NEWS

Dopo 12 giorni di veleni, a Milano scatta il piano antismog

24 gennaio 2011

Dall’11 gennaio l’inquinamento nella metropoli lombarda supera i limiti di legge, e il comune sta prendendo provvedimenti per gestire l’emergenza. Domeniche a piedi in arrivo?

ARIA TOSSICA - Ormai non si può più attendere, né sperare in miracoli o danze della pioggia: quando d’inverno l’aria meneghina si riempie di veleni perché il bel tempo e il freddo li concentrano, anziché disperderli, bisogna intervenire. E in fretta. Da 12 giorni il livello delle polveri sottili (Pm10) supera il limite di 50 microgrammi/m3, con punte di 157 raggiunte martedì 18 e mercoledì 19 gennaio. E poiché l’Arpa (agenzia regionale per l’ambiente) ha confermato che anche domenica si è “sforato”, dovrebbe scattare il blocco totale del traffico per domenica 30 gennaio e il divieto assoluto di circolare in città per i mezzi più inquinanti. Si tratta delle vetture a benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2, oltre che dei ciclomotori Euro1 a due tempi; veicoli per i quali già oggi la regione prevede lo stop dalle 7,30 alle 19,30.

IL NUOVO PIANO
- Le misure per ridurre l’inquinamento rientrano in una nuova ordinanza comunale, approvata dalla giunta, che il sindaco Letizia Moratti dovrebbe formare nelle prossime ore. Verrebbero sospese solo dopo tre giorni consecutivi di valori entro i limiti: verso la fine della settimana l’aria potrebbe migliorare (in quanto è prevista pioggia per giovedì sera e venerdì, con rischio neve, e in questo caso il blocco totale di domenica potrebbe saltare. In assenza di miglioramenti, dopo 18 giorni il centro storico verrà chiuso ai veicoli più inquinanti e i cittadini dovranno abbassare a 19 gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento per uso domestico.

NON TUTTI SONO D’ACCORDO
- Le misure sono ritenute insufficienti dai sindaci dell’hinterland, di entrambi gli schieramenti politici, che denunciano la mancanza di regia nelle scelte per combattere l’inquinamento dell’aria. Inoltre, l’amministrazione comunale dovrà pronunciarsi sul referendum indetto dagli ecologisti, che in autunno hanno raccolto oltre 21.000 firme per chiedere ai milanesi di inasprire l’Ecopass (dopo due anni, il sistema di controllo del traffico nella Cerchia dei Bastioni sembra aver esaurito il suo effetto). Finora la giunta esita, per non giocarsi consensi alle elezioni della prossima primavera: preferirebbe che a intervenire fosse la regione, fermando le auto, ma ormai i margini sono stretti, perché a Milano nelle prime 23 giornate di gennaio i limiti sono stati superati 21 volte.

La pressione, però, è forte: alla Procura della Repubblica di Milano si indaga per verificare in che modo il comune, la provincia e la regione siano intervenuti per affrontare le emergenze dell’aria tra il 2007 e il 2009; e alla Corte di giustizia europea si dovrà decidere se e come sanzionare la Lombardia per eccesso di smog: ricordiamo che il limite consentito dalla Ue è di 35 giorni l’anno, nei quali si può sforare il tetto dei 50 microgrammi di polveri sottili; e che Milano è risultata fuorilegge nel 2008 con 111 giorni, nel 2009 con 107 e l’anno scorso con 87 giorni. 



Aggiungi un commento
Ritratto di Fragadast
24 gennaio 2011 - 18:51
Che novità!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Hanno fatto la bellezza di quattro mesi d'apertura dei centri commerciali, sotto Natale, finiti i quali i limiti del monissido si sono alzati in modo esponenziale !!!!!!VERGOGNATIVI FATE RIDERE
Ritratto di trap
24 gennaio 2011 - 20:35
...non riesco a immaginare quanto lo fosse qualche decina di anni fa, quando c'erano molte più industrie, le auto inquinavano 10 volte più delle attuali e non esisteva questo continuo monitoraggio dell'aria. Queste leggi europee sono esagerate!
Ritratto di Paolo-Brugherio
25 gennaio 2011 - 02:00
6
Purtroppo nella Pianura Padana non c'è movimento d'aria, tant'è che quando sbatti lo straccio della polvere questa aleggia intorno senza spostarsi! Si aggiunga che nessuno vuole rinunciare all'auto anche quando - con un minimo di sacrificio - si potrebbero prendere i mezzi o fare quattro passi a piedi, ed il risultato è quest'aria (che ci meritiamo)! Ma una cosa non capisco: perchè devono fare i blocchi solo di domenica e non nei giorni feriali? Perchè coloro che sono obbligati a lavorare nei giorni festivi devono essere ulteriormente danneggiati? Perchè io che abito in provincia, domenica non potrò muovermi, mentre molti di quelli che - durante la settimana - si ostinano ad inquinare Milano, domenica prossima se ne andranno in montagna? Ma forse pioverà, e tutto sarà rimandato alla prossima....e nulla cambierà!
Ritratto di rrmail
25 gennaio 2011 - 11:47
.
Ritratto di rrmail
25 gennaio 2011 - 11:47
Ma ci rendiamo conto di tutto il traffico commerciale che c'è durante la settimana sulle tangenziali/autostrade milanesi. Vorrei sapere quanti di questi mezzi sono "ecologici". La domenica a piedi non serve ad un tubo se non a darcela a bere. Che si prenda il coraggio a due mani come hanno fatto in California o sei ecologico a stai fermo e questo deve valere per tutti e per tutti i giorni!
Ritratto di Al86
25 gennaio 2011 - 12:06
Ma vogliamo renderci conto che chi deve rendere ecologica una città devono essere le amministrazioni? Mettete i mezzi pubblici in centro e fate i parcheggi in periferia, potenziate il trasporto ferroviario dei pendolari (e i pendolari non prendono il freccia rossa), collegate le stazioni in provincia con i comuni e poi vredete che molti lasceranno ben volentieri l'auto a casa, visto che si risparmia su carburante, non ci si stressa a cercare parcheggio e non si rimane bloccati nel traffico. E poi vogliamo capire che non sono solo le auto ad inquinare? No, è molto più economico e remunerativo dare la colpa al cittadino che deve prendere l'auto per andare al lavoro e poi fare queste c....e di domeniche a piedi, chissà perché in tutti gli altri paesi europei hanno smesso di farle dopo che hanno visto che non servono a nulla. Per fortuna non vivo a Milano.
Ritratto di rebatour
25 gennaio 2011 - 12:22
alle auto non catalizzate, adesso che quasi non ne esistono più, la danno alle catalizzate. Per me sono misure folkloristiche. Siamo sicuri che I ciclisti (felicissimi durante le domeniche "ecologiche") noon sianon le stesse persone che durante la settimana vanno al lavoro usando una macchina per una sola persona?
Ritratto di SAUZER75
25 gennaio 2011 - 16:19
Cominciamo a trasformare tutte le centrali termiche con caldaie alimentate a gasolio in caldaie a gas a condensazione. vedi gia' che bel risultato. Ma il cittadino ci pesa su tre volte a sborsare soldi per un'impianto meno inquinante e meno onreso in termini di consumi. E poi se pago l'ecopass per inquinare perche' devo andare a piedi?
Ritratto di Facip
26 gennaio 2011 - 12:01
L'inquinamento è elevato e si blocca il traffico la domenica ..... quando circolano poche vetture e praticamente nessun mezzo commerciale ? Ammesso che un giorno a piedi possa rimediare all'inquinamento, il blocco dovrebbe essere fatto nei giorni di maggior traffico.