NEWS

E Marchionne scrive ai dipendenti

09 luglio 2010

Il capo della Fiat Sergio Marchionne prende carta e penna e scrive a tutti i dipendenti del gruppo. Per ribadire che produrre la Panda a Pomigliano d'Arco sarà una grossa sfida. E per chiedere a tutti di "rimboccarsi le maniche". Ve la proponiamo.

A tutte le persone del Gruppo Fiat in Italia

Scrivere una lettera è una di quelle cose che si fa raramente e solo con le persone alle quali si tiene veramente.

Se ho deciso di farlo è perché la cosa che mi sta più a cuore in questo momento è potervi parlare apertamente, per condividere con voi alcuni pensieri e per fare chiarezza sulle tante voci che in questi ultimi mesi hanno visto voi e la Fiat al centro dell’attenzione.

Non è la Fiat a scrivere questa lettera, non è quell’entità astratta che chiamiamo “azienda” e non è, come direbbe qualcuno, il “padrone”.

Vi sto scrivendo prima di tutto come persona, con quel bagaglio di esperienze che la vita mi ha portato a fare.

Sono nato in Italia ma, per ragioni familiari e per motivi di lavoro, ho vissuto all’estero la maggior parte dei miei anni e conosco bene la realtà che sta al di fuori del nostro Paese. Ed è questa conoscenza che sto cercando di mettere a disposizione della Fiat perché non resti isolata da quello che succede intorno.

Vi scrivo da uomo che ha creduto e crede ancora fortemente che abbiamo la possibilità di costruire insieme, in Italia, qualcosa di grande, di migliore e di duraturo.

Prendete questa lettera come il modo più diretto e più umano che conosco per dirvi come stanno realmente le cose.

Ci troviamo in una situazione molto delicata, in cui dobbiamo decidere il nostro futuro. Si tratta di un futuro che riguarda noi tutti, come lavoratori e come persone, e che riguarda il nostro Paese, per il ruolo che vuole occupare a livello internazionale.

Basta pensare a quanto è basso il livello degli investimenti stranieri in Italia, a quante imprese hanno chiuso negli ultimi anni e a quante altre hanno abbandonato il Paese per capire la gravità della situazione.

Non nascondiamoci dietro il paravento della crisi.

La crisi ha reso più evidente e, purtroppo, per molte famiglie, anche più drammatica la debolezza della struttura industriale italiana.

La cosa peggiore di un sistema industriale, quando non è in grado di competere, è che alla fine sono i lavoratori a pagarne direttamente – e senza colpa – le conseguenze.

Quello che noi abbiamo cercato di fare, e stiamo facendo, con il progetto “Fabbrica Italia” è invertire questa tendenza.

I contenuti del piano li conoscete bene e prevedono di concentrare nel Paese grandi investimenti, di aumentare il numero di veicoli prodotti in Italia e di far crescere le esportazioni.

Ma il vero obiettivo del progetto è colmare il divario competitivo che ci separa dagli altri Paesi e portare la Fiat ad un livello di efficienza indispensabile per garantire all’Italia una grande industria dell’auto e a tutti i nostri lavoratori un futuro più sicuro.

Non ci sono alternative.

La Fiat è una multinazionale che opera sui mercati di tutto il mondo.

Se vogliamo che anche in Italia cresca, rafforzi le proprie radici e possa creare nuove opportunità di lavoro dobbiamo accettare la sfida e imparare a confrontarci con il resto del mondo.

Le regole della competizione internazionale non le abbiamo scelte noi e nessuno di noi ha la possibilità di cambiarle, anche se non ci piacciono. L’unica cosa che possiamo scegliere è se stare dentro o fuori dal gioco.

Non c’è nulla di eccezionale nelle richieste che stanno alla base della realizzazione di “Fabbrica Italia”.

Abbiamo solo la necessità di garantire normali livelli di competitività ai nostri stabilimenti, creare normali condizioni operative per aumentare il loro utilizzo, avere la certezza di rispondere in tempi normali ai cambiamenti della domanda di mercato.

Non c’è niente di straordinario nel voler aggiornare il sistema di gestione, per adeguarlo a quello che succede a livello mondiale.

Eccezionale semmai – per un’azienda – è la scelta di compiere questo sforzo in Italia, rinunciando ai vantaggi sicuri che altri Paesi potrebbero offrire.

Anche la proposta studiata per Pomigliano non ha nulla di rivoluzionario, se non l’idea di trasferire la produzione della futura Panda dalla Polonia in Italia.

L’accordo che abbiamo raggiunto ha l’unico obiettivo di assicurare alla fabbrica di funzionare al meglio, eliminando una serie interminabile di anomalie che per anni hanno impedito una regolare attività lavorativa.

Proprio oggi abbiamo annunciato che, insieme alle organizzazioni sindacali che hanno condiviso con noi il progetto, metteremo in pratica questo accordo.

Insieme ci impegneremo perché si possa applicare pienamente, assicurando le migliori condizioni di governabilità dello stabilimento.

So che la maggior parte di voi ha compreso e ha apprezzato l’impegno che abbiamo deciso di prendere.

Credo, inoltre, che questo non sia il momento delle polemiche e non voglio certo alimentarle.

Ma di fronte alle accuse che sono state mosse e che hanno messo in dubbio la natura e la serietà del progetto “Fabbrica Italia”, sento il dovere di difenderlo.

Non abbiamo intenzione di toccare nessuno dei vostri diritti, non stiamo violando alcuna legge o tantomeno, come ho sentito dire, addirittura la Costituzione Italiana.

Non mi sembra neppure vero di essere costretto a chiarire una cosa del genere. E’ una delle più grandi assurdità che si possa sostenere.

Quello che stiamo facendo, semmai, è compiere ogni sforzo possibile per tutelare il lavoro, proprio quel lavoro su cui è fondata la Repubblica Italiana.

L’altra cosa che mi ha lasciato incredulo è la presunta contrapposizione tra azienda e lavoratori, tra “padroni” e operai, di cui ho sentito parlare spesso in questi mesi.

Chiunque si sia mai trovato a gestire un’organizzazione sa bene che la forza di quell’organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano.

Voi lo avete dimostrato nel modo più evidente, grazie al lavoro fatto in tutti questi anni, trasformando la Fiat, che nel 2004 era sull’orlo del fallimento, in un’azienda che si è guadagnata il rispetto e la stima sui principali mercati internazionali.

Quando, come adesso, si tratta di costruire insieme il futuro che vogliamo, non può esistere nessuna logica di contrapposizione interna.

Questa è una sfida tra noi e il resto del mondo.

Ed è una sfida che o si vince tutti insieme oppure tutti insieme si perde.

Quello di cui ora c’è bisogno è un grande sforzo collettivo, una specie di patto sociale per condividere gli impegni, le responsabilità e i sacrifici in vista di un obiettivo che vada al di là della piccola visione personale.

Questo è il momento di lasciare da parte gli interessi particolari e di guardare al bene comune, al Paese che vogliamo lasciare in eredità alle prossime generazioni.

Questo è il momento di ritrovare una coesione sociale che ci permetta di dare spazio a chi ha il coraggio e la voglia di fare qualcosa di buono.

Sono convinto che anche voi, come me, vogliate per i nostri figli e per i nostri nipoti un futuro diverso e migliore.

Oggi è una di quelle occasioni che capitano una volta nella vita e che ci offre la possibilità di realizzare questa visione.

Cerchiamo di non sprecarla.

Grazie per aver letto questa lunga riflessione e grazie a tutti quelli, tra voi, che vorranno mettere le loro qualità e la loro passione per fare la differenza.

Buon lavoro a tutti.
Sergio Marchionne



Aggiungi un commento
Ritratto di Chicolatino
9 luglio 2010 - 15:29
Mi viene da piangere!
Ritratto di Pito28
9 luglio 2010 - 16:06
Questo scritto è un'inno all'ipocrisia: andrebbe inserito nel dizionario come definizione della parola! Questo "uomo" butta là parole a vanvera (addirittura si definisce un lavoratore!!!) vuote benchè melanconiche e mielose nel classico stile di chi pensa che ti sta facendo un grande favore. Ma cosa ne sa lui le cui tasche traboccano di soldi, in gran parte dati dallo Stato, di come vive un operaio con gli stipendi da fame egli orari assurdi che gli impone? Veramente vergognoso, neanche il buon gusto di stare zitto. Che schifezza...
Ritratto di bombolone
9 luglio 2010 - 17:25
Il vizio nazionale di noi italiani è la mancanza di memoria. E, permettimelo, di serietà. Siamo pronti a seguire il pifferaio di turno quando ci incanta con promesse mirabolanti, annunci clamorosi, autoincensazioni gratuite (che, viste dall’estero, fanno solo ridere). Quando invece arriva uno che lavora (perché mi spiace per te, ma Marchionne si smazza 14 ore di c…o al giorno, e impone questi ritmi ai suoi collaboratori più stretti), e che ricorda a tutti quanti che è il momento di tornare con i piedi per terra perché altrimenti i nostri concorrenti più competitivi ci distruggeranno, bene, quando arriva uno così lo copre di insulti. Dimenticando, tra l’altro, che alcuni anni fa questo signore salvò la Fiat dal fallimento.
Ritratto di Pito28
12 luglio 2010 - 09:32
Ma famme ride, Marchionne si smazza 14 h al giorno... infatti si vede com'è sciatto e tribolato! ma come te ne va!!! marchionne cos'ha salvato? La Fiat? Questa poi, è proprio bella! La Fiat l'hanno salvata, a più riprese, i soldi dello Stato (quindi anche tuoi suppongo), altro che questi manager che di eccezionale hanno solo lo stipendio. E' ora di finirla di incensare questi venditori di fumo che guadagnano milioni di € sulle spalle dei poveri disgraziati come noi che vengono mandati a casa in nome della competitività e delle ristrutturazioni aziendali!
Ritratto di autolog
10 luglio 2010 - 09:07
Che tristezza leggere certi commenti.... Marchionne non è un lavoratore? L'uomo che ha salvato la Fiat da sicuro fallimento e impedito che quasi 100.000 posti di lavoro andassero in fumo è un ipocrita che ruba i soldi pubblici, quando lo Stato italiano della Fiat e dei suoi lavoratori se ne frega completamente da almeno 10 anni? Se i dipendenti dei ministeri romani fossero tutti così, noi saremmo probabilmente il primo Paese al mondo per efficienza. Cmq anche se portassero tutta la produzione di auto del gruppo in Italia e facessero le cose migliori dell'universo, per qualcuno sarebbe sempre robaccia perché è Fiat e anche se non prendessero sovvenzioni statali per un secolo ci sarebbe sempre uno di turno pronto a gridare "al ladro!". Che schifezza, davvero (E cmq un inno si scrive senza apostrofo)
Ritratto di money82
10 luglio 2010 - 10:59
1
non ci faccia ridere per cortesia autolog, è dagli anni 90 che la fiat riceve soldi dallo stato ed è meglio non parlare di numeri altrimenti sbianca immediatamente...
Ritratto di alfo88
10 luglio 2010 - 17:52
e allora vai a dirigere tu la fiat..sarei proprio curioso di vedere come te la cavi!E' per colpa delle persone come te che l'Italia è un popolo di invidiosi e retrogradi!Vergogna!
Ritratto di GG45
9 luglio 2010 - 16:16
Concisamente: qualche marchionne in più e molti furfanti in meno. Sarebbe certamente molto ma molto meglio per tutti.
Ritratto di Fulvia72
9 luglio 2010 - 17:08
spero che creda davvero in quel che ha scritto
Ritratto di Limousine
9 luglio 2010 - 17:21
Che parole "toccanti". Caro Sergio, invece di fare il finto difensore dei lavoratori, ti suggerisco vivamente MENO CHIACCHIERE (arte in cui eccelli) e PIU' AZIONE (arte in cui latiti). Perchè non pensi ANZITUTTO di produrre vetture appetibili per il Pubblico Pagante? Perchè non IMPONI la QUALITA' TOTALE per i tuoi prodotti? Perchè non licenzi in TRONCO i tuoi designer che oramai appiccicano il muso della 500 a tutte le prossime Fiat, rovinandole? Perchè non la smetti di ricarrozzare i tuoi BIDONI, rimarchiandoli ignobilmente Alfa Romeo e Lancia? Perchè non prendi una bella zappa (NON quella motorizzata, però) e non vai a lavorare sul serio per la prima volta in vita tua? Hai proprio una gran bella faccia tosta!!!
Ritratto di macchia
9 luglio 2010 - 18:47
se Marchionne fa piangere tu sei poco obbiettivo... vai in Caterpillar, new Holland, Hitachi,wolkswaghen,opel peugeot(gestione familiare),bmw(famiglia Quant al vertice e decisione finale)... Guarda come lavorano! la mentalità della qualità produttiva la si ottiene da chi ne è il titolare aziendale e da chi ci lavora e la produce,STOP! grandi idee ottimi prodotti senza "cultura" del lavoro si va a funghi.generalizzo,non siamo tutti così, ma il tedesco,il giapponese Etc fa il tedesco e giapponese mentre lavora:L'italiano fa samplicemente L'italiano..!sbaglio? Abbiamo poco orgoglio e stima di noi stessi e ciò guarda che fa la differenza.tu licenzieresti i designer? io pure chi stà sei mesi in malattia l'anno e poi quando torna in catena di produzione avvita il bullone e come esce esce... chi fa l'impiegato e se ne va a fare la spesa dopo il timbro del cartellino... il manager che non premia il povero operaio impiegato od altro che si fa un mazzo tanto con onestà.chi durante la turnazione notturna s'appisolava e per non poco... guai a dire qualcosa...Ricordati che in FIAT c'è persona onesta come operaio od altro,ma qualcosa anche lì andrebbe guardato.Ricodati che grandi realtà industriali sono collassate ed invece FIAT ha acquistato i "moribondi". facci un pensierino... Ti ricordo che nella vita chi ha zappato per anni ed anni lo ha fatto anche per scelta sua.chi sta alla scrivania poteva anche avere te al suo fianco....
Ritratto di Limousine
9 luglio 2010 - 19:10
... ma in modo diverso, diciamo grossomodo le stesse cose, però con un paio di distinguo. Quando chiedo al buon Marchionne d'imporre maggior qualità costruttiva per i prodotti che vende, è evidente che mi riferisco al fatto di regolare una maggior disciplina (a tutti i livelli della catena produttiva, ovviamente) che faccia convergere gli sforzi di tutti i lavoratori in un'unica direzione finale, ovvero veicoli nettamente migliori degli attuali. Del resto, basta salire a bordo di qualsiasi vettura Fiat (esclusa, forse, un po' la Bravo) per rendersi conto della notevole pochezza qualitativa, rispetto la miglior concorrenza. Ergo, se ci son dei lavoratori lazzaroni, provveda altrimenti. Idem, naturalmente, premiando e incentivando chi lavora bene. Quanto ai tanto sbandierati "miracoli" fatti da costui in Fiat, non vorrei deluderti, ma ti cito i due FIASCHI più evidenti e clamorosi che il Beato Sergio ha sinora ottenuti: il TOTALE AFFOSSAMENTO delle più nobili e blasonate Case automobilistiche italiane: Alfa Romeo e Lancia. E scusami se è poco. Quindi, ribadisco che la zappa per costui è indubbiamente più indicata che altro.
Ritratto di macchia
9 luglio 2010 - 19:54
1 la qualità produttiva mica la cambi in poco tempo.oltretutto quando questa è radicata da anni in azienda. Cosa ha chiesto marchionne ai lavoratori di Pomigliano giorni fa? ha chiesto la luna? a me sembra quello che un operaio o muratore di altre realtà aziendali si porta fino alla pensione.ma poi in certi tempi di crisi accetta e basta poi dopo migliorerai... 2 i fiasci lancia e alfa lo son diventati per la scarsa qualità meccanica ma anche d'assemblaggio.credimi.io che ci lavoro nel mondo dei prototipi automobilistici capisco quando c'è di mezzo il la "scrivania o la chiave". 3incentiverei i lavoratori ottimi che comunque ci sono, ma con percorsi mirati alla conquista di tale premio. 4ora le due case son molto migliorate ma per la mentalità italiana'anche se una casa estera facesse per sbaglio dei bidoni,avrebbe vendite ottime comunque,l'immagine da noi fa fare soldi. marcchionne non può comunque fare tutto dall'inizio del suo mandato,si fatica a cambiare in meglio la mentalità di tutti che ha portato ad oggi il risultato generale industriale Se marchionne no entrava in Fiat le due case ora sarebbero già sparite.il destino era già all'opera.il perchè stà altrove.nato prima.ciao Limousine buon week-end
Ritratto di macchia
9 luglio 2010 - 18:21
Guardate che marchionne e la Fiat saranno tutto quello che sostenete.poco realisti voltagabbana ipocriti od altro.Ma francatevi nella memoria che Fiat è anche quella che nel corso della sua storia ha subito assenteismo dei dipendenti da paura!Tutele sindacali che non comprendo prorpio...(tipo lavoratori disabili colti a correre col pallone tre le gambe).Blocchi di produzione per vere e proprie cavolate... dipendenti in malattia a prendere il sole in spioaggia.direte che non sono tutti così,maquelli che ora pretendono il lavoro prima erano tra quelli! e non pochi!ho esperienze di lavoro all'estero.in certe aziende il sindacato non esiste:i lavoratori stanno meglio senza.mettiamoci d'accordo!
Ritratto di news
9 luglio 2010 - 18:32
ringraziate che vi ha scritto ,fossi in lui avrei gia chiuso baracca e baracchini,poi andate tutti a casa dei sindacalisti per mangiare...se troverete il pane..
Ritratto di Tony9229
9 luglio 2010 - 23:22
...a Razzista !!! Stai calmo...
Ritratto di haps
9 luglio 2010 - 21:49
d'accordo con MACCHIA,si sta meglio senza sindacati,xhe tutelano le persone che nn anno voglia di far niente e ve lo dice chi lavora in un'azienda dove i delegati si fanno i cavoli loro e si sistemano i propri cari.MARCHIONNE SE HA PROPRIO VOGLIA DI AIUTARE IL MADE IN ITALY DIA LUI IL BUON ESEMPIO SI RIDUCA LO STIPENDIO,XCHE' L'OPERAIO GIA' NN PUO' PIU' ANDARE AVANTI NN CHIEDIAMOGLI ALTRI SACRIFICI NN SE NE PUO' PIU'.
Ritratto di t1000
9 luglio 2010 - 23:24
mi viene da ridere lei sig marchionne quanto guadagna??? che sforzo ha fatto lei?? lo sforzo sempre agli operai e i bonus sempre ai dirigenti vergogna....
Ritratto di Marco90
10 luglio 2010 - 00:31
sulle trattative di Pomigliano...voglia di lavorare ca.zzo...vi danno il lavoro e rompete le ba.lle???i sindacati parlano perchè qualche id.iota gli ha dato il permesso di farlo...anzi che migliorare la situzione rischiano solo di comprometterla...sono la nostra rovina...e ringraziate che ci sia marchionne la a comandare se no ciao ciao fiat...beh però cosi non avreste piu nulla di cui lamentarvi visto che sareste tutti a casa dal lavoro
Ritratto di GiulianoCosimetti
10 luglio 2010 - 11:36
La Fiat non è stata salvata da Marchionne ma dal contributo economico proveniente della casse dello stato. Tenere aperto lo stabilimento di Pomigliano è un dovere di Fiat. Che senso avrebbe prendere soldi dallo stato ed investirli all'estero? Premetto che sono un estimatore di Fiat e dei suoi propulsori, ma sul piano aziendale non sono assolutamente in linea con le idee dei suoi manager.
Ritratto di money82
10 luglio 2010 - 16:37
1
quoto...i 1500 euro ad auto venduta che lo stato ha regalato a fiat l' anno scorso? Se ne sono già scordati?...Per non parlare dei "prestiti" del governo...Se la fiat vuole andarsene dall' italia ben venga, alla prossima cirsi però bussino alle porte del governo polacco o brasiliano, io non sono più disposto a regalare i miei soldi ad un' azienda voltagabbana.
Ritratto di ghighen
13 luglio 2010 - 20:57
visto che sei così ben informato a quanto ammonterebbe tale contributo e quando loavrebbe erogato lo stato alla Fiat? a me risulta invece che quando Marchionne arrivò alla Fiat la Punto, il vecchio cavallo di battaglia, era a fine carriera e di conseguenza la Fiat perdeva quote di mercato ed incassi. Poco dopo l'arrivo di Marchionne, si iniziò a vendere, ancorchè non per merito suo, la Punto nuova che diede linfa alle casse dell'Azienda. Stessa cosa capitò quando la 127 ormai vecchia portò la Fiat ad un disastro economico dal quale la Fiat si risollevò con l'arrivo di Romiti, ma soprattutto della Fiat Uno. Se per contributo dello stato intendi i contributi alla rottamazione, quelli furono riconosciuti a tutti i concorrenti presenti sul mercato italiano. Quindi lo stato italiano ha erogato aiuti anche alla Renault, Ford, Volkswagen etc
Ritratto di macchia
10 luglio 2010 - 16:29
condivido in parte a ciò che scrivi e credo pensi. io son partito dal "basso",come operaio.so cosa vuol dire sia dala punto di vista economico ed altro esserlo.ma credimi l'operaio od equiparato sociale commentaspesso certe realtà dal punto di vista che tu dici.Se ci mettessimo uno di "noi" al suo posto farebbe "latte alle ginocchia" sin dal suo primo giornio lavorativo.Guadagna tanto? non sarebbe proporzionale la sua remunerazione ai suoi risultati? discutibile,ma ceri che si lamentano sono proprio quelli che dopo 10 anni di lavoro dipendente non hanno ancora imparato a fare quella cosa elementare che dal primo giorno fanno.1300 euro regalati!
Ritratto di t1000
10 luglio 2010 - 18:17
Mai generalizzare... è vero ci sono operai che marciano sulla loro posizione da dipendenti e i sindacati spesso difendono l'indifendibile... ma attenzione il pesce puzza sempre dalla testa... se una azienda va male e gli operai non lavorano o fanno quella che è stata chiamata mutua sospetta la colpa non è degli operai ma di chi dovrebbe fare in modo che lavorino correttamente... quindi la colpa se si è arrivati a questi punti e della dirigenza fiat e non degli operai o dei sindacati... per anni hanno prodotto degli obrobri a prezzi esorbitanti e a pagare sono stati tutti gli italiani tramite lo stato che aiutava fiat... per cui il sig. marchionne non si permetta di fare la paternale alla povera gente che fa i salti mortali per sopravvivere oggi...
Ritratto di osmica
11 luglio 2010 - 19:53
Ma le lettere le ha mandare via posta prioritaria? Mi chiedo quando abbia costato questa commovente operazione!
Ritratto di miana80
11 luglio 2010 - 23:26
Mi chiedo quando "abbia costato" io invece mi chiedo che fine hanno fatto i verbi. allego la forma corretta: Mi chiedo quanto sia costata questa commovente operazione!
Ritratto di osmica
12 luglio 2010 - 14:30
Almeno la prossima volta allega anche le maiuscole e minuscole in modo corretto. Non sono italiano, ma se vuoi incominciare in qualche altra lingua che non sia l'italiano e l'inglese...
Ritratto di ghighen
11 luglio 2010 - 22:35
La lettera di marchionne rivela una straordinaria capacità di trascinare le folle dalla propria parte, tipica solo di un grande leader. Quella lettera probabilmente avrebbe avuto un grande influsso su lavoratori piemontesi o lombardi, su operai francesi della Renault o su quelli tedeschi della Opel. Sicuramente avrebbe provocato un boato di consensi se fosse stata indirizzata ai lavoratori della Chrysler o della Ford. Tuttavia è stata mandata a operai ( non uso il termine lavoratori appositamente) napoletani e quindi il risultato non potrà che essere uno solo: una sonora e unanime PERNACCHIA!!! PPPPRRRRRRRRRRRRRRRRTTTTTTTT!!! Perchè i napoletani sono straffottenti, ignoranti e pelandroni. Non solo, ma loro se non lavorano alla Fiat guadagnano molto di più col contrabbando delle sigarette, col commercio di merci contraffatte di ogni sorta e se non basta vengono al Nord a spacciare banconote false o a rapinare qualche banca. Per Marchionne l'operazione Panda a Napoli rappresenta le prima disastrosa scelta che porterà la Fiat al fallimento completo !!Ne sono sicuro.
Ritratto di robokop
12 luglio 2010 - 09:13
per non parlare dello stabilimento di pomigliano, già regalato all'epoca e mai finito a pagare. La fiat quando le cose vanno bene dice che è privata e non deve dare nulla a nessuno; quando le cose vanno male, pretende gli aiuti del governo, come un'azienda statale.
Ritratto di ghighen
12 luglio 2010 - 21:10
Tutti gli italiani si comportano come la Fiat. Vuoi un esempio? Chi lavora e guadagna molto si guarda bene dal pagare le tasse, se però poi rimane senza lavoro pretende la cassa integrazione. Al sud le case sono tutte abusive e nessuno paga le tasse di edificazione, rifiuti, ici e quant'altro. Però se viene un terremoto che distrugge quella casa si pretende che lo stato la ricostruisca. Al sud sono tutti disoccupati e si chiedono soldi allo stato per fare lavori inutili tipo le guardie forestali della calabria. E via discorrendo...
Ritratto di Pito28
13 luglio 2010 - 09:14
... hai qualche leggerissimo pregiudizio e tendi ad analizzare la realtà col falcione? no...
Ritratto di ghighen
13 luglio 2010 - 20:45
Tendo ad analizzare la realtà.
Ritratto di Pito28
14 luglio 2010 - 09:41
Infatti è quello che ho detto. Solo che analizzare la realtà come fai tu, dicendo che tutto è bianco o nero è qualunquistico alla massima potenza, non serve a capire le cose che succedono e soprattutto perchè succedono. fra l'altro le affermazioni che fai possono essere smentite da chiunque in qualunque momento (è matematicamente impossibile che tutte le case al sud siano abusive e che tutti siano disoccupati e che le guardie forestali siano inutile, specie in un paese che vede bruciare migliaia di ettari di macchia mediterranea ogni anno). Ma questo è il modo di ragionare ed argomentare che ci ha insegnato la signora televisione e chi ci governa: semplificare al massimo per non far capire nulla a nessuno.
Ritratto di macchia
13 luglio 2010 - 22:13
ne riparleremo tra qualche anno...
Ritratto di ghighen
14 luglio 2010 - 19:57
Guarda Pito ti riporto il tuo pensiero scritto poco sopra: la Fiat l'hanno salvata, a più riprese, i soldi dello Stato (quindi anche tuoi suppongo), altro che questi manager che di eccezionale hanno solo lo stipendio. E' ora di finirla di incensare questi venditori di fumo che guadagnano milioni di € sulle spalle dei poveri disgraziati come noi che vengono mandati a casa in nome della competitività e delle ristrutturazioni aziendali! Secondo te la tua è un'analisi obiettiva ? a me sembra completamente inventata e alquanto strampalata ! Io vivo a Torino, non sono un dipendente della Fiat, ma l'ho seguita in tutte le sue vicende fin da quando ero bambino. Ebbene l'unico regalo ricevuto, anche se solo apparente, fu l'Alfaromeo, data da Prodi gratis alla Fiat. In realtà di gratis c'era poco, visto che aveva una enormità di debiti da ripianare, persino superiori al suo valore patrimoniale. 2° fu Romiti a insegnare alla Fiat che ogni anno si dovevano calcolare i contributi versati allo stato a fronte degli stipendi pagati ai dipendenti, per chiedere allo stato cassa integrazione per un pari importo. La concorrenza del settore allora come oggi non consente di avere costi maggiori di quelli della concorrenza, se no chiudi. E in Italia si sa che la tassazione è la più elevata del mondo. Questa è realtà
Ritratto di Pito28
15 luglio 2010 - 09:30
... allora vivo in un altro mondo.Senza polemica, ma dire che la Fiat stia in piedi con le sue forze economiche è, oggettivamente, una buffonata. Tutti dicono, anche se non è un problema Fiat ma dello pseudocapitalismo italiano, che in questo paese si collettivizzano le perdite e privatizzano i guadagni. Ora non ti so fare un elenco preciso ma la Fiata ha ricevuto moltissimi soldi (senza parlare degli incentivi) dallo Stato per rimanere aperta. Basta pensare allo stabilimento di Pomigliano costruito con i soldini di mamma Italia. Detto ciò sostenere che i responsabili dello sfascio sociale a livello mondiale siano i manager che impongono regole di lavoro assurde, pagano stipendi da fame (non loro direttamente ma cmq li impongono), prendono decisioni che rasentano la follia guadagnando milioni anche quando l'azienda che dirigono va malissimo penso che sia un'analisi assolutamente obiettiva.
Ritratto di ingemix
15 luglio 2010 - 12:33
... e comunque io una lettera glie l'avrei scritta a chi ha disegnato la punto evo...
Ritratto di airmax088
21 giugno 2012 - 05:18
Selezionare i particolari delle ragazze scarpe Hogan o stivali che possono essere altrettanto sicuro ed anche elegante Pubblicato il 17 gennaio 2012 Sarete in grado di andare ovunque apertamente con tutti i migliori facilità e la comodità all'interno delle vostre dita dei piedi. Quindi la prossima volta si prende in considerazione l'acquisizione di scarpe o stivali da soli, selezionare il particolare ragazze <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan online</a>, che può essere altrettanto sicuro ed anche elegante . <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">scarpe hogan</a> o varietà stivali un grande complesso Hogan In-Sprint Scarpe varietà di una grande sezione complessa del pianeta tutte le donne per quanto riguarda tendenza. è davvero così importante la "moda" la frase diventerà incompiuta con fuori questi. <img src="http://www.topcollezionehogan.com/images/progettodonnabw2.jpg" > Pubblicato in <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">scarpe hogan</a> <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan interactive</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan rebel</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">scarpe hogan</a> | Tagged <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan donna</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">collezione hogan</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan collezione</a> ,<a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan scarpe</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan outlet</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan prezzi</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">outlet hogan</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan sito</a> Online, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan uomo</a>, <a href="http://www.topcollezionehogan.com" target="_blank">hogan 2011</a>,| Lascia un commento