TEST INDIPENDENTE - La Deutsche Umwelthilfe (DUH), associazione tedesca non governativa che si occupa di ambiente, ha pubblicato gli esiti di un test effettuato con una
Renault Espace turbo
diesel 1.6 dCi, omologazione Euro 6b, per misurarne le emissioni di ossidi di azoto (NOx), in pratica per verificare se le pratiche non corrette riscontrate sulle vetture del gruppo Volkswagen siano applicate anche da altre case, nella fattispecie la Renault con la sua Espace. Il risultato è clamoroso perché secondo la DUH anche la Espace è fortemente fuori norma, avendo fatto registrare nel suo test emissioni di ossidi azoto (
NOx) 25 volte superori agli standard di legge. Questo grande divario è stato rilevato quando il motore era caldo.
RENAULT CONTESTA - Dopo poche ore dalla pubblicazione dei risultati del test della DUC, la Renault ha diffuso un comunicato stampa che respinge le accuse e contesta le modalità di effettuazione dei test dell’organizzazione ambientalista tedesca. In particolare la Renault sottolinea che le procedure utilizzate per i test in questione non sono quelli regolamentari in vigore nell’Unione europea. Ciò detto, la Renault aggiunge che analizzerà i risultati dei test della DUT per comprenderli e spiegarli. Infine, la casa francese ricorda che nell’agosto 2015 la tedesca ADAC (potente automobile club tedesco) aveva sottoposto a test la Renault Espace e le emissioni erano risultati in regola.
UNIVERSITÀ DI BERNA - Ma che cosa sono le prove della DUT? Secondo quanto riportato dal DUC, l’associazione ha chiesto ai tecnici ricercatori dell’Università di scienze applicate di Berna, in Svizzera, di sottoporre la Renault Espace 1.6 dCi a nove test. Otto di questi sono stati compiuti secondo le modalità NEDC, cioè quelle utilizzate per i test ufficiali europei e in vigore al momento dell’omologazione del modello, mentre il nono esame ha seguito criteri elaborati dalla stessa DUH.
TEST DIVERSI - Degli otto test secondo al ciclo NEDC alcuni sono stati effettuati seguendo rigidamente i tempi e le modalità previsti dal ciclo. Per gli altri invece sono state apportate alcune delle variazioni. Una delle differenze è stata appunto quella relativa alla temperatura del motore. La relazione sui test compiuti dice che mentre gli esami ufficiali per l’omologazione vengono fatti sempre con il motore freddo, per le prove della DUC si è stabilito di verificare il comportamento del motore quando è caldo.
FORTI DISCREPANZE - Secondo la DUC sei degli otto test compiuti secondo le procedure NEDC hanno messo in evidenza emissioni da 13 a 25 volte i parametri regolari, cioè di 80 mg/km. Ciò mentre nei test compiuti seguendo rigidamente tempi e modi dei test di omologazione, la Renault Espace ha rispettato i requisiti europei per quel che riguarda le emissioni. In sostanza, se le emissioni della la Renault Espace 1.6 dCi esaminata vengono misurate esclusivamente secondo le modalità stabilite dalla normativa europea, l’esito dei test è perfettamente regolare, ma se si esce anche di poco da quanto previsto del protocollo di omologazione, allora i risultati diventano fortemente fuori norma.
FERMARE GLI NOX - Da notare che la Renault Espace 1.6 dCi gli scarichi impiegano le così dette NOx Trap (trappole per gli ossidi di azoto, qui per saperne di più) che sono efficaci soprattutto a freddo. Per il momento la Renault è tra le case costruttrici che non impiegano il sistema SCR (Selective Catalyst Reduction) che è il modo più efficiente per ridurre drasticamente l’NOx anche alle alte temperature di esercizio. Quest’ultimo sistema dovrebbe esse adottato durante il 2016, per la precisione in abbinamento al motore 1.6 Twin Turbo.
PRECEDENTI - Va aggiunto che l’organizzazione DUC non è nuova a atti di accusa di questo tipo. Nei mesi scorsi aveva fatto lo stesso con l’Opel Zafira e l’Audi A8. Ora, dopo la vicenda Volkswagen, tutto assume un risalto maggiore e appare sotto una luce diversa.