I MODELLI INTERESSATI - La FCA richiamerà circa 863.000 automobili a benzina negli Stati Uniti e 103.000 in Canada perché non rispettano le norme sulle emissioni inquinanti di ossidi d’azoto, come emerso durante test di routine effettuati dall’azienda e dall’Agenzia federale statunitense per la Protezione dell’Ambiente (EPA). Il richiamo verrà portato completato un po’ alla volta, partendo dalle automobili più vecchie: sono le berline Chrysler 200 (nella foto sopra) e Dodge Avenger (prodotte fra il 2011 e il 2014), la crossover Dodge Caliber (2011-2012), la crossover grande Dodge Journey (2011-2016) e le suv Jeep Compass e Jeep Patriot (2011-2016). I proprietari delle auto più recenti potranno continuare a guidarle regolarmente.
LEGGI SEVERE IN CALIFORNIA - Il richiamo è obbligatorio solo in California, dove la legislazione è più severa in materia d’inquinamento: chi non porta l’auto in officina per l’aggiornamento rischia di perdere l’omologazione, quindi diventa proprietario di una vettura che non può circolare su strada. L’agenzia californiana per la protezione dell’ambiente (CARB) non è “tenera” infatti con le automobili che superano i limiti previsti dalla legge sugli ossidi d’azoto (NOx), come annunciato sul proprio sito internet, perché in alcune zone dello Stato si registrano livelli di inquinamento legato agli ossidi d’azoto ben superiori rispetto a quelli ideali.
RAPPORTI TESI - L’EPA ha accolto con soddisfazione questo richiamo volontario da parte della FCA, scrive in una nota Andrew Wheeler, numero uno dell’agenzia, che nel gennaio del 2019 ha comminato al gruppo americano una mega multa di 800 milioni di dollari per mettere fine alla controversia nata due anni prima: la FCA, che si è dichiarata innocente, è stata accusata di aver installato un software non dichiarato su circa 100.000 auto per alterare le emissioni di ossido d’azoto, che in alcuni frangenti di guida sarebbero maggiori rispetto al limite di legge.