TANTI AUGURI - La
Ferrari ha voluto ricordarla in quanto fresca trentenne. Per gli appassionati rimane invece un modello non indimenticabile, sfortunato, rimasto comunque nella storia del Cavallino per una caratteristica allora non comune: la
Ferrari 412i fu il primo modello realizzato dalla Ferrari ad impiegare di serie il sistema antibloccaggio delle ruote in frenata (abs), dispositivo che gli acquirenti temevano potesse diluire il piacere di guida. L’automobile spegne quest’anno trenta candeline e l’azienda di Maranello ha voluto ricordarla qualche giorno fa su Twitter.
LUNGA STIRPE - La Ferrari 412i viene lanciata come scritto nel 1985, ma dobbiamo in realtà considerarla una profonda evoluzione della 400i, vettura a sua volta realizzata per sostituire la precedente 400 GT. Le radici dell’albero genealogico si allungano però fino alla 365 GT4 2+2: il modello risale al 1972 e venne sottoposto a molteplici restyling. La 412 è una due porte dall’impostazione meno estrema ed esasperata, con abitacolo per quattro occupanti, destinata anche a lunghi viaggi autostradali e non solo ad impegnative sessioni in circuito. La carrozzeria, del resto, è imponente: in lunghezza si raggiungono i 481 cm, la larghezza ammonta a 180 cm e l’altezza viene misurata in 130 cm. Il peso è nell’ordine dei 1.800 chili.
CAMBIA IL PROFILO - Le modifiche all’estetica della Ferrari 412i interessano i paraurti, le ruote, alcune appendici aerodinamiche, parte della fanaleria anteriore e soprattutto la coda, che Pininfarina ha il demerito di sporcare un po’: le sue linee diventano più pesanti e meno filanti. In questo modo aumenta sì la volumetria a disposizione per il vano bagagli, ma l’intervento si riflette in maniera negativa sulla vista laterale. I tecnici della Ferrari sono costretti inoltre a rivedere la plancia, obbligati dalle norme in materia di sicurezza: per questo motivo rinunciano ai tipici comandi a levetta e scelgono pulsanti di aspetto meno ricercato.
PIÙ CAVALLI - Il motore, in compenso, guadagna una manciata di cavalli: l’aumento della cilindrata (da 4824 a 4943 centimetri cubi) porta il V12 ad erogare la potenza massima di 340 CV, valore che gli permette di completare il passaggio 0-100 km/h in appena 6,7 secondi. Il dodici cilindri venne modificato sostanzialmente nel passaggio dalla 400 GT alla 400i, quando guadagnò l’iniezione elettronica abbandonando la più inquinante soluzione a carburatori. La Ferrari 412i era in vendita ad una cifra nell’ordine dei 150 milioni di lire e rimase in produzione fino al 1989, oltrepassando di 3 unità il traguardo dei 300 esemplari.