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FCA: nel 2018 la produzione in Italia è calata del 6,8% 

06 gennaio 2019

I dati della Fim-Cisl rivelano una significativa riduzione del numero di veicoli prodotti, sceso sotto quota 1 milione dopo due anni.

FCA: nel 2018 la produzione in Italia è calata del 6,8% 

FLESSIONE DOPO 5 ANNI DI CRESCITA - La produzione delle fabbriche italiane della FCA nell’anno 2018 ha subito una flessione del 6,8% rispetto al 2017; se si considerano le sole auto (e non i veicoli commerciali), il calo è del 10,2%. Secondo i dati pubblicati dalla Fim-Cisl (Federazione Italiana Metalmeccanici aderente alla Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), si tratta del primo rallentamento dopo 5 anni di continua crescita: con 964.533 vetture, la produzione è scesa sotto la soglia del milione dopo due anni. Un rallentamento riscontrato in tutti e quattro i trimestri del 2018, con un decisivo peggioramento nell’ultimo trimestre. In controtendenza soltanto lo stabilimento di Sevel, in Val di Sangro, con la produzione di Fiat Professional (+1,7% rispetto al 2017) e lo stabilimento di Melfi (+2,8% rispetto al 2017 con la produzione della Jeep Renegade e della Fiat 500X). Lo stop alle produzioni di Fiat Punto e Alfa Romeo Mito nel terzo trimestre ha contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione. Secondo le stime riportate dalla Fim, nell’ultimo periodo si è verificato un consistente aumento dell’uso di contratti di solidarietà e della cassa integrazione, che fino al 2017 coinvolgevano poco più dell’8% del dipendenti di FCA; i numeri sarebbero saliti al 12-15% e nel 2019 dovrebbero ulteriormente aumentare. Inoltre, la Fim-Cisl ritiene che il provvedimento introdotto dal Governo con la Legge di Bilancio, che prevede la tassazione progressiva dei veicoli a combustione, non farà altro che peggiorare la situazione. La nuova misura riguarderà più di 15 modelli prodotti negli stabilimenti italiani e, come diretta conseguenza, avrà un impatto negativo  sull’occupazione.

MIRAFIORI E GRUGLIASCO - Il polo produttivo di Torino con gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco ha fatto registrare un rallentamento sui mercati a partire dalla fine del 2017, che è proseguito per tutto 2018. Le produzioni dei tre modelli Maserati (Levante, Ghibli e Quattroporte) hanno raggiunto quota 33.271 unità; la flessione si è riscontrata principalmente sul mercato cinese, a causa dei cambiamenti delle norme relative alle esportazioni. Le conseguenze si sono tradotte in un maggiore uso di ferie per allungare la chiusura d’inizio anno e l’utilizzo  di ulteriori giornate di cassa integrazione Guadagni Ordinaria e l’impiego del Contratto di Solidarietà, a compensazione di una drastica riduzione del 39,43% rispetto al 2017. Nel mese di dicembre la Fim-Cisl ha sottoscritto accordi di solidarietà sia a Mirafiori che a Grugliasco (particolari contratti di lavoro che prevedono la riduzione del monte ore e della retribuzione) che hanno limitato gli effetti negativi sui livelli occupazionali. L’impiego degli ammortizzatori sociali dovrebbe ridursi anche grazie al piano di incentivazione volontaria all’uscita, che rappresenta una soluzione alle problematiche dei lavoratori più anziani con ridotte capacità lavorative. Secondo la Fim-Cisl, gli interventi di restyling previsti sugli attuali modelli Maserati, lo sviluppo della connettività digitale, della guida autonoma e dei motori ibridi ed elettrici rappresentano una grande opportunità di crescita. Allo stesso tempo,  è essenziale avviare nel più breve tempo possibile la produzione della 500 elettrica.

MASERATI MODENA - Sempre secondo i dati riportati da Fim-Cisl, nello storico stabilimento di Modena le produzioni del 2018 contano 1.270 Maserati e 520 Alfa Romeo 4C, con un  calo complessivo del 52% rispetto ai dati 2017. Anche in questo caso c’è stato un uso maggiore della cassa integrazione (oltre 76 giorni) e la stipula del contratto di solidarietà dal 2 novembre 2018 al 24 febbraio 2019, che ha coinvolto a rotazione 132 operai (su un totale di 221). Il piano 2019-2021 prevede il proseguimento della produzione nello stabilimento di Modena dei modelli Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio e, successivamente, la destinazione di almeno due vetture supersportive a marchio Maserati e Alfa Romeo, con motori anche elettrici.

STABILIMENTO DI CASSINO - Dopo un  2017 caratterizzato da una significativa crescita dei volumi Alfa Romeo (trainati dalla Giulia e dalla Stelvio), anche con il personale dello stabilimento di Cassino si è dovuto fare ricorso all’uso di ferie collettive, poi anche alla cassa integrazione ordinaria. Sono state prodotte 28.546 Alfa Romeo Giulia (-41,1% rispetto al 2017) e 39.782 Stelvio (-28,3%); la produzione della Giulietta (circa 30.826 vetture) risulta attestarsi sugli stessi livelli del 2017. Il piano triennale di FCA assegna allo stabilimento di Cassino la produzione della suv compatta Maserati, che verrà sviluppata sulla piattaforma Giorgio (la stessa impiegata per la Alfa Romeo Stelvio). Secondo la Fim-Cisl, il processo di restyling dei modelli Giulia e Stelvio contestualmente all’ampliamento della gamma con motori ibridi, determinerebbe un ulteriore slancio commerciale e permetterebbe un incrementando del numero di dipendenti dello stabilimento.

STABILIMENTO DI MELFI - Come detto, lo stabilimento di Melfi è l’unico degli stabilimenti di autovetture che ha incrementato le produzioni nel 2018 rispetto all’anno precedente, nonostante il fermo produzione della Fiat Punto. Fiat 500X e Jeep Renegade hanno fatto registrare volumi di produzione di  311.810 unità (+12,5 % rispetto al 2017). La Fiat Punto ha terminato la produzione con 28.055 vetture (-47,3% rispetto al 2017), ciò ha comportato l’attivazione del Contratto di Solidarietà per ridurre l’orario di lavoro e tutelare in modo più efficiente il salario degli oltre 1.000 lavoratori. Secondo Fim-Cisl è essenziale avviare la produzione della Jeep Compass in tempi brevi, come previsto dal piano industriale; inoltre, anche la produzione della Jeep Renegade con motore ibrido plug-in (già annunciata dall'amministratore delegato Mike Manley e dal responsabile delle attività europee Pietro Gorlier) rappresenta una grande opportunità per la prosecuzione del trend positivo.

STABILIMENTO DI POMIGLIANO - Nello stabilimento di Pomigliano (in cui è prodotta la Fiat Panda) i numeri sono passati da 204.444 veicoli nel 2017 a 183.589 veicoli nel 2018 (-10,2%). Dal momento in cui la Panda è stata lanciata sul mercato, i volumi produttivi sono sempre andati in crescendo, fino a raggiungere i record nel 2016 e nel 2017 superando la quota di 200.000 unità. Secondo la Fim-Cisl, con la produzione della Fiat Panda (che verrà dotata anche di motori ibridi) e della nuova suv compatta della Alfa Romeo, dovrebbero verificarsi le condizioni per la piena occupazione dello stabilimento di Pomigliano. 

SEVEL ATESSA - Anche Nel 2018 lo stabilimento leader di Fiat Professional  fa segnare un ulteriore incremento di volumi produttivi: rispetto al 2017 si è registrato un +1,7%, da 292.000 a 297.007  (oltre 5.000 veicoli in più). Grazie agli importanti investimenti effettuati nello stabilimento abruzzese, negli ultimi 5 anni le produzioni sono aumentate del 46%. Già nei primi sei mesi del 2018 l’azienda ha assunto 201 giovani a tempo indeterminato. Attualmente sono presenti circa 265 lavoratori precari, il cui contratto è stato recentemente prorogato.



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Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 12:33
Le auto che sono state bestseller sono sempre state auto piuttosto innovative (600 e 500, Giulia 1962, Alfasud, Fulvia, Citroën DS, Golf, Mercedes 190, Jaguar E, e vai all'infinito!) e oggi le nuove energie, purtroppo in Italia ora ce lo siamo dimenticato.
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 12:34
2
Oltre alla Compass in Italia dovrebbero fare la Jeep su base Panda 4X4, così da occupare Pomigliano per l'export extraeuropeo, mentre a Modena l'Alfieri.
Ritratto di schizzo650
6 gennaio 2019 - 12:36
1
Non si può sparare sulla croce rossa FCA è sempre più americana sempre meno italiana, le promesse sono rimaste tali e gli investimenti programmati sono briciole e non rilanceranno la produzione italiana, adesso mi piacerebbe parlare con quegli idioti che sostennero che l'Alfa Romeo devesse rimanere italiana..... Grazie a loro Arese non esiste più e l'Alfa è americano/olandese
Ritratto di Gwent
6 gennaio 2019 - 13:01
2
Personalmente immagino che una Giulia realizzata con l'Alfa in mani altrui non avrebbe avuto meccanica Ferrari (Quadrifoglio), né albero di trasmissione in carbonio, probabilmente, neppure la trazione posteriore. E forse non sarebbe stata neanche così bella. Meglio che resti in Italia. Un saluto. Gwent.
Ritratto di andrea120374
6 gennaio 2019 - 13:16
2
meccanica Ferrari (Quadrifoglio), né albero di trasmissione in carbonio, probabilmente, neppure la trazione posteriore....di queste cose chi vuole auto di in certo tipo se ne sbatte, vuole qualità oggettiva degli interni, multimedialità e accessori a richiesta degni di questo nome che Giulia e Stelvio sì sognano
Ritratto di torque
6 gennaio 2019 - 14:38
andrea, se facessi un'auto in tutto e per tutto identica alle rivali, che presta attenzione alle stesse cose, la gente - giustamente - si chiederebbe perché mai comprare una qualunque auto di qualità, esordiente, quando ne esistono già altre più affermate e ugualmente valide. Anche col tuo ragionamento, Alfa non si imporrebbe di certo. Considerando che Alfa Romeo è sempre stato un brand noto e apprezzato per il suo piacere di guida, hanno fatto bene a puntare su certe qualità in primis. Quando un mercato è così competitivo, la prima cosa da fare è differenziarsi e ritagliarsi un proprio spazio. Quello che manca ad Alfa Romeo è una gamma come era stata promessa, che si apra ad un pubblico più ampio e dia sensazione di solidità. Di certo non un sistema di guida semiautonoma che, anche sulle tedesche, non compra nessuno nemmeno sotto costrizione, a giudicare dalle segmento D che si vedono mediamente su strada, allestite tutte rigorosamente con interni di tessutaccio, modanature in plastica simil-alluminio, ruote da carrello e portatelefono sulle bocchette del clima perché il navigatore integrato costava troppo; barbon ediscion per eccellenza e rigorosamente col dieselino meno potente possibile, che il gasolio costa.
Ritratto di Alfa1967
6 gennaio 2019 - 23:22
La Giulia ha qualita' ancge negli interni. Personalmente ritengo abbia troppa elettronica che personalmente mi da fastidio tipo segnalazione invasione corsia che disattivo. La Giulia e' una gran bella macchina sia da guardare ma soprattutto da guidare. Te lo dico a ragione dopo 104mila km
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 08:40
Ti sbagli, di molto
Ritratto di alex_rm
6 gennaio 2019 - 13:19
La Giulia e la Stelvio sono buoni prodotti(tra i migliori dei lo segmenti di mercato) manca tutto il resto della gamma se si pensa alla gamma che ha Audi o BMW,La Giulietta e vecchia e manca il Csuv
Ritratto di nsx
6 gennaio 2019 - 15:33
albero di trasmissione che arriva direttamente dal giappone
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 15:45
2
Embè? Il tetto della 911 arriva dal Canada.
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 15:21
2
Ma quante falsità. Giulia e Stelvio sono autentici prodotti italiani, progettati e prodotti qui (come Giulietta e 4C del resto) . Per quanto la visione di Marchionne fosse internazionale, Alfa doveva essere categoricamente italiana e così è e così sarà. L'Italia è membro dell'UE e per parecchie questioni subordinata a Bruxelles, non per questo siamo belgi. E la qualità dei materiali è in linea con i canoni premium (certo non come un'Audi che però non ha un albero di trasmissione in carbonio), gli accessori indirizzati alle configurazioni più richieste (e con una dotazione di serie più completa a dire il vero). Servirebbero 3 modelli e un paio di propulsori in più, ma chi è indirizzato ad una segmento D trova una più che valida offerta Alfa Romeo.
Ritratto di Gwent
6 gennaio 2019 - 16:12
2
No Fran, sull'albero in carbonio made in Japan ha ragione NSX: È prodotto da Hitachi Automotive System. Comunque non cambia nulla, peraltro i tanto celebrati sfavillanti gruppi ottici di molte tedesche sono della Magneti Marelli. Un saluto. Gwent.
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 16:22
2
"Embè, quindi, che fa" lo ZF è fatto in Germania, quasi tutte le auto sportive in commercio hanno i freni "Made in Italy". È la globalizzazione.
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 16:26
2
Il problema della gamma Alfa attuale, ma molti non concordano con me, credo che sia, oltre ai pochissimi modelli, anche l'assenza di un entry-level! Non solo come modelli (MiTo) ma anche come allestimenti/motorizzazioni! Una volta c'era la 159 1.8 base (metanabile) ora?!? Solo auto da ricconi... E chi, come noi in famiglia, aveva Giulietta e 75 non certo era tra i ricconi!
Ritratto di Gwent
6 gennaio 2019 - 16:44
2
Dai la Giulia non è da ricconi. Cioè magari non ce la si potrà permettere col reddito di cittadinanza ma le versioni entry level sono abbastanza alla portata di chi ha un lavoro o un entrata complessiva se lavora pure la moglie, da almeno 2.500€ al mese, due figli un maschio e una femmina, se gli va male due e due, possibilmente casa di proprietà senza mutuo da pagare.
Ritratto di Magnificus
6 gennaio 2019 - 19:17
Rivedi un po’ i conti perché 2500 € e vivere in 4 con le spese di oggi vedi quanti anni ti servono per risparmiare 40/50 mila€ per la Giulia poi spieghi a tua moglie che prossimo anno non andate in ferie però hai l’albero in carbonio ;-))
Ritratto di ForzaItalia
8 gennaio 2019 - 10:32
Gwent/pantaloni dai dubbi gusti sessuali, non ha idea di quanto costi un'auto e i sacrifici che devono fare le famiglie italiane...
Ritratto di ConteBerengario
8 gennaio 2019 - 11:57
Esatto! In Italia 2500 a famiglia bastano se hai i nonni a dare una mano. se devi mettere i figli in asilo e robe varie stai stretto stretto.
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 17:47
2
Sono d'accordo Bob e considerando che l'auto più accessibile da uno "stipendiato" è la Giulietta e che questa verrà sostituita da un C-Suv che, allineato alla concorrenza costerà uno sproposito, il brand diventerà ancora meno accessibile di un tempo.
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2019 - 17:48
2
Anche se giustamente se dovevano essere premium serie non potevano fare altrimenti.
Ritratto di federico p
7 gennaio 2019 - 19:10
2
Bob82.L'idea che ha in serbo la fca per l'alfa Romeo é di renderla un brand Premium simile ad auto come Jaguar audi bmw volvo Mercedes,se proponesse come dici tu entry level rischierebbe di vendere di più rispetto ad adesso ma non riuscirebbe ad avere quell'aria da Premium. Le vetture di quel genere sono più costose delle generaliste e i ricavi sono maggiori quindi quello sta provando a fare Alfa. Dubito che ci riesce perché un marchio nasce con uno stampo e cambiarlo é difficile,se avessero scelto Lancia le cose secondo me sarebbero andate meglio
Ritratto di 82BOB
7 gennaio 2019 - 20:42
2
Sì Lancia sarebbe stata perfetta, per stile e tradizione, per una collocazione premium, concordo!
Ritratto di bellaguida
8 gennaio 2019 - 06:19
Concordo il marchio premium doveva essere Lancia,Alfa quello sportivo.
Ritratto di Fr4ncesco
8 gennaio 2019 - 18:48
2
Basterebbe replicare una Giulietta nel layout attuale è fare una Giulia in stile Superpolar della Volvo di una volta rendedole appena più accessibile il marchio ai clienti non premium ma affezionati al marchio o che vogliono prima di tutto un'auto dalle velleità dinamiche sportive.
Ritratto di Fr4ncesco
8 gennaio 2019 - 18:48
2
E senza accento*
Ritratto di alex_rm
6 gennaio 2019 - 13:16
La produzione automobilistica Italiana dipende interamente da FCA ed in passato Fiat ha anche ostacolato l’apertura di stabilimenti da parte di altri marchi. Non si e stati in grado di fare quello hanno fatto in altri paesi europei che producono molto più dell Italia grazie ai marchi esteri come succede in Spagna(producono per Ford,Opel,PSA,Nissan-Renault oltre a Seat Audi VW),Francia(Nissan,Toyota ecc),Inghilterra(producono Nissan,Honda,Toyota oltre a Jaguar-Land rover),oltre ai paesi dell est favoriti dal basso costo di manodopera e tasse.
Ritratto di napolmen4
8 gennaio 2019 - 12:03
Veramente Fiat non ha ostacolato nulla anzi...basta dire di risio!! Non solo ha salvato Maserati ed Abarth..
Ritratto di Magnificus
6 gennaio 2019 - 13:44
Manca la sostituta della punto,la giulietta oramai è finita...auto da numeri di produzione alti .Probabilmente a Fca non interessano i numeri di vendita ma guadagnare di più con auto di lusso
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 14:22
Auto di lusso... Perfino in Italia i due modelli di lusso Alfa Romeo Giulia e Stelvio e le Maserati (auto tra l'altro molto riuscite) messe insieme hanno totalizzato 1.200 vendite al mese su 155.000 auto vendute da noi. All'estero (anche se negli USA Alfa e Maserati vanno benone) meglio non guardare neanche.
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 14:27
Sostengo per l'ennesima volta che Alfa se facesse auto di massa appena più piacevoli esteticamente e come dinamica di guida di Fiat/VW/Ford e compagnia, senza arrivare ai livelli della Giulia che alla fine nessuno la compra soprattutto all'estero (2017 in Europa ha venduto più la Mustang...) Alfa avrebbe un suo senso e un suo mercato difficilmente imitabile da altri.
Ritratto di Magnificus
6 gennaio 2019 - 15:07
La Giulia se ha venduto meno di una coupe a due porte allora effettivamente sto grande successo non è
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 15:44
Appunto.
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 08:47
http://carsalesbase.com/european-car-sales-data/ford/ford-mustang/. http://carsalesbase.com/european-car-sales-data/alfa-romeo/alfa-romeo-giulia/. Pedrali ma i tuoi dati dove li prendi?
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 08:56
In Europa alcuni mesi la Giulia è stata superata dalla Mustang o dalla Panamera e credo basti questo.
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 11:15
No non basta affatto un mese in confronto alla totalità,....neanche nel buio della tua cameretta
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 16:12
Guarda quanto vende una serie3, perché la Giulia deve avere numeri confrontabili ad una Mustang o una Panamera...
Ritratto di Fr4ncesco
7 gennaio 2019 - 18:08
2
Quando Volvo S60, Jaguar XE, Lexus IS, Infiniti Q50 faranno numeri da Serie 3, allora Alfa si dovrà preoccupare a fare quei numeri. Ma considerando quanto e da quando produce 3er, sono numeri inarrivabili per qualsiasi concorrente. La triade vola ad altezza diversa in quanto a vendite.
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 18:50
Si va be la Giulia vende solo in Italia, quelli o in Giappone o in Cina o in USA o in Svezia più altri mercati i numeri nel complesso li fanno (a parte Jaguar ma punta sui cross-over) Volvo non so se avete letto ha anche Polestar che farà solo elettrico più Geely o Lynk&Co che fanno record pazzeschi.
Ritratto di Fr4ncesco
8 gennaio 2019 - 18:38
2
Falso. In USA la Giulia vende rispettivamente più di: ecco le stime Alfa Romeo Giulia 11,519 unità (+29%) Cadillac ATS: 10,860 (-17.1%) Volvo 60-Series: 10,016 (-40.4%) Jaguar XE: 4,704 (-49.3%). E quelle che vendono di più, tedesche comprese, hanno venduto dal 30 al 7% in meno. Jaguar in particolare è in rosso, Polestar ancora non esiste, lol.
Ritratto di Fr4ncesco
8 gennaio 2019 - 18:39
2
E oltre ad USA ha avuto buoni riscontri anche in Spagna e Francia.
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 16:27
2
Concordo Magnificus! Una Punto è d'obbligo in gamma!
Ritratto di Dragstar68
6 gennaio 2019 - 14:25
All'industria italiana dell'auto manca la lungimiranza di programmare (vedi il ritardo sull'ibrido ed elettrico,la mancanza di una gamma completa) e quindi di investire....si pensa a vendere (vedi Magneti Marelli) x fare cassa con la scusa di investire....ma non è così...dove sono le eredi della Panda,Ypsilon,Giulietta???
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 16:29
2
Anche tu hai ragionissima! Maglioncino ha salvato il gruppo senza dargli un futuro... O almeno senza dargli un futuro in Italia!
Ritratto di Mbutu
6 gennaio 2019 - 14:27
Quello che fa incazzare è che i soldi per investire nella produzione ci sarebbero anche stati. Ma hanno preferito azzerare il debito a tappe forzate e distribuire dividendi. Confermando la tradizione che ha fatto grande la Real casa sabauda: privatizzare i guadagni e nazionalizzare le perdite. E quello che fa rabbia è che c'è ancora chi dà credito a questi parassiti.
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 16:32
2
Sì, con la differenza che una volta, bene o male, dell'Italia agli Agnelli interessava... Ora a John e soci del belpaese frega poco o nulla! Si stava meglio quando si stava peggio... Frase fatta ma sempre attuale! L'Avvocato penso non avrebbe gradito certe scelte dei nipoti!
Ritratto di ConteBerengario
8 gennaio 2019 - 12:00
Esatto. Tutti a denigrare l'avvocato ma il pane lo dava. Questi invece se ne sbattono.
Ritratto di Alfiere
7 gennaio 2019 - 09:47
2
Insomma, azzerare il debito serve a rafforzare la fiducia degli investitori e la tenuta in borsa, come anche distribuire i dividendi: se non lo fai i fondi prendono i soldi e vanno altrove. Sul concetto generale però concordo, il mondo automotive è fatto di sviluppi lunghi e tempi di aggiornamento corti, non è pensabile stare dieci anni senza pensare a nuovi modelli.
Ritratto di Mbutu
7 gennaio 2019 - 16:44
Alfiere, gli investitori li tranquillizzi con una posizione debitoria sostenibile; non è necessario che sia nulla. Difatti quasi nessuno lavora a debito 0. Ripagare i debiti con le risorse necessarie agli investimenti è poi strategia suicida per una normale azienda. Per fortuna di fiat a pagare c'è Pantalone.
Ritratto di Zot27
8 gennaio 2019 - 20:26
Mercedes (Daimler) ha come debito il doppio del proprio valore in borsa
Ritratto di Alfiere
9 gennaio 2019 - 09:58
2
Per FCA qualsiasi posizione debitoria non è sostenibile, per vari motivi. Non è Mercedes, che ad esempio, col suo range di IP e asset competitivi e completi per ogni esigenza può permettersi altri modelli di gestione. Sicuramente pensavano anche a rendere appetibile il gruppo ad un ulteriore passaggio finanziario, fusione o vendita. Gli investimenti comunque non sono stati 0, percio non è corretto dire che tutto è stato dirottato alla riduzione del debito.
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 16:08
2
Risultati prevedibili! Speriamo in meglio per il futuro! Avendo amici che lavorano per l'indotto di FIAT Professional sono contento dei risultati di Sevel!
Ritratto di bellaguida
6 gennaio 2019 - 16:24
La Giulia è il flop commerciale più ingiusto,la macchina è buona, ma i numeti sono impietosi. Consiglio di comprarla usata tra qualche anno, spendendo poco si avrà una gran macchina. Per il resto...povera Italia.
Ritratto di Alfiere
7 gennaio 2019 - 09:52
2
Beh sbagliato il piazzamento: dovevano partire da listini più bassi ed un target di lusso inferiore, per poi "attaccare" le tedesche dalla seconda generazione del modello. Perchè in certi segmenti è necessario anche avere un "nome" che sia basato su esperienze recenti, non si può campare di quello che si è fatto negli anni 60.
Ritratto di bellaguida
7 gennaio 2019 - 18:38
Concordo con la tua analisi.
Ritratto di ConteBerengario
8 gennaio 2019 - 12:00
Giusta analisi.
Ritratto di marcoveneto
7 gennaio 2019 - 18:46
Già ora un buon usato lo si porta via con 23 mila euro...un prezzo ottimo direi..
Ritratto di stefbule
6 gennaio 2019 - 16:34
12
Bé, se vanno avanti così a guardare gli altri cosa fanno il segno meno sarà sempre presente. Per fca c'è il motto al contrario "siamo sempre un passo indietro".
Ritratto di MarcoSalerno
6 gennaio 2019 - 16:48
Non concordo con gli utenti.A dir il vero ho letto molte sciocchezze dal mio punto di vista.Il problema e' che in questo momento storico non esistono progetti realistici della mobilita' prossima futura.FCA ha sviluppato validissimi propulsori(con spese importanti)in alluminio a gasolio e ha investito su tipologie di auto poco gradite come la berlina.Le Berline nn si vendono come le Coupe'.Stelvio e' un prodotto di grande qualita'.Wrangler e' un prodotto mitico.La 500 una macchina unica.Maserati ha una offerta valida ma tutto il gruppo presenta pecche sul piano della Connessione.Sistemi onestamente obsoleti rispetto alla concorrenza ma le Auto ci sono e sono valide.Il problema e' che il Legislatore ha distrutto tutto,gli Ambientalisti hanno distrutto tutto con norme deliranti e soprattutto i Concorrenti hanno truffato la Comunita' ma non pagano.Leggiamo solo annunci di mega risarcimenti che nn ci saranno mai.In questa situazione fatemi capire oggi chi compra una bella Alfa romeo Stelvio 2.2 diesel?O una Bella Audi A6 con un bel 3.0 diesel?Nessuno.Chi e' ricco nn la xomprera' mai.Si fa un bel noleggio e se lo scarica e dopo tre anni il bene sta sul mercato e nn lo comprera' nessuno.Gli stessi dati di vendita sono dei clamorosi falsi.Le auto vendute realmente sono molto molto di meno.
Ritratto di 6 in linea
6 gennaio 2019 - 19:13
Gran parte della gamma è costituita da modelli vecchi, e tranne la Giulia, i modelli "borghesi" che farebbero volume di mercato, non hanno nulla che li faccia preferire alla concorrenza. Il tracollo è intuibile. Facessero modelli nuovi e non la milionesima "edizione limitata" di carrozzoni che in alcuni casi anno anni sulle spalle.......e basta!!!!!!!
Ritratto di Giuliopedrali
6 gennaio 2019 - 19:35
Be in generale per FCA: una volta le auto Fiat ma anche le Alfa si facevano perdonare qualche mancanza nelle finiture, magari nella robustezza e nella gamma con prodotti comunque innovativi. Mancando l'innovazione...
Ritratto di bellaguida
6 gennaio 2019 - 21:16
Ecco.Una volta c'era almeno l'innovazione. Ora rimangono solo le finiture approssimate...
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 08:49
Ma dove?
Ritratto di bellaguida
7 gennaio 2019 - 08:56
Su tutti i modelli fca. Non parliamo poi della sicurezza...modelli a 0 stelle...anche Giulia che è ben fatta non regge il confronto come finiture con la triade.
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 11:23
Non direi proprio,classe c esce con i cerchi in lamiera e borchie in plastica, schienale nonrivestitoncon lamiera a vista BMW non ne parliamo , Audi ancora ancora ma non si tutte le versioni /allestimenti. In sostanza il confronto lonregge eccome,pur con qualche godromatura con feeling tattile inferiore. E questo esaminando molo bene,non per sentito dire le.primissime Giulia.....imho molto fanno gli uffici marketing,e le convinzioni più o meno fondate di chi vede quel che vuole vedere ignorando.aspwtti che gli andrebbero conto ( ė una automobile parliamo di meccanica tenuta di strada comfort prestazioni....mondo divani)
Ritratto di bellaguida
7 gennaio 2019 - 13:11
Ma se c'è il blasone del marchio e la qualità del prodotto perché vende così poco?
Ritratto di Sepp0
7 gennaio 2019 - 13:23
Perchè laggente è abitudinaria e Alfa è un marchio a cavallo tra la vita e la morte da anni. La stessa Lexus, che è un marchio di lusso abbastanza consolidato da anni, in Europa vende briciole rispetto alla triade, nonostante l'indiscutibile qualità dei prodotti.
Ritratto di Fr4ncesco
7 gennaio 2019 - 13:37
2
La Giulia è tra le, se non la più, sicura del suo segmento, i modelli da zero stelle sono prossimi alla pensione e quando furono presentati erano da 4-5 stelle, quindi non sono le auto ad essere insicure con difetti di progettazione ecc, ma gli standard cambiati.
Ritratto di bellaguida
7 gennaio 2019 - 18:39
Si ma devi aggiornare il prodotto altrimenti resti indietro...
Ritratto di sciamano.web
6 gennaio 2019 - 19:56
Solo a me sembra normale una contrazione dei volumi, sopratutto di Alfaromeo e Maserati...??? Con un livello di innovazione e aggiornamento pari a zero e comunque in forte ritardo rispetto alle dirette concorrenti, è inconcepibile pensare di puntare a volumi di vendita da leader europeo. La scelta di non produrre una versione wagon della Giulia, le scelte di allestimento molto limitate per Stelvio e Maserati, senza considerare la cocciuta volonta di non abbracciare l'ibridazione, partendo e partendo quindi in ritardo su questa motorizzazione oramai irrinunciabile per poter vendere nel resto del mondo... Mah...!!!
Ritratto di Rendi
6 gennaio 2019 - 20:05
Semplicemente la FCA paga il mancato lancio di modelli nuovi...c'entra relativamente poco l assenza di modelli ibridi in listino. Marchionne ha puntato in questi anni solo al raggiungimento dei conti in nero per rendere appetibile la vendita del gruppo ma il rovescio della medaglia e' stato che a furia di risparmiare sugli investimenti ora FCA si trova con tanti modelli veramente vecchi (punto, mito,Ypsilon,Giulietta ecc...) o ancora peggio l' assenza in tanti segmenti di mercato. A questo aggiungo personalmente anche la miopia di non aver voluto sviluppare e lanciare la Giulia Station Wagon che aveva dei disegni stupendi e in Europa ne avrebbero vendute sicuramente tante
Ritratto di studio75
7 gennaio 2019 - 09:56
5
Penso abbia fatto bene, invece, a puntare su Stelvio invece che sulla SW. Il mercato vuole questo. Farle tutte e due non potevano.
Ritratto di 82BOB
7 gennaio 2019 - 13:27
2
Perché non potevano? I costi di sviluppo di una SW sono risibili, senza contare che possono condividere la quadi totalità di componenti e per la produzione anche non ci sarebbero problemi!
Ritratto di sciamano.web
7 gennaio 2019 - 20:43
Infatti i risultati si vedono tutti...!!!
Ritratto di Illuca
6 gennaio 2019 - 20:33
FCA come BMC. Chiudere e tutti a casa. Ormai é un malato terminale
Ritratto di probus78
6 gennaio 2019 - 20:46
Dopo vari anni di incrementi e col fine produzione della Punto era fisiologia in Italia una riduzione. È anche la conseguenza del progressivo abbandono del mass market delocaluzzato in Serbia Turchia o Polonia. Un po' di sano realismo e si capisce che l Italia non può produrre con prezzi competitivi utilitarie da contrapporre a quelle vendute in Est Europa. I Francesi stanno pensando di delocalizzare in nord Africa. Da noi resta la Panda ma anche quella prima o poi andrà via per lasciare spazio a prodotti con più margini. A Mio parere il governo dovrebbe cercare di attrarre altre multinazionali a produrre in Italia... Magari la Brexit ci darà questa opportunità.
Ritratto di ConteBerengario
8 gennaio 2019 - 12:04
Sei pazzo?? La Brexit non si sa se ci sara e semmai saranno gli Inglesi a volere piu produzione da loro! Ma ti immagini una Jaguar o una Rover made in Italy??? L'Italia ha perso il treno dell'elettrico-solare. Uno dei tanti treni che poteva guidare a mani basse...
Ritratto di otttoz
6 gennaio 2019 - 21:54
e scenderà ancora ora che dai listini scompaiono gran parte dei veicoli a gas...
Ritratto di Gatsu
6 gennaio 2019 - 22:26
2
Alla 4C basterebbe una plancia più elegante per aumentare i numeri, è praticamente perfetta esternamente
Ritratto di lucios
6 gennaio 2019 - 22:31
4
Si paga lo scotto di non fare più altamente competitivi dove si fanno i grandi numeri FCA ha sposato la politica degli alti margini e contenimento dei costi, nonché risultati positivi in borsa, quindi i numeri non sono grandi e quando non riesci nemmeno a spaccare totalmente coi modelli sui quali hai puntato per fare i margini alti (Maserati e Alfa) allora le cose veramente diventano difficili.
Ritratto di 82BOB
6 gennaio 2019 - 22:51
2
Concordo con molti di voi, ibrido, Giulia Sportwagon, miglioramento degli allestimenti, ecc.: bisogna sviluppare! Poi devo ancora capire questa cosa dei modelli remunerativi... Se su un modello ci guadagno 10 e ne vendo 1000 e su uno ci guadagno 1000 e ne vendo 10 poco cambia penso...
Ritratto di probus78
7 gennaio 2019 - 01:20
Meno modelli (quindi meno spese per lo sviluppo) ma più remunerativi hanno evitato il fallimento ad fca e azzerato oltre 5 miliardi di debito. Adesso però come dici tu devono passare ad ibrido, migliorare ed innovare la gamma ridotta all osso.
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 08:52
Fra una settimana si comincerà a vedere qualcosa in questo bsenso....non pensate che se un costruttore non esce con novità tecniche se ne stia con le mani in mano
Ritratto di Gino53
7 gennaio 2019 - 08:20
Sono sempre in ritardo con la tecnologia, sarebbe ore di produrre una Panda elettrica o per lo meno ibrida. Non parliamo poi di una bella auto come la Giulietta che da anni non viene aggiornata. Golf docet.
Ritratto di Luzo
7 gennaio 2019 - 08:53
Panda elettrica? Chi ha citycar elettriche a listino? A che prezzo?
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 09:03
In realtà ho letto anche articoli di economisti che dicono che invece FCA ha fatto bene i conti perché appunto ha i conti in ordine, stabilimenti pronti per la rivoluzione elettrica e buone vendite in USA, boh. Però è un fatto che in giro diventa sempre più raro vedere un auto italiana.
Ritratto di studio75
7 gennaio 2019 - 10:02
5
Negli USA, che è il core business di FCA, ha fatto più 14% di vendite a dicembre e +9% nell'anno. Il calo in Italia è ampiamente assorbito. Poi, quando Maserati avrà ben inquadrato la clientela cui è indirizzata (mi sembra che abbiano cambiato il responsabile marketing in Cina per questo), ci sarà una ripresa nella produzione anche in Italia, anche se non prima della seconda metà 2019.
Ritratto di money82
7 gennaio 2019 - 10:48
1
Infatti la clientela di oggi è solo parzialmente poco consapevole, la maggior parte si documenta e concorrenza ne esiste tanta...perché comprare una punto, una mito, una giulietta, una ypsilon ecc... quando per la stessa cifra o poco più trovi prodotti più accattivanti, meglio rifiniti, più ricchi di optional e che costano praticamente la stessa cifra? Il risultato di giulia e maserati non mi stupisce, il tempo al ring come immaginavo non è bastato a cancellare 40 anni di inattività, poi per carità la Qv è una gran macchina è indiscutibile.
Ritratto di ziobell0
7 gennaio 2019 - 11:33
Alfa: se hai due ottimi modelli ma sei reduce da anni di anonimato e hai un listino VUOTO dove ci sono modelli obsoleti e mai rinnovati, quale immagine puoi dare ai tuoi clienti? Per vendere bene nel prossimo decennio Alfa dovrebbe copiare le rivali tedesche. Marketing, restyling, tecnologia all'ultimo grido, led, ca ga tine elettroniche. Le cose serie (piacere di guida, telaio, ecc) possono attirare solo pochi appassionati.
Ritratto di Pablo
7 gennaio 2019 - 12:41
Alfa è stata troppo “pompata” nel 2016 , troppe pretese ambiziose e listini proibitivi, manca un sw , manca una nuova Giulietta...insomma mancano modelli per competere...per fare numeri per un target di clienti più ampio.
Ritratto di torque
7 gennaio 2019 - 13:15
Oltretutto Ginevra è alle porte, ed è uno dei saloni più importanti al mondo, soprattutto per i brand europei: FCA presenterà qualcosa? Dopo la Giulia, ha presenziato giusto per lanciare novità come "l'esclusiva 500X S Design", allestimenti speciali che non vogliono dire nulla. Servono novità concrete, novità come le tanto attese motorizzazioni ibride, il suv compatto di Alfa, il lancio della Alfieri, l'arrivo di sti benedetti fari full led sulle Alfa che ormai sembrano volere tutti, motori micro-ibridi! Arriverà qualcosa? Oppure arriverà solo l'ennesimo slittamento di un anno del bel piano industriale che voleva 8 nuove Alfa Romeo entro il 2020 e, a inizio 2019, siamo fermi a due?
Ritratto di Dorian
7 gennaio 2019 - 13:35
Il destino del gruppo è di essere assorbito, magari da Hyundai, gli investimenti necessari ormai sono troppo importanti, soprattutto se si vuole competere con i migliori e, con il costo del lavoro assurdo e le tasse di questo paese fallito ripieno di sterco e falliti è insostenibile ad oggi, perciò sarà inevitabile. Inoltre una dirigenza koreana darebbe anche un assaggio di come si dovrebbe pedalare per lavorare bene. Vorrei i Koreani come supervisori anche al governo, a bastonarci e a darci dei ladri e degli str...zi dal mattino alla sera
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 13:59
A me sta Fiat e forse anche FCA sembra : partiam partiam! E poi...
Ritratto di Raffaelorenz
7 gennaio 2019 - 14:10
Forse la flessione di mercato è fisiologica fatto sta che la FCA ha modelli derivati da vecchi modelli esistenti o modelli rimarchiati di altre aziende, non un solo prodotto della Fiat è uscito di base dai loro uffici di progettazione e la Alfa Giulia seppur una bella auto sembra in scia alle auto tedesche, a seguire un po’ indietro. Avrei preferito più coraggio, nemmeno il sistema transaxle hanno usato, la Giulia è, a guardarla nel dettaglio, una BMW marchiata Alfa. Io la avrei realizzata con motore posteriore, ma non è tempo per eroi, non c’è spazio per i Tucker, bisogna fare cassa sicura senza sentimentalismi, e in questo Marchionne era un mago.
Ritratto di Fr4ncesco
7 gennaio 2019 - 14:54
2
Dovrebbero fare più modelli, implementare le versioni, aggiornamenti più sostanziosi e migliorare la rete vendita estera, però finché hanno i conti apposto e fanno utili hanno ragione loro.
Ritratto di Robx58
7 gennaio 2019 - 15:15
13
Non mi meraviglio, per vendere bisogna avere i prodotti, che siano all'avanguardia, di utilità per il consumatore, e una discreta scelta sull'offerta. Alfa Romeo ha 3 auto in listino (Mito e 4C sono fuori produzione o quasi) di queste 3 auto abbiamo la Giulietta che con i suoi 8 anni dal lancio è oramai relegata al lumicino, dato che viene proposta con una sola potenza, cioè 120 cv. sia a gasolio 1.6 che a benzina 1.4 più la S ( vecchia quadrifoglio ) 1.750 con 240 cv. La Giulia è una Sedan ( berlina 3 volumi ) dove si sa che in Italia da sempre, questo tipo di carrozzeria non ha mercato, e la Stelvio che è richiesta da una percentuale minima di clienti per via delle dimensioni e il prezzo. Stesso discorso per Fiat, non avendo più la Punto a listino, la Tipo che non sarà riconfermata, la Panda comincia a "stancare" sono rimaste le 500, quindi c'è poco da stare allegri, la Lancia non esiste più, l'unica che vedo informa è la Maserati, ora che è ritornata in autonomia, con i prossimi modelli che usciranno, sarà certamente un marchio in rinascita, e spero che Harald Wester, quale responsabile del marchio, introduca una vettura media ( 460/470 cm.) nei listini e ne faccia un cavallo di battaglia, un po come lo è la serie 3 per BMW , dunque in tutte le tipologie di carrozzeria, cuopè, cabrio, station wagon, sedan, fastback e hatchback, ma in FCA non conoscono tali definizioni per cui... dovremmo sempre cercarle altrove.
Ritratto di Pablo
7 gennaio 2019 - 16:05
...bravo ottima disamina.
Ritratto di Giuliopedrali
7 gennaio 2019 - 16:21
Non si può andare avanti sempre con 500 e Alfa che più classiche di così... Poi diventano auto da vecchi. L'innovazione era la linfa vitale delle auto e del design italiano. Sembra che in FCA non sappiano cosa vuol dire premium, era anche la 128 o la 127 o ancora di più l'Alfasud che per avere qualcosa di confrontabile dalla concorrenza dovevi aspettare qualche anno...
Ritratto di GeorgeN
8 gennaio 2019 - 09:29
Vendite calate in Alfa, Maserati, Fiat per mancanza di novità e aggiornamenti nella gamma. Tranne la Jeep che le vendite sono con il segno + grazie alle novità Wrangler, Compass, restyling Renegade (che non a caso anche il restyling della 500x è con il segno +) e restyling Cherokee.. Se la fca non si sbriga a lanciare nuovi modelli in Alfa (c-suv; giulietta restyling; Alfetta ammiraglia; giulia coupè/gtv) in Fiat (b-crossover razionale; new panda; new 500; c-suv) continuerà a perdere quote di mercato.
Ritratto di antonio memmo
8 gennaio 2019 - 10:03
Ma come fà una casa automobilistica gioiello dell'Italia nel mondo ad avere una gamma di 4 auto FIAT-3 ALFA ROMEO ed addirittura 1 LANCIA che vergogna dopo tutti i soldi che lo stato ITALIANO gli ha dato.
Ritratto di Simonexc
8 gennaio 2019 - 21:22
Torino, dove Fiat nacque, oggi blocca i diesel euro 5, auto immatricolate meno di 6 anni fa, continuo bombardamento mediatico su diesel in tv e giornali, terrorismo politico. Fiat aveva per eccellenza il motore multijet, se condanni il diesel Fiat non vende più niente. Poi sicuro c’è un errore industriale nel aver dormito finora sulle altre tecnologie, ma sto terrorismo sul diesel sta creando danni irreparabili alla produttività ....
Ritratto di Utente_1976
8 gennaio 2019 - 22:38
Scusate se vado controcorrente ma non mi sembrano numeri pessimi. Considerando che la Panda ha perso circa il 15% a la Punto ha smesso a metà anno, significa che si sono prodotte più macchine più care - anche se in parte il calo di Giulia e Stelvio bilancia, ma parliamo di numeri più piccoli. IMHo a livello di PIL abbiamo perso meno del 5% come produzione interna di automobili. Considerando che è stato un anno in cui FCA spesso in Italia è scesa sotto il 25%, mi sembrano numeri più che decenti. Se portano in Italia la Compass è una gran cosa - su Alfa girano anche a me, specialmente visto che si sono pappati 3 miliardi credo in dividendi. Ma va anche detto che in questo momento non mettere tutte le fiches su Jeep e RAM sarebbe da féssi. Si potrebbe arrivare presto tra i top three USA con margini da paura. E vorrebbe dire entrare nelle grazie di Trump. E non mi sembra un dettaglio da poco.
Ritratto di Utente_1976
9 gennaio 2019 - 05:34
Vedo ora che ci sono le cifre: Pomigliano ha prodotto il 10,2% in meno - parliamo di circa 20.000 macchine in meno, che sono meno del 2% del calo della produzione (come numero di esemplari prodotti) rispetto al 2017 (si partiva da 1 milione abbondante di esemplari). Quindi mi sbagliavo di brutto: si è perso anche un 5% circa sul resto, quindi i dati sono in effetti deludenti, e probabilmente in termini di PIL si è perso (sul totale di PIL prodotto da Fiat) molto di più del 6,8%. Alfa e Maserati sono strategici per tenere un PIL prodotto alto di FCA in Italia. Quindi le lamentele sui ritardi degli investimenti sono comprensibili. Va detto anche che gli italiani spesso preferiscono le Jaguar alle Maserati e le tedesche alle Alfa. Contribuendo al calo del PIL nazionale. La differenza tra FCA e gli italiani mi sembra questa: a) FCA fa i suoi interessi senza preoccuparsi molto degli italiani, e li fa bene (visto che gli investimenti su RAM e Jeep producono profitti stratosferici); b) Gli italiani pensano di fare i propri interessi senza occuparsi molto di FCA, ma in realtà si danno la zappa sui piedi. I numeri. mi sembra, dicono inequivocabilmente questo. I profitti di FCA continuano a crescere e, se non succedono cose stranissime, continueranno a crescere nel 2019. Il PIL italiano, anche a causa delle mancate vendite di prodotti FCA, soffre non poco. L'unico modo per convincere FCA a investire più in Italia è comprare i loro prodotti. Ad oggi FCA produce in Italia poco meno del doppio (960.000 esemplari circa) delle macchine che vende (490.000 macchine circa), in termini di fatturato probabilmente oltre il doppio. Fare gné gné per poi comprare il 75% delle macchine straniere serve a poco. FCA continuerà a investire dove ha successo e margini di crescita enormi: in USA. SI riempirà le tasche, acquisirà peso economico e politico, e poi vedrà il da farsi altrove. Non so se sia giusto, ma è un comportamento che ha una sua logica. Il comportamento degli italiani invece, giusto o ingiusto che sia, lo trovo francamente st_ùpido. Per fare il solletico a Fiat sono disposti a farsi molto male.