di Mestre e poi quando sono qui sono i primi a bivaccare, a sporcare e a non rispettare le nostre regole. Alla fine ogni mondo è paese!
Ritratto di kerium
31 gennaio 2017 - 19:09
Il sistema Germania (e teutonico) si basava su 1000 leggende metropolitane e 1000 balle ed è scoppiata come una bolla di sapone Ma la mia UP? Quando se la ricomprano???
Ritratto di Challenger RT
2 febbraio 2017 - 18:58
La tua UP la conserverei con cura. Non è un capolavoro ma ha il pregio di essere l'unica VW senza motori diesel. Sono riusciti a rovinare il Maggiolino dotandolo di un motore a gasolio. La colpa di tutto "sto casino" è sicuramente di chi truffa ma anche di chi vuole "farsi" di gasolio perché la benzina costa 10 cents di più... Smettiamola una volta per tutte con questo "dieselismo" da sottosviluppati!
Ritratto di mirko.10
31 gennaio 2017 - 19:18
3
Abito in Sicilia, non ho mai conosciuto un gruppo mafioso, ho però le idee più chiare del suo funzionamento, la vw che ha tradito(mafia) e il silenzio per anni nei confronti dei suoi fedeli(omertà).....ah, ho capito.
Ritratto di marcoluga
31 gennaio 2017 - 23:02
2
Da anni sono fuori dall'Italia ma vi posso assicurare che diverse aziende che conoscevo mi raccontarono che dovevano la loro sopravvivenza ai clienti tedeschi. Le forniture alla F..t infatti erano sottopagate, soggette a ricatti d'ogni sorta, è spesso assoggettate a quelle particolari usanze che consistono nel foraggiare i funzionari degli U.A. Poi non lamentiamoci se la parti fornite avevano caratteristiche di qualità ben inferiore alle medesime fornite alle case tedesche. Ma per sapere certe cose bisogna conoscere degli imprenditori, o alcuni direttori di U.A. , non basta leggere i giornali.
Ritratto di nicktwo
1 febbraio 2017 - 09:20
dipende dal settore in cui ti muovi... nella nautica probabilmente contano i paesi emergenti del mediterraneo per le barche da pesca, e i russi e arabi per quello di lusso... nell'alimentare magari si esporta in .u.s.a... e cosi' via... penso che se la germania chiude i battenti il nostro export subisce una perdita diretta di non piu' del 2-3% che tanto si andrebbe immediatamente a recuperare (e con tutti gli interessi) indirettamente coprendo i vuoti lasciati scoperti proprio dalla assenza dei tedeschi... purtroppo i giornali bisognerebbe leggerli anche dove si parla di come la moneta euro cosi' impostata ha favorito l'export tedesco e frenato il nostrano... saluti
Ritratto di marcoluga
31 gennaio 2017 - 23:06
2
Aggiungo che lavoro sia con aziende tedesche che italiane, e bisogna proprio avere la pelle di salame sugli occhi per non rendersi conto del perché sono decisamente più avanti. Basta fare il confronto tra una riunione in Italia ed una in Germania, non dico altro perché chi vuol capire ci arriva da solo.
Ritratto di Davelosthighway
1 febbraio 2017 - 07:12
Mah....dici? Sei stato in aziende come la Brembo? Come la Ferretti?( Yatch) . Sempre il solito complesso di inferiorità .
Ritratto di marcoluga
1 febbraio 2017 - 10:15
2
No, ho una mia società, e parlo per esperienza diretta come fornitore. La Brembo non la conosco, ma immagino che come fornitore di freni per moto, potrebbe dire cose molto simili, paragonando il loro cliente MV Agusta al cliente BMW. Hai dubbi in proposito ? Cosa c'entrano i complessi d'inferiorità poi lo sai solo tu, ed è probabilmente un tuo problema. Tra l'altro un mio carissimo amico, purtroppo deceduto è stato direttore U.A. in svariate grandi aziende, alcune proprio del gruppo che non nomino.
Ritratto di nicktwo
1 febbraio 2017 - 09:13
che c'entrano le riunioni? e' il prodotto che va paragonato... in cina probabilmente le riunioni nemmeno le fanno mentre in america sono i re delle riunioni eppure oramai si costruisce tutto in cina e i cinesi hanno in mano il debito pubblico americano, ahi voglia a fare le belle riunioni... saluti
Ritratto di marcoluga
1 febbraio 2017 - 10:21
2
Sei proprio un superficiale. Nelle riunioni nelle ditte serie si prendono decisioni, in altre ci si parla addosso.
Ritratto di nicktwo
1 febbraio 2017 - 10:36
nessuna superficialita'... ihmo... dipende solo dal metodo di lavoro... e dal settore... nella redazione di un giornale ci sta che si fa una riunione al giorno per decidere cosa pubblicare quotidianamente ma in una azienda metalmeccanica con piani di produzione preventivati ad anni se fai una riunione al giorno e' meglio che ti prepari al suicidio... dopo di che se fior fiori di aziende nostrane con prodotti rinomati a livello planetario andrebbero boicottati solo perche' in azienda fanno meta' delle riunioni che in una equivalente azienda tedesca, bho che criterio e'? ... saluti
Ritratto di Lo Stregone
1 febbraio 2017 - 10:26
Bella questa: ormai si costruisce tutto in cina e tutti noi subiamo i prodotti che arrivano in gran parte dalla cina. Ribellarsi no? No, perchè ormai siamo in maggior parte storditi e viviamo di rendita. Anzi: ci illudiamo di vivere di rendita, perchè siamo in mezzo al niente.
Ritratto di nicktwo
1 febbraio 2017 - 10:45
in verita' subiamo tanto i prodotti cinesi che (vedi macchine utensili) quelli tedeschi... quindi questo giusto spirito di ribellione ai prodotti orientali andrebbe pari pari applicato industrialmente anche ai prodotti dei cugini d'oltralpe, nel momento in cui a livello di per esempio trattamento retributivo e rispetto delle questioni eceologiche (per i cinesi) e a livello di non veritiere pari condizioni economiche e finanziare dettate dalla moneta unica europea (nel caso dei tedeschi) si percepisce che i nostri prodotti risultano non competitivi per questioni che poco hanno a che fare con argomenti prettamente tecnico-costruttivi o comunque imputabili all'azienda... saluti
Ritratto di marcoluga
1 febbraio 2017 - 11:16
2
C'è una bella differenza, i prodotti tedeschi sono europei, l'Italia accenttando di entrare in europa ne ha accettato anche le condizioni come libero mercato e libera circolazione delle persone. Pro e contro.
Ritratto di nicktwo
1 febbraio 2017 - 11:54
libera circolazione delle persone... see... infatti tutti i migranti che approdano sulle nostre coste e hanno per obiettivo paesi ben piu' benestanti del nostro, tipo appunto la germania, possono immediatamente recarvisi... saluti
Ritratto di Davelosthighway
1 febbraio 2017 - 15:34
Io non conosco il tuo settore Marcolunga. So che nel mio dove lavoro hanno ritirato il CE di un prodotto della Parker , ditta tedesca che fabbrica in Cina . Non conformità sulla sicurezza elettrica. Non so che tipo di riunioni abbian fatto o quali meeting tecnici ma il risultato é stato quello.
Ritratto di Davelosthighway
31 gennaio 2017 - 23:22
il sistema ? dieselgate? L'etica e la giustizia? Sembra tutto assurdo...qui tutto scricchiola da almeno 10 anni, altro che adesso. il surplus commerciale della germania da anni é fuori dai parametri stabiliti dall europa e questo causa squilibri incolmabili; ci si trova davanti dei veri e propri coinquilini (i tedeschi) che ragionando come bottegai non hanno la minima intenzione di far circolare il denaro all interno della Germania stessa e nemmeno nell eurozona. Non ha alcun senso per i paesi europei comprare beni di marchi tedeschi perché non si fa altro che aumentare la recessione dell intera Eurozona e alimentare questo meccanismo perverso. Le politiche della Merkel non sono altro che quelle che sta annunciando Trump ora. Solo che lei le ha adottate da 10 anni almeno ai danni dell intera Europa .
Ritratto di caronte
14 febbraio 2017 - 08:36
Non credo che i manager e i membri del CDA Vw fossero all'oscuro di tutto.