UNA QUESTIONE APERTA - La questione delle emissioni di ossidi di azoto è più che mai d’attualità nonostante siano passati due anni dallo scandalo innescato dalla scoperta del software illegale che il gruppo Volkswagen ha utilizzato sul alcuni suoi motori Euro 5 per ridurle artificiosamente in fase di test di omologazione (qui per saperne di più). Le norme europee sulle emissioni di ossidi d’azoto (NOx), sostanza inquinante dannosa per l’organismo umano che viene generata durante la combustione del carburante, impongono un limite di 80 mg/km per le Euro 6, quelle oggi in vendita, ma i test di omologazione vengono effettuati in laboratorio e non “stressano” le auto come nell’utilizzo su strada: è per questo motivo che i valori sono rispettati nei cicli di omologazione, ma spesso nell’uso normale su strada si registrano valori decisamente più alti. Anche perché la normativa, prevede che si possano disattivare i sistemi di contenimento degli NOx in determinate condizioni di utilizzo, cioè quando è necessario proteggere il motore, e la cosa è lasciata alla discrezione del costruttore. È proprio da questo punto cruciale che nascono le forti discrepanze che spesso si sono viste nei valori rilevati su strada. A voler fare ulteriore luce sulla vicenda arriva ora uno studio effettuato dall'Università di Duisburg-Essen commissionato dal quotidiano Süddeutsche Zeitung, in cui appare che le 138 vetture collaudate superano in media di 5,3 volte il limite di 80 mg al chilometro.
BENE I TEDESCHI - I ricercatori hanno esaminato 138 vetture omologate Euro 6 di vari costruttori presenti in Europa, riunendo le misurazioni compiute da quattro diversi “soggetti”: l’automobile club tedesco (ADAC), l’organizzazione ambientalista DUH, l’autorità federale tedesca per i trasporti (KBA) e il magazine specializzato Auto Motor und Sport. Le quattro realtà hanno rilevato le emissioni di NOx a partire da test su strada e non in laboratorio. L’indagine ha “premiato” i costruttori tedeschi, a partire dalla Volkswagen, la migliore fra quelli analizzati nonostante la quantità di ossidi d’azoto prodotta dai modelli esaminati sia maggiore del doppio rispetto al limite per legge. La Volkswagen è seguita da Audi e BMW-Mini (emissioni superiori di 2,4 volte), dalla Mercedes (4,2 volte) e dalla Jaguar Land Rover (4,3 volte).
LA PIÙ INQUINANTE? LA FIAT 500X - Secondo lo studio, i peggiori, cioè quelli con emissioni reali di NOx più elevate rispetto a quelle omologate, sono la Renault-Dacia: le emissioni reali superano di 11,1 volte il limite europeo. Negativo è anche il risultato dei motori utilizzati sulle auto della FCA (Fiat, Chrysler e Jeep) prese in considerazione (+8,6 volte), nonostante i modelli esaminati siano stati meno della concorrenza: per la Volkswagen ne sono stati provati dodici, per la Renault-Dacia quattordici e per le Fiat, Chrysler e Jeep cinque. Sono tedeschi anche i modelli che più si avvicino ai valori previsti dalla legge: la Mercedes E 220 d con il cambio automatico è stata la migliore del lotto, sforando il limite di 0,3 volte, davanti alla BMW 520d (0,4 volte). Ultima si è classifica la Fiat 500X Cross a trazione integrale con emissioni di 17,2 volte superiori quelle omologate.