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Emissioni di CO2 delle auto: su dell’1,6% nel 2018

Pubblicato 26 giugno 2019

Il calo delle immatricolazioni di auto diesel in Europa ha contribuito all'aumento delle emissioni. Preoccupazione dei costruttori in vista dei nuovi limiti imposti dalla UE.

Emissioni di CO2 delle auto: su dell’1,6% nel 2018

CALANO LE DIESEL - I dati pubblicati dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) confermano che le emissioni di CO2 delle autovetture immatricolate nel 2018 sono aumentate per il secondo anno consecutivo, registrando un +1,6% rispetto al 2017. La causa principale di questo aumento è da ricercare nella diminuzione delle vendite di auto diesel, che emettono meno CO2 rispetto a quelle a benzina. Secondo i dati dell'Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA), l'anno scorso sono state vendute circa 8,5 milioni di nuove auto a benzina, contro i 7,6 milioni del 2017. Nel 2018 sono state immatricolate 5,4 milioni di nuove auto diesel, con un calo di 1,2 milioni di auto rispetto all'anno precedente. Allo stesso tempo, nel 2018 sono state vendute poco meno di 302.000 auto a ricarica elettrica.

I LIMITI DELLA UE - L’aumento delle emissioni di CO2 delle auto immatricolate in Europa lo scorso anno è una cosa che preoccupa molto. A partire dal 2021 le emissioni medie delle auto di ciascun gruppo automobilistico non dovranno superare i 95 g/km e chi non rispetterà questi limiti sarà soggetto a multe molto salate. La multa prevista per chi sfora è di 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite, moltiplicato per il numero di auto vendute nel 2020 e 2021, anche se il 5% dei veicoli più inquinanti non sarà conteggiato nel 2020. 

MULTE SALATE - I costruttori che non riusciranno a rispettare questo paramento, dovranno pagare multe miliardarie, tuttavia, la legge europea dà la possibilità di acquistare “crediti verdi” da altri costruttori, in modo che quelli più virtuosi possano guadagnare da questa posizione e vengano spinti a produrre auto sempre più “green”. È questa la soluzione scelta dalla FCA che, per compensare i ritardi nell'introduzione di auto ibride ed elettriche, pagherà alla Tesla la bellezza di 1,8 miliardi di euro per conteggiare una parte delle auto elettriche del costruttore americano come se fossero state vendute dalla FCA.

SERVONO INCENTIVI - L'ACEA esorta i 28 Stati membri dell'UE ad aumentare gli investimenti nei punti di ricarica per i veicoli elettrici e nelle stazioni di rifornimento per altre auto a propulsione alternativa, mettendo in atto programmi di incentivazione significativi per incoraggiare un maggior numero di consumatori ad acquistarle.



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Ritratto di treassi
26 giugno 2019 - 16:11
Niente diesel, niente benzina, niente gpl... Tutti coalizzati per vendere l'elettrico... Ma un po di rimboschimento no??
Ritratto di Pavogear
26 giugno 2019 - 17:39
Appunto, quello che dico anche io. Se smettessimo per magia di emettere CO2 e altri gas serra oggi stesso non cambierebbe niente, perché se questa non viene riassorbita dall' ambiente continua a provocare il surriscaldamento globale e l'unico modo per riassorbirla è piantare più alberi, cosa che però non viene minimamente considerata purtroppo
Ritratto di treassi
26 giugno 2019 - 19:59
Considerando che in Italia ci sono quasi 8.000 comuni, basterebbe che ognuno piantasse 10 alberi.. solo il primo anno ci sarebbero 80.000 nuovi alberi, in 10 anni sarebbero 800.000.. Senza considerare che i primi piantati "lavorerebbero" dieci volte in più..
Ritratto di str
27 giugno 2019 - 11:15
Sagge parole. Stiamo invece incentivando lo spreco, le auto grandi, i consumi e non il verde
Ritratto di Tao_37
28 giugno 2019 - 08:40
Giustissimo. Quì son tutti "cechi"
Ritratto di Pavogear
26 giugno 2019 - 17:42
Questa paura della CO2 sta raggiungendo livelli isterici e da follia pura. Sveglia, l' anidride carbonica può essere facilmente riassorbita dall' ambiente (a patto di ricostituire le foreste distrutte). Io la vedo una manna dal cielo invece un piccolo aumento della CO2 causata dalla diminuzione delle auto a gasolio. Ricordiamoci che queste ultime sono molto nocive per la salute attraverso l' emissione di particolato, mentre le alimentazioni a benzina non ne emettono e dunque non nuociono in alcun modo alla salute
Ritratto di deutsch
26 giugno 2019 - 17:45
4
guarda che le ultime benzina hanno il filtro fap antiparticolato
Ritratto di Pavogear
26 giugno 2019 - 19:04
Lo so ma è inutile, l'hanno messo senza un motivo ben preciso. Non sto scherzando, i motori a benzina proprio perché non raggiungono le pressione dei motori a gasolio non generano particolato e gli studi mostrano che la quantità di particolato che si forma nei motori ad accensione per compressione a benzina (sono ancora in fase di studio, non sono ancora esistenti nelle auto stradali) è praticamente irrisoria
Ritratto di Jumputer
27 giugno 2019 - 05:10
Non tutte le ultime benzina necessitano di FAP. I motori iniezioni diretta necessitano di FAP. Soluzioni "x tutti" Europea x abbattere CO2 : 3 cil turbo iniezione diretta downsizing con turbo, FAP oppure Diesel con FAP , Adblue (Urea) e nonostante questo CO2 sopra i 95. Anche con il "motorino lavatrice" MildHybrid sempre sopra i 95 g co2 a Km. Soluzioni "asiatiche" Motori benzina ciclo Aktinson (non abbisognano di FAP e senza Turbo) motori elettrici nel cambio da almeno 60Cv (yaris ibrida ad esempio) e dalla Prius abbondantemente (da 20 anni) sotto i 95 g/km. La RAV4 ibrida 220 CV 4x4 fa 100 g/km di co2. Fatti una ricerca e vedi dove sono le concorrenti come emissioni CO2. Prendi un europea la Golf ad esempio, Confrontala con una paragonabile (Corolla o Ionic) ibrida vera (Toyota Hyundai , Kia, Honda ma anche Ford Mondeo (eccezione europea con stesso schema) e guarda il parametro Co2. Dopodichè in un'auto ci sono 1000 parametri per confrontarle ma sul rapporto CO2/prezzo (intendo prezzo come raggiungibilità x molti) le ibride "vere" sono avanti anni.
Ritratto di deutsch
27 giugno 2019 - 11:48
4
occhio che occorre considerare il medesimo ciclo di omologazione perché non tutti sono aggiornati al wltp, alcuni usano il nedc correlato. cmq nei consumi reali i nuovi tre cilindri danno ottime soddisfazioni vedi una scala 1.0 con media di 17 in prova sul alvolante oppure i 16.1 della versione 1.5 da 150 cv automatica in prova su 4ruote. certo nellìuso cittadino lìibrido vero da grandi vantaggi ma fuori coi nuovi benzina il gap è limitato. su 4ruote c'è la sfida yaris hybrid contro siwft 1.0 mild hybrid ed alal fine hanno consumi medi uguali, la Toyota fa meglio in città, mentre la Suzuki fuori. però a livello di prestazioni c'è un abisso ed anche un bel gap di prezzo
Ritratto di Jumputer
28 giugno 2019 - 00:36
Quello che conta è il vaolre scritto al rigo v7 del libretto. Questo parametro sarà di riferimento nel calcolo della famosa media 95 g/km (nedc) e 111 g/km wltp. Tutti in wltp sono almeno il 15 % meno "effiìcienti". l momento uso il NEDC ...perhè è qullo che conta nei calcoli (ripeto riga v7 del libretto) Sulla Yaris ibrida c'è scritto 76 g/km, sulla corolla e sul chr abbondamente sotto i 95g come loì'è la corolla 180 cv. la RAV 4 4x4 220cv 100g/km. Una qualsiasi concorrente "classica" ma anche mildhybrid è lontana decine di g di co2. Come faranno a far media a 95? Elettriche (che contano 0 g) e plugin. queste due "costose e non per tutti" categorie di auto saranno prodotte nel nr giusto per "mediare" il resto di "vecchiume inquinante" diesel e 3 cil turbo. ad esempio.. poi qualche metano (che vendono solo in Germania ed i Italia dove ci sono i distributori) ma anche con il metano sotto i 95g non si va.... a meno che non siano tutte delle UP o al massimo Polo. Prova a trovare una concorrente della corolla 180 cv sotto i 95 o che si avvicini... ma già 115 è più del 20% e ci vogliono anni e generazioni per abbassare e senza qualcosa di nuovo sui è fermi al palo.... La Prius 2004 fa 104 g/km qualle 2009 89 g/km quella 2016 sotto gli 80.... ma le fanno dal 1997 con obiettivo fisso CO2 e e con le altre emisioni (PM e NOX) abbondatemente sotto i limiti senza FAP e Urea. QAuindi le prove di consumo di "al volante" sono Fuffa per questa "gara" ai 95 g§/km. FCA ha comprato i 0 G/km di migliaia di Tesla europeee
Ritratto di deutsch
28 giugno 2019 - 09:41
4
guarda che io sono completamente favorevole al full hybrid, lamento solo il fatto che a parte toyota, una honda ed un paio di kia hyundai non c'è altro, peccato apprezzerei molta più concorrenza per aiutare la diffusione. dicevo solo che oggi si crea confuzione perchè trovi sia dati calcolati con nedc che wltp. è verò plugin e elettriche costano di più ma conta che per la yaris ibrida occorre stanziare circa 5000 in più della versione benzina e passare da 15 a 20 di listino non è proprio una scelta indolore per tutti, anche se bisogno riconoscere che nel prezzo è compreso il non sempre amato cvt.
Ritratto di Pac80
26 giugno 2019 - 21:14
In realtà anche le benzina producono particolato (forse meno e il filtro funziona in maniera diversa). Quello che veramente differenzia le due alimentazioni sono i valori del Nox (ossidi di azoto), molto superiori nei diesel.
Ritratto di Pavogear
26 giugno 2019 - 21:21
Si ma la quantità di particolato prodotta da un motore a benzina viene prodotta soprattutto nei nuovi motori con iniettori che iniettano a grandi pressioni ma comunque la quantità è molto ridotta e a mio modo di vedere non giustifica il fap su tali vetture, anche perché il fap peggiora le prestazioni molto spesso e quindi per riottenere le stesse prestazioni bisogna spingere di più col motore in termini di sfruttamento delle prestazioni, con tutte le conseguenze del caso. Ovviamente si parla di perdite di prestazioni ridicole, ma comunque si ha un rovescio della medaglia da non sottovalutare
Ritratto di Gordo88
27 giugno 2019 - 11:22
1
Ma che ne sai evidentemente se alcune case lo mettono è perché non rientrano nella normativa euro 6 d/ d-temp. Mica spendono soldi per materiale ed investimenti su un componente che non serve!!
Ritratto di MAUROXX
27 giugno 2019 - 13:26
per la verità le emissioni di particolato delle auto contribuiscono per il 27% delle emissioni totali di particolato (dati ARPA Lombardia) Di questo 27% quasi metà deriva (13%) da freni e pneumatici, ne consegue che il contributo dei diesel al particolato non è poi così consistente come si vuol fare credere. Le stufe a pellet o a legna producono il 43% del particolato.
Ritratto di herm52
26 giugno 2019 - 18:15
Ma per quale sporco interesse economico adesso si punta alla produzione dell'ibrido e non ci concentra a livello mondiale sul alimentazione a idrogeno molto più ecologico e sostenibile dell'ibrido.
Ritratto di MAUROXX
27 giugno 2019 - 13:27
perché il problema è costituito dalla produzione dell’idrogeno che richiede ad oggi grandi quantità di energia.
Ritratto di herm52
26 giugno 2019 - 18:28
Uno dei problemi gravi per l'emissione di CO2 a livello endotermico sono i rapporti di compressione più aumentano (piccole cilindrate tanti cavalli) più aumenta la temperatura all'interno della camera di combustione e quindi più emissione di CO2, per quanto concerne le polveri sottili diciamo che le auto incidono poco o niente molto incidono i riscaldamenti, i fuochi della terra dei fuochi, i camini delle fabbriche, le grandi e piccole navi/ imbarcazioni, i camion, le locomotive e i maxxli che girano con le vetture diesel non controllate perchè non vogliono spendere soldi quindi si comportano come quei maxxli che buttano le immondizie a bordo strada. Questi maxxli sono una razza umana difficile da debellare.
Ritratto di Pavogear
26 giugno 2019 - 20:50
Sintesi perfetta della follia isterica collettiva odierna
Ritratto di Mbutu
26 giugno 2019 - 21:58
Sulle navi: la CO2 è esclusa da quella stima. L'ente europeo per l'ambiente valuta le emissioni di gas serra da trasporto dipendenti per un 70% da quello terrestre ed il restante 30 da marittimo ed aereo. Poi c'è il problema delle tecnologie alternative: per le auto le abbiamo con ibrido ed elettrico. Per navi ed aerei ancora non c'è nulla di altrettanto funzionale. Senza contare che le auto hanno una vita media più breve, il che rende più veloce il cambio del parco circolante. Sul rimboschimento sono d'accordo ...tenendo sempre presente che per le piante si consuma spazio utile all'uomo ed alle sue attività. Un appunto sul fatto che tutto stia procedendo "secondo natura": essendo l'essere umano parte integrante della natura va da sé che qualsiasi suo impatto su di essa sia assolutamente "normale". Ciò non significa però che non ci sia o sia ininfluente. Ancora di più, però, c'è da tenere presente che diversamente dagli altri animali noi abbiamo la consapevolezza di quale sia questo impatto e la possibilità di minimizzarlo laddove ci rendessimo conto che questo mette a repentaglio la nostra esistenza. Per fare un esempio paradossale: un dinosauro col suo cervellino non si rende conto dell'asteroide che "secondo natura" sta per estinguerlo. Gli esseri umani sono abbastanza intelligenti (anche se c'è chi si sforza in ogni modo di fare credere il contrario) da non accettarlo supinamente e mandare Bruce Willis nello spazio.
Ritratto di Mbutu
27 giugno 2019 - 08:33
È inutile fare dello spirito. Quelli che cito sono dati che puoi trovare sul sito dell'EEA. Che leggerli non faccia "complotto internazionale" o non dia la possibilità di dare al mondo degli ignoranti non è un problema mio.
Ritratto di Mbutu
27 giugno 2019 - 12:00
Non mi voglio addentrare nei dati che fornisci perchè intraprendere una discussione complottara sulla base del "la loro versione dei fatti non torna" è esercizio che non mi interessa. Il problema di fondo è questa tua affermazione: "Ecco, magari partiamo dal restante 90%". Perchè è capziosa al limite della falsità. Non è che sul restante 90 (ammesso e non concesso) non si stia facendo nulla. Certo, non se ne parla qui perchè l'argomento sono le auto. Prendiamo il caso dell'Italia (facevo questo esempio giusto rispondendo ad altro post). Abbiamo passato il 2018 a cambiare le termovalvole dei riscaldamenti per diminuire consumi ed emissioni. Ci sono comuni che hanno messo a disposizione soldi per i cambi delle caldaie. Negli anni abbiamo avuto detrazioni per l'efficentamento energetico (serramenti, cappotti, elettrodomestici, caldaie, ecc). Le nuove costruzioni vengono fabbricate secondo migliori standard energetici. Così come le norme sull'inquinamento delle industrie si sono fatte più stringenti (se poi basta dare la mazzetta od essere amico dell'amico per evitare controlli ed adeguamenti quello è un altro problema). Inoltre come dicevo sopra, si interviene più facilmente dove è possibile. L'auto ibrida od elettrica la sappiamo fare. L'aereo con frenata rigenerativa non esiste.
Ritratto di Mbutu
27 giugno 2019 - 15:41
Di nuovo, io non nego che l'attività solare stia influenzando il clima. Dico solo che per quella non c'è molto che si possa fare. In compenso abbiamo la possibilità di diminuire la nostra impronta (e fra l'altro lo faremmo per il nostro stesso bene, mica per generosità). Non farlo "perchè tanto" (che in realtà spesso è pigrizia) mi sembra una cosa assolutamente irrazionale. Sul complottismo, il mio non è un espediente. E' una fotografia dei fatti. Rileggi i commenti, leggi ad esempio cosa scrive qui sotto di spock66. Leggi la tua stessa risposta. Tutto ammantato da "i poteri forti ci vogliono fregare ma io ho capito tutto". Stessi discorsi dei no vax, dei terrapiattisti, degli sciachimicari. Ora, io non escludo a priori che poche persone particolarmente intelligenti e scaltre laureate all'università di you tube possano aver capito tutto e svelato un complotto portato avanti dalle organizzazioni più potenti del mondo. Ma altrettanto umilmente devo riconoscere che mi pare alquanto dubbio. Se, come dice spock66, la nostra coscienza e libertà si misura nel fatto di girare in macchina liberi di sgasare e zigzagare (morte alla guida autonoma) e non caricare tutti alle stesse colonnine (come se poi invece la benzina non la facessimo tutti agli stessi distributori, tanto per chiarire il livello della critica) ...allora in realtà abbiamo già perso e non c'è veramente più nulla da salvare.
Ritratto di Spock66
27 giugno 2019 - 11:52
Carissimo Brixio, fa sempre piacere leggere tanta saggezza e preparazione, grazie. Riguardo all'isteria collettiva "gretina" alimentata dai media Obamiani-Sorosiani, questa ha ragioni ben precise che sono principalmente il giro di affari luculliano attorno alla "green-economy" (fasulla), ma anche la spinta culturale verso una società globale sempre più uniformata e appiattita, dove ogni forma di autonomia dell'individuo va abolita per favorire una "impecorimento" di massa, tutti legati alle stesse colonnine, tutti obbligati alla guida autonoma, in sostanza tutti automi privi di libertà e coscienza ma semplici e acritici ruminanti produttori-consumatori..(sono andato fuori tema, lo so, ma vedo nell'auto "puzzona" e con 1000 Km di autonomia con poche taniche di diesel nel bagaglio una ribellione post-apocalittica simil Mad Max al sistema isterico che cercano di imporci)
Ritratto di Fr4ncesco
27 giugno 2019 - 00:14
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Per portare l'avocado dal sudamerica all'Europa una nave container inquina circa quanto 300.000 automobili. Si sa che l'avocado è gourmet quindi consumato prevalentemente da quella borghesia politically correct ambientalista che gira in Tesla e, che durante l'estate, non ha scrupolo ad avere l'aria condizionata a palla. Usate meno il clima, trovate una situazione di comfort (circa 24-26C), mangiate a Km0, invece di scassare il menga a chi abbisogna dell'auto.
Ritratto di herm52
27 giugno 2019 - 11:47
Volevo ricordare che con gli accordi politici Italiani e Europei sulla "Via della Seta" aumenterà notevolmente il traffico navale nel "CATINO" Mediterraneo di conseguenza aumenterà notevolmente l'inquinamento atmosferico e marino.
Ritratto di manuel1975
27 giugno 2019 - 12:18
l'europa sono solo dei mafiosi e imbecilli il futuro è sempre il motore a combustione interna con carburanti ecologici come il gasolio sintetico e bioetanolo ricavato dalle immondizie
Ritratto di Dario 61
28 giugno 2019 - 07:49
L'ignoranza di chi ci governa sarebbe quasi comica se non fosse molto preoccupante. Lo sapevano tutti che sostituendo le auto diesel con quelle a benzina ci sarebbe sta to un innalzamento della co2. Soluzione? Tutti in elettrico, come se per produrre elettricità non si inquinasse...
Ritratto di stefanotorino
28 giugno 2019 - 16:05
io dico solo una cosa, che ormai ripeto da tempo, diesel 50€ 800/1000km, tagliandi ogni 30.000km a 180-250€, vita media del motore 250.000/300.000 km. full electric 100€ per 350-380km e già solo questo, col mutuo da pagare e 80km da fare al giorno vado fallito. o do da mangiare alla famiglia spese solite incluse o fallisco. non credo di dover aggiungere altro. evitate risposte sull'ibrido perchè non sono nelle mie tasche e solo coi tagliandi sforo il budget. scusate se sono ceto medio basso e realista.
Ritratto di Zot27
28 giugno 2019 - 16:56
Chiedo scusa, non ho capito le 100 euro per 380 km. E piccola parentesi sul diesel: dal punto di vista economico andrebbe bene (se non inquinasse) se avesse l'affidabilità della Prius che posseggo, altrimenti c'è da svenarsi come stavo per fare io con la penultima auto (turbo saltato e tanti altri problemi). Con 30k km l'anno che faccio, da quando ho mollato il diesel, è come se guadagno di più ogni mese.