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Dieselgate: le verifiche di Delrio? Si aspettano i soldi

30 dicembre 2015

A ottobre, appena scoppiato il Dieselgate, il Ministro annunciava controlli, ma ancora nulla è stato fatto.

Dieselgate: le verifiche di Delrio? Si aspettano i soldi
PROMESSA MANCATA. PER ORA - Torniamo a fine settembre 2015 (qui la news). Appena scoppiato il Dieselgate Volkswagen, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio (nella foto) manifestava su Twitter l’intenzione di eseguire controlli a campione in Italia su 1000 auto di tutti i marchi del gruppo tedesco. Al costo di 8.000 euro a vettura, per un totale di 8.000.000 di euro. “Avremo i risultati tra due o tre mesi, e capiremo se le emissioni sono nei limiti e se qualcuno ha cercato di fare il furbo”, aveva confermato a La Stampa. E ribadiva: “Partiremo con i controlli a campione. Ho già dato ordini per eseguirli il più rapidamente possibile in maniera che ci sia piena tutela dei consumatori. È una truffa ai danni dei cittadini e ai danni anche delle autorità competenti per il controllo”. Ma per ora, come evidenzia il Fatto Quotidiano, nulla è stato fatto.
 
SI RESTA IN ATTESA - È che mancano le risorse. A dicembre, nel testo originario della legge stabilità 2016, il governo aveva stanziato 5 milioni di euro per “avviare un programma straordinario di prove su veicoli nuovi di fabbrica e su veicoli circolanti, tese a verificare l’effettività dei livelli di emissioni inquinanti su strada comparati con i valori rilevati durante le prove di omologazione sui rulli”. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge (ha appena avuto l’ok definitivo del Parlamento), bisognerà aspettare il decreto attuativo che predispone le modalità per i test sulle emissioni dei diesel circolanti in Italia. Se tutto filerà liscio, verranno sottoposti ai controlli su strada e nei laboratori circa 30 modelli di diesel tra i più diffusi in Italia. Risultati che interessano anche la procura di Torino: ha avviato un’inchiesta sulle emissioni della Volkswagen in cui sono ipotizzati i reati di frode in commercio e di disastro ambientale. Intanto, la procura di Verona è impegnata in un’indagine per frode in commercio che riguarda sei manager della filiale italiana, basata su dieci esposti inviati da alcuni proprietari di veicoli del gruppo.


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Ritratto di Claus90
30 dicembre 2015 - 12:10
Io aggiungo che nulla si farà
Ritratto di hulk74
30 dicembre 2015 - 12:34
Perché siamo italiani pecoroni... E perché sicuramente qualcuno avrà avuto incentivi a non fare controlli...
Ritratto di MAXTONE
30 dicembre 2015 - 13:33
All'italiano medio importa solo di 1) Avere il diesel Premium a tutti i costi, 2)Prestazionale 3)Possibilmente rimappato. L'ambiente? L'italiano medio non pensa di respirare anche lui il particolato (e quant'altro), esattamente come lui lo fa respirare agli altri. Fortunatamente tale atteggiamento rimane confinato all'Italia e a qualche paese dell'est Europa.
Ritratto di lucios
30 dicembre 2015 - 12:55
4
Governo dei proclami, e poi perché si dovrebbe fare a spese del contribuente? Se VW ha fatto questo VW paghi!
Ritratto di hulk74
30 dicembre 2015 - 12:56
Giusto paghi lo stato i controlli, chi imbrogliare le multe
Ritratto di AMG
30 dicembre 2015 - 13:06
Ma stiamo scherzando? Spendere una tale cifra per i controlli? E poi perché solo su Volkswagen? È sia sciocco che inutile allo stesso tempo. E uno spreco enorme di denaro. I controlli su Volkswagen li stanno già facendo numerosissime società internazionale una volta che la notizia è accertata l'Italia può prendere atto della cosa è agire di conseguenza mutando o come crede. Avrebbe senso un controllo su larga scala dei veicoli venduti in Italia diesel per capire se anche altri gruppi utilizzano simili sistemi. Ma perfavore, per fortuna che non hanno dato i soldi a questo genio
Ritratto di hulk74
30 dicembre 2015 - 13:21
Quoto in toto
Ritratto di MAXTONE
30 dicembre 2015 - 13:35
Me too
Ritratto di Highway_To_Hell
30 dicembre 2015 - 14:43
Infatti v'è scritto che, a fronte dei finanziamenti ancora da stanziare a seguito dei decreti attuativi (che ci saranno, nonostante le sgrammaticate invettive di cui sopra), i 30 diesel più diffusi in Italia (che non appartengono assolutamente tutti al gruppo vag, anzi) saranno oggetto di verifica. Certo, poi, perché non fidarsi di vari enti internazionali, tipo la kba che di recente ha certificato le modifiche che dovrebbero risolvere la truffa cui loro per primi con la loro omologazione hanno autorizzato? Sia come sia auguro ad un certo numero di utenti un 2016 in cui almeno imparino a leggere quanto scritto in un articolo: alla voce comprensione del testo, abbiamo gravi carenze qui...
Ritratto di dfchigo82
30 dicembre 2015 - 16:49
Ma se a Milano la maggior parte delle auto in circolazione sono le crucche diesel (acquistato per status symbol) che emettono 40 - dicasi QUARANTA - volte oltre il consentito... è ovvio che non cala l'inquinamento... non parliamo poi dei blocchi fasulli di soli 6 ore dalle 10 alle 16... come pensano di calare l'inquinamento in soli 6 ore??? il blocco deve essere di 18 - 20 ore su 24.... mah!!! poi non parliamo dell' incapacità di questo ministro dei trasporti....
Ritratto di Damien Gelmini
31 dicembre 2015 - 17:02
4
Cos'è fai copia incolla dei tuoi inutili commenti su ogni articolo? Allora ti svelo un segreto, le tedesche si comprano perché sono le uniche a riuscire ad abbinare elevatissime prestazioni al lusso, comfort e bellezza ad un prezzo accettabile, mentre le rivali provano a rincorrerle, con risultati catastrofici tra l'altro... Ancora oggi la mia S6 è nettamente più prestazionale e di qualità più elevata di alcune moderne "rivali" non tedesche che all'altezza della mia hanno solo il prezzo... Poi che ci sia gente come te che compra delle auto insignificanti con motorizzazioni insignificanti non cambia il succo, sia se queste motorizzazioni insignificanti siano montate sotto il cofano di una tedesca o sotto a quello di una bruttissima C4
Ritratto di miki15
30 dicembre 2015 - 17:28
allucinante.... 8000 euro a vettura per i controlli.... " vorrei tanto conoscere il protocollo della verifica e i relativi costi delle operazioni" poi per quale motivo deve pagare lo stato..., tutte le omologazioni e brevetti di norma sono a carico dei costruttori, perche in Italia non è cosi... quando gli enti preposti hanno dato l'omologazione che controlli avevano fatto....mi viene da pensare un c.....!!! come quelli che faranno...!!!
Ritratto di SINISTRO
30 dicembre 2015 - 20:10
3
se, e allora campa cavallo....
Ritratto di Trekk
30 dicembre 2015 - 20:54
Un governo serio, avrebbe fatto i controlli a suo tempo, preventivamente, cioè prima di dare il nulla osta all'omologazione dei vari nuovi modelli da immatricolare man mano negli anni. Ma purtroppo, le cronache recenti ci fanno sapere invece che gli organi deputati ai controlli hanno di fatto omesso tali controlli, permettendo l'omologazione di milioni di auto sulla fiducia dei dati dichiarati dalle case automobilistiche. Ora che, grazie ai controlli fatti negli Stati Uniti d'America la verità è stata svelata, in particolare sulla truffa perpetrata dai dirigenti del gruppo audi/wolkswagen/porsche/skoda/seat, il governo cosa fa? A parte annunciare controlli a campione su alcuni veicoli tra i più diffusi (non solo del gruppo incriminato della truffa), che costeranno ai cittadini italiani alcuni milioni di euro (si parla di circa 8 milioni) nel frattempo, il nulla più assoluto. E poco importa che in molte zone d'Italia proprio in queste ore gli inquinanti continuano a superare le soglie di sicurezza, che nemmeno il parziale blocco della circolazione delle auto riesce a fare diminuire, non importa a nessuno nemmeno che le nostre città sono diventate camere a gas, nonostante tutto quello che sta succedendo, il governo italiano permette a queste auto non in regola con le emissioni dannose per la salute dei cittadini di continuare a girare indisturbate. Oggi poi se ne escono con la riunione di oggi che da quanto apprendo, pensano di risolvere il problema abbassando il limite di velocità in città di 20 km/h e di 2° gli impianti di riscaldamento, ma solo se le soglie vengono superate per almeno una settimana. Insomma, la montagna ancora una volta ha partorito in topolino...intanto le case automobilistiche continuano a immatricolare e vendere auto che nessuno sa dire se effettivamente sono o meno rispettose delle norme vigenti. La stessa wv ha ammesso che sui loro motori diesel anche euro 6 è presente il software incriminato, puntualizzando però che non è attivo. E chi lo ha verificato? E tutti gli altri motori che c'è l'hanno attivato e girando stanno contribuendo all'inquinamento delle nostre città oltre il consentito dalle normative vigenti? Se non sono a norma, perché non le fermano? Della salute dei cittadini non interessa a nessuno? Io penso che il ministro della salute e dei trasporti dovrebbero dimettersi, ma anche il presidente del consiglio dovrebbe intervenire per chiedere il rispetto delle normative italiane in tema. Di tutto ciò non vedo niente, c'è qualcosa che non va in questo paese...
Ritratto di Lu.Su.
1 gennaio 2016 - 15:57
Egregio Sig. Ho letto il suo commento. Personalmente trovo inesatta la dichiarazione sugli euro sei Personalmente credo che l'unico modo per evitare soglie di inquinamento così elevate in grossi centri urbani sia convertire i sistemi di riscaldamento delle case ed industrie insieme ad adeguare i trasporti pubblici ad efficienze e servizi migliori....tipo metropolitane tram elettrici ecc. I limiti dei filtri fap e le violazioni sono da controllare ed eventualmente adeguare alle normative.......ma è solo fumo negli occhi. Perdoni la battuta .....ma se si vuole affrontare un problema efficacemente penso sia necessario separare la propaganda faziosa dalla verita e dal qualunquismo che abbraccia gli interessi personali che leggo in vari commenti....esempio .....perché non si parla di controlli giornalieri su tutti i fap disinseriti dolosamente che circolano.....esempio sui 1.3 mtj euro4....oppure perché il trasporto delle merci non viene incentivato su rotaia. .....oppure perché non vengono incrementati i distributori di metano o le colonne di rifornimento elettrico sul territorio.....lasciamo stare poi i distributori di idrogeno per la toyota mirai........mi chiedo se vogliamo fare pubblicità a marche automobilistiche o promuovere il progresso sociale.!? Cmq rispetto e prendo atto di tutte le opinioni. Buon anno 2016.
Ritratto di selvaggio
2 gennaio 2016 - 19:20
Nei video vediamo tutti i politici viaggiare su mezzi rigorosamente germanici. Caro, "nel senso di costoso per il contribuente", Del Rio taci e goditi i soldi che prendi ai contribuenti italiani.