NUOVI COLLOQUI - Si fanno più insistenti le voci di una riapertura delle trattative per la fusione FCA Renault, “naufragate” a inizio giugno. La FCA aveva proposto alla Renault di fondersi e creare una nuova società paritaria, con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie, ottenere forti risparmi e diventare il terzo produttore al mondo di automobili, con la possibilità di essere il primo in caso di accordo anche con Nissan, partecipata dalla Renault, e Mitsubishi, controllata dalla Nissan. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, nei giorni scorsi il numero uno della FCA, Mike Manley, si sarebbe recato a Parigi e per incontrare i vertici della Renault e sondare la possibilità di far ripartire la trattativa.
LO STATO SI FA INDIETRO? - Sempre secondo le indiscrezioni, Manley potrebbe aver incontrato a Parigi anche Jean-Dominique Senard, presidente della Renault, che sta tirando i fili dell’operazione ed è impegnato su due fronti: Senard non deve solo riallacciare i rapporti con la FCA, ma anche discutere con lo Stato francese (è il principale azionista della Renault) per convincerlo a rivedere la sua posizione nella nuova società, della quale avrebbe il 7,5% delle azioni. La FCA infatti aveva deciso di ritrarsi dalle trattative a causa delle situazione politica oltralpe, perché il Governo avrebbe chiesto condizioni troppo restrittive per dare il suo via libera all’operazione. Ora lo scenario sarebbe mutato e lo Stato potrebbe cambiare posizione “riducendo progressivamente la sua quota azionaria nella nuova società ed esercitare quindi un controllo minore.
LA NISSAN RESTA DA PARTE - Le trattative sarebbero state ostacolate anche dall’intenzione dello Stato di coinvolgere la Nissan, con la speranza di creare il primo gruppo automobilistico al mondo: la Francia, in questo modo, potrebbe influire sulle decisioni strategiche di un colosso da oltre 15 milioni di vetture l’anno. Questa possibilità sarebbe però tramontata, stando a Il Sole, perché lo Stato si sarebbe convinto a non subordinare il via libera all’operazione al “sì” della Nissan.