NUOVO RIASSETTO - Dopo la morte di Sergio Marchionne, che al momento della scomparsa (avvenuta il 25 luglio 2018) era anche presidente e amministratore delegato della Ferrari, il Cavallino si trovò a dover redistribuire le sue cariche: la presidenza fu assunta da John Elkann, a capo della Exor, la finanziaria che controlla il 22,91% delle azioni della Ferrari, mentre il ruolo operativo di amministratore delegato venne conferito a Louis Carey Camilleri (nella foto), manager 65enne già membro del consiglio di amministrazione della Rossa.
PASSO INDIETRO - Ora però, circa 2 anni e mezzo dopo quello scossone, la Ferrari si trova ad affrontare un altro improvviso riassetto, dopo che Camilleri ha annunciato le dimissioni per motivi personali e con effetto immediato; il manager ha rinunciato anche al suo posto nel consiglio di amministrazione. Il passo indietro è stato accettato dalla Rossa, che ha affidato la carica di amministratore delegato a John Elkann: una mossa temporanea, in attesa di trovare il sostituto. Fonti di stampa riferiscono che i recenti motivi di salute, che hanno portato il ricovero del manager, ora ristabilito, per Covid-19, non sarebbero alla base della decisione. Camilleri si è dimesso anche dal ruolo di presidente esecutivo della Philip Morris.