UNA CROSSOVER UN PO’ COUPÉ - Debutto nelle concessionarie previsto per ottobre-novembre per la nuova DS 4, una crossover media al contempo filante e personale: una via di mezzo fra le shooting brake (le wagon più sportive) e le suv-coupé. Il risultato è moderno e accattivante: si tratta di un’auto lunga 440 cm, alta 147 (davvero poco per una crossover) e larga 183. Il cofano è alto e lungo e sono molto caratterizzanti le lunghe luci diurne “a L”, composte da ben 98 led ciascuna e che in pratica “racchiudono” il frontale. La grande mascherina con trama tridimensionale si collega ai sottili fari a led, composti da tre elementi: gli anabbaglianti, la parte a matrice (15 diodi luminosi si accendono in modo indipendente in base al traffico circostante) e i proiettori rotanti (di lato) che seguono l’andamento della strada. Nella fiancata della DS 4 si notano le grandi ruote (fino a 20” di diametro) perfettamente a filo della carrozzeria, le maniglie a scomparsa (un classico della casa francese) e i finestrini piccoli, che terminano a punta sottolineando la linea ribassata del tetto e il lunotto molto inclinato. Le luci posteriori, con frecce dinamiche (si accendono dall’interno verso l’esterno) sono sottili e collegate da una striscia che separa nettamente le parti superiore e inferiore del portellone.
ANCHE IN STILE OFF-ROAD - Tre le versioni previste per la DS 4: oltre a quella più “classica”, infatti, ci sono la più sportiva Performance Line, con inserti esterni neri invece che cromati e rivestimenti in Alcantara, e la Cross, più fuoristradistica. Quest’ultima avrà particolari in nero opaco, le barre sul tetto e ruote diverse. Inoltre, non essendo prevista una versione 4x4, come optional potrà avere un sistema elettronico di gestione della trazione più raffinato, adatto anche ai terreni sabbiosi, al fango e alla neve, e il regolatore automatico della velocità da usare nelle discese più ripide e scivolose.
RAFFINATA - L’abitacolo della DS 4 ha una plancia lineare e semplice, il cui profilo si raccorda a quello dei pannelli laterali, e un alto tunnel centrale che divide nettamente i sedili anteriori. Le bocchette centrali del “clima” (posizionate vicino ai comandi, nella striscia satinata orizzontale) sono quasi invisibili e i materiali raffinati: si possono avere pelle, Alcantara, legno, carbonio e alluminio. Previsti anche diversi tipi di colori e di lavorazioni (inclusa quella del cuoio dei sedili con cuciture “a cinturino d’orologio”, tipica delle DS).
I DISPLAY SONO TRE - Il cruscotto della DS 4 è digitale e il sistema di infotainment ha un display “touch” di 10” che funziona come uno smartphone. Le schermate sono sfogliabili facendo scorrere il dito e personalizzabili; inoltre, si possono vedere tre funzioni affiancate contemporaneamente. Nel tunnel centrale, un altro display di 5 pollici “a portata di dita” consente di richiamare più facilmente le funzioni più utilizzate, e non manca un head-up display che proietta sul parabrezza, proprio davanti agli occhi del guidatore e su una superficie di ben 21”, le informazioni più importanti. Per dare un giudizio sull’abitabilità occorre aspettare di vedere l’auto dal vivo, ma il bagagliaio di 430 litri si può definire piuttosto ampio, e non manca il portellone motorizzato con apertura e chiusura anche senza mani.
PLUG-IN, DIESEL E A BENZINA - La DS 4 è la prima auto basata sull’aggiornamento della piattaforma EMP2. Utilizzata dal 2013 nei modelli medio-grandi del gruppo PSA (oggi Stellantis, dopo la fusione con FCA), ora è al contempo più leggera e robusta, e consente anche miglioramenti aerodinamici. La prima DS 4 ad arrivare sarà l’ibrida plug-in a benzina da 224 CV, con un 1.6 turbo e un motore a corrente; dovrebbe percorrere oltre 50 km in modalità solo elettrica (ciclo WLTP) dopo una ricarica completa (a 3,5 kW) della durata di tre ore e mezza. Sono poi previste anche le versioni diesel (1.5 BlueHDi da 131 CV) e turbo a benzina (con il 1.2 a tre cilindri da 131 CV e il 1.6 da 180 e 225). Tutte le DS 4 saranno automatiche e potranno disporre dei recenti aiuti elettronici alla guida: citiamo il cruise control adattativo, la frenata automatica di emergenza, il mantenimento in corsia e i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori. Inoltre, segnaliamo due finezze tecniche come il visore notturno Night Vision (col buio, mostra nel display pedoni, ciclisti e animali prima che siano illuminati dai fari) e le sospensioni attive gestate da una telecamera frontale che “legge” in anticipo le irregolarità dell’asfalto. Infine, un cenno ai prezzi. Per ora possiamo fare solo delle ipotesi, con circa 45.000 euro come base di partenza per la plug-in e 32-33.000 per le altre.