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FCA e PSA: l’accordo è fatto

Pubblicato 31 ottobre 2019

Trovata l’intesa per una fusione paritetica che formerà il quarto gruppo mondiale nel settore automobilistico.

FCA e PSA: l’accordo è fatto

FIFTY-FIFTY - Tanto tuonò che piovve. Dopo mille abboccamenti, proposte è indiscrezioni e finalmente arrivata la conferma ufficiale congiunta: il matrimonio tra FCA e Groupe PSA s’ha da fare, spianando la strada alla creazione di un nuovo mega gruppo, detenuto al 50% dagli azionisti di PSA e al 50% dagli azionisti di FCA. Questo nuovo assetto societario, secondo le note diffuse, permetterà di accelerare l'innovazione e la progettazione di nuovi modelli e l’aggregazione darebbe vita al quarto costruttore automobilistico al mondo per vendite annuali (8,7 milioni di veicoli), con un utile operativo di oltre 11 miliardi di euro. Una grande opportunità anche per lo sviluppo delle nuove tecnologie in tema di mobilità sostenibile, tra cui la propulsione elettrificata, guida autonoma e connettività digitale. 

SOCIETÀ OLANDESE - Il Consiglio di Amministrazione della società capogruppo con sede in Olanda avrebbe una rappresentanza bilanciata: John Elkann assumerebbe la presidenza e Carlos Tavares diventerebbe ceo. Sempre secondo le note ufficiali, entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un memorandum di intesa. Questo accordo esclude anche eventuali chiusure di stabilimenti, mentre si prevede che l’80% delle sinergie sarà raggiunta dopo 4 anni. Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri: cinque nominati da FCA (incluso John Elkann in qualità di presidente) e cinque da PSA, più il ceo Tavares. A margine del protocollo di intesa quest'ultimo ha dichiarato che: “Questa convergenza crea un significativo valore per tutti e pare a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike Manley, (ceo di FCA n.d.r.) e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo”. A Tavares fa eco lo stesso Manley: “Sono contento di avere l’opportunità di lavorare con Carlos e il suo team su questa aggregazione che ha il potenziale di cambiare il settore. Abbiamo una lunga storia di cooperazione di successo con Groupe PSA e sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone, potremo creare una società leader nella mobilità a livello globale”.

CREA VALORE - Ai soci della FCA dovrebbe andare una dividendo straordinario di circa 5,5 miliardi di euro, mentre le due controllate Comau (FCA) e Faurecia (PSA) dovrebbero essere scorporate come società indipendenti. Inoltre la nuova società, con sede in Olanda, sarebbe quotata alle borse di Parigi, New York e Milano e continuerebbe a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti. La Exor della famiglia Agnelli-Elkann, al pari degli altri soci del nuovo gruppo, vedrà dimezzata la sua partecipazione: oggi nella FCA ha il 29% mentre deterrà il 14,5% del nuovo soggetto.



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Ritratto di Giuliopedrali
31 ottobre 2019 - 10:02
Boh perchè non unirla anche a Renault allora, al gruppo Toyota a VAG a GM e al gruppo Geely-Volvo già che ci siamo e fare un'unico gruppo mondiale..........
Ritratto di remor
31 ottobre 2019 - 10:42
Lo si sapeva oramai da tempo che alla fine sarebbero confluiti in una manciata di gruppi. Probabilmente Fca, visti i propri volumi, ha pure portato un relativo ritardo ad aggregarsi
Ritratto di impala
1 novembre 2019 - 19:13
lo sappiamo tutti che la storia dei 50/50 e solo una favola. I Francesi non hanno mai gradito le auto Italiane, ogni volta che lo possono, è questo da sempre, i giornalisti auto, in Francia hanno sempre disprezzato i prodotti FCA, basta solo leggere i commenti su uno sito internet comè Caradisiac, nella pagina "actu" per vedere comè la pensano ... loro parlano sempre di "prendere il controllo" ... spero che john Elkann, e la famiglia Agnelli ha ancora voglia di fare auto, è non solo prendere i soldi. In Francia dicono che dopo tre anni peugeot potra comprare le azione dello stato Francese e della Dongfend che hanno entrambi della peugeot ... sarà la fine di FCA ??? ... fare un regalo dell genere, di alcuni dei nostri piu grandi marchi, hai Francesi sarà preso come un tradimento.
Ritratto di UnAltroFiattaro
3 novembre 2019 - 00:24
L'unico gruppo è ovviamente utopistico, ma con quest'accordo ha fatto un passo avanti la premonizione di Marchionne che in tempi non sospetti profetizzava che "In un prossimo futuro rimarranno solo 6 maxi gruppi automobilistici, poiché le singole aziende non saranno in grado di andare avanti senza fusioni"... Inoltre sempre come da desiderio di Marchionne, che quindi in questo mese dedicato ai defunti ha ricevuto un "bel regalo"(...) ora FCA avrà tra le sue fila anche il marchio Opel, nonostante veto del governo tedesco all'epoca della sua proposta...
Ritratto di nik66
31 ottobre 2019 - 10:13
ha ha ha, vero, hai ragione, un unico gruppo mondiale, per il nome suggerisco di prendere la lettera iniziale di ogni marchio e trovare una parola di senso compiuto
Ritratto di remor
31 ottobre 2019 - 10:14
Chissà che Renault non si mangerà le mani: poteva diventare il primo gruppo mondiale e alla fine, come si è visto, con un po' di buona volontà l'accordo in un paio di giorni lo si faceva / rendeva pubblico
Ritratto di studio75
31 ottobre 2019 - 10:31
5
Renault, al momento, non ha una guida (AD provvisorio). Restano in piedi tutte le problematiche dell'alleanza con Nissan. Perde da inizio anno circa il 30% del valore in Borsa. Spero che lo Stato Francese per salvarla non imponga clausole astruse all'alleanza FCA-PSA.
Ritratto di Fr4ncesco
31 ottobre 2019 - 10:41
2
PSA disse che una fusione FCA-Renault sarebbe stato problematico per le aziende in Francia, notizia passata abbastanza in sordina. Attendiamo ora le dichiarazioni Renault, e del governo francese, sperando non ci metta lo zampino e che sia un'operazione libera tra società private.
Ritratto di Thresher3253
31 ottobre 2019 - 10:18
Mi sembra palese, se non fosse stato chiaro già da prima, che FCA ha tanta italia quanto gli Esposito che vivono in USA da tre generazioni. Non so perché c'é chi si ostina ad affermare di "comprare italiano" solo perché la Renegade la fanno qui.
Ritratto di Pavogear
31 ottobre 2019 - 10:41
Non sapevo che Maserati, Fiat e alfa romeo fossero diventare tutt'un tratto marchi stranieri. Mi sembra che la sede sia sempre in Italia. Inoltre Jeep è americana, e chi dice che la Renegade è italiana perché fatta in Italia è perché probabilmente è ignorante. Ogni marchio appartiene al paese in cui è stato fondato, anche se facente parte di un gruppo che non fa parte di quel paese. Lamborghini è italiana così come Seat è spagnola e Skoda è ceca, ma appartengono tutte alla Volkswagen che è tedesca, ma ciò non fa dei tre marchi sopracitati dei marchi tedeschi. Opel dovrebbe essere stata tedesca, poi americana, poi francese e ora boh (Olandese?). Semplicemente è tedesca per è un marchio tedesco, a prescindere dal chi ne detiene le azioni
Ritratto di Thresher3253
31 ottobre 2019 - 10:56
Però asset, fondi e investimenti non restano in italia. Non siamo il mercato principale di FCA, ci becchiamo i modelli obsoleti e grandi marchi storici sono ridotti a una parodia del passato. La sede fiscale non é in italia. Se il "made in italy" si può ridurre al luogo di nascita del marchio allora anche le fettuccine alfredo precotte che vendono nei supermercati americani sono "made in italy" e per estensione anche il parmigiano cinese.
Ritratto di Marco_Tst-97
31 ottobre 2019 - 11:19
Oh, ma ti rendi conto che FCA è un gruppo internazionale?! Per la sede ci voleva un Paese "neutrale", e soprattutto che fosse attivo nei confronti dell'innovazione, dove si propongano spesso soluzioni anche utopistiche ma di sicuro originali, e l'Olanda è quel Paese; le tasse in Italia, poi, FCA le paga comunque, eh. Non è che solo perché la sede legale si trova all'estero allora anche i terreni occupati dalle fabbriche diventano all'improvviso suolo estero o i lavoratori aquisiscano cittadinanza olandese!
Ritratto di Marco_Tst-97
31 ottobre 2019 - 11:22
PS: da recenti comunicati, risulta chiaro che l'intenzione è quelle di non chiudere NESSUNO stabilimento, italiani compresi, che quindi contineranno ad operare e a generare ricchezza, oltre che auto.
Ritratto di Thresher3253
31 ottobre 2019 - 13:33
Eppure gli operai di Cassino quest'anno hanno lavorato una media di 10 giorni al mese, passando i restanti in cassa integrazione. Non parliamo poi dello stabilimento di Melfi. Un termine di "ricchezza" bizzarro.
Ritratto di Blueyes
31 ottobre 2019 - 12:04
1
senza contare che TUTTI gli uffici centrali sono a Torino. Sai quanta gente campa ancora qui grazie alla Fiat? Impiegati che lavorano al marketing, finance, progettazione, logistica, ecc. ecc. Tutto in Italia. Le auto vengono concepite qui. Per me è Italiana, fermo restando che non sono contento della sede fiscale in Olanda. Poi scusa tanto per capire, l'azienda risultante dalla fusione FCA e PSA cosa sarebbe, anch'essa olandese perchè ha la sede in Olanda?
Ritratto di Thresher3253
31 ottobre 2019 - 13:40
Non ha molto senso come affermazione: praticamente tutte le multinazionali che operano anche in italia danno lavoro agli italiani, e mi sembra ovvio. Eppure non stiamo qui ad affermare di andare al McDonalds a mangiare un panino per supportare l'economia italiana, come invece taluni affermano nel giustificare l'acquisto di una qualunque auto del gruppo FCA. Che poi personalmente non me ne frega nulla di quale auto voglia acquistare la gente, ma che non si giustificasse la scelta con del campanilismo da quattro soldi visto che effettivamente una Panda é italiana tanto quanto una Yaris.
Ritratto di Blueyes
31 ottobre 2019 - 15:19
1
L'acquisto di un'auto italiana aiuta l'economia italiana eccome visto che è stata progettata a Torino, gli ingegneri, il marketing ecc sono a Torino, mica da altre parti. E nel caso della tua Panda uguale alla Yaris è anche prodotta in Italia. Altro che panino di McDonald. Per Yokohama a Torino la gente lavora bene, considerando i soldi ed i mezzi che fornisce la proprietà.
Ritratto di Alfiere
31 ottobre 2019 - 17:42
2
Credo che gente ignorante di fisco non dovrebbe ripetere a pappagallo ciò che ascolta in giro: dire che la sede fiscale non è in italia non descrive la situazione, serve a fare populismo.
Ritratto di desmo3
31 ottobre 2019 - 12:03
6
@Pavogear anche le ultime Lancia erano italiane? Thema, Flavia e Voyager???? non è perché il brand è italiano, allora automaticamente tutto è di impronta italiana
Ritratto di carmelo.sc
31 ottobre 2019 - 12:44
Lancia è un brand che non ha mai avuto seguito in Europa, anche ai tempi d' oro dei rally...quindi ci sta che non siano stati fatti grandi investimenti su questo marchio, seppur sia una cosa poco piacevole.
Ritratto di bellaguida
31 ottobre 2019 - 13:51
Lo stesso ragionamento si potrebbe fare con Alfa. In realtà se si hanno innovazione e capitali le cose si fanno. Guarda cosa era Skoda 20 anni fa e guarda ora. Guarda i coreani. Guarda Seat. E potrei continuare. Lancia poteva essere la Audi italiana e Alfa la BMW italiana. E invece...
Ritratto di bellaguida
1 novembre 2019 - 08:43
Alex Li, ti sembra un successo?
Ritratto di Andre_a
31 ottobre 2019 - 23:22
cercare di attribuire nazionalità a delle multinazionali non ha senso, lo dice la parola stessa. Mio nonno comprava solo Fiat perché italiane, ma ormai il mondo è cambiato.
Ritratto di mariofiore
4 novembre 2019 - 17:03
Vi complicate troppo la vita. La jeep renegade é prodottabin Italia per cui è italiana ma con marchio americano che ha sede legale olandese. Quello che ha importanza e che chi la peoduce la Sata di Melfi paga le tasse in Italia e che da lavoro ad italiani e ad aziende che producono in Italia.
Ritratto di nik66
31 ottobre 2019 - 10:24
provo ad immaginare una nuova auto con carrozzeria punto, telaio 2008, interni c3, motore opel, trasmissione dongfeng e mi chiedo: che marca sarà?
Ritratto di desmo3
31 ottobre 2019 - 10:27
6
qui c'è tanta gente che ha un futuro come registi di film immaginari
Ritratto di Pavogear
31 ottobre 2019 - 10:42
Una schifezza
Ritratto di treassi
31 ottobre 2019 - 10:29
Riflessione del tutto personale a scanso di equivoci: in famiglia mai avuto un auto del marchio Citroen, figuriamoci DS… facili premonitori non compriamo Pegeaut da oltre 15 anni e non compriamo Opel da oltre 10 anni… con oggi le poche possibilità rimaste scendono a zero… della serie prima li fa e poi li accoppia… Auguri Fiattari… no scusate, da oggi Francettari...
Ritratto di Luzo
31 ottobre 2019 - 10:30
eestiquaatsi
Ritratto di Pavogear
31 ottobre 2019 - 10:44
Ero d'accordo con tutto ciò che hai detto. Poi la conclusione mi ha fatto cadere le braccia. Tuttavia, spero vivamente che i marchi FCA non prendano i difetti dei marchi PSA, altrimenti veramente ci sarà da piangere
Ritratto di 82BOB
31 ottobre 2019 - 11:31
2
Nella mia famiglia attualmente sono felici possessori di due Citroen, mio zio ha guidato sempre Citroen, ho avuto il piacere di guidare la Citroen C4 Cactus di recente... personalmente ho poco da criticare il marchio francese, anzi! Peugeot mai guidate invece... Tra le vetture del gruppo FIAT e le Citroen non ho particolari preferenze, anche se le Citroen mi son sempre piaciute!
Ritratto di Fr4ncesco
31 ottobre 2019 - 10:36
2
Su carta sembra l'accordo perfetto, spero che la voce che riguarda il futuro degli stabilimenti sia reale e che non ci siano prevaricazioni dei francesi, e che siano le PSA ad adottare le trasmissioni italiane e non viceversa. Curioso di sapere poi come avverrà l'integrazione dei due gruppi, a partire dal nome della nuova società e l'assetto che avranno ora i marchi.
Ritratto di NITRO75
31 ottobre 2019 - 10:46
Bo vediamo…...il problema è sempre che i francesi vogliono fare le "prime donne" e vediamo soprattutto cosa accadrà la punta di diamante trainante il gruppo, ovvero Jeep che per volere di Trump potrebbe tornarsene negli State's…. Il lato positivo della storia è che Peugeot ha già a listino dei modelli elettrici che FCA potrà sfruttare come piattaforma per i propri modelli. Chissà che non fosse già stato così fin dal principio…...
Ritratto di Xadren
31 ottobre 2019 - 10:48
1
Altro colpaccio degli Agnelli (purtroppo). Immagino i listini fra qualche anno, con auto tutte uguali cui cambierà solo la mascherina e il logo.
Ritratto di AMG
31 ottobre 2019 - 10:49
Incredibile! Siamo veramente in un epoca di grandi fusioni. Peccato che questo significhi avere anche auto molto più standardizzate. Se da un lato è meglio perché avremo più modelli competitivi su diversi marchi, dall'altro invece il senso dei marchi assumerà sempre più una questione di facciata... Mitsubishi sarà solamente una Renault o una Nissan (o tutte e due) ricarrozzate. Ad ogni modo ottima soluzione per FCA, che negli ultimi anni ha visto un pò arrancare i suoi progetti... mentre PSA ha saputo darsi una scossa (anche in senso letterale) e reinventare al tempo stesso l'imagine e la percezione, riposizionare anche nuove acquisizioni come la Opel, che con il cambio generazionale e l'eccellente immagine della nuova Insignia ha saputo anch'essa recuperare una buona immagine di quality-brand storica un pò persa. Se poi da questo matrimonio vedremo risorgere Lancia, pur con condivisioni con altri modelli, poco importa, almeno ci sarà qualcosa da commentare dopo anni di nulla! Il futuro ci dirà se le "nozze" andranno a buon fine! FCA ha bisogno di risorse per investire.
Ritratto di Thresher3253
31 ottobre 2019 - 10:59
Se Lancia deve ricarrozzare modelli PSA come é già successo con le Chrysler tanto vale smettere con l'accanimento terapeutico e staccare la spina.
Ritratto di remor
31 ottobre 2019 - 11:05
Non penso sarebbero un semplice cambio di marchio su una vettura esistente, anche perché dalla Francia qui le varie PSA arrivano tranquillamente e a iosa già coi loro marchi originali. Una nuova Ypsilon che, invece, sta alla 208 come una Ibiza sta alla Polo ci potrebbe benissimamente stare
Ritratto di Fr4ncesco
31 ottobre 2019 - 11:12
2
La Insignia è ancora un modello General Motors e infatti credo che Opel ci abbia perso sotto PSA, identità e caratteristiche. Comunque sono decenni che c'è la condivisione di piattaforme tra più marchi, anzi, prima cambiava giusto il logo e il nome.
Ritratto di 82BOB
31 ottobre 2019 - 11:36
2
Io temo per i marchi italiani, perché troppo in sovrapposizione (FIAT) o troppo in crisi (AR e Maserati), ma visto gli ottimi lavori fatti da PSA per risanare Opel e la tradizione dei francesi nelle competizioni su sterrato, da romantico sogno un ritorno di vetture Lancia capaci di dominare nei rally e di ammaliare per il loro stile e la loro raffinatezza!
Ritratto di Fr4ncesco
31 ottobre 2019 - 12:06
2
Mah non so riguardo Opel, ha perso capacità decisionale, prima era il polo europeo di GM e faceva internamente auto per tutto il mondo, aveva una divisione sportiva. Ora sono solo PSA. Ma Opel è stata solo acquisita, FCA è paritaria di questa fusione. Poi c'è il pianale Giorgio, nuovo e molto valido e la trazione posteriore è fondamentale per certi marchi. Credo o spero che adesso che ci sono nuovi fondi però facciano più modelli Alfa Romeo e in tempistiche meno bibliche.
Ritratto di AMG
3 novembre 2019 - 10:59
Sono d'accordo che la fusione potrebbe accelerare l'uscita di nuovi modelli (lo spero). E anche che alcune condivisioni meccaniche, se portano alla nascita di nuovi modello che altrimenti non ci sarebbero, non sarebbe male. Tuttavia la condivisione delle piattaforme c'è da decenni all'interno della auto dello stesso gruppo, e vabbè. Ma se ogni gruppo si fonde con altri sempre più spesso arriveremo al punto che, in sostanza, avremo per una categoria d'auto tipo 2/3 concorrenti che sono veramente diverse. Mentre tutti gli altri modelli se la giocherebbero sui dettagli, sull'estetica, ma non più su differenze sostanziali meccaniche. Oggigiorno questo non ha nemmeno troppa importanza, vero. Comunque la perdita della diversità mi dispiace.
Ritratto di 82BOB
3 novembre 2019 - 11:38
2
Hai ragione AMG, non è facile ragionando globalmente riuscire a invertire questa tendenza! Per questo più che le fusioni sono preferibili gli accordi, come Toyota sta facendo con gli altri marchi giapponesi! Nel futuro non so dove arriveremo, ma al momento Suzuki e Subaru, ad esempio, riescono a mantenere una loro ben precisa identità! In questi periodi di svilupo di ibrido, elettrico e idrogeno è difficile fare a meno, probabilmente, di determinate sinergie, speriamo soltanto che si riesca a dare una ben più apprezzabile varietà di prodotto rispetto a quella che si può immaginare ora... Dopotutto esempi in positivo in parte ci sono. Nel gruppo PSA possiamo vedere che se 208 e Corsa si differenziano nell'estetica, la C3 si differenzia per piattaforma ed estetica! allo stesso modo in VAG abbiamo differenze di estetica e dimensioni per A3, Golf e Leon e differenza di piattaforma per Scala! È più difficile far emergere differenze, ma con una gestione attenta del prodotto si può comunque ottenere un risultato! Staremo a vedere questa fusione a cosa porterà... Io penso in negativo, ma sogno e spero in positivo!
Ritratto di ziobell0
31 ottobre 2019 - 11:08
Il frutto della globalizzazione: le auto saranno sempre più simili fra loro (avrà senso parlare di marchi?) le generazioni future saranno interessate all'auto come noi lo siamo per il robot da cucina.
Ritratto di treassi
31 ottobre 2019 - 11:19
Che delusione per i francettari che nel giro di 5 anni da quando è stata accorpata da Chrysler nel 2014 (solo che in Italia bisognava chiamarla acquisizione... con la rinascita dei fichi secchi e le mirabolanti vendite di modelli 0 stelle... ) nemmeno più il bluff Jeep basta a portare avanti il carrozzone... di già devono fondersi con PSA, visto che non hanno neanche il coraggio di chiudere Lancia e vendere Alfa, cosa che faranno fare ai francesi dando logicamente la colpa all'alleanza e riducendo Fiat a rimarcare i prodotti francesi a uso e consumo dei fiattari italiani... complimentoni!
Ritratto di treassi
31 ottobre 2019 - 13:37
Ecco il principe dei delusi... compra "italiano" e stai sereno... AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di treassi
31 ottobre 2019 - 16:34
Che squallore... però lascia qualcosa anche agli altri AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di pinco palla 69
31 ottobre 2019 - 20:22
Qualcuno col problema al cambio sul Tiguan l'ho conosciuto anch'io. Una gran sola. Che supposta!
Ritratto di Roomy79
31 ottobre 2019 - 22:07
1
Infatti johm elkann e l’erede dominante e ha proseguito cognome e origini piemontesi.,.ormai è tutto globale i discorsi sull’italianita’ sono patetici. L’importante sono gli stabilimenti, che danno lavoro agli italiani poi che siano jeep, toyota o fiat è indifferente
Ritratto di 82BOB
31 ottobre 2019 - 11:20
2
Speriamo bene per i nostri marchi, che riescano a sopravvivere, per i nostri siti produttivi, che continuino a lavorare a pieno regime, e per tutti i lavoratori di FCA (operai, ingegneri, impiegati, ecc.)!
Ritratto di Mbutu
31 ottobre 2019 - 11:33
Ti dirò, a me che negli stabilimenti italiani producano fiat, alfa, jeep o peugeot e citroen poco importa. Sposo completamente il tuo auspicio per la forza lavoro. Ad oggi è solo una dichiarazione d'intenti, ma il fatto che l'impegno sia quello di non tagliare è positivo. Certo, dobbiamo fidarci che non siano solo dichiarazioni di facciata ma un po' di ottimismo male non fa.
Ritratto di Fra977
31 ottobre 2019 - 11:57
Per FCA questo accordo è vitale. Il perché è semplice. FCA in tutti questi anni non ha sviluppato prodotti congrui per i prossimi limiti di CO2. Quindi non riuscendo a livello finanziario a progettare pianali idonei di massa per più modelli con motorizzazioni elettriche e full-hybrid nonché plug-in,questo accordo ha tolto molti guai in questo senso. Credo che i prossimi modelli di massa saranno derivati da PSA con il fine di arrivare ad omologazioni consone con i limiti che si avranno negli anni ad avvenire sugli agenti inquinanti.
Ritratto di Fra977
31 ottobre 2019 - 14:28
@Alex Li. Nel commento ho scritto " pianali idonei di massa per più modelli ". Non mi pare che Renegade e Compass siano auto per la massa.
Ritratto di Ennio78
31 ottobre 2019 - 12:01
Buona notizia, Carlos Tavares CEO non puo' che far bene a FCA. Ho qualche dubbio sul futuro della produzione in Italia. Malgrado l' "accordo escluda eventuali chiusure di stabilimenti", spero di essere smentito, ma se non di chiusura si tratterà sicuramente di ridimensionamento. Rimarrà la produzione "Made in Italy" di Alfa e Maserati e tutto il resto sparirà (ops scusate e' gia' sparito) e quindi parliamo di volumi risibili con inevitabile impatto sul personale attualmente impiegato in Italia, incluso l'indotto. Poi con marchio Fiat rimarrà solo la Polacca 500? Interessante poi scoprire che motori montera' in futuro Maserati. Aurevoire FIAT (sorry FIAF).
Ritratto di Merigo
31 ottobre 2019 - 12:25
1
Mi pare che non si sia sottolineato come EXOR, cioè la Finanziaria detenuta al 53% dalla Famiglia Agnelli, sarà di gran lunga il primo azionista della newco che nascerà, possedendo più del doppio delle azioni dei singoli "sposi" francesi Peugeot, Governo Francese e Dongfeng. Di fatto insomma, dal 2014 (nascita di FIAT-Chrysler Automobiles) ad oggi, la Fabbrica Italiana Automobili Torino da torinese che era - e decotta che era solo pochi anni prima (fino all'arrivo di Sergio Marchionne) -, è diventata prima italoamericana ed ora italofrancoamericana. Ma, che piaccia o non piaccia a tutti coloro che gufano contro FIAT a prescidere, sempre con la Famiglia Agnelli al timone. Famiglia rappresentata ora da John Elkann il quale a differenza del nonno Gianni e dello zio Umberto conosce molto bene il proprio ruolo di Azionista di maggioranza ed altrettanto bene quello di Amministratore Delegato, cui appunto delega il più possibile, come ha fatto con i risultati che conosciamo con Sergio Marchionne e come farà ora con Carlos Tavares, un Re Mida come Marchionne se è riuscito in pochi anni al timone a risanare PSA prima e in pochi mesi Opel poi. E' bene ricordare aggiungo, che i quattro produttori coinvolti FIAT, Chrysler, Peugeot/Citroen e Opel, solo una decina di anni fa erano molto ma molto vicini alla bancarotta (Chrysler ci arrivò ricorrendo al Chapter 11) e solo grazie a ossigeno governativo e a Sergio Marchione e Carlos Tavares sono ora vive e tanto vivaci da cercare marito. Buon lavoro a tutti.
Ritratto di desmo3
31 ottobre 2019 - 13:39
6
no, le partecipazioni si diluiranno affinché sia la famiglia Agnelli che Pegueot abbiano la stessa identica quota di partecipazione
Ritratto di The Krieg
31 ottobre 2019 - 15:03
Falso. Alla fine ci saranno gli agnelli col 14,5 e i Peugeot con il 6,2 (con quest'ultima che può acquistarne il 2,5 e arrivare a 8,7)
Ritratto di Merigo
31 ottobre 2019 - 15:51
1
Desmo3 rassegnati: EXOR sarà l'Azionista di maggioranza, con più del doppio delle azioni della Famiglia Peugeot e del Governo Francese e, se vorrà partecipare al gioco come al momento non sembra, di Donfeng. La "diluizione" come la chiami e se ci sarà, è per dare valori uguali ai due sposi, vendendo asset, in modo che la newco sia composta da FCA e da PSA al 50%.
Ritratto di Nic10
31 ottobre 2019 - 12:44
I vantaggi ci sono da tutte e due le parti (Fca ha bisogno di piattaforme per i marchi generalisti e modelli elettrificati, PSA vuole entrare nel mercato nord americano e non ha un grande spazio nell’ambito premium). Spero vivamente per Peugeot, Citroen e Opel che la loro gamma non venga decimata così come è stato fatto con i marchi di Fca rispetto a quando erano gruppo Fiat e gruppo Chrysler. Non capisco la posizione che assumerà Fiat: Peugeot fa la generalista con buone finiture, Citroen l’originale e sbarazzina, Opel la razionale... e spero che finalmente Alfa Romeo riceva una gamma completa e ben articolata. Maserati rimarrà il marchio “luxury” del gruppo, speriamo presto con nuovi modelli. Purtroppo secondo me verranno eliminati marchi come Lancia e Chrysler, che oggi hanno in gamma un solo modello, e verrà lasciato spazio a DS come marchio premium da affiancare a Alfa. Ram, Jeep vanno benone anche adesso. Mi chiedo, i concessionari dei due gruppi rimarranno separati o verranno unificati?
Ritratto di flavio84
31 ottobre 2019 - 12:50
Sinceramente non ho capito chi dei due ci va a rimettere...mi sembra la storia"mi piace quella ragazza ma è troppo gnocca e allora ripiego sull amica bruttina che xo ci sta" ecco, non credo che nessuno dei due ne tragga troppo beneficio, forse forse fiat allargherà un po una gamma ridotta all osso, ma l idea di vedere un alfa, che poi alfa non è, con componenti renault, per la miseria compro great wall!!
Ritratto di Giuliopedrali
1 novembre 2019 - 08:58
Si togliendo Peugeot.
Ritratto di Elix69
31 ottobre 2019 - 13:34
Tavares come ceo è un'ottima notizia. Ha ampiamente dimostrato che ci sa fare....per il resto spero sinceramente e finalmente che inizino a togliere la robaccia all'italiana e mettano tecnologia Peugeot che negli ultimi anni ha fatto un salto di qualità notevole. Saluti. P.S. finirà sta caxxo di cassa integrazione!? Me lo auguro per i dipendenti e per noi cittadini che paghiamo le tasse....
Ritratto di P206xs
31 ottobre 2019 - 13:54
1
Con la fusione sarà + facile il ritorno negli usa per PSA, invece fiat potrà fare la punto su base 208 e un BSUV e avrà anche delle versioni elettriche ed ibride che volenti o dolenti servono in gamma. Altra cosa interessante sarà magari la possibilità di vedere delle Peugeot o DS a trazione posteriore.
Ritratto di Probos
31 ottobre 2019 - 14:54
Fusione da 6+ ma rimane il problema di contare poco fuori da Europa e Stati Uniti
Ritratto di 82BOB
31 ottobre 2019 - 15:00
2
Sperando che quanto scritto sugli stabilimenti diventi realtà e che i marchi italiani sopravvivano a questa fusione, interessante, tra le altre cose, sarà sapere che fine faranno le basi FCA... Al momento ci sono (sperando di non dimenticarne nessuna) la Mini (Panda e figlie), la Economy (Uno, Mobi e dinastia Palio non ancora completamente dismesse), la Small (la più usata tra FIAT e Jeep e curiosamente ancora in uso anche da Opel per la Adam), Compact (Giulietta, Pacifica, Cherokee e Jeep cinese), Giorgio (Giulia e Stelvio), 4C, Quattroporte V (coupé e cabrio) e Quattroporte VI (Quattroporte VII, Ghibli e Levante), che fine faranno? E i motori? I FIRE sono in via di dismissione e i Ferrari non saranno più in uso a Maserati. Che fine faranno i FireFly, i TBi, i MJet, GME, ecc.?
Ritratto di Roomy79
31 ottobre 2019 - 22:19
1
I firefly con i consumi che hanno e meglio se li rimpiazzano con i vti a partire da domani,,,
Ritratto di 82BOB
1 novembre 2019 - 00:02
2
Ah, in Europa meglio sicuro! In America latina, siccome sono fatti per l'alcol, magari avranno futuro... Boh?!?
Ritratto di Elix69
31 ottobre 2019 - 16:14
Dunque: il governo francese è sempre lo stesso che ha impedito "l'acquisto" (quello era sostanzialmente) ed ora guarda un pò è d'accordo....non vi viene un piccolo dubbio fiatchryslerioti....che la state prendendo in der poster!!! Saluti
Ritratto di Elix69
31 ottobre 2019 - 16:16
* l'acquisto di Renault *
Ritratto di Elix69
31 ottobre 2019 - 17:03
Aggiungo che (solo) la famiglia Peugeot a fusione avvenuta potrà aumentare la propria percentuale del 2.5% nei primi 3 anni comprando o da dongfeng o dalla banca francese che rappresenta lo stato....quindi diventare il socio di maggioranza. Ed il piatto (amaro) e servito. Arisaluti
Ritratto di Roomy79
31 ottobre 2019 - 22:25
1
Se il governo francese ha detto si, avrà già in mente una soluzione azionaria per avere il controllo della baracca insieme alla famiglia Peugeot (giro di azioni reciproco o chi lo sa) macron e quello dell’affaire stx-fincantieri. Probabilmente con Renault hanno detto no proprio perché con dentro Nissan rischiavano di contare troppo poco, mentre qui faranno la parte del leone negli interessi della Francia in primis, cosa che a noi Italiani riesce invece molto male.
Ritratto di Elix69
31 ottobre 2019 - 23:35
Mister li, lei ha fatto il gommista per 40 anni e probabilmente ha ancora il classico poster di donnine nude attaccato al muro che le fa venire le farfalline al cervello.....vada a dormire....alla sua età si rischia già la senilità... Saluti
Ritratto di Illuca
31 ottobre 2019 - 17:22
Con la forza contrattuale dell'Italia, prevedo uno spostamento delle produzioni in fabbriche estere con buona pace dei nostri politici che non sanno guardare piú lontano del proprio naso.
Ritratto di Alfiere
31 ottobre 2019 - 17:54
2
Beh la situazione non è male, con Peugeot a coprire il generalista "aspirante al premium" che fa da nucleo per il gruppo e senza più lo stress di arrivare negli USA, alfa e maserati al top, rimane da capire come equilibrare citroen col marchio 500, e dal confronto "fra morti" lancia e DS uscirà un solo vincitore, forse francofono. Ci guadagna terribilmente Chrysler che potrà avere una gamma vera su base francese, e le sinergie coi suv Jeep sono consistenti. Rimane da dare un immagine precisa a FIAT, che negli ultimi 50 anni mai l'ha avuta ed è per questo che declina inesorabilmente dagli anni 90. Tuttavia mi sembra un unione tra soggetti non in perfetta salute e starà alle capacità del CEO uscirne vincenti.
Ritratto di Probos
31 ottobre 2019 - 19:07
Ma soprattutto ora nel calcio i capitali andranno verso la Juventus o verso Sochaux-Montbéliard?
Ritratto di Ho 229
31 ottobre 2019 - 19:09
A PSA occorre solo la Jeep e la piattaforma della Panda, il resto verrà venduto o dismesso.
Ritratto di Roomy79
31 ottobre 2019 - 22:35
1
Visto che sei molto preparato e Fca è una gallina dalle uova d’oro che non sbaglia un colpo ed è avanti a tutti (per me ormai è un abile gruppo finanziario piu che automobilistico in cerca di un approdo per continuare a vivere visto che negli ultimi anni ha pensato solo a fare cassa anziché investire) come mail oggi le azioni Peugeot cedono su Euronext Parigi oltre l'11%?
Ritratto di Giuliopedrali
31 ottobre 2019 - 19:37
Per me sembra un'accozaglia di marchi perdenti, il migliore la momento è Peugeot, ma già Jeep è in forte calo, gli altri si partiam partiam...
Ritratto di remor
31 ottobre 2019 - 20:11
Però penso sarà l'assieme di marchi col maggior totale di anni di tradizione sulle spalle. Tolto ds come new brand a se stante, il resto hanno descritto veramente secolari storie dell automobilismo. Facessero un video celebrativo per promemoriare giusto un minimo approfonditamente i vari modelli dei vari marchi che hanno avuto impatto storico-popolare non basterebbe penso una giornata per guardarselo
Ritratto di Fojone
1 novembre 2019 - 11:23
piccolo particolare che hai dimenticato: sia Fiat che Peugeot quei marchi li hanno snaturati e distrutti...
Ritratto di bridge
31 ottobre 2019 - 20:45
1
Finalmente la ragazza che ha superato i 30 da ormai diversi anni (FCA) ha trovato marito (PSA)!!! Anche se questo matrimonio lo si è fatto per compromesso e non per amore...
Ritratto di bridge
31 ottobre 2019 - 21:30
1
Una ragazza che ha superato i 30 da ormai qualche anno. Una metafora.
Ritratto di Biondi stefano
31 ottobre 2019 - 22:44
Auguri ai nuo
Ritratto di Biondi stefano
1 novembre 2019 - 10:06
Auguri ai novelli sposi.
Ritratto di Giuliopedrali
1 novembre 2019 - 08:35
Francamente preferisco Seat (VAG) che col suo spin-off Cupra promette auto spettacolari, creato dal nulla, invece mettere insieme Fiat, Peugeot, Opel, Citroen e Lancia, DS, Alfa mi dice meno che nulla, anche Dongfeng si è defilata da PSA e quella si che vola!
Ritratto di Giuliopedrali
2 novembre 2019 - 12:43
Mi sembra che Dongfeng si sia defilata da PSA.
Ritratto di Giuliopedrali
1 novembre 2019 - 10:13
Ovviamente i cinesi insegnano, guardate Geely che fa auto migliori delle europee ormai e ha acquisito Volvo che è un marchio premium (anche se secondo me rischia di scomparire dietro a Geely) poi il premium cinese Lynk&Co, Lotus molto più sportive, Polestar elettrico e premium, Proton come low cost per l'Asia Pacifico, (stavano pure per comprare Mercedes Benz piccolo particolare) tutto ben definito, altro che accozzaglie di marchi che erano significativi nel '900...
Ritratto di Giuliopedrali
2 novembre 2019 - 12:46
Geely stava per comprare il 100% di Daimler-Benz ma lo stato tedesco si è opposto e hanno comprato il 10% e quindi sono i maggiori azionisti, secondo me tra l'altro Geely è la più promettente Casa automobilistica al mondo, anzi guardando i suoi prodotti 2019/20 sembra aver già superato Volvo.
Ritratto di Fojone
1 novembre 2019 - 11:03
da anni non leggevo i commenti degli utenti; oggi però ero curioso di vedere le reazioni dei tifosi Fiat all'accordo con la (da loro tanto denigrata) Peugeot. ebbene anche stavolta non si sono smentiti e non hanno perso l'occasione per continuare a lodare l'operato della loro amatissima Fiat che fa sempre tutto bene, che è italiana anche se ha sede in Olanda, che fa bene a non investire nell'ibrido e nell'elettrico ma poi deve cercare accordi per recuperare il tempo perso in questi settori,che ha in listino modelli vetusti perchè non era il momento di lanciarne dei nuovi ed ora si allea con quegli incapaci che lanciavano modelli e marchi nuovi in continuazione... che gente pietosa!
Ritratto di Rendi
1 novembre 2019 - 16:36
In questa fusione al 50% c'è solo una cosa che non mi torna: il consiglio di amministrazione è composto da 11 membri e 5 sono della FCA mentre 6 sono della PSA. A questo punto sembra che dove si decide l ultima parola l abbiano i francesi....
Ritratto di Adry83
2 novembre 2019 - 09:43
Chissà se faranno una peugeot punto.....
Ritratto di Gatsu
2 novembre 2019 - 11:08
2
Dubito faranno la Punto, non avrebbe senso con tre utilitarie generaliste già presenti (208, C3 Corsa), però potrebbero fare la Mito 5 porte e la nuova Ypsilon oltre che qualche modello Lancia a trazione anteriore
Ritratto di Giuliopedrali
2 novembre 2019 - 12:48
Lancia a trazione posteriore a che pro... Hallowen è passato.
Ritratto di news
3 novembre 2019 - 19:01
qualcuno fermi il bimbo min....kia di Torino...sta alleandosi con un gruppo che non offre nulla se non un pianale per macchine per bambini....Marchionne risorgi prima che questo faccia danni grossi per il paese...speriamo lo fermi Trump....l alleanza giusta e' con GM la faccia nal 50/50 meta Mary Barra come AD..per convincerla...ma fermi lo scempio che sta facendo.
Ritratto di 82BOB
4 novembre 2019 - 11:49
2
Per le vedovelle maglioncinate altra bella notizia: https://insideevs.it/news/380063/fca-psa-tesla-auto-elettrica/ Personalmente la ritengo una buona notizia, almeno ci sarebbero delle buoni basi per sviluppare il piano industriale Maserati (sempre che dopo la "fusione" il"virus" marchionniano non contagi pure la dirigenza PSA), e le riduzioni di CO2 sarebbero reali e non fittizie!
Ritratto di 82BOB
4 novembre 2019 - 12:18
2
X-))) Le risate che mi faccio in questi giorni... X-)))
Ritratto di Marco_Tst-97
4 novembre 2019 - 12:43
Se queste sono le cose che ti fanno ridere...
Ritratto di 82BOB
4 novembre 2019 - 13:20
2
X-))) la comicità non ha più confini... X-)))
Ritratto di Veronicuccia
5 novembre 2019 - 19:39
Al di là delle chiacchiere di facciata, Peugeot compra FCA e si guadagna il biglietto d'ingresso nel mercato americano (leggi Jeep e soci). Quando sarà il momento dei tagli, Tavares farà il suo dovere non certo in Francia, dove lo Stato è loro azionista, ma da noi, dove la classe politica è debole e mediocre. Quanto agli Elkann, dopo aver investito poco e niente nelle nuove tecnologie automobilistiche, incassano molti euri e sorridono, liberandosi di quello che per loro era un peso. Tombola!
Ritratto di mariofiore
5 novembre 2019 - 20:24
Analisi sbagliata. Primo azionista con il 14% e la Exor famiglia Agnelli. Stato francese e famiglia Peugeot insieme non arrivano al 11%. In più gli Agnelli hanno in cassaforte 10 miliardi di euro in contanti, e diversi altri importi investiti in azioni. Tavares é un manager non un azionista. Non dovesse piacere agli Agnelli, lo tolgono. Chi comanda sono gli azionisti alla fine. Tutto il resto sono chiacchiere. Condivido solo l'analisi riguardo i tagli, la nostra classe politica é incompetente. Per gli eventuali tagli si faranno ovviamente in Italia in quanto costano da noi produrre più di quanto costa in Francia. Dall'energia elettrica, ai servizi, alle tasse. Unica cosa che costava meno era l'acciaio ma ora con la chiusura dell'Ilva anche questo costerà molto di più in Italia.