SINDACATI IN ALLERTA - A quanto si apprende da diverse fonti giornalistiche l’amministratore delegato della FCA, Mike Manley (nella foto), in occasione del Salone dell’Auto di Detroit avrebbe dichiarato che il piano di investimenti in Italia da 5 miliardi in tre anni prospettato dal gruppo (qui la news) subirà un ridimensionamento a causa dell’introduzione della tassa proporzionale sulle emissioni introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, e alle conseguenti variazioni delle condizioni di mercato. La reazione dei sindacati non si è fatta attendere, i quali pretendono che gli investimenti annunciati lo scorso 30 novembre vengano portato a compimento senza alcuna variazione. La Fiom sarebbe addirittura pronta alla mobilitazione poiché il mancato rispetto del piano metterebbe a rischio gli obiettivi di occupazione negli stabilimenti italiano. Anche la Fim Cisl avrebbe espresso la sua preoccupazione osservando che, come previsto, gli effetti dell’ecotassa si stanno rivelando negativi fin da subito.
AUMENTO PRODUZIONI IN AMERICA - Mike Manley avrebbe poi dichiarato che nei prossimi anni sarà aumentata la capacità produttiva in America, anche in previsione dell’uscita dei nuovi modelli Jeep, tra cui la Jeep Grand Wagoneer. Inoltre, L’ad di FCA sarebbe ottimista riguardo alla domanda di pick-up a marchio Ram, certo che nel 2019 manterrà livelli elevati. Il Manager avrebbe poi sminuito i timori di una frenata dell'economia, la fiducia ancora alta dei consumatori dovrebbe scongiurare il rischio. Nessuna preoccupazione, infine, per le partnership recentemente ventilate tra alcune case automobilistiche (Ford-Volkswagen in primis), Manley sarebbe sereno e certo di poter centrare gli obiettivi confidando nella forza del Gruppo FCA.