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Ecotassa ed ecobonus 2019: un “coro” di critiche

27 febbraio 2019

Un incontro a Roma fra “big” del settore solleva nuovi dubbi sulla reale efficacia di ecobonus ed ecotassa.

Ecotassa ed ecobonus 2019: un “coro” di critiche

POCHI GIORNI AL VIA - Venerdì 1 marzo entrano in vigore le discusse misure di ecotassa ed ecobonus, provvedimenti inseriti dal Governo nell’ultima Legge di Bilancio che prevedono l’introduzione di sconti e rincari sul prezzo delle auto nuove in base alle emissioni di anidride carbonica: l’ecobonus 2019 sarà di 4.000 euro per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/km e di 1.500 euro tra 21 e 70 g/km, sconti che raggiungeranno i 6.000 e 2.500 euro rottamando un’auto Euro 1, 2, 3 e 4 (a patto che l’auto nuova costi meno di 61.000 euro iva inclusa), mentre l’ecotassa 2019 è di 1.600, 2.000 e 2.500 euro per veicoli con emissioni tra 176-200 g/km, 201-250 g/km e oltre 250 g/km di CO2. Di queste novità si è parlato ieri nel corso di un incontro a Roma fra alcuni “big” dell’auto.

SCONTI POCO GENEROSI - Il parere più critico nei confronti delle nuove misure è arrivato da Michele Crisci, a capo dell’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere che operano in Italia (l’Unrae). Crisci è convinto infatti che gli sconti previsti non siano abbastanza generosi per favorire la sostituzione delle auto più vecchie e inquinanti, che in Italia restano una “fetta” non indifferente di quelle circolanti: il presidente dell’Unrae ha parlato del 34% con almeno 18 anni di età, con quello che ne consegue in termini di inquinamento e sicurezza. L’ecobonus infatti si applica solo alle vetture ibride o elettriche, più costose delle utilitarie a benzina, diesel o gas (escluse dal provvedimento) che potrebbero favorire uno “svecchiamento” più rapido del parco circolante.

LA CO2 NON È UN INQUINANTE - Crisci inoltre ha contestato la decisione di basare l’intero meccanismo sull’anidride carbonica, che a differenza di altre sostanza emesse dai motori delle auto (come le polveri sottili) non è inquinante: la CO2 infatti è climalterante, in quanto responsabile dell’effetto serra e di conseguenza del surriscaldamento globale che sconvolge il clima. Il Governo, insomma, avrebbe potuto basare il bonus/malus su una sostanza dannosa per l’uomo e non per l’ambiente. Questo sistema di sconti e rincari non è stato apprezzato nemmeno da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, che ha fatto notare nel corso dell’incontro che la tassa automobilistica (il bollo auto) è già calcolata in base alle emissioni, oltre che sulla potenza, quindi gli automobilisti pagano due volte in funzione degli inquinanti. 

CONTRARI ANCHE I COSTRUTTORI - Fanno parte del “coro” dei critici anche i direttori per l’Italia di alcune case automobilistiche. Massimo Nalli di Suzuki ha sollevato dubbi sull’ammontare delle cifre messe sul “piatto” dal Governo, che ha stanziato per l’ecobonus 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni per ciascuno dei due anni successivi. Secondo Nalli i 60 milioni per quest’anno valgono per qualche migliaio di vetture, quando in Italia l’anno scorso ne sono state targate oltre 1,9 milioni: a suo avviso sono cifre troppo contenute per riscontrare benefici in termini di inquinamento. Anche Roberto Pietrantonio di Mazda parla numeri alla “mano”, facendo notare che nel 2018 solo il 2,9% delle auto vendute superava i 160 g/km e appena lo 0,5% avrebbe avuto accesso all’ecobonus. Anche per Pietrantonio insomma i numeri sono troppo contenuti per tradursi in benefici concreti.



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Ritratto di I-have-a-dream
27 febbraio 2019 - 11:16
La cosa più triste a mio avviso è che per le auto a Gpl e Metano non è stato destinato alcun Ecobonus. Una famiglia media italiana in questo modo non può permettersi di cambiarsi la macchina vecchia, visto che le ibride adatte ad una famiglia con figli (non intendo le utilitarie), partono da 25000 euro a salire e le elettriche almeno da 30000. Con questa manovra è agevolato a cambiarsi auto, solo chi sta bene economicamente, ma una famiglia media italiana come la mia è fortemente penalizzata. Sono molto rammaricato e deluso!!!
Ritratto di Er sentenza
27 febbraio 2019 - 13:15
Gpl e metano sono idrocarburi e non hanno nulla di ecologico, quindi non dargli l'ECObonus e' il minimo.Quanto al resto, pura demagogia. Il ricco sarebbe incentivato a comprarsi un utilitaria sotto i 70g/km perche' gli fanno 1500euro di bonus? Le famiglie medie in cosa sarebbero penalizzate?Se ti accontenti della Yaris(come tante famiglie medie)bene, altrimenti il barcone da 4,5 metri te lo paghi, visto che c'e'gente che non puo' neanche permettersi di fare figli.
Ritratto di Gwent
27 febbraio 2019 - 13:39
2
Infatti considerato il fatto che in auto ci si viaggia al massimo in uno o due in rari casi a cosa serve un barcone di segmento C magari SW? La Yaris HSD ha un abitabilità buona per 4, discreta per 5 e un bagagliaio che per la spesa settimanale avanza. Poi magari caricarlo per le vacanze sarà più difficile (ma non impossibile) ma tanto chi, tra i clienti di Yaris HSD potrà permettersi una vacanza ormai? Gli anni 90 sono finiti da un pezzo (purtroppo). Questo naturalmente imho e con rispetto parlando. Un saluto. Gwent.
Ritratto di joe82
27 febbraio 2019 - 13:51
GPL e metano sono idrocarburi "leggeri" (ossia a catena idrocarburica corta) e la loro combustione è più "pulita" se confrontata con gli idrocarburi "pesanti" (ossia a catena idrocarburica lunga) come per esempio Diesel. Quindi emettono concentrazioni inferiori di polveri sottili e di VOC (composti organici volatili derivanti da incompleta combustione). Quindi GPL e metano sono da anni incentivati in Italia per cercare di limitare i fenomeni di smog fotochimico in città . Quindi ok, può essere opinabile l'incentivo o meno a tali motorizzazioni, ma almeno eviterei di ecotassarli (taluni veicoli comuni a GPL rientrano in ecotassa!). E chiedere 1100 euro ad un comune mortale che si compra un veicolo familiare a GPL di costo prossimo a 16000 euro per darli a chi ha ampie disponibilità per comprarsi un ibrido e/o elettrico da oltre 25000 euro non è una filosofia corretta. Nessuno dei due probabilmente cambierà tipologia di acquisto e il tutto si tradurrà in un flusso economico da chi ha meno a chi ha di più.
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 14:52
Perdonami, ma credo che quanto dici sia incompleto. La combustione di metano e gpl è certamente molto più pulita, incomparabilmente più pulita, quando è "libera". Ad esempio, quindi, il riscaldamento a metano è pulito, quello a gasolio no. In caso di motori, però, parliamo 1) di combustione che avviene in camera di scoppio, in condizioni particolari ed appositamente ricercate; 2) di motori con sistemi antinquinamento allo scarico, che fanno il loro lavoro (e poi esiste anche la benzina, non solo il diesel). I risultati, alla fine, sono del tutto analoghi. Proprio perchè analoghe sono le normative antinquinamento, ormai severissime, che devono rispettare. Sono gli stessi enti pubblici, anche europei, deputati a valutare motori ed emissioni inquinanti, a mostrare valori molto simili. Non uguali, perchè ognuno ha i suoi punti di forza e le sue debolezze (metano e gpl inclusi), ma molto simili.
Ritratto di NeroneLanzi
27 febbraio 2019 - 14:03
Esempio pratico: model 3. Listino della vettura base inferiore alla soglia massima. Prezzo finale con due opt 68k€. Noi contribuenti gliene paghiamo 6.000. Ora, uno che compra un mezzo simile pagandolo 62 forse può permettersi di pagarlo anche 68. Non è diverso il tema se andiamo su elettriche da 40.000€. Stiamo dando soldi a persone che stanno togliendosi uno sfizio. Sono 60-70 milioni all’anno di soldi pubblici che prendono il volo senza costituire un vero incentivi per una diffusione ampia dell’elettrico. Stiamo solo facendo un’operazione di facciata e bruciando risorse. Cosa confermata dallo stesso ministero dei trasporti attraverso le stime di impatto sui volumi previsti (ridicoli)
Ritratto di deutsch
27 febbraio 2019 - 21:51
4
Esempio Chi conpra la model tre versa 12/14000 di iva. Se lo paga da solo il bonus. E dubito che abbia un'auto da rottamare
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 23:59
L'iva c'è per tutti. O le tasse valgono solo per chi fa comodo?
Ritratto di deutsch
28 febbraio 2019 - 10:46
4
Vero per tutti ma essendo on percentuale non pagano tutti la stessa cifra. Concordi
Ritratto di NeroneLanzi
28 febbraio 2019 - 14:23
Questo dovrebbe essere un ragionamento? Benissimo, applichiamolo ad un cassone di Renegade 4WD AT da 36,5k€. Paga 8,03k€ di IVA, quindi l’ecotassa l’ha già versata 7 volte. Adesso capisco perché non è un ragionamento sensato?
Ritratto di NeroneLanzi
27 febbraio 2019 - 14:05
(E comunque puoi accontentarti anche di una Yaris, solo che appunto in quel caso non ti viene riconosciuto nessun bonus)
Ritratto di deutsch
27 febbraio 2019 - 17:21
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le autoa gpl e metano è una vita che prendo incentivi dal momento che hanno un regime fiscale di favore
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 20:36
Esatto. Unico motivo per cui vengono acquistate.
Ritratto di deutsch
27 febbraio 2019 - 21:53
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Concordo, è solo una scelta di risparmio non ecologica. Quanti la comprerebbero a gas senza benefici fiscali? Beh la risposta la sappiamo
Ritratto di Leonal1980
1 marzo 2019 - 08:41
4
Le Gpl economiche hanno pure l’exo tassa da 1100€. Hahah Vabbe che sono macchine abbastanza vecchiotte.
Ritratto di Ninja
27 febbraio 2019 - 12:01
Nulla di nuovo sotto il sole: cambiano i governi, ma l'incompetenza in materia ambientale (e in particolare nel mondo dell'auto) rimane sempre la loro qualità più spiccata, unita alla sua sorella gemella, la demagogia
Ritratto di erresseste
27 febbraio 2019 - 14:18
Se questo Governo prendesse il coraggio di "congelare" questa tassa, e pensasse ad una sua rimodulazione dove i benefici vadano veramente a chi ha bisogno di aiuto a cambiare auto. Perchè chi riceve uno stipendio dai 1500-1800 euro mese non può comprare un'elettrica da 50K, ma potrebbe sostituire la vecchia utilitaria in favore di una nuova, riducendo consumi e inquinamento con gpl o metano, ed aumentareo la propria sicurezza personale in quanto guiderebbe auto più attuali, ma so che questa è pura utopia.
Ritratto di deutsch
27 febbraio 2019 - 21:55
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Non può comprare nemmeno un'auto benzina o diesel da 50k ma può prendere un buon usato da 10/15k .... anche elettrico
Ritratto di erresseste
28 febbraio 2019 - 09:11
Con 15k ti puoi comprare auto elettriche di 4-5 anni di vita del tipo, Citron C-Zero, Smart for two, Renault Zoe e Peugeot I-ON, delle micro macchine, con batterie sicuramente a fine vita. Qiundi l'Italiano medio continuia andare su catorci anche se non inquina e il riccone ha gli eco incentivi
Ritratto di deutsch
28 febbraio 2019 - 10:50
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Assolutamente non corretto, puoi anche prenderti una leaf, oppure ibrida metano gpl un po tutto. D'altronde 2/3 degli acquisti auto è usato non nuovo. Un sacco di gente guida auto comprate usate che non potrebbe permettersi da nuove, anzi è quasi la norma e quindi vale x tutte le alimentazioni. Se invece si vuol fare polemica sullelettrico è un altro discorso
Ritratto di erresseste
28 febbraio 2019 - 11:34
Dico solo che una persona con stipendio normale non può permettersi un auto elettrica nuova (ai prezzi correnti). invece con incentivi che aiutino veramente la stra grande maggioranza dei cittadini potrebbe permetterselo, che poi sia elettrica a metano o benzina, poco importa
Ritratto di deutsch
28 febbraio 2019 - 12:36
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l'incentivo ha un senso su un prodotto avanzato che quindi costa caro e comprano in pochi per stimolarne l'adozione (vedi anche pannelli solari). se incentivo le utilitarie intese come macchine economiche gli dai le briciole perché si e no si arriva a € 50.00 ad auto. e poi non dimentichiamo che nemmeno chi paga la tassa oltre i 160g è d'accordo su tale situazione, soprattutto quando riguarda auto economiche
Ritratto di deutsch
28 febbraio 2019 - 12:46
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ti faccio un esempio auto media benzina prestazioni simili ma una produce 110g co2 l'altra 150g, quale delle due dovrebbe stimolare e quale disincentivare lo stato nell'ottica di un minor impatto ambientale considerando che hanno la stessa potenza e la stessa omologazione euro 6 d temp e lo stesso bollo??? io ritengo sia corretto agevolare l'acquisto di un'auto che ha un impatto ambientale inferiore del 40%, ma forse l'utente se ne frega e sceglie quella che costa il 3 % meno, senza considerare che poi quei soldi li recupera in carburante nella vita dell'auto, ma indipendentemente dal pareggio economico resta un divario ambientale
Ritratto di DavideK
28 febbraio 2019 - 14:12
Lo stato la deve smettere di "incentivare " e "disincentivare" sulla base di scemenze indimostrate.
Ritratto di DavideK
28 febbraio 2019 - 14:11
@deutsch: ah certo, diffondiamo un po' di nebbia per nascondere il fatto che le auto elettriche sono ridicolmente costose ed inadeguate.
Ritratto di deutsch
28 febbraio 2019 - 18:44
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appare chiaro che sei contro l'elettrico e che le tue politiche ambientali sono in linea con trump, non si può essere tutti d'accordo ma occorre accettare un dato di fatto ovvero che il mondo si sta muovendo in quella direzione e pure tutte le case automobilistiche
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 14:27
I costruttori sono infastiditi solo dal fatto che così non ricevono molti sussidi. Il tema delle auto vecchie è una fesseria, un luogo comune. Le auto di 20 anni sono in gran parte storiche, o fanno pochissimi kilometri. Tipicamente anziani che fanno 2000 km all'anno per fare la spesa e simili. E l'età media del parco circolante italiano, al di là della propaganda, non è elevata ma allineata agli altri paesi europei (vedi dati acea: https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/daviz/average-age-of-road-vehicles-6#tab-chart_1). Se si crede alla fesseria dell'anidride carbonica "climalterante", allora questo sistema è corretto, perchè senza accanirsi contro la normale popolazione, indirizza la naturale sostituzione dei veicoli verso altri a minori consumi. Il problema è a monte, in questa credenza del tutto indimostrata, contro cui per fortuna alcuni governi importanti cominciano a ribellarsi.
Ritratto di NeroneLanzi
27 febbraio 2019 - 15:44
La cosa che infastidisce di più i costruttori in questo momento è l’incompetenza e l’ignavia dell’esecutivo. Siamo a due giorni dal 1/3 e ai concessionari che ti chiedono cosa fare devi rispondere la verità: non lo sa nessuno. Detto questo, il problema principale è lo stesso già annunciato a dicembre e confermato anche dal ministero di Toninelli: questi incentivi non sono efficaci. I disincentivi non sono invece drammatici ma sono comunque tali da determinare un calo complessivo delle targhe in un mercato che già è in recessione (nel complesso quest’anno viaggeremo sui 300-450 milioni di entrate in meno per lo stato legati al calo delle immatricolazioni). Il problema naturalmente non sono quel 3-4% di E0 e quello zerovirgola di storiche, quanto piuttosto i due terzi del circolante che sono pre-E5. Ovvero il grosso delle emissioni sui quali gli interventi in oggetto, numeri alla mano, hanno effetto prossimo allo zero.
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 18:48
Non è questo lo scopo di questi sussidi e di queste imposte, che sono rivolte all'anidride carbonica presunta climalterante (ribadisco che negli Usa, in Australia ed in Brasile tira già un'aria diversa su queste assurdità). Le emissioni di anidride carbonica corrispondono ai consumi, e non c'entrano nulla con le emissioni inquinanti limitate dagli standard euro.
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 18:53
Sull'inquinamento "reale", preso atto che le auto a benzina euro 0 sono sostanzialmente auto storiche, da preservare dalla furia ignorante dei politici (cosa non successa adeguatamente in passato), i benzina pre euro 5 catalizzati inquinano comunque molto poco, quindi sono un non-problema. I diesel vengono sostituiti col loro ciclo naturale, è ora di finirla di fare i talebani, perchè tanto paghiamo noi. Molti diesel E4 hanno già il filtro antiparticolato, quindi sono anch'essi un non problema. Nel frattempo, si dimentica l'elefante nella stanza: le biomasse, incentivate dagli stessi ecologisti che non sanno fare altro che prendersela con l'auto, continuano a crescere ed ormai inquinano il doppio di tutti i trasporti su strada (inclusi camion ed autobus). Tutta questa guerra alle auto vale pochi punti percentuali sul totale. E' puramente ideologica.
Ritratto di NeroneLanzi
27 febbraio 2019 - 20:14
Lo scopo di questi provvedimenti è unicamente far parlare per provare a raccogliere consenso (anche se nel caso specifico la cosa gli sta esplodendo in faccia). Il fatto che siano ricorsi alla CO2 dipende unicamente dal fatto che è l’unico parametro misurabile su una nuova immatricolazione, per il resto non sanno nemmeno cosa sia la CO2. Detto questo, sulla distanza inquinanti e CO2 sono comunque direttamente proporzionali andando indietro con le omologazioni. Le E0 non sono necessariamente tutte auto storiche (a meno che uno non faccia confusione tra storiche e auto di interesse storico, ecc), parliamo anche di uno del 91-92, non certo patrimonio dell’umanità. Ma ripeto, sono solo il 3-4%. Quello su cui puntavo l’attenzione è che se hai l’ampia maggioranza di macchine che inquinano poco, su quello devi concentrarti, non sulle nicchie. Saranno pure poco problematiche ma insieme sono il grosso dell’autotrasporto privato. Che poi non sia l’autotrasporto privato il problema principale è assodato, giusto gli elettrovegani sono ancora convinti che il problema sia quello (e che una castroneria come l’ecotassa sia una soluzione). Ma io di auto mi occupo e di quello parlo. E in sintesi, se proprio si vuole ridurre le emissioni di inquinanti e di CO2, si può fare, la soluzione c’è, ma non è certo quella di dare 4k€ a PHEV e BEV
Ritratto di DavideK
27 febbraio 2019 - 20:42
Cosa propone? Perchè io continuo a non ritenere intelligente far sparire prematuramente le auto. Sono convinto che la naturale sostituzione sia più che sufficiente. Paradossalmente questo clima di caccia alle streghe sta ottenendo l'effetto opposto, perchè prima di spendere decine di migliaia di euro per l'ultimo "ecologico" modello (esattamente come erano le €1/2/3/4/5 quando sono state acquistate), giustamente ci si pensa due volte, per il rischio di ritrovarsi nuovamente bloccati/svalutati, con danni economici enormi (i soldi non crescono sugli alberi per la gente normale, a differenza dei politici che tosano col bancomat delle tasse), in base ai capricci del demagogo di turno. E vale anche per le case, che dovrebbero difendere i loro clienti ed i loro prodotti anche dopo anni, anzichè volere sempre nuovi incentivi ed agevolazioni varie. Le auto hanno già fatto il loro, ormai metà dell'inquinamento non dipende dal motore, ma da freni, asfalto e pneumatici, quindi sarà anche il caso di aprire gli occhi e rendersi conto che parliamo delle briciole.
Ritratto di NeroneLanzi
27 febbraio 2019 - 20:56
La sostituzione è già efficace, concordo. Se ci sono risorse da spendere la si può tranquillamente accelerare con rottamazioni mirate. Concordo sul fatto che i blocchi, per come sono gestiti, sono inutili. Le case più di tanto non possono fare se non spiegare al legislatore quando sta facendo delle castronerie. E la cosa viene fatta regolarmente: a dicembre invece di lavorare abbiamo passato il mese a cercare di spiegare, a gente che non distingue un M1 da un N1, come potevano sistemare il provvedimento (la stesura originaria era ancora peggiore di quella finale)
Ritratto di deutsch
27 febbraio 2019 - 22:00
4
Preferivo la stesura originale, la modifica è chiaramente salva fca
Ritratto di NeroneLanzi
28 febbraio 2019 - 07:42
Anche io avrei preferito la stesura originale in un certo senso. Per come era scritta male, anche una volta approvata, avrebbe avuto effetto nullo in quanto non applicabile. Poi se uno vuole credere alla propaganda per la quale l’impatto ricadeva principalmente su FCA è libero.
Ritratto di Lo Stregone
1 marzo 2019 - 10:47
Quando mai una cosa è scritta "bene"?
Ritratto di deutsch
1 marzo 2019 - 10:51
4
tu la chiami propaganda io invece noto che con la vecchia stesura praticamente tutte le fca pagavano tassa o ne pagavano molto più delle concorrenti, mentre con la nuova la maggior partè è esclusa, soprattutto in casa fiat
Ritratto di NeroneLanzi
1 marzo 2019 - 17:26
Con la vecchia formulazione tutti erano maggiormente danneggiati dall’ecotassa e solo un costruttore era maggiormente avvantaggiato dall’ecobonus. Al punto tale che non solo l’unrae si è speso molto più di anfia, ma all’interno di unrae uno di quelli che si è mosso di più per cambiare la norma è proprio quell’unico costruttore che poteva vedere qualche vantaggio in più dall’ecobonus con la vecchia formula. Questi per dare le proporzioni di quale fosse il bilancio tra danni e benefici.
Ritratto di deutsch
1 marzo 2019 - 18:24
4
si ma si partiva con cifre simboliche. il costruttore avantaggiato immagino sia l'inventore dell'ibrido. onore al suo merito che ha una gamma ibrida con consumi bassi al pari delle emissioni. fiat in pratica non aveva modelli esclusi dal malus mentr mentri altri costruttori ne aveva parecchi anche non utilitarie. cmq per me la vecchia versione avrebbe avuto il vantaggio di sensibilizzare maggiormente mentre con questa fino a 160 grammi sono tutti uguali
Ritratto di NeroneLanzi
2 marzo 2019 - 00:38
L’effetto sarebbe fondamentale stato quello di ridurre ukteriormente il tasso di svecchiamento del circolante. Se vogliamo vedervi qualcosa di positivo, i pochi soldi a disposizione sarebbero andati anche sulle HEV che come potenziale sono messe molto meglio delle PHEV principalmente perché distribuite su fasce di prezzo più accessibili, oltre che molto più pratiche in sé
Ritratto di Gatsu
27 febbraio 2019 - 22:43
2
A mio parere è stato fatto tutto apposta, hanno messo dei "falsi"incentivi x introdurre una vera tassa, anche con gli incentivi compresi il prezzo base di una citycar elettrica è sui 19.000 euro minimo (da 25.000 euro di partenza), quindi cmq circa 9.000 euro in più di esborso da subire, ok fare attenzione all'ambiente ma non è mica una cifra da poco eh. Ecco perché secondo me loro lo sanno bene, x questo hanno impostato in questo modo gli incentivi, credono di incassare senza quasi sborsare nulla, peccato che invece finirà che affosseranno (come al solito) il mercato e non incasseranno nulla, che imb&cilli...
Ritratto di lordpba
28 febbraio 2019 - 08:53
8
Ogni volta che uno spot nomina 'ecotassa' un italiano maledice il M5S e non sono pochi...
Ritratto di lordpba
28 febbraio 2019 - 08:54
8
Mio parere: levare incentivi/tasse/bollo ecc... 'spalmare' tasse solo su costo carburante, ovvero chi brucia tanto inquina tanto e paga di piu'. Zero burocrazia e zero evasione. Punto.
Ritratto di erresseste
28 febbraio 2019 - 09:05
Pienamente d'accordo
Ritratto di DavideK
28 febbraio 2019 - 14:12
Questo avrebbe un senso.
Ritratto di risso65
28 febbraio 2019 - 18:05
Esatto!!! Non ci vuole poi un genio per arrivarci giusto?
Ritratto di DavideK
28 febbraio 2019 - 18:47
Ci vuole un minimo di intelligenza. Dai nostri politici, che fanno abitualmente il contrario di quello che ha senso fare, è chiaramente attendersi troppo. In 3, 2, 1... arriva il proprietario della Matiz che fa 50.000 km all'anno a lamentarsi che così "paga più di chi ha la Ferrari".
Ritratto di erresseste
1 marzo 2019 - 08:43
Soluzione matiz a pedali o a batteria
Ritratto di Lo Stregone
1 marzo 2019 - 10:46
I politici scaldano il banco, parlano per autocelebrarsi, vogliono dimostrare che ne sanno più di noi, perdono tempo prezioso, sperperano soldi pubblici e poi producono delle leggi discutibili con uno scopo solo: colpire i sudditi.
Ritratto di lordpba
5 marzo 2019 - 20:27
8
Esatto, alla fine quello che ha la Matiz e fa 50.000 in un anno produce tonnellate di CO2, quello che ha la Ferrari in garage per collezione e la tira fuori una volta anno per raduno inquina molto meno ma paga il bollo 10 volte, non ha senso...
Ritratto di Dario 61
28 febbraio 2019 - 23:39
Siamo alle solite, di che ci lamentiamo ? In Italia è stato sempre così. Invece di fare un bel piano per rinnovare i veicoli vecchi hanno buttato giù ‘sta legge che peggio non poteva essere!
Ritratto di Lo Stregone
1 marzo 2019 - 10:37
Io sono disgustato da tutto e tutti: cambiano le casacche, cambiano i colori, ma la sostanza non cambia mai.
Ritratto di preoccupato
1 marzo 2019 - 06:12
Non obbliga nessuno a cambiare auto,terrò la mia auto euro 4 fino a quando vedrò camion euro 0 e navi che inquinano alla grande rispetto la mia auto.
Ritratto di Lo Stregone
1 marzo 2019 - 10:32
Quando chi sta in alto comincia a insistere su una cosa che non piace ai cittadini ottiene l'effetto opposto: una resistenza ad oltranza. Io concordo con la sua linea d'azione.