FCA, Manley: “Non siamo in ritardo su ibride ed elettriche”

05 marzo 2019

Al Salone di Ginevra, il numero uno della FCA ha confermato il piano industriale per l'Italia. E l'impegno sulle auto a batteria.

FCA, Manley: “Non siamo in ritardo su ibride ed elettriche”

PIANO ITALIA CONFERMATO - Dopo essere stato il responsabile del marchio Jeep negli ultimi anni, contraddistinti dal rinnovamento della gamma e da una grande crescita nelle vendite, dallo scorso luglio l'inglese Mike Manley (nella foto) occupa il posto che era stato di Sergio Marchionne. Oggi, al Salone di Ginevra, in corrispondenza con il lancio di due prototipi importanti come la crossover Alfa Romeo Tonale e la Fiat Centoventi, l'amministratore delegato di FCA ha chiarito la sua visione sul futuro del gruppo. A partire da una questione delicata per il nostro Paese, ovvero l'opportunità di confermare o meno il piano di investimenti in Italia (vedi qui la news), che era stato bloccato a gennaio, dopo la comunicazione degli ecoincentivi (e dell'ecotassa) per l'acquisto delle auto nuove nel nostro Paese. Ebbene, “il piano è confermato”. Questo significa che entro il 2021 si investiranno oltre 5 miliardi di euro, per arrivare a produrre tredici modelli nuovi o aggiornati. E il giudizio sulla manovra del governo? Qui, Manley non si sbottona: “è ancora presto per una valutazione”.

ALLEATI CERCASI - Oltre ai due prototipi, a Ginevra si sono viste anche le Jeep Compass e Renegade ibride plug-in. Alla domanda su come mai FCA arrivi solo adesso con una certa convinzione nel settore delle auto a batterie, presidiato ormai da anni da molti concorrenti, Manley non vede problemi: se è vero che parecchi costruttori offrono questi veicoli, “è anche vero che, per ora, pochissimi automobilisti li comprano. Arrivare dopo non significa quindi essere in ritardo. Anzi, confidiamo sulla possibilità di trarre vantaggio dalla riduzione dei costi di sviluppo e, anche se stiamo sviluppando autonomamente una nostra piattaforma per veicoli elettrici, sulla possibilità di fare accordi.” Pare quasi un'apertura alla francese PSA, dopo le recenti voci riguardanti la ricerca di partner da parte del gruppo francese. Manley ha speso qualche parola anche per la Lancia, non presente con uno stand al Salone. Il marchio “resterà italiano”. Ma la decisione di investire su questo nome dalle nobili origini è legato alla “certezza di avere un ritorno.”



Aggiungi un commento
Ritratto di otttoz
5 marzo 2019 - 16:47
e' in ritardo...la Lancia poi chi la rilancia?
Ritratto di Roomy79
5 marzo 2019 - 16:52
1
Ha pienamente ragione, il volume di vendite rispetto ai modelli progettati/proposti e assolutamente sbilanciato e non giustifica gli investimenticdi alcuni produttori , arrivare dopo non vuol dire essere in ritardo. Settimane fa ero preoccupato su Fca, se ora i modelli arrivano sono nei tempi
Ritratto di Zot27
5 marzo 2019 - 16:54
Ma se non sono in ritardo, allora possiamo già acquistare un'ibrida del loro gruppo subito e con gli incentivi. Strano, nel loro listino non trovo niente ..
Ritratto di Rieccomi
5 marzo 2019 - 18:11
Puoi attingere alla concorrenza. Che offrono tanti modelli economici. Giusto?
Ritratto di Zot27
5 marzo 2019 - 19:04
La Yaris a 15k non mi pare sia costosa, e fa risparmiare tanti soldi dopo
Ritratto di Vincenzo1973
6 marzo 2019 - 08:23
Si come no. Fa risparmiare tantissimo a chi crede alle pubblicità
Ritratto di Zot27
6 marzo 2019 - 11:24
L'esperienza mia è quella della Prius
Ritratto di Vincenzo1973
6 marzo 2019 - 12:15
la Prius non e' la Yaris. la Prius e' una macchina che intanto non costa 15k e soprattutto ha un cx eccezionale, a differenza della Yaris che potremmo definire "normale"
Ritratto di Zot27
6 marzo 2019 - 14:28
Si, ma io parlavo di affidabilità e quindi costi irrisori per mantenerne una
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 00:48
Se si rompe un semiasse (vedi le buche per le strade: sono spesso voragini...), il problema si presenta tanto per una qualsiasi Fiat quanto per una Yaris ibrida. Gli altri costi di mantenimento sono irrisori anche per una qualsiasi auto, dato che le parti che si usurano di più sono sempre presenti sia nelle ibride che nelle auto endotermiche tradizionali. Per esempio, anche le Toyota, in realtà, hanno la cinghia: come farebbero senno gli alberi a camme a sincronizzarsi con quello a gomiti?!
Ritratto di NickM
7 marzo 2019 - 08:50
Con una catena... esente da manutenzione. Inoltre sulle Toyota ibride non c'è frizione (soggetta ad usura in particolare in città) e, grazie al contributo della frenata rigenerativa, dischi e pastiglie si consumano più lentamente.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 09:39
Una catena, come ogni cosa dotata di massa e consistenza, richiede sempre e comunque manutenzione, e Toyota non è certo l'unica ad aver scoperto l'impiego della catena al posto della cinghia... solo che una catena ha non pochi problemi, essendo poco elastica, più soggetta a rottura e più rumorosa di una cinghia. La frizione è un componente che, se non si è imbecilli e si sa usare il cambio, o con il cambio automatico, non si usura se non verso o oltre i 100 000 km, quindi assolutamente nessun problema reale, perché se puoi percorrere tutti quei km in poco tempo vuol dire che bene o male hai un lavoro redditizio, che ti permette di pagare un po' di più per la revisione (che ricordo essere a lunghi intervalli, comunque), e quella di pagare di meno per la manutenzione diventa solo una tirchieria. Le pastiglie dei freni: vero si usurano, ma non mi risulta che in città, fra imbecilli che inchiodano e semafori che diventano rossi all'improvviso, traffico intenso ed altro si possa fare troppo affidamento sulla frenata rigenerativa. Inoltre, anche con le auto termiche semplici si può ridurre il consumo delle pastiglie, soprattutto con le diesel, scalando marcia durante i rallentamenti e sfruttando così il freno motore, toccando solo lievemente il pedale del freno e pestando bene solo quando ormai l'auto ha rallentato in maniera considerevole. Tutti questi vantaggi delle Toyota non li vedo poi tanto, come il fatto di poter partire al semaforo in solo elettrico " se non si preme a fondo l'acceleratore": non premendo bene l'acceleratore, e partendo più lentamente di come faresti sfruttando tutta la coppia rallenti quelli che sono dietro di te, impedendogli di passare al semaforo prima che torni rosso. Infatti una delle cose che meno sopporto spesso di quelli che girano con la Yaris ibrida è il fatto che accelerino lentamente e spesso vadano anche piano, per andare con il solo motore elettrico. Già diverse sono le plug-in, in cui si può scegliere di muoversi in solo elettrico e quindi premere a fondo l'acceleratore ed andare comunque in elettrico.
Ritratto di Zot27
7 marzo 2019 - 09:52
Lei dimostra l'ennesima volta di essere un ragazzo con poca esperienza
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 11:28
Mi creda, in solo 4 anni ho guidato più di quanto avesse mai fatto mio padre fino ai suoi 30. Poca esperienza non direi proprio. Ah, e mai cambiato né pastiglie né frizione o altro. Unici problemi causati dalle buche di Roma.
Ritratto di Zot27
7 marzo 2019 - 09:50
La cinghia? Nelle ibride Toyota non si cambia mai. Vogliamo parlare dem risparmio sui freni? Dell'assenza di cinghie varie, alternatore, motorino di avviamento ecc.. ecc..
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 11:24
Il motorino di avviamento e quello elettrico, che così si trova a dover fare molteplici lavori (vorrei proprio poter vedere, materialmente, quanto debba sgobbare e quanto si debba usurare (perché anche i motori elettrici sono soggetti ad usura, occhio...). La cinghia (che poi è una catena, da quanto sopradetto) non si cambia mai?! Sono dei maghi, hanno inventato il materiale che non si usura! Ahahah, evidentemente ti sfugge qualche concetto di funzionamento della meccanica di un veicolo. Risparmio sui freni? Intendi quegli €80 per due pastiglie ogni 60 000 km? In anche stessi risparmiano migliaia di euro a revisione... l'alternatore non c'è, ma la trasmissione rimane, e la parte soggetta ad usura, anche in un cambio tradizionale, è sempre quella a contatto con la trasmissione, ed essendo che a seconda della velocità il rotismo in presa cambia continuamente ciò significa che l'usura, in un cambio a più marce, si ripartisce tra diverse parti, rimanendo controllata perché il tempo di contatto è ridotto. Un e-CVT, invece, è sempre in presa sugli stessi punti, e quindi l'usura, al contrario, aumenta! Se un cambio si rompe, di solito, è colpa della stupidità umana, non dell'usura. Oppure, al massimo, di errori di progettazione, quindi non legati alla meccanica ma sempre ad errori umani. In casa mia mai rotto un cambio o dovuto sostituire.una frizione, cambio pastiglie solo dopo il chilometraggio soprascritto e anche la cinghia... praticamente solo io, appassionato, so cosa sia, perché non avendo dato mai problemi il meccanico non l'ha mai dovuta nominare!
Ritratto di Zot27
7 marzo 2019 - 15:36
Vada a vedere in rete la % di failures della Prius, soprattutto nei siti americani. Le faccio un esempio: il fatto che 39 su 40 possessori di Mini non abbiano problemi al propulsore, non significa che la suddetta sia affidabile, tutt'altro. Per quanto riguarda le buche di Roma (e le vedo spesso), io con la precedente auto, francese, ho dovuto far 'sistemare' (a caldo) ben 4 volte un cerchio (in lega). Con l'auto attuale, neanche una volta, e ne deduco sia più 'robusta'
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 17:04
Io ho un'auto francese, e pur avendo preso qualche buca neanche un graffio. Come se non bastasse, dipende anche da "come" si prende una buca.
Ritratto di Zot27
7 marzo 2019 - 20:11
Di solito le buche si prendono con tanta acqua sulla strada, quando non si vedono, e per fortuna ci si passa senza una deleteria sterzata
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 20:26
Se ho scritto "come" tra virgolette, un motivo ci sarà, no? Dipende da vari fattori l'entità dell'impatto, com l'inclinazione, la velocità iniziale, il punto di contatto eccetera. Non è "semplicemente" prendere una buca.
Ritratto di 82BOB
5 marzo 2019 - 16:59
2
Ma è un sagace umorista! Siccome i volumi di vendita sono ancora inferiori ai normali benzina, loro non sono in ritardo... Negare l'evidenza è veramente comico! Senza contare l'abbandono, spero solo momentaneo, di gpl e metano! Sulla certezza del ritorno economico con Lancia, se le altre case rispolverano o creano dal nulla nuove marche, come fa FCA e non risollevare un marchio che sotto tutti i punti di vista ha segnato la storia dell'automobilismo italiano e mondiale? Voglio far notare poi che Volvo ha lanciato da poco e dal nulla una marca tutta elettrica di auto... A buon intenditor...
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 00:54
Le plug-in hybrid sono ancora appannaggio di pochi marchi, e quando ci sono di solito hanno volumi di vendita davvero irrisori rispetto alle altre versioni. Praticamente, le uniche ibride che si vedono per strada sono le Toyota e Lexus, e se ne vedono molte, probabilmente, perché le versioni non ibride non ci sono più! Parlando poi di orientamento di mercato, il futuro della mobilità ibrida sembrerebbe essere proprio il plug-in, verso cui i vari Stati, con le imposte e le limitazioni basate sulla CO2, stanno spingendo l'attenzione dei produttori. Da questo punto di vista, anche Toyota è ancora indietro, offrendo in gamma solo una Prius ibrida Plug-in. Gli altri produttori all'ibrido plug-in ci stanno arrivando solo ora (Peugeot, Audi, Seat, eccetera). FCA non è in ritardo sui tempi, almeno non così tanto quanto si vorrebbe far credere.
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 07:21
2
È incredibile come i fiattari riescano a credere alle parole dell'erede di maglioncino trovando pure giustificazioni che, ad essere buoni (tanto buoni), si possono definire completamente prive di senso! Ma ancora più incredibile è che, pur di portare avanti la loro battaglia a favore delle auto a puzzolio e a benza, i detrattori delle motorizzazioni moderne ed ecologiche concordino con gli insulsi e trolleggiati fiattari! Manley si era presentato bene, aveva dato l'impressione di essere finalmente un dirigente che bada al prodotto e non solo ai soldi... Qui invece sembra essersi allineato alle abitudini da incantatore di serpenti dell'illustre predecessore dal pregiato tessuto! E le frasi su Lancia sono assurde al pari di quelle sull'ibrido... Era una volta che il Gruppo FIAT era ai vertici nelle sperimentazioni su elettrico, idrogeno, ed era leader per le altre motorizzazioni alternative... Ora solo a rincorrere o a elemosinare aiuti!!!
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 09:25
Se volessi dare ad intendere che fossi un fiattaro, ti sbagli di grosso: ho una Peugeot, in famiglia abbiamo Ford, Land Rover e BMW e sono anni che non prendiamo auto italiane. Semplicemente guardo con occhio critico alla realtà attuale, in cui se si osserva bene non sono molte le ibride ed elettriche disponibili per i vari marchi, e per lo più di provenienza orientale (Toyota/Lexus, Hyunda/Kia,...). L'idea che gli altri marchi siano anni luce rispetto a quelli di FCA nasce dal fatto che i governi stiano incentivando l'acquisto di auto ibride ed elettriche, come se ce ne fossero a bizzeffe, quando di fatto le ibride che si vedono di più per strada sono le Toyota e Lexus (e solo ultimamente Hyundai e Kia) e le uniche elettriche sul mercato che si vendono effettivamente sono le Tesla e qualche Hyundai. Le plug-in, poi, che sono quelle che verranno più premiate in futuro, sono scarse, sia su strada che nei listini. Molti dei marchi cosiddetti "all'avanguardia" ancora non le hanno in gamma, in alcuni casi le hanno presentate da poco, e le commercializzeranno un po' più avanti, e in molti altri ancora non se ne sa nulla. FCA è effettivamente indietro solo nelle menti di chi ha fatto, negli ultimi anni, del criticare i marchi italiani la sua "missione", mentre con uno sguardo critico ci si rende conto che tutti i marchi automobilistici stiano applicando delle strategie simili.
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 10:58
2
In un periodo in cui la gran parte delle case automobilistiche ha auto elettriche, ibride plug-in, ibride, ibride leggere, ci sono case che fanno nuovi motori a gpl e metano e sono circolanti auto ad idrogeno FCA non ha ancora a listino nessuna vettura alternativa, e le poche che lo erano (metano e gpl) sono state, salvo pochi casi, ritirate dal mercato! Le novità circolanti sono cerme a 10-15 anni fa... Io sono il più grande sostenitore dei marchi italiani, sono contento quando (ormai raramente) presentano novità, ma FCA, senza ombra di dubbio, È IN GRAVISSIMO RITARDO SU TUTTO! I gusti personali non si dovrebbero discutere, le opinioni personali in merito a temi generali sono un ottimo modo per sviluppare conversazioni interessanti, ma quando si nega l'ovvio, fiattari o non fiattari, diventa impossibile intavolare discussioni interessanti...
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 11:34
Forse il ritardo sul metano c'è, alla fine, ma bisogna dire che le.auto a metano si vendono soprattutto qui, nella piccola Italia. Nel resto del mondo: in Cina, spopolano ibride ed elettriche, a causa del monopolio delle materie delle batterie di quel Paese; in Giappone, molte key car, di solito con piccoli motori a benzina, e poi tecnologie alternative basate sempre sul motore a combustione interna (soluzione ibrida compresa); USA: a parte quelle 300 000 (forse ora saranno un po' di più) Tesla Model 3, e alle meno diffuse Model S ed X, la maggior parte delle auto sono o grossi SUV, o fuoristrada o auto in cui comunque il motore più piccolo ha cilindrata 3.2 ed è al minimo un V6; e poi Gran Bretagna (90% di diesel) e Germania e Francia (credo maggioranza di auto a benzina).
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 11:40
Quasi dimenticavo: per il resto, all'ibrido plug-in, diffuso in gamma, quanti marchi ci sarebbero arrivati?! A mia memoria, finora nessuno: solo singoli modelli con una sola versione, tanto per accontentare le normative. L'ibrido normale, poi, è appannaggio di Toyota/Lexus, solo la Hyundai/Kia ha tentato l'introduzione di un proprio modello, con una meccanica che però meglio sì confà ad una plug-in. Le elettriche, stanno cominciando ora a farsi vedere, e rimangono sempre e comunque delle auto particolari (infatti sono sempre, o quasi sempre, modelli a parte; eccezioni? La Hyundai Kona, modello presente anche con motori a benzina e diesel e che ha anche la versione elettrica; però già la Volkswagen, dopo la e-Golf, ha deciso di sviluppare un modello da 0 e lasciare alla Golf i normali motori termici e l'ibrido).
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 13:19
2
Resto sempre più basito dell'ignoranza e del negazionismo che affollano il sito... Spero di essere smentito da FCA e di vederla commercializzare quanto prima auto moderne! Per ora posso solo constatare che, Pacifica a parte, gli anglo-olandesi sono ancora molto indietro... Il Gruppo FIAT è spesso stato pioniero nelle tecnologie automobilistiche, ora FCA è surclassata da tutti in tutto! Le rimane solo il fascino di Alfa Romeo e Maserati, quello di Lancia ci ha quasi abbandonato, e le parole di Manley non lasciano spazio alla speranza...
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 14:17
Guarda i listini: parlano chiaro. Di ibride, intendo di quelle vere, non le mild che le saprebbe progettare anche un profano in materia, ce ne sono pochissime. L'unico marchio europeo ad averne è la Mercedes, da sempre all'avanguardia e portatrice di innovazioni.
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 17:30
2
Vediamo se Manley ha ragione oppure no riguardo ai ritardi di FCA (io ci butto lì pure gpl e metano perché per me molto idonei, per questo periodo di transizione, come motorizzazioni)... Vetture elettriche le commercializzano, stando ai listini di AV, Audi, BMW, Citroen, Hyundai, Jaguar, Kia, Mitsubishi, Nissan, Peugeot, Renault, Smart, Tesla e VW. Vetture a metano sono commercializzate da DR, Opel, SEAT, Skoda e VW (FIAT e Lancia hanno Doblò, Panda, Punto, Qubo e Ypsilon). A GPL abbiamo Dacia, DR, Fortd, Great Wall, Hyundai, Kia, Mahindra, Mitsubishi, Nissan, Opel, Renault, Ssangyong, Suzuki e UAZ (Fiat, Lancia e Alfa Romeo hanno 500, Panda, Punto, Ypsilon e MiTo). Ricordo che MiTo e Punto sono fuori produzione. Ibride, e con esse vengono ricomprese sia le plug-in che le full-hybrid che le mild-hibrid, sono vendute da Audi, BMW, DS, Ford, Honda, Hyundai, Infiniti, Kia, Land Rover, Lexus, Mazda, MB, Mini, Mitsubishi, Porsche, Suzuki, Toyota e Volvo. Parlando di case non "premium" (messo volutamente tra virgolette...) ed escludendo Toyota, Kia/Hyundai producono la Niro, la Ioniq e la Optima, tutte disponibili anche plug-in; la Honda ha la CR-V che è full-hybrid se non vado errato; Ford, con la Mondeo, usa il sistema Toyota che io sappia. Al momento, stando ai listini di AV, FCA arranca con gpl e metano perché ha un'offerta povera e datata, non è presente con l'elettrico e non prevede nessuna auto con un qualsivoglia sistema ibrido! Manley quindi ha torto marcio nella sua affermazione! Tra qualche anno vedremo se riusciranno ad allinearsi (lo spero vivamente) ma ora sono indietro, molto indietro... Veniamo al capitolo Lancia... ora, sempre guardando i listini di AV, sono presenti marchi creati da zero, come Tesla, marchi "spin-off" di altre case come Abarth, Cupra, DS, case risollevate dopo anni d'oblio nell'europa dell'est come Dacia e Skoda e marchi storici dell'automobilismo sportivo fatti rinascere recentemente come Alpine... anche in questo caso Manley appare molto in linea con le idee di maglioncino... Io vorrei far notare a chi si ostina a difenderli sempre e comunque che se si ha "voglia" (e con voglia, a scanso di ulteriori equivoci, intendo idee, progettualità, spirito imprenditoriale, ecc) le cose si possono fare, e anche bene! Lancia ormai ha il destino apparentemente segnato, e seguirà con ogni probabilità nell'oblio Autobianchi e Innocenti, ma basta veramente poco, pochissimo, per rilanciare un marchio, una storia, un'identità, e da italiano, appassionato di auto ed estimatore del marchio Lancia, credo che lo sforzo debba essere fatto, e l'elettrico e l'ibrido plug-in sono, a mio modo di vedere, la via migliore per aprire un nuovo capitolo della storia di Lancia (in passato uno dei marchi più innovativi del panorama automobilistico mondiale)!
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 18:57
Non basta poco per niente: mica i soldi si trovano sugli alberi. Già devono pian piano riadattare ed ampliare stabilimenti per la sola Alfa Romeo, se dovessero cercare di rilanciare anche il marchio Lancia dovrebbero per caso aprirne di nuovi. E anche lì ci vorrebbe tempo, perché mica si decide di fare uno stabilimento e quello sorge per magia dal nulla. Tornando al listino, tu hai solo analizzato quali marchi hanno auto con certe alimentazioni, senza specificare QUANTI modelli effettivamente hanno quel tipo di motorizzazione. Audi: né elettriche né ibride (quelle che vengono indicate come tali sono mild hybrid, e basta guardare le potenze per rendersene conto. BMW: unica elettrica la i3, ibride la 225xe, unica versione della 2 Active Tourer con motorizzazione ibrida, 530e e due versioni della serie 7, la cui unica differenza è che una è più lunga e a trazione integrale, e per finire la i8, nata praticamente solo per realizzare un'auto ibrida qualsiasi. Ford: ibrida solo la Mondeo. Ah, e finora nessuna auto né a GPL ne a metano, escluse DR e Fiat. Honda: una supercar (con prezzo conseguente) e CR-V ibrida. Hyundai è come sempre avanti: versioni a GPL di i10 e i20, la Ioniq, versioni ibrida, anche plug-in, ed elettrica, e Kona Electric. Infiniti: Q70 ibrida. Jaguar: solo una elettrica, la I-Pace. Kia idem di Hyundai, ma niente Rio GPL (in compenso c'è la Ceed) e Optima ibrida ricaricabile; Venga a GPL e Niro come la Ioniq. Land Rover: costosissime RR Sport e classica ibride ricaricabili, da oltre 400 CV. Lexus: direi non molto da dire, si sa. Mercedes, come già detto, all'avanguardia: ha persino delle ibride ricaricabili a gasolio. Sia Classe C che Classe E varie versioni, e pure la Classe S e la AMG GT Coupé 4. Sempre al Top. Mini: solo la Countryman plug-in. Mitsubishi: solo la Outlander plug-in. Nissan: due EV, la Leaf e la e-NV200, con una tecnologia che però, per esempio, ancora non permette di mantenere le batterie alla temperatura ideale. Juke a GPL. Opel: ultimamente, quando era ancora sotto controllo GM, puntava molto sul GPL. In più Astra a metano (primo modello a metano del listino a non essere italiano, badare bene). Peugeot: una elettrica un po' vetusta, la iOn, e basta, almeno per ora. Porsche: Panamera e Cayenne plug-in. E basta. Renault: Twingo e Clio a GPL e Zoe elettrica, oltre ad una sola versione di Kangoo. Seat: Mii e Leon a metano. Skoda: Citygo metano. E basta. Smart (gruppo Daimler, quindi Mercedes): Fortwo e Forfour EQ. SsangYong: Korando a GPL. Testa: beh, praticamente tutti i modelli elettrici, non c'è neanche bisogno di chiederlo. Toyota: la maggior parte ibride (non plug-in) e la Prius anche plug-in. Volkswagen: esperimenti, le e-UP! ed e-Golf. Versioni metano di UP! e Caddy. E al momento nessun'altra. Volvo: le versioni T8 sono ibride. Se hai avuto pazienza finora e raffronti il numero dei modelli che ho elencato finora con quelli totali del listino, ti renderai conto che rappresentano un misero 4% scarso del listino, e ho considerato anche modelli che mi sono dimenticato nella disamina sopra. Decisamente molto pochi. Questo dimostra che Manley tanto torto non ha.
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 22:13
2
Mi sembra chiaro che negare l'evidenza è sport consolidato! Tra l'altro argomentando palesemente in maniera da dar ragione a chi non concorda con Manley...FCA È IN RITARDO SULL'IBRIDO! PUNTO! Il discorso di Manley è decisamente senza senso... è giustificatorio di una grave pecca di FCA: la mancanza o la scarsità di sviluppo e di investimenti sul prodotto! Le altre case hanno l'ibrido? Sì! FCA ha l'ibrido? No! Di cosa stiamo parlando? DI COSA STIAMO PARLANDO?!? Non hanno nemmeno l'ibrido leggero... Potevano investire nella Pacifica su più mercati, affermarsi nel mondo con questo sistema, estendendolo alle altre con pianale Compact, ma non l'hanno fatto e rispetto agli altri sono indietro di anni, anzi... decenni! Ricordo a certi utenti del sito che FCA ha numerosi stabilimenti, numerosi marchi e, negli ultimi anni, ha tagliato molti modelli, sostituendoli solo in parte (vedasi produzioni nord e sudamericane, cinesi e italiane, tra le altre) quindi, con programmazione, investimenti e capacità progettuale, BASTA POCO, per ottenere risultati! Il problema è se non si ha sguardo di lungo periodo, rinnovamento costante e sviluppo, ed è il caso di FCA! Ha i mezzi, le risorse e, ora, i soldi... Manca l'organizzazione, che è fondamentele! "Lo studente ha le doti ma non si applica" direbbero gli insegnanti dello studente FCA...
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 22:21
I tuoi numeri? Perché io uno te l'ho dato: 4%, la quantità di auto non solo ibride, ma anche a GPL e metano, nei listini. La maggior parte delle case fino a poco fa l'ibrido lo vedeva con il binocolo, praticamente lo aveva solo la Lexus, e qualche Toyota. Ora Toyota lo ha diffuso su tutto il listino, Land Cruiser esclusa, e gli altri ci sono arrivati solo negli ultimi 6 mesi. Eppure, le ibride rimangono una rarità nei listini, soprattutto quelle non mild.
Ritratto di 82BOB
7 marzo 2019 - 23:12
2
0 auto ibride nei listini italiani, 1 auto ibrida commercializzata in pochissimi mercati in un segmento che, negli ultimi tempi, non consente grandi volumi di vendita (e quindi feedback dagli acquirenti)! FCA è in ritardo di secoli rispetto alle varie Toyota, Kia/Hyundai, ecc. I numeri, TUTTI, confermano il ritardo di FCA! Poi, parlando di metano e gpl, VAG sta investendo molto bene con tante vetture nei vari marchi del gruppo, idem Renault col gpl... E i risultati nelle vendite sono lusinghieri per le motorizzazioni alternative, con numeri in costante crescita soprattutto per le varie tipologie di ibride, senza contare la crescente soddisfazione dei possessori di queste vetture! I dati e il buonsenso palesano sempre più la topica clamorosa di Manley! Peccato, visto il suo lavoro in Jeep avevo aspettative ottimistiche, ma questa sua uscita "col maglioncino addosso" fa cadere le braccia... Speriamo sappia risollevarsi coi fatti e impari ad usare le parole con buonsenso, perché farsi ridere dietro non è il massimo per un dirigente del suo livello!
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 23:28
Continui a sbagliare i termini della questione: Toyota ha solo modelli ibridi, praticamente, quindi i numeri di vendita delle ibride sono aumentati soprattutto grazie a Toyota, che per averne una bisogna passare all'ibrido. Tant'è che ti sfido a vedere quali siano le auto ibride per strada: scommetto che la maggior parte saranno Toyota. "Quattro marchi hanno l'ibrido" non è come "tutti hanno l'ibrido". La maggior parte dei marchi tra cui Audi ("all'avanguardia della tecnica") e Peugeot hanno appena presentato delle versioni ibride, che non ci saranno prima dell'estate. Le Jeep ibride arriveranno in autunno, o al più ad inizio 2020, quindi sì in ritardo (e qui Manley ha leggermente sminuito la cosa), ma non così spiccato. Va bene rimarcare un piccolo gap, ma ingigantirlo come se fosse grande come un oceano è proprio superficiale e arrogante, come dire che si sarebbe stati capaci di fare di meglio, senza sapere COSA sia stato effettivamente fatto.
Ritratto di 82BOB
8 marzo 2019 - 07:06
2
Certi utenti di AV palesano sempre, in ogni commento, la loro ignoranza! Quando è uscita la prima ibrida di serie? Quante case/gruppi automobilistici hanno l'ibrido? Quante auto ibride ci sono in commercio? Quante sono state vendute nel 2018? Quando è uscita la prima ibrida di serie di FCA? Quante auto ibride commercializza FCA? Quante ibride ha venduto FCA nel 2018? Basta mettere questi numeri in fila per vedere che FCA è indietrissimo sull'ibrido! L'elettrico e l'idrogeno sono rimasti allo stadio di prototipi o poco più... Dove erano avanti sono stati surclassati! Consiglio a certi utenti di scrivere il loro comnentino a fondo pagina, evitando di rispondere sempre e continuamente ai miei solo per il gusto di contraddire... Io smetto di commentare qui sotto ed eviterò di commentare sotto i commenti di certi utenti in futuro, perché noto che è impossibile intavolare una discussione seria!
Ritratto di Marco_Tst-97
8 marzo 2019 - 10:36
Ripeto: di ibride per strada si vedono praticamente solo Toyota, perché le altre tranne pochi casi o sono in segmenti superiori, e super costose di conseguenza, o non sono degne di nota, come la Serie 2 AT, che fa.pochi chilometri in elettrico ed ha pure un serbatoio della benzina molto piccolo, o sono arrivati da poco (Mitsubishi Outlander PHEV e Honda CR-V ibrida). A vendere molto sono semmai le auto a GPL e metano, e sebbene con modelli di una certa tipologia FCA è presente sul mercato, e l'unico altro gruppo ad offrire auto a metano è il VAG. Solo il GPL è molto diffuso sui listini, e qui FCA ha comunque delle motorizzazioni interessanti, come il 1.4 turbo. L'arrivo dei Firefly è appena avvenuto, nessun motore all'inizio è pronto per essere convertito a GPL o metano senza un dovuto studio. Impianti after market di rivenditori e installatori autorizzati, poi, ci sono già, quindi basta prendere la Fiat a benzina e farci poi montare l'impianto. Ovviamente non si può dire che FCA non sia in ritardo, che è quello che invece hai capito che io stia sostenendo, ma che esso sia lieve e non epocale sì, perché le condizioni di mercato ancora non sono mature.
Ritratto di marian123
5 marzo 2019 - 17:39
Questi hanno presentato 2 concept e pensano anche di essere al passo con gli altri? Guardate gli altri produttori francesi, tedeschi, giapponesi quante novità REALI sfornano con ogni modello dotato delle ultime tecnologie che spesso in fca non si trovano neanche sulla fascia alta.
Ritratto di Vincenzo1973
6 marzo 2019 - 08:36
Guarda i conti a fine anno. Tv a è in salute. Alcuni gruppi stanno meglio ma per esempio Psa ha i conti in rosso. Sta migliorando ma ancora in rosso e vende l 80% della produzione in Europa. Se pensi stiano meglio...
Ritratto di marian123
6 marzo 2019 - 10:50
E' in salute perché gli investimenti sono praticamente pari a zero, nessuna novità da 3 anni mentre continuano a vendere auto obsolete come la 500. Comunque psa sarà anche in rosso ma guarda quante novità sforna in tutti i segmenti e ogni modello è tecnologicamente al passo con i tempi.
Ritratto di Vincenzo1973
6 marzo 2019 - 12:05
non si e' in salute con gli investimenti a zero. Fiat prima, e Chrysler poi sono fallite perche avevano gli investimenti a zero. quando le hanno rifondate hanno investito eccome, altrimenti non vendi quasi 5 milioni di auto e azzeri un debito mostruoso come quello che avevano, siamo seri e non tifosi. PSA puo' sfornare quello che vuole ma se rimani in rosso significa che sbagli e sbagli soprattutto se l' 80%, come ho gia detto, delle tue vendite le fai in Europa. se sforni e vendi male e' meglio che abbassi le pretese. tutti sono allineati sull'elettrico. e' la stessa tecnologia per tutti, anche perche i fornitori sono quelli. hanno tempi differenti di immissione sul mercato per scelte aziendali. secondo te FCA non ha tecnici e ingegneri che si dedicano a questo!!!?!??
Ritratto di geko88
6 marzo 2019 - 17:44
Fiat fallita? E quando sarebbe successo? Fiat ha comprato e salvato Chrysler!
Ritratto di deutsch
5 marzo 2019 - 17:40
4
ha ragione Manley, fca non è in ritardo, ...... sono gli altri che sono in anticipo
Ritratto di Giuliopedrali
5 marzo 2019 - 17:48
Sembra involontariamente ironico. Però due delle reginette di Ginevra, anche se ancora prototipi, sono la Panda e la Tonale, due auto così potrebbero davvero rilanciare l'auto italiana, peccato non esca anche una nuova compatta (Punto).
Ritratto di deutsch
5 marzo 2019 - 18:07
4
evidentmente ironico. aspettiamo di vederle in versione definitiva (non prototipo) e capire quando le troveremo in listino. sai è cosa diversa dal presentare un'auto finita come ha fatto peugeot con la 208. sono curioso di sapere anche quando vedremo in listino le varia versioni elettrificate. promesse se ne sentono troppe che poi non si ritrovano nei listini
Ritratto di marian123
5 marzo 2019 - 18:07
Reginette che? La gente è entusiasmata perché fiat non presentava una vera novità dai tempi della giulia e stelvio ma il mondo va avanti, gli altri costruttori fanno progressi costanti. L'auto italiana doveva essere rilanciata anche con la giulia e stelvio ma nonostante la grande validità dei 2 modelli, ora a distanza di 3 anni la giulia sembra un'auto abbandonata a se stessa, non ha i moderni adas, non ha i fari full led per non parlare del fatto che non ha una versione ibrida o con sistema mild hybrid, non viene pubblicizzata più di tanto. Poi hanno il coraggio di dire "non non siamo in ritardo" ahaha.
Ritratto di marcoluga
6 marzo 2019 - 04:30
2
La Panda forse, ma la Tonale non credo.
Ritratto di Giuliopedrali
6 marzo 2019 - 09:12
E invece va be manca sempre una compatta, una nuova Punto, ma in pratica se FCA mette in produzione i due prototipi FIAT e Alfa avremo davvero due auto importanti, reginette della propria categoria, in Italia si vendono Panda e Renegade appunto. Poi certo i cinesi se arrivano sono davvero nel XXI secolo però saranno delle nicchie per un pò. Non facciamoci sfuggire il mainstream che Giulia, Stelvio e utilitarie Fiat Lancia vecchie non possono rappresentare.
Ritratto di erresseste
6 marzo 2019 - 10:55
Doveva essere così anche per Giulia e Stelvio, le cui vendite stanno già calando
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 00:58
Come quelle di tutte le auto di tutti i marchi automobilistici. Le vendite calano non solo per le due Alfa Romeo, ma è il mercato auto proprio ad essere in calo!
Ritratto di Mattia Bertero
7 marzo 2019 - 01:39
3
Si ma l'Alfa ha dei cali molto più consistenti rispetto ad altri, non può essere solo la flessione del mercato.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 01:51
I detrattori vedono sempre cali più consistenti dappertutto: non può dipendere solo dalle tipologie di modelli in questione? Io direi di sì. E poi: Giulia e Stelvio vengono riconosciute come le auto del proprio segmento più belle da guidare, ma sin dal lancio era evidente una certa disparità nella tecnologia di bordo rispetto alle altre premium (BMW esclusa, ma con i suoi anni sulle spalle), mentre qui si è di fronte ad un modello che ha tutte queste tecnologie: cruscotto virtuale, infotelematica con connessione ad internet, fai a led, linea moderna, con numerosi elementi geometrici, senza rinnegare le proprie origini, e dunque con linee comunque levigate, tecnologia ibrida plug-in. Le premesse stavolta ci sono tutte. Rimane da vedere se avranno sacrificato invece quanto raggiunto con Stelvio in fatto di guidabilità.
Ritratto di stefbule
5 marzo 2019 - 17:48
12
Stare alla finestra ad aspettare per vedere da che parte tira il vento è un classico italiano. Manley si è italianizzato...
Ritratto di Filippo3
5 marzo 2019 - 18:39
Il discorso di ibride ed elettriche può passare ma il resto non sta in piedi, i listini parlano da soli...
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 01:02
I listini sono svuotati perché si doveva effettuare un upgrade completo del sistema di gestione e progettazione dei modelli. Dei concept come la Tonale e la Centoventi dimostrano che l'attesa sta ripagando, permettendo di impostare dei futuri modelli al passo con i tempi. Hanno dovuto scegliere se impiegare i capitali in progettazione o in produzione di modelli arretrati rispetto alla concorrenza: hanno preso giustamente la prima strada. Adesso dovremmo vedere i risultati, da qui ad un anno.
Ritratto di Fr4ncesco
5 marzo 2019 - 18:39
2
FCA sta lasciando agli altri gli oneri di sviluppare auto elettriche e poi quando questa tecnologia sarà abbastanza evoluta, diffusa e inflazionata, presenteranno le loro auto a batteria. Tanto è una tecnologia relativamente semplice e in buona parte prodotta da terzi. Batterie della LG, motori della Bosch, un po' di programmazione su strada, in collaborazione con qualche partner informatico tipo Google, ed ecco la EV. E' un gruppo in salute e che produce utili, è impensabile che non abbiano fatto i loro calcoli. Se dovessi scommettere su un gruppo, FCA è uno di quelli su cui punterei.
Ritratto di Zot27
5 marzo 2019 - 19:09
Eh ma non ci sono più i Marchionne che intimava a Renzi di non fare incentivi fino a quando Fca non aveva elettrificate .. e così ora a marzo non sono della partita
Ritratto di marian123
5 marzo 2019 - 21:02
Ma è sempre la solita scusa, lo stesso era per gli adas, per i full led, per tutto. Fca lascia sempre gli altri poi fa la mossa appena la tecnologia costa poco. Intanto però le vendite degli altri gruppi danno ragione agli investimenti e al progresso non a quello che dice fca.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 01:04
Gli altri gruppi, nel frattempo, fanno meno utile. Ed FCA fa bene, appena uscita da una lunga crisi, ad aspettare la riduzione dei costi di sviluppo e realizzazione.
Ritratto di oretaxa
5 marzo 2019 - 19:08
Bene , allora aspetto la Punto ibrida 48V.
Ritratto di Mbutu
5 marzo 2019 - 19:38
AHAHAHAAHHHHHAHHAHAHAHHHHH. Scusate ...
Ritratto di napolmen4
5 marzo 2019 - 20:43
L'elettrico a tutt'oggi conviene solo alle partite Iva o liberi professionisti od a poche altre categorie di utenze per la mentalita' italiana e le poche infrastrutture.....non oso immaginare nel sud Italia.....!! Immaginate un condominio con 75 inquilini....75 prese...75 postazioni di carica....etc
Ritratto di GeorgeN
6 marzo 2019 - 09:50
Diciamo la verita, che siete un pò (o meglio dire "abbastanza") in ritardo con la novità dei modelli. Dal 2017 fino al 2021, con 0 novità automobilistiche (a parte i motori) è, a mio avviso, un pò (poco???) eccessivo come ritardo. Diciamo le cose come stanno. Fate subito la new panda e la new tonale così com'è senza modifiche estetiche.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 01:08
Senza modifiche estetiche è impossibile, neanche la Honda ha messo ancora i produzione la sua cittadina elettrica perché ha dovuto renderla industrializzabile. 0 novità proprio no: la Jeep ha sfornato nuovi modelli e restyling vari, Maserati ha presentato dei restyling sostanziosi e anche Fiat ha rinnovato la 500X. Per i modelli nuovi, per evitare un flop, è giusto aspettare più tempo (e 3 anni non sono ancora tanti).
Ritratto di geko88
6 marzo 2019 - 17:47
Grosso ritardo su Alfa Romeo. Tonale arriverà il prossimo anno e poi? Servono subito Giulia SW (per aumentare i volumi di vendita) e una degna ammiraglia (per tornare ad essere un marchio premium) come fu la 164.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 01:10
Giulia SW: vendite basse, perché si sa che la clientela continuerebbe a puntare sulle Audi (uniche SW a vendere bene negli ultimi anni). Ammiraglia: sarebbe bello, ma sarebbe anche costosa da realizzare, e senza modelli che facciano cassa sarebbe impossibile realizzarne una degna di tale nome. Tutto ha un suo tempo, a volte anche lungo.
Ritratto di Mattia Bertero
7 marzo 2019 - 01:56
3
Le macchine si vendono se si ha un'ottima strategia di Marketing dietro e si producono modelli all'altezza del marchio. Il fatto che Alfa Romeo non stia più sviluppando la sua gamma é indicativo di una forte problematica del gruppo. Non puoi pensare di vendere se continui a proporre una Giulietta di 9 anni senza dei reali miglioramenti serve un modello nuovo, la Giulia avrebbe bisogno di un Restyling di metà carriera e non di versioni speciali, La Stelvio idem. Poi servono varianti della Giulia come la Sw visto che nel suo segmento il 70% delle vendite si fanno con la variante SW. La Tonale é l'apripista per il C-Suv che é solo previsto (vorrei ricordare il cattivo esempio della Kamal). Non c'è un gruppo industriale che abbia una strategia come FCA fatta di pochi investimenti, mancati modelli e modelli fatti invecchiare all'inverosimile. Fanno utili per il semplice fatto che non investono e guadagnano con le vendite che hanno, il problema che facendo così saranno sopraffatti. Gli unici marchi del gruppo che si salvano sono quelli americani come Jeep, Dodge, Ram, per gli altri la vedo male. Fiat farà la stessa fine di Lancia (segmento non coperti, la Tipo non avrà eredi, la gamma 500 inizia a sentire il peso degli anni come componentistica, i nuovi motori 1.0 e 1.3 hanno deluso come rendimento complessivo), l'Alfa rischia grosso (2 modelli recenti gestiti male, un modello stravecchio, ed un possibile Suv in arrivo), Maserati in perdita (Ghibli vecchia come costruzione fatta su un telaio Chrysler già vecchiotto ai tempi, Levante sotto alle aspettative), Lancia già morta. Se ti sembra un gruppo in salute questo. A me sembra che fatichi a t.irare avanti.
Ritratto di Marco_Tst-97
7 marzo 2019 - 02:15
Stai solo enfatizzando una situazione ancora da migliorare, sicuramente, ma non così disastrosa come vorrebbero far trasparire le tue parole. Altri marchi e gruppi, prima di Alfa ed FCA, hanno rischiato altrettanto, ma in un modo o nell'altro, rinnovando e lanciando alla fine modelli giusti, si sono ripresi. Il fatto di avere dei marchi americani forti alle spalle non può che essere.un vantaggio per incrementare gli investimenti in vista di un futuro ritorno. Ricordiamoci che bene o male tra di loro ci sono professionisti, mentre noi stiamo qui a parlare solo in base a regole preconcette basate sull'esperienza, ma senza una base teorica solida.
Ritratto di HomerSimpson
1 aprile 2019 - 14:27
Visto che ci sono anche molte altre case automobilistiche che non hanno una versione ibrida, ha pienamente ragione.