A causa ovviamente dell’epidemia di coronavirus, FCA taglierà del 20% della retribuzione dei propri dipendenti nel periodo compreso tra aprile a giugno, mentre il ceo Mike Manley (foto sopra) ridurrà del 50% i suoi emolumenti.
Lo ha comunicato lo stesso Manley in una nota di ieri (lunedì) ai dipendenti annunciando che il provvedimento entrerà in vigore dal primo aprile e durerà appunto per i prossimi tre mesi. Gli altri 19 membri del consiglio direttivo del gruppo subiranno un taglio del 30%. Analogamente un portavoce di FCA ha comunicato che il presidente John Elkann e gli altri membri del consiglio di amministrazione non riceveranno alcun compenso per il resto dell'anno.
Mike Manley ha sottolineato che la società chiederà anche alla maggior parte dei dipendenti nel resto del mondo che "non sono influenzati dalle variazioni dei piani produttivi” di effettuare lo stesso sacrificio con una riduzione del 20%. Manley ha altresì detto che le variazioni di apertura e chiusura delle fabbriche cambieranno ovviamente da Paese a Paese, a seconda della situazione del contagio, e che potrebbero rendersi necessari ulteriori accordi. Al momento non è ancora chiaro come e quando quando questi tagli salariali verranno restituiti.
Manley ha in ogni caso aggiunto che questi provvedimenti hanno lo scopo di scongiurare i licenziamenti perché ha dichiarato: "Proteggere la salute finanziaria dell'azienda è responsabilità di tutti a iniziare da me stesso”.