NEWS

Sempre più lontani i consumi dichiarati e reali

29 maggio 2013

Uno studio ha messo in luce un forte aumento della discrepanza tra i valori di omologazione e quelli nella guida normale.

Sempre più lontani i consumi dichiarati e reali
CONSUMI VERI E INDICATIVI - Che i consumi dichiarati dalle case costruttrici non siano quelli reali che si hanno con l’uso quotidiano dell’automobile è cosa risaputa. Anche se dà fastidio leggere quegli improbabili valori di percorrenze al litro, ormai è abbastanza diffusa la consapevolezza che si tratta di numeri di riferimento, basati su dati non legati alla guida normale. Appunto i cicli di omologazione. Dunque una realtà che dovrebbe essere corretta ma di cui i più tutto sommato sono consapevoli.
 
DIFFERENZA IN AUMENTO - Quello che invece non era noto è che lo scarto tra i consumi di omologazione e quelli reali è in forte aumento, senza che nulla venga fatto per arginare il fenomeno. La realtà è stata messa in evidenza dallo studio dell’Icct (International Council of Clean Transportation), un ente non governativo che da anni si occupa di temi ambientali legati ai mezzi di trasporto. Secondo lo studio pubblicato a maggio, nel 2001 lo scarto tra i due valori di consumo era del 10%, mentre nel 2011 si è arrivati al 25%.
 
IL PESO DELLA TECNICA - Che la differenza possa variare è scontato, per via dei cambiamenti tecnologici che intervengono continuamente sulle auto, ma non è logico che ci sia una crescita come quella rilevata, anche perché non tutte le innovazioni tecniche introdotte arrecano un aumento dei consumi. Per esempio, se ciò è avvenuto e avviene con la sempre maggior diffusione degli impianti di climatizzazione, che richiedono appunto un consumo di carburante, non mancano nuove tecnologie che fanno ridurre la “sete” dei motori, come il sempre più presente Stop&Start.
 
STUDIO DETTAGLIATO - Il bilancio generale è frutto di un lavoro di analisti che tiene conto di una messe enorme di dati. Infatti, lo studio dell’Icct non è un’inchiesta a campione che considera un numero infinitesimale di veicoli, ma riassume quanto rilevato da una serie di realtà europee in grado di fornire dati di consumo di decine di migliaia di auto per anno.
 
PAESE PER PAESE - In pratica lo studio dei consuntivi di consumo registrati dalle varie società per la loro normale attività ha fornito valori di consumo assolutamente reali, distinti anche per marca dei veicoli; valori che hanno potuto essere confrontati con quelli di omologazione. Le discrepanze non sono uguali per tutte le società ma le differenze sono facilmente spiegabili (per esempio la differenza esistente nella diffusione delle vetture ibride tra Germania e Olanda: nel secondo paese arrivano al 25% del totale, mentre il mercato tedesco ne assorbe solo il 7%). Comunque l’Icct ha poi elaborato i vari dati arrivando al valore medio citato.
 
LE “PREMIUM” LE PIÙ LONTANE - Da quanto mostrano i grafici che confrontano il dato dei consumi di omologazione e quello del consumo reale emerge che le discrepanze maggiori si registrano con le case premium tedesche, Mercedes, Audi e BMW, mentre per le generaliste la crescita del divario è meno forte. Ciò non significa che le marche dai valori più lontani dai valori dichiarati facciano qualcosa di irregolare o illegale: è soltanto una conseguenza delle possibilità offerte dai regolamenti nell’effettuare i rilevamenti.
 
IL LAVORO DA FARE - Evidentemente c’è bisogno di un nuovo modo ci misurare i consumi, che tenga meglio conto dell’uso pratico dell’automobile. Un lavoro del genere è in corso nell’ambito delle Nazioni Unite con gli studi in corso per mettere a punto quello che viene chiamato Wltp-Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure. Il lavoro è a buon punto e dovrebbe essere varato entro non molto tempo, ma è evidente che prima che diventi d’uso corrente passerà ancora parecchio tempo.


Aggiungi un commento
Ritratto di Jinzo
29 maggio 2013 - 11:32
me, tutti dovrebbero finirla di provare auto e consumi sui rulli... provatele per strada prima della commercializzazione....a volte la gente ha anche consumi diversi dalle auto provate sulle strade...sarà questione di piede? per me se un auto a benza fa una media di 13km/l e un diesel dai 16-18km/l vanno piu che bene
Ritratto di MatteFonta92
29 maggio 2013 - 12:02
3
Come ho già detto in una discussione, sempre su questo argomento, questo divario è dovuto al ciclo di omologazione, che non ha niente a che vedere con il comportamento dell'auto sulle strade reali. Basti pensare che questo ciclo viene fatto con l'auto su dei rulli, a velocità costante e con una "strada" sempre dritta. Capite anche voi che in questo modo i consumi vengono falsati non poco. Se non sbaglio, l'UE vuole introdurre un nuovo ciclo di omologazione, più realistico, dal 2017, ma ovviamente quasi tutte le Case si stanno opponendo.
Ritratto di Littlegeek
29 maggio 2013 - 14:02
Mi permetto di correggere. Il ciclo sui rulli non è a velocità costante, ma fatto di accelerazioni e frenate ben definite da ripetere alcune volte, utilizzando auto in versione base, senza clima, liquidi al minimo, cerchi i più piccoli a libretto e così via. Purtroppo si tratta di manovre e configurazioni che difficilmente corrispondono alla guida in città o su statale. Il ciclo si trova facilmente cercando con google, poiché non è un documento segreto. Puntualizzazione pignola a parte, il risultato comunque non cambia: ai consumi dichiarati bisogna togliere a occhio un 30%. Aggiungo che i diesel si sono spostati dall'economia alle prestazioni, consumando quasi come un benzina, motivo per cui secondo me i dati dichiarati per i diesel sono ancora più scandalosi: nel mio caso 27Km/l dichiarati, 18-19 reali (non male comunque).
Ritratto di Fuch690
29 maggio 2013 - 17:47
1
ma si può fare di più da parte delle case costruttrice per fornire dati più vicini al reale utilizzo... e poi una discrepanza del genere da consumatore la considero inaccettabile...
Ritratto di napolmen
29 maggio 2013 - 12:09
A quando Una class action vs bnw/mb/audi?
Ritratto di osmica
29 maggio 2013 - 13:11
Ridicolo
Ritratto di napolmen
29 maggio 2013 - 17:26
..ma quando ti spari in bocca?
Ritratto di osmica
29 maggio 2013 - 17:48
perchè dovrei spararmi in bocca? Vedo che stai messo bene! Ma sei di natura sempre così?
Ritratto di napolmen
29 maggio 2013 - 19:56
Pure peggio..
Ritratto di marcoVB
29 maggio 2013 - 16:13
le class action andrebbero fatte contro tutte le case che dichiarano consumi irraggiungibili (in economia ovviamente), cioè TUTTE, non solo contro quelle che ci stanno antipatiche. A meno che tu non sia convinto che Fiat non racconta frottole, in quel caso sarebbe un problema diverso e solo tuo.
Ritratto di Montreal70
29 maggio 2013 - 12:42
E' vero che è colpa dei cicli di omologazione, ma è anche vero che i produttori hanno una voce importante che tengono in silenzio.
Ritratto di bik73
29 maggio 2013 - 13:07
..ulo, riescono a farti credere che una BMW 520d da 184 cv e 2 t di peso possa fare 22 km/l, quasi come una utilitaria a benzina da 70 cv. Però non ti dicono che li puoi fare in discesa, a motore spento ... meglio se in caduta libera!!
Ritratto di apm
29 maggio 2013 - 13:52
Ok, sono consumi rilevati nell'omologazione, ma perché allora non si cambia qualcosa? basta solo obbligare chi dichiara i consumi a dichiararli in un altro modo, invece che "tot di km con un litro" basterebbe obbligare a dichiarare una cosa tipo "tot litri in 30 minuti a tot giri" e differenziare il numero di giri per le diverse alimentazioni
Ritratto di demarchig
29 maggio 2013 - 13:55
creare una normativa europea tenendo conto dei consumi registrati dalle varie riviste del settore, tanto credo che prima o poi le stesse vetture vengono provate da tutti . Inoltre vieterei alle case costruttrici di fare le pubblicità menzionando i consumi e se lo fanno si beccano una bella multa se il valore da loro dichiarato supera del 10% quello medio delle riviste. In ogni caso tra il valore medio dichiarato e quello reale balla sempre un bel 25-30%
Ritratto di biggmax63
29 maggio 2013 - 16:14
10
Oramai le macchine - tutte - sono concepite, progettate e costruite intorno alle specifiche delle prove EURONCAP e del ciclo di omologazione dei consumi... Per i crash test (che si sono evoluti nel tempo) la conseguente evoluzione delle vetture e´stato un fattore positivo per noi utilizzatori. Per i consumi, basta andare fuori dai parametri ideali delle specifiche di omologazione per avere risultati catastrofici. E chi lo fa fare alle industrie di investire tempo e denaro per avere consumi ridotti ANCHE in un range di guida non sottoposto a verifica e quindi che non potrebbero pubblicizzare?
Ritratto di checco
29 maggio 2013 - 17:31
2
Vi farò vedere, che il tanto osannato stop and start, se cambiano i cicli di omologazione lo butteranno subito in soffitta, perché non fa altro che far aumentare i consumi e non farli scendere.1per il peso in più(circa 25 kg), 2 con le continue accensioni e spegnimenti si e sempre saputo che si consuma di più 3 un guidatore di sani principi( e con il portafoglio vuoto) al semaforo se è l'ultimo di coda o al passaggio a livello la spegne da se l'auto.... senza poi contare che se facciamo questo per l'ambiente, sono molto sicuro che ci ringrazierà quando avremo del piombo in più da buttare via, dato che le batterie per sostenere lo stop and start sono molto più voluminose e costose.
Ritratto di Fuch690
29 maggio 2013 - 17:45
1
è una cosa ridicola... cioè ci si lamenta che non si vendono auto e per migliorare la situazione ci si inventano consumi di omologazione che sono misurati secondo cicli che nulla hanno a che fare con le strade di tutti giorni... la case devono scendere dalle nuvole e iniziare a ripensare le loro stretegie di vendita... meno fumo e più arrosto plz
Ritratto di tesseratto
29 maggio 2013 - 18:01
tengo sempre sotto controllo i consumi della mia auto ibrida di cui sono contentissimo, consumi che, come ho potuto notare più volte, differiscono non tanto da quando dichiarato dalla Casa madre quanto da quello verificato dalle prove delle varie riviste.In città faccio in media 21-23 km/l, sulle statali tipo via Emilia (rispettando i limiti di 70-80 km/h) faccio i 30-33 km/l- Percorro spesso la E45 nel tratto di strada Cesena Nord-Orte, talvolta ad andatura costante con una media di 100km/h e i consumi si attestano sui 22-24 km/l (gomme estive Yokohama)- ma mi è capitato di avere fretta e tenere una media più alta e comunque il consumo massimo non è mai andato sotto i 14 km/l. Sulle riviste dicevano che consuma di più ma per me non c'era più molto margine di peggioramento (ovviamente misurazioni fatte da pieno a pieno).
Ritratto di sdrino
30 maggio 2013 - 13:04
Aggiungo i primi dati della mia di auto ibride (Auris): la casa dichiara un consumo medio di 25 km/l, Al Volante ha rilevato una media di 16,7 (-33%), da cui ho fatto una stima di circa 18,9 km/l, calcolando la tipologia di percorso medio che faccio io in relazione ai consumi presi dalla prova sulla rivista e che ho preso la versione con i cerchi da 15", che dichiarano 26,3 km/l (nella prova c'era quelli da 17"). I primi 2 pieni li ho fatti con la media di 22 km/l (guidando in Eco mode) e di 20 km/l (guidando in Power mode). Ipotizzo che gestendo bene le modalità di guida a seconda del tipo di percorso (come suggerito nel libretto di istruzioni) riuscirò a tenere senza problemi medie di 22 km/l (-16,5 % sul dichiarato). Per inciso, una volta in un percorso di 8 km in discesa e in piana (extraurbano di collina), il display mi indicava a fine viaggio 0,8 l/100 km (= 125 km/l, perché andavo quasi sempre a batteria). Se confermo questi dati, la Toyota non ha dato fuori di molto, altre auto provate dalla rivista differivano anche fino al 37%.
Ritratto di yeu
29 maggio 2013 - 18:27
Negli Stati Uniti si dichiara il consumo reale e se qualcuno dichiara valori diversi anche di poco, viene sanzionato con pene che possono arrivare al risarcimento della differenza o alla restituzione dell'auto a prezzo pieno. Una Bmw 320 benzina negli Usa viene dichiarata a 29 miglia per gallone e a 23 in città, ossia 46km con 3,8 litri di benzina oppure 36 in città che equivalgono a 12km litro e 9,5 in città, mentre da noi viene dichiarata 18,9 km litro e quindi la differenza tra la realtà è di circa il 35%, è assurdo. Per non parlare dei prezzi di acquisto dell'auto e se prendiamo sempre la 320 vediamo che lì il prezzo di acquisto con una maggiore dotazione di accessori per una versione media è di circa 32500dollari cioè 25000 euro, mentre quì 35000euro non sai se ti bastano.
Ritratto di querelle61
30 maggio 2013 - 10:39
35.000 Euro per una BMW 320 a benzina? Ma dove? A 0 km, cambio a 4 marce, sedili in cartapesta e senza le ruote? ;) ;) Scherzi a parte, i prezzi delle auto in USA sono circa la metà che da noi, grazie alla tassazione inferiore e a tanti altri fattori. La costosissima Chevrolet Volt (43.800 Euro in UE) lì costa circa 26.000 USD ...... Ed è anche vero che lì la FTC (Federal Trade Commission) non scherza affatto con chi prende in giro i consumatori dichiarando dati non veritieri: da sempre gli americani odiano i bugiardi e non li perdonano. Nemmeno se sono Presidenti.
Ritratto di saab91
29 maggio 2013 - 19:00
ma cos è la scoperta dell acqua calda_? ma quando mai sono stati veritieri i consumi dichiarati?
Ritratto di Rey
30 maggio 2013 - 09:32
2
Offro per testare e verificare tutti i modelli di auto con i loro reali consumi che dovranno essere inseriti nelle caratteristiche della vettura sostituendo quelli di omologazione obsoleti e non veritieri. Fareste un vero affare e la gente si sentirebbe meno presa in giro
Ritratto di elitropi cristian
30 maggio 2013 - 10:10
Tutte le case automobilistiche dovrebbero utilizzare per le prove consumi, un unica strumentazione omologata x tutti,con sistema gps effettuando le 3 prove (urbano,extra,autostrada)su strada, come fa al volante. Soprattutto utilizzare gli pneumatici di serie e non le gommature esagerate come si vede nelle prove, che influiscono eccessivamente sui consumi.
Ritratto di gilrabbit
30 maggio 2013 - 10:23
Addirittura volete fare le class action? Dov'è e lo scandalo? Da quanti anni guidate? Dopo anni ed anni di guida con tante auto diverse devo ancora scoprire quella che va ad aria. Per la Bravo si danno 22 km sul misto. Probabilmente si possono fare ma si deve andarea velocità costante al limite degli 80 all'ora. Poi c'è la realtà che è fatta si salite discese, città sorpassi e brusche accelerate e in questo caso si spazia dai 14 ai 16 al litro e siamo nella norma e viste le cubature dei motori, i sistemi di inizione unificati, i pesi e misure delle auto credo che a parità di guida e velocità consumino tutte uguali.
Ritratto di querelle61
30 maggio 2013 - 10:45
E poi, per ottenere che cosa? In effetti da sempre la case produttrici dichiarano consumi non veritieri, ed è purtroppo vero che ultimamente i dati dichiarati di discostano talmente tanto da quelli reali da risultare palesemente ridicoli. Ricordo la presentazione di una nuova Mercedes berlina con motore 3,5 V6 per il quale veniva dichiarato un consumo medio di 14,7 km/litro!!!!! Già la cilindrata impedirebbe "di suo" un consumo così basso.....se poi ci mettiamo la potenza, il peso, il frazionamento "importante", ecco che il dato giusto diventa 14,7 litri /100 km......
Ritratto di enricofar
30 maggio 2013 - 11:16
Ragazzi purtroppo è sempre colpa del ciclo :D
Ritratto di board90
30 maggio 2013 - 12:30
5
per chi crede che i consumi descritti dall'oste sono quelli che accadono nella guida normale..ma qual'ora incontrassi dei rulli otterrai quei risultati.
Ritratto di David_FE
30 maggio 2013 - 13:23
con tutta la tecnologia che usano le case automobilistiche non riescono e rilevare il consumo reale di un'auto?ma che si facciano una giretto prima di sparare numeri a caso||
Ritratto di preoccupato
30 maggio 2013 - 13:28
Che ci prendono per il c...lo è assodato per fare mercato sono gli unici le case automobilistiche .Compriamo,compriamo . .
Ritratto di cesaregt
30 maggio 2013 - 14:00
Nemmeno a farlo apposta i marchi che approfittano maggiormente di questo vergognoso sistema sono il famigerato trittico teutonico B-A-M che continua ormai da decenni a prenderci per i fondelli con la colpevole complicità dei MEDIA che ce li fa apparire come di un altro pianeta ma che effettivamente alla prova dei fatti si dimostrano essere anche peggiori di noi. Non a caso circola da tempo un detto che recita così: "Ogni volta che un italiano compra una macchina tedesca i tedeschi ridono"....vale la pena continuare a farli ridere? ...A Voi la risposta.
Ritratto di katanè
30 maggio 2013 - 17:07
Dai consumi dichiarati sui giornali automobilistici, nei depliant delle concessionarie o anche dai mass media (esempio che gira per adesso in tv: quello della Citrone C3); noi dovremmo togliere il 25-30% (a seconda del tipo di alimentazione) dai consumi dichiarati e il risultato è l'effettivo chilometraggio che l'auto riesce a fare con un litro (non preciso, ma sicuramente più veritiero di quelli sbandierati ovunque). Infine per quanto riguarda i cicli di omologazione: la carissima Unione Europea o anche l'Italia li devono abolire e applicare delle leggi su questi ultimi più severe o cercare di sostituirli con cicli di omologazione fatti su strada, veritieri e affidabili... :-)
Ritratto di Mikelibramani
30 maggio 2013 - 19:01
Non centra del tutto con l'articolo ma potrebbe interessarvi! Appena 2 giorni fa i media italiani volevano fare credere che nello stabilimento siano state dannegiate 31 Fiat 500L per colpa dello stipendio basso e dei turni massacranti. La verita è che ai lavoratori serbi era appena stato vietato di fumare mentre si lavorava. Questo ha causato dei malumori tra i lavoratori. Uno di loro per rabbia ha sfregiado le auto pronto per il viaggio negli USA. http://mediterranews.org/2013/05/kragujevac-fiat-500-l-danneggiate-in-fiat-vogliono-fumare/ Mi da fastidio il fatto che si arriva a cambiare la realta dei fatti, solo per andare contro Marchionne e la Fiat.
Ritratto di 911 Carrera
31 maggio 2013 - 01:03
dal dato della casa, e si arriva al dato reale.
Ritratto di preoccupato
31 maggio 2013 - 06:52
e' da denunciare il sistema "truffa" che le case automobilistiche dichiarano le prove di consumo su rulli.
Ritratto di 19benna82
31 maggio 2013 - 09:59
Poco tempo fa in Usa per i consumi dichiarati che si discostavano di molto da quelli reali è stata fatta una class action contro alcune case automobilistiche ottenendo ottimi risultati oltre al fatto che la notizia ha fatto il giro del mondo. Bisognerebbe fare la stessa cosa in Italia CONTRO TUTTE LE CASE,ma dietro ci sono troppi interessi e lobby per cui difficilmente si farà qualcosa.
Ritratto di preoccupato
31 maggio 2013 - 10:07
in Italia a prendere iniziative di difesa nei confronti degli sciocchi automobilisti,l'adiconsum,la federconsumatori non prendendo alcuna iniziativa ,non hanno modo di continuare ad esistere.
Ritratto di andvolante1
31 maggio 2013 - 12:37
finchè provano le auto sui rulli con oltretutto delle prove assurde ed irreali andrà sempre peggio. Prima di tutto dovrebbero provarle in strada e poi anche cosi non è detto che il consumo dichiarato sarebbe quello reale rilevato dagli utenti finali, troppe cose incidono sul consumo, la strada che si percorre (pianura,montagna,urbana,statale,autostrada), lo stile di guida dell'autista, il clima accesso o spento, il carico che porta l'auto. Ci sono troppe variabili per avere un risultato che va bene per tutti, ma almeno se provassero in strada avrebbero risultati piu realistici ed affidabili.
Ritratto di H-ROSSA無限
1 giugno 2013 - 05:35
1
Ahhh, ma che novità, ricordo che c'era un marchio che dichiarava consumi nel ciclo urbano/extraurbano quasi di 37 km/l e i polletti che ci credevano. Comunque ci sono case automobilistiche "piú oneste" .
Ritratto di cesaregt
1 giugno 2013 - 10:37
La colpa e' la nostra che supinamente continuiamo a permettere a questi millantatori di perseverare in questo comportamento che non esito a definire delinquenziale. In qualsiasi altra realtà' questi individui sarebbero stati denunciati per pubblicità ingannevole e truffa ai danni del consumatore ma purtroppo siamo in Italia.....una nazione che da conquistatrice e' ormai divenuta terra di conquista .....Che tristezza....
Ritratto di vecio49
26 febbraio 2018 - 17:56
Molti, forse troppi acquirenti automobilistici acquistano un modello di autovettura affidandosi ai consumi farlocchi dichiarati nella pubblicità in pompa magna dai Costruttori. Poi una volta a casa, usando nella realtà l'auto si accorgono che i consumi sono ben lontani dalle medie promesse nel salone del venditore e si sentono truffati. I primi di gennaio 2018 ero intenzionato a sostituire il mio SUV con uno di pari fascia e potenza, però euro 6. Il mio SUV attuale è euro 4 munito di FAP. Con il venditore ci siamo accordati per una prova di una settimana con percorrenza illimitata usando un SUV aziendale, recentissimo, identico a quello che avrei voluto acquistare. Avvisato il venditore che avrei approfittato per farmi un lungo viaggio, avendo avuto il suo consenso sono partito. Il mio SUV è del 2009, immatricolato nel 2010, ha solo 5 rapporti +5 ridotte e cambio automatico, questo addirittura 8 rapporti sempre con l'automatico però senza ridotte. Partito con il gasolio raso bocchettone, al rientro dopo circa 2.000 km, segnati tutti i rifornimenti e riconsegnato nelle stesse identiche condizioni di quando sono partito, fatti i dovuti conti, questo SUV avuto in prova, ha consumato più del mio se avessi fatto lo stesso percorso nonostante il mio pesi circa 150 Kg in più ed abbia 3 rapporti in meno ed una meccanica meno raffinata e moderna. Dai dati forniti dal Costruttore avrei dovuto risparmiare confrontandolo con i consumi ormai noti del mio almeno 40 litri di gasolio. Questo l'ho ritenuto una vera scorrettezza ed una presa in giro. Se il mio SUV avesse 8 rapporti come quello in prova invece di 5, consumerebbe molto meno visto che percorro quasi sempre strade scorrevoli e autostrada, nonostante sia più pesante e 4x4 permanente. Mi chiedo... Ma dove è tutta questa tecnologia verso la riduzione dei consumi se dopo 15 anni siamo peggiorati? Io ho portato delle prove reali e non teorie aggrappate alle nuvole. Dopo questa esperienza, mi tengo stretto il mio caro SUV ormai fuori moda, euro 4 con il FAP e staremo a vedere cosa veramente succede nel prossimo futuro. Dimenticavo, mi sono rimasti c.a 40.000 euro in tasca e non puzzano di certo in questi tempi di vacche magre...