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Con la diffusione delle auto elettriche, la rete nazionale reggerà?

Pubblicato 01 agosto 2021

La questione è sempre più di attualità: il vero scoglio è la potenza e non l’energia. Per questo la rete elettrica nazionale va adeguata.

Con la diffusione delle auto elettriche, la rete nazionale reggerà?

AUTO PULITE, LUCI SPENTE? - Lunga autonomia e quindi grandi batterie: le auto elettriche di oggi fanno di tutto per limitare l’ansia da autonomia. Ma per caricare velocemente batterie grandi occorrono colonnine molto potenti: cosa potrebbe accadere se molte auto elettriche caricassero tutte assieme ad alta potenza? La domanda non è banale e in effetti, in questi giorni, la questione è stata sollevata nel Regno Unito. Il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Comuni, ha infatti lanciato l’allarme. Sulla base di uno studio “se abitudini di ricarica non cambiano, privilegiando le ore notturne, o la rete nazionale non viene rinforzata, la ricarica di milioni di veicoli elettrici causerà blackout in alcune aree del Regno Unito”. 

BICCHIERE MEZZO PIENO - Ma i timori riguardo i blackout sono giustificati anche in Italia? A fornire qualche dato provvede ad esempio uno studio del Politecnico di Milano del 2019, le cui conclusioni sono valide ancora oggi. Diciamo subito che il vero scoglio è la potenza e non l’energia. La ricerca prende come esempio un’auto elettrica che percorra 11.000 km all’anno e abbia un consumo medio 16 kWh/100 km: essa consumerà quindi 1.760 kWh in un anno. Una famiglia media italiana consuma in un anno 2.700 kWh circa e quindi un’auto elettrica consuma in un anno il 65% di quanto utilizzato dalla famiglia media. Lo studio ipotizza che nel 2030, secondo lo scenario “moderato”, circoleranno 4,8 milioni di auto elettriche: esse consumerebbero 8,4 TWh all’anno, pari a circa il 2,6% del totale italiano (1 TeraWatt = 1 milione di MegaWatt). Non c’è quindi da preoccuparsi, considerando anche che in 2 anni l’efficienza energetica italiana è aumentata e quindi i consumi sono diminuiti, lasciando più energia per la ricarica, e la tendenza continuerà fino al 2030 e oltre.

LA RETE NON REGGE ALLA POTENZA - Per la potenza il discorso è più critico e, diciamolo subito, così com'è la rete italiana non reggerebbe alla potenza richiesta dalla ricarica di  milioni di auto elettriche. Il Politecnico ipotizza una potenza media di ricarica di 100 kW per le colonnine fast in corrente continua. Se 185.000 veicoli elettrici caricassero contemporaneamente a 100 kW, la potenza impegnata sarebbe di 18,5 GW, più del 33% dei 55 GW che sono la potenza media impegnata italiana. Stesso discorso su scala locale: 50 auto in ricarica contemporanea richiederebbero 5 MW, una potenza che potrebbe mettere in crisi un quartiere. 

LE CONTROMISURE - Ovviamente esistono contromisure: la ricarica intelligente e l’implementazione delle smart grid, consentite dalla comunicazione V2G (Vehicle-to-Grid) che consente ai veicoli elettrici di restituire energia alla rete quando sono collegati ad essa, renderebbe questi una sorta di “batteria semovente distribuita”. Se i 4,8 milioni di auto elettriche del 2030 avessero capacità media delle batterie di 40 kWh, si avrebbero a disposizione poco meno di 200 GWh tampone, utili per assorbire i picchi della domanda “aiutando” la rete. Si prevedono anche sistemi di accumulo dell’energia rinnovabile, con batterie, sistemi di immagazzinamento a energia cinetica e tariffazioni che spingano a utilizzare la ricarica quando la rete è meno impegnata. Ma molto altro ancora si può e si deve fare per adeguare la rete nazionale, con investimenti tempestivi per potenziarla e non trovarsi in grosse difficoltà quando sarà il momento. 

IL V2G - Le sperimentazioni della promettente tecnologia V2G proseguono anche in Italia, citiamo quella fra Terna e l’ex-FCA (qui per saperne di più) e fra Nissan ed Enel X (qui per saperne di più) e anche il quadro normativo appare definito (qui per saperne di più).



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Ritratto di Almeron771
1 agosto 2021 - 19:54
È il nostro governo che non regge senza le accise sui carburanti.Vedete come hannompreferito dare incentivi sulle auto invece di investire sulle colonnine.
Ritratto di idrax65
1 agosto 2021 - 20:32
Veramente il GRTN ha già fatto le stime del caso. In una simulzione effettuata nel 2020 e presentata al Min.Infrastrutture, hanno calcolato che se il 40% del parco circolante attuale fosse full electric il cunsumo di energia elettrica aumenterebbe di circa 2,5 volte, perchè oltre all'assorbimento di ricarica occorre tenero conto anche delle dispersioni correlate (o rendimento negativo). Di fatto la rete di trasporto attuale non supporterebbe un carico del genere, quindi sono necessri investimenti dell'ordine di qualche centinaio di miliardi di Euro per poter aggiornare la rete di distribuzione a livelli di sostenibilità della richiesta. E decisamente il 2035 è un po' troppo vicino, senza contare che l'energia va anche prodotta (o acquistata) non solo distribuita... Diciamo che molto probabilmente il 2035 sarà appannaggio delle ibride idrogeno/elettrico... molto più percorribile come soluzione. Per quanto riguarda l'emissione di CO2 bisogna ricordare che le automobili, a livello globale, incidono per poco più dell' 1%. La fetta più grossa sono gli allevamenti intensivi e, ovviamente, i processi industriali, ivi compreso la produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili (almeno per ora).
Ritratto di Geffri
1 agosto 2021 - 20:38
Non dimentichiamoci che in Italia fino a poco tempo fa producevano energia utilizzando centrali a carbone o idriche obbligando tutti noi ad usare il gas anche per la cucina, quando in Francia e paesi vicino usavano fornelli elettrici, essendo loro fornitori di energia elettrica. Siamo sempre gli ultimi e con la burocrazia che abbiamo e le teste che ci governano sperate di trovare le colonnine?
Ritratto di katayama
1 agosto 2021 - 22:23
@Geffri Guarda che la metanizzazione è stata un'enorme conquista per il nostro paese, e ha dato impulso a tutto un settore industriale che ancora oggi occupa moltissime persone. I fornelli elettrici, i boiler elettrici, i forni elettrici, ecc. sono energivori da far paura, sono irrazionali (trasformi l'elettricità in energia termica per effetto dissipativo, per effetto Joule), rappresentano il modo più antiquato di alimentare quel genere di utenze. Un tempo si faceva così, o c'erano le bombole per le cucine economiche cosiddette, o c'era la legna e il carbone, ma oggi l'elettricità per quelle applicazioni ha senso solo in alta quota, o in certe località montane o comunque difficilmente raggiungibili. Certo che se il problema primo assoluto è la CO2, buttiamo alle ortiche pure la rete gas e abbiamo fatto veramente filotto.
Ritratto di Geffri
2 agosto 2021 - 06:07
Si, ma visto che il metano non inquina dove son finite le auto a metano? Non mi sembra che le abbiamo prese in considerazione visto che solo in Italia le usavano.
Ritratto di katayama
2 agosto 2021 - 18:13
@Geffri È così, ma non conviene all'industria automobilistica e non è defiscalizzabile perché produce CO2, e qui s'arriva al solito assurdo, allo stupido problema bloccante che un problema non dovrebbe affatto esserlo in partenza. Per non parlare degli investimenti nella rete distributiva: chi s'arrischia più con questi isterismi che trasudano insipienza? Importiamo metano da Russia, Libia, Algeria, Mare del Nord e da fine 2020 anche dall'Azerbaijan via TAP, quindi siamo messi molto bene. Il metano, tra l'altro, è ideale per far funzionare le centrali termiche perché inquina meno rispetto a carbone e petrolio e ha una risposta ai picchi praticamente immediata, mentre una centrale a carbone richiede giorni e una nucleare dà un contributo costante, non è responsiva. Hai perfettamente ragione, ma tu ragioni, appunto.
Ritratto di Geffri
2 agosto 2021 - 19:41
Ciao katayama Si in Italia hanno cercato di far incrementare l'uso delle auto a metano/gas ma purtroppo solo da noi, ma si vede che non faceva guadagnare a chi ne dirige il traffico. Ormai chi decide acquista già i brevetti e le materie prime per governare il mercato auto. Mi ricordo che nel 1990 con la mia Golf gtd 1600cc da 75cv facevo la media di 22km/L, e mi divertivo a guidarla. Oggi se fanno 20km/l sembra che siano stati dei geni a costruirla, ma la verità è che hanno pensato ai cavalli 100, 190, 300 piuttosto che al consumo. Infatti per come la penso io se con un litro fai 30km inquineresti meno di una che fa 18km ma a questo in 30 anni sembra che nessuno ci abbia fatto caso, solo aumentare i CV rispetto la cilindrata. E intanto la colpa del surriscaldamento è degli automobilisti, non di che progetta i motori. Tante favole ci raccontano.
Ritratto di gt3mc12
1 agosto 2021 - 21:13
Tutto molto bello. Ma proviamo a fare un passettino alla volta sancendo di volta in volta il passo compiuto. Al momento: 1) demonizziamo e bandiamo il diesel 2) santifichiamo e incentiviamo l'ibrido vero e ricaricabile come Prius e Captur per le distanze mediolunghe 3) incentiviamo le elettriche mediopiccole fino ai 20k reali per tutti senza finanziamenti 4) non mettiamo delle regole che costringano i costruttori ad abbandonare i piccoli termici a benzina 4) incentiviamo anche in Europa lo sviluppo di elettriche a idrogeno da fonti rinnovabili. A questo punto la strada è tracciata e nel momento in cui si riscontrasse concretamente che, per esempio, l'elettrico mediopiccolo diventa trasversalmente e concretamente utilizzabile da tutti a quel punto si potrà chiudere definitivamente il mondo termico
Ritratto di kirikiri
1 agosto 2021 - 23:19
Fidati, è molto più facile usare il condom o farsi una vasectomia
Ritratto di v8sound
1 agosto 2021 - 23:34
L'ho scritto almeno 100 volte che questo sara' il vero problema alla diffusione delle BEV, del resto solo le persone ignoranti in ambito energetico ed impiantistico possono credere che l'elettrico sostituira' i motori termici. L'elettrico crescera' sicuramente, 30% o 40% ci puo' stare, ma oltre la vedo dura. L'idrogeno, seppur attualmente penalizzato dallo sfavorevole bilanciamento energetico, si svincola dal problema del picco di potenza. Il V2G? Solo circo.
Ritratto di kirikiri
1 agosto 2021 - 23:36
In questa lista di commenti c'era qualcosa che mancava... Ed ecco che arriva v8sound, il frustrato che guida una chr
Ritratto di Oxygenerator
2 agosto 2021 - 09:18
Leggendo i commenti direi che, pochissimi, han fiducia, in questo passaggio, delle capacità italiane e delle sue teste pensanti. Un ottimismo sfrenato, direi :-))))))
Ritratto di MS85
2 agosto 2021 - 09:28
Che è proprio strano non essere ottimisti, considerando i successi che il sistema Italia ha raggiunto in termini di infrastrutture e gestione del territorio.../s
Ritratto di Oxygenerator
2 agosto 2021 - 09:42
:-)))))
Ritratto di bebbo
2 agosto 2021 - 09:44
Non è nemmeno poi una questione prettamente italiana. Infatti l'articolo parte dagli studi fatti da ente inglese e che porta a dubbi e criticità sulla situazione inglese, quindi ben lontani dal commento del singolo di passaggio, più o meno personalmente pessimista in materia per la nostra penisola, qui su AV.
Ritratto di Mbutu
2 agosto 2021 - 12:21
Oxygenerator, che poi alla fine ci si arriverà. Ma sarà la solita rincorsa all'ultimo minuto con relativa moltiplicazione di costi ed inconvenienti.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
2 agosto 2021 - 12:00
Mi domando se all'alba dello sviluppo del motore endotermico ci fossero le stesse obiezioni, eppure nel tempo si sono risolti numerosi problemi tecnici, sviluppato una economia. Sembra che domani tutto il parco circolante debba tramutarsi in elettrico e farci piombare nelle tenebre. Sappiamo gioire solo del successo sportivo? In Sicilia hanno sviluppato celle solari che convertono più del il 24% della luce solare incidente in energia. Più efficienza e meno superfici da coprire. Oggi non siamo in grado di sostenere una rete con il solo utilizzo delle fonti rinnovabili, servono strumenti che incrementino la flessibilità di rete, come i sistemi di accumulo, fino ad allora dovremmo ancora utilizzare il gas. La grande criticità, oggi che c'è la disponibilità agli investimenti, è la lentezza dell'iter autorizzativo causato dalle controversi tra enti (ministeri, territorio, ecc.). Il problema è più politico che tecnico.
Ritratto di MS85
2 agosto 2021 - 12:28
Il parallelo con la diffusione delle vetture endotermiche periodicamente torna. C'è solo un problema di fondo che non lo rende applicabile: quando si sono diffuse nessuno a vietato per legge le possibili alternative, né le ha vietate de facto attraverso la fiscalità. Da questo hanno soprattutto origine le preoccupazioni.
Ritratto di bebbo
2 agosto 2021 - 13:10
Neanche a me tale usuale parallelismo piace. Che giustamente detto imposto dall'unità centrale europea, con lamentele in primis dei costruttori sulle tempistiche serrate, a livello di stravolgimento totale del powertrain mi sembra sia la prima volta assoluta questa dell'elettrico. Quindi appoggio la poca attinenza con l'evoluzione naturale del mercato che ci fu ai tempi da carrozza a auto termica. Cioè a breve sarà forse abolita del tutto e non ha mai preso particolarmente piede, ma se 30 anni fa gli stati avessero di fatto imposto di viaggiare tutti a metano su auto, al tempo, dall'accelerazione e ripresa e tempi di rifornimento biblici, è normale che per i successivi 30 anni tutti avrebbero avuto auto a metano invece che tanti turbodiesel. Ma non certo per scelta voluta, infatti col mercato libero, o quasi, da condizionamenti hanno scelto quasi tutti diesel, con ben altro livello di soddisfazione alla guida e stop pronti via al distributore. Per assurdo ora che le metano stavano avendo tecnicamente una loro completezza fra consumi e prestazioni, il mercato con le sue nuove regole imposte le sta portando all'estinzione.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
2 agosto 2021 - 21:07
Le "nuove regole" non sono un capriccio. Se non si concorda su questo punto è inutile ogni discussione. Io credo che sia necessario un cambiamento e che potrebbe portare nel prossimo decennio a soluzioni di mobilità superiori alle attuali senza imporre sacrifici o restrizioni. Ci sarà anche spazio per gli amanti dell'endotermico, ma in futuro la maggior parte si sposterà su mezzi più puliti ed efficienti.
Ritratto di bebbo
2 agosto 2021 - 22:54
Rispetto a una attuale id.4, ed evito quindi di parlare di Taycan o EQC, magari è più la Twizy di 10 anni fa, devo essere sincero, a sembrarmi molto più indirizzata alla logica dell'efficienza e della rivoluzione della mobilità, intendendo la rivoluzione della sostenibilità e non quella delle prestazioni, se tanto poi ci si devono fare i massimo 30 km, essenzialmente in città, sostanzialmente da soli.
Ritratto di ziobell0
2 agosto 2021 - 14:26
per Gelmini non è un problema, suo papy al posto dei 50 euro settimanali di paghetta per il gasolio dell'audi di terza mano gli allungherà un abbonamento flat alla rete ricarica elettrica per la sua nuova iddi tre
Ritratto di domi2204
2 agosto 2021 - 17:28
Ma quanti tifosi, se l'elettrico sarà la soluzione lo scopriremo solo vivendo, certo al momento è una soluzione più che altro alla moda con tante limitazioni, costosa, con danni ambientali taciuti perché è cool, ma vedremo più avanti. Una sola cosa mi domando perché ad oggi, forse Audi escluse, sono tutte brutte come la peste, metterci un po' di design è inconciliabile con l'elettrico?
Ritratto di ANDRE64
3 agosto 2021 - 08:22
Il consumo di corrente di un'auto elettrica per percorrere 100 km è in media di 16 kw con un costo che può variare da un minimo di 4 euro ad un massimo di 12. Praticamente parliamo di costi superiori rispetto al gasolio e benzina per non parlare del gpl e metano. Il costo di un'auto elettrica è del 70% superiore . Inoltre ci sono i problemi di ricarica sopra descritti. Di cosa stiamo parlando.
Ritratto di v8sound
3 agosto 2021 - 10:02
L'energia elettrica costa circa 20 cent al kWh (uso domestico) quindi per 100 km spendi circa 1,4 euro. Per le colonnine non so perche' non me puo' fregar di meno.
Ritratto di ANDRE64
3 agosto 2021 - 14:33
0,20 centesimi a Kw x 16 fa 3,2 euro e poi a me risulta che l'utenza domestica costi 0,24 a kw. Comunque sia, devi ammortizzare i 10.000 euro in più ca del prezzo di acquisto. AL VOLANTE di agosto ha messo in evidenza dati alla mano che nessuna auto elettrica, plug in, ibrida, benzina o diesel può competere con GPL o metano.
Ritratto di v8sound
3 agosto 2021 - 15:09
@ Andrea64. opsss si scusa ho moltiplicato i 0,2 euro/kWh per 7 invece che per 16 (stavo infatti pensando a medie di 7 km/kWh) comunque si, corretto 3,2 euro se consideriamo 100 km. Riguardo il costo al kWh tieni presente che ci sono dei costi fissi, pertanta aumentando il consumo tende a diminuire il costo unitario, ma poi dipende da tanti fattori, esempio il tipo di contratto che hai ecc. Sui 10k euro in piu' da ammortizzare... ni, dipende, a noi una Mokka-e, con incentivo e promo varie, e' costata 3k euro in piu' dell'analoga termica.
Ritratto di anto72
3 agosto 2021 - 15:13
Ma c'è chi carica con i pannelli fotovoltaici, senza gravare sulla rete elettrica. Conosco molta gente che viaggia gratis con questo sistema....
Ritratto di ANDRE64
3 agosto 2021 - 15:29
Peccato che la puoi caricare solo di giorno coi pannelli solari mentre solitamente la si ricarica dalla sera quando si rientra. Pochi hanno i costosi impianti con accumulatori. Comunque secondo molti esperti del settore l'elettrico non è sostenibile; il futuro sarà a idrogeno
Ritratto di v8sound
3 agosto 2021 - 16:34
Esatto. Che il futuro sia l'idrogeno l'hanno capito in primis le case costruttrici, anche se oggi e per un po' ancora continueranno a sbandierare al vento la rivoluzione elettrica a batteria.
Ritratto di RubenC
3 agosto 2021 - 19:44
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Il futuro è l'idrogeno? Vi informo che l'idrogeno ha bisogno di molta più energia e a livello infrastrutturale è messo peggio in Italia di quanto non sia messa male la situazione delle colonnine in Rwanda: con l'auto elettrica, con una buona forza di volontà e senza fretta, ci giri anche il Rwanda, con l'idrogeno, in Italia al massimo puoi gironzolare per Bolzano... E vi faccio anche notare che con la velocità a cui si sta propagando questa infrastruttura dell'idrogeno, ci vorranno almeno 20-25 anni (sempre che qualcuno voglia portare avanti questa tecnologia sulle auto...) per potersi muovere in modo sufficiente per il nostro Paese (che è persino un Paese ricco e sviluppato rispetto alla media mondiale). Infine, quasi tutte le case automobilistiche, v8sound, dicono l'esatto contrario, escluso il gruppo Toyota e, in misura molto minore, Hyundai e forse BMW. Ma gli altri (gruppo Volkswagen, Geely, Jaguar-Land Rover, Daimler, BYD, SAIC, Renault-Nissan, GM e in realtà anche Stellantis, eccetera eccetera) la pensano diversamente e non hanno in programma nessuno sviluppo delle fuel cells sulle auto (gli italo-francesi vogliono fare qualcosa con i furgoni, ma per ora nulla con le auto, e comunque sono fermi a bizzarri sistemi ibridi ricaricabili).
Ritratto di franco 006
8 agosto 2021 - 12:39
salve i dubbi sulla tenuta della rete elettrica e già critica in alcune parti d Italia quindi poi con cosa verrà prodotta questa energia che al momento non abbiamo io sono x il full ibrid quindi forse saro uno degli ultimi a comprare una macchina termica
Ritratto di maurofiftyfive
10 agosto 2021 - 18:02
La corrente necessaria per caricare milioni di auto elettriche in Italia nei prossimi decenni non ci sarà. Semplicemente è impossibile. Ma anche stando all'oggi, caricare anche poche migliaia di auto elettriche è un problema. Semplicemente perché non è possibile avere accesso alle colonnine se sono già occupate da qualcun altro arrivato prima di te ad attaccarsi alla colonnina stessa. Che fai, aspetti un'ora finchè ha rabboccato? In quanto al caricare l'auto a casa, solo se hai una villetta con tetto libero per il fotovoltaico e una bella batteria di accumulo, avrai bisogno di almeno raddoppiare i soliti 3 kW di potenza di un impianto casalingo. Tra costi fotovoltaico e soprattutto batteria, con le sue manutenzioni, costi di impianto Enel, e bollette triplicate, compro per tutta la vita nafta per girare sempre e dove e come mi pare, con un bel diesel di ultima generazione, scarsamente inquinante. Ultima nota: Cina e India inquinano per il 90% su scala mondiale. E dei vostri discorsi sull'inquinamento delle cannucce di plastica se ne fregano bellamente. Mi pare che qui si sia perso il senso della realtà.
Ritratto di AIR-ONE
10 agosto 2021 - 22:17
185000 auto che caricano a 100kW? dove sono 185000 colonnine da 100kW e dove sono 185000 persone che caricano tutte insieme? ma chi fa le statistiche? in questo modo a caso per fare notizia? è come per riscaldamento globale, tutti ne parlano, soprattutto i politici e i dati e gli studi seri citati? attualmente non c'è uno studio certo che dica che il riscaldamento globale è di origine antropica, cioè colpa dell'uomo. Non ci sono studi certi che gli oceani si stanno alzando o che 5 cm in più cambino qualcosa: abito 5m sotto il livello del mare (non sott'acqua ma in un posto con l'argine) cosa mi cambiano 5cm? Tornando alla carica elettrica se 185000 persone vanno tutte le ore del giorno a far benzina, quanto dura la benzina? Faccio un discorso opposto se ogni giorno faccio 60km medi (mi pare un valore accettabile per andare al lavoro, è un'ora di auto al giorno, giusto per chi non fa il camionista o il rappresentante, cioè la maggior parte delle persone) dovrebbero bastare diciamo 10kWh (guida vivace) con 3kW di casa la ricarico in circa 3 ore caricando di notte tra 2 e le 5 quando non ho niente acceso (le 500e ha orologio di ricarica e regolazione di potenza, per cui potrei caricare a 1,5kW per 6 ore se per caso ho il cdz di notte. Sono cose di adesso e senza aumentare la potenza del mio contatore di notte con rete scarica.
Ritratto di gainfranco
13 agosto 2021 - 10:11
l'affare è venderti l'auto elettrica, poi per l'energia ci sarà un opzional : un gneratore a pedali !
Ritratto di albertoscaroni
12 settembre 2021 - 18:28
In Italia c’è tanto sole. Su tutta la rete autostradale ,le due corsie sono separate da un corridoio in cui potrebbero essere installati pannelli fotovoltaici da cui ottenere tutta la potenza necessaria. Prodotti italiani che sono presenti sul mercato. In questo modo la distribuzione sarebbe facilitata è resa disponibile su tutta la rete autostradale